Trieste, un roster che prende forma. Ora occhio a “indovinare” gli americani
Il mix tra “usato garantito” e un volto nuovo, quello in panchina: ovverosia, tutto ciò che possa aiutare alla causa per viaggiare il più in alto possibile nella prossima stagione. Se poco meno di sette giorni fa l’”Attesa infinita per l’allenatore” era tutto ciò su cui si discuteva sui social, da qualche giorno a questa parte l’arrivo di Jamion Christian come head coach ha di fatto “stappato il tappo” in Pallacanestro Trieste per l’ufficializzazione di diversi giocatori. E, nel mercato estivo biancorosso, al momento ci sono tantissimi volti noti e poche, reali scommesse: da già ufficializzati Bossi, Deangeli e Candussi ai vari Vildera, Filloy e Ferrero (quest’ultimo uscito di scena da Varese e preso per mano dal GM Arcieri allo scopo di dare punti ed esperienza al sodalizio giuliano) che con buona probabilità verranno ufficializzati a strettissimo giro, la prima parte di roster è in pratica già definita.
Lo si diceva qualche tempo fa: la volontà di Richard De Meo e di tutto l’entourage della Pallacanestro Trieste è quello di lavorare sottotraccia, con pochi proclami se non quello già abbondantemente urlato ai quattro venti di voler restare davvero poco in A2. Al netto delle difficoltà che inevitabilmente la banda di Christian troverà sul proprio cammino (22 giornate di regular season, 10 di fase ad orologio e tutti i playoff è roba da far già tremare i polsi, pensando che servirà un mucchio di continuità di rendimento lungo la stagione), la fase “calda” di mercato arriva proprio adesso. Perché sicuramente Arcieri tornerà a Trieste da Las Vegas in queste ore con un taccuino pieno zeppo di ipotesi sui due giocatori americani da infilare nel roster, oltre a definire ciò che ancora manca nel reparto italiani (leggi: Ruzzier deciderà di cedere alle lusinghe di Trento o c’è ancora spazio di manovra per riaverlo qui? Una possibile trattativa che porta a Moraschini è ancora valida, dopo i rumours delle scorse settimane?).
Sono ancora molte le caselle da riempire, con una certezza: “indovinare” la coppia USAdiventa essenziale per dormire su due guanciali. Con tutti gli annessi e connessi del caso, poiché il blocco dei tesseramenti prima della fase dei playoff (deciso nell’ultimo Consiglio Federale) non permetterà di effettuare ritocchi a ridosso della fase più calda del campionato. Ed è proprio che questo motivo che l’esperienza di Michael Arcieri diventa importantissima per portare a Trieste le pedine a stelle e strisce giuste. C’è solo da aspettare, attendendo anche la presentazione della campagna abbonamenti 2023-2024 in programma nei prossimi giorni, in presenza anche del presidente De Meo e di Prab Sekhon per il gruppo CSG. E anche in questo caso non si dovrà sbagliare: la rinascita dovrà ripartire con un palazzo dello sport “caldo” e pieno zeppo di tifosi.
(tratto da Citysport.news)
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