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crese2015_teamsdsE’ praticamente ufficiale: in questa torrida estate 2015, il titolo della Crese Cup è salito di almeno 5 punti percentuali nell’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong. Non serve però che la nota emittente televisiva Bloomberg si sforzi in attente e oculate analisi di mercato per scoprirne la causa: la presenza massiccia di sandrini al villaggio di San Luigi ha portato – nel corso degli ultimi 30 giorni – lo stesso effetto benefico del “New Deal” di Franklin Delano Roosevelt dopo il Giovedì Nero del 1929.

Entusiasmo, colore, una manciata di sana pazzia in più e un pubblico sempre più massicciamente presente a bordo campo e (soprattutto) divertito da ciò che si vedeva e sentiva in campo: nonostante il quinto posto assoluto (battuto Decathlon per 2-0 nella gara conclusiva) possa portare in primissima battuta a un sorriso a denti stretti (perlomeno, se paragonato al raggiungimento della finalissima datata 2014), il Team SDS ha da poco chiuso la sua 3° Crese consecutiva con un bilancio dannatamente positivo.

Ma chi avrà meritato la palma di MVP…e quella di “asino sandrino”? Scopriamolo assieme, grazie al pagellone di fine torneo:

Ale: seconda stagione in maglia sandrina, seconda parentesi dignitosissima per lei e sicuramente un torneo di maggior peso rispetto alla scorsa estate. Nonostante qualche avversario abbia tentato di sfigurarla con un meteorite lanciato sul suo viso, il Non Fa Male! di Rocky è diventato il suo credo di vita in gran parte delle partite disputate. Accompagnando le proprie giocate anche da una buona dose di imprecazioni (di fatto, il buono-acquisto di 50 Euro presso le Edizioni Paoline le verrà recapitato quanto prima a casa), Ale ha saputo portare leadership nel gruppo. VOTO: 8

Alice: primo nuovo “volto” dell’SDS, ha finito col strappare consensi sin dal primo servizio vincente. Divenuta rapidamente uno dei tasselli di punta del sestetto titolare, ha conquistato grandi e piccini con quel suo sorrisone incredulo ad accompagnare un muro andato a segno o una schiacciata ben assestata verso gli avversari. Il suo delizioso Orco Tocio, me sa che no rivo a venir la prossima volta è stato inoltre salutato dall’Accademia della Crusca con una menzione ad honorem, valendole anche mezzo voto in più in pagella. VOTO: 8.5

Bubo: l’ MVP Sandrino è lui, sia fuori che dentro il rettangolo verde: il lavoro “in ufficio” per costruire la squadra del 2015 ha portato tanto talento in più nel Team SDS, con le defezioni “in rosa” riscontrate durante l’inverno abilmente rintuzzate con nuovi elementi che hanno saputo perfettamente integrarsi nell’ossatura di squadra. Ma c’è di più: la sua personale potenza offensiva sul campo è stata a dir poco micidiale. Chirurgico e letale come un “head shot”, per concretezza ha saputo emulare il mito di Clint Eastwood nel film “Gunny”, quando il sergente Highway era solito condividere assieme agli altri la propria abilità nell’ infilare una palla da biliardo in c**o a una pulce da 200 metri”.
Crese pressochè perfetta per lui, omaggiato per l’occasione con la maglia vintage dell’SDS numero “00”, precedentemente di proprietà del presidente Sandroweb. VOTO: 10  

Carpa: “La potenza è nulla senza controllo”, recitava una celebre pubblicità del passato. L’uomo dai capelli rosa ne diventerà il probabile testimonial per una rivisitazione della stessa, in un futuro non troppo lontano. Si lancia in maniera scomposta su parecchi palloni, cerca di sbattersi e spesso si lamenta. E lo fa anche in favore di vento, quasi per voler dare un segnale di disagio sociale al mondo intero. Tanto diligente nel chiedere (frequentemente) di voler entrare in campo, quanto agitato in panchina a tal punto da far impazzire perfino la maionese preparata dalle massaie “SanLuigine” nelle cucine delle abitazioni antistanti il Crese Village.
Sparisce nel finale del torneo per giusta causa (Bruna Mar e la piccola Ginevra ringraziano in tal senso), mentre il cappellino con l’elica continua a essere la sua personalissima “propusnica” per farsi notare come un parafulmine su un minareto. Ad ogni modo: se Carpa non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. VOTO: 7.5

Folpo: mai sentito un cefalopode urlacchiare così tanto in partite di volley, nemmeno si trovasse all’interno di un tegame adibito per la preparazione del celebre cacciucco alla livornese.
Torneo contraddittorio il suo, asso nella manica sandrina nell’edizione 2014 ma leggermente sottotono in quella appena conclusa: sarà che molti compagni di squadra, ben più continui in campo, finiscono con l’oscurare i suoi…tentacoli. Ma è anche vero che qualche piccolo passaggio a vuoto lo tiene lontano dal miglior mollusco ammirato in tempi non sospetti: si rifà con le elargizioni spontanee di birra in vari “terzi tempi”, preferendo emulare il fratello maggiore Carpa sul fronte del “casino acustico” prodotto. I sandali modello “Nazareth”, indossati con poca grazia, è quanto di più kitsch visto alla Crese di questo anno. VOTO: 7.5

Jana: altra “new entry” sandrina, altra piacevolissima sorpresa del Team SDS. Abbondantemente sopra gli scudi quando viene chiamata in causa, dà ordine e disciplina in campo: è evidente come il suo status di “Soldato Jana” – molte volte visto al Free Volley della Crese – sia un omaggio alla pellicola del 1997 interpretata da Demi Moore.
Anche indossando il cappellino natalizio dimostra attributi d’acciaio, una caratteristica che raggela il sangue degli avversari: peccato averla vista relativamente poco in azione, causa impegni improrogabili indipendenti dalla nostra volontà. VOTO: 8

Lara: l’utilità fatta capitana. Seràfica, mai sopra le righe, la sua unica debolezza è quella…ormonale: quando gli avversari in campo sono dei fustacchioni, Laretta rischia di diventare un “boio” e di veder accendersi la spia di surriscaldamento della propria power unit. L’esperienza però le dà una mano e non sbaglia quasi niente in campo, dimostrando di aver ancora abbondantemente in mano le redini della squadra. VOTO: 8

“L’Immorale” Postogna: ecco a voi l’asino sandrino! Si puntava tanto su di lui, tanto dall’aver messo nero su bianco l’accordo per la Crese 2015 in larghissimo anticipo. Ha un fiuto da cane da tartufi per la…fauna del gentil sesso errante e vagabondante in via Felluga, decisamente meno nello scaricare tutta la propria (poca) viulenza nelle schiacciate: sale tanto a rete, ma lo fa alla stessa stregua di Superman al quale sono stati precedentemente iniettati 4 cc di soluzione fisiologica a base di kryptonite.
Tocca il livello più basso nella finale per il 5°/6° posto, vestendo il cappellino da Pippo, “Yukkeggiando” in maniera fastidiosa e dando sfogo a una serie di battutacce di bassa lega sulle proprie…orecchie lunghe: quando a breve gli verrà consegnato il cappello da “muss”, allora sì che se ne potrà vantare. L’angolo del castigo lo attende, sperando che anche lì non si metta a fantasticare poppe e natiche di vario genere…VOTO: -2.5

Pive: che potenza di percosse per il miglior “capotreno” della Crese! Leggiadro nei movimenti da far impallidire Nureyev, è il “7° uomo” di lusso per il Team SDS: con lui in campo, l’orizzonte si trasforma in un arcobaleno composto da uno stuolo di bambini con i baffi. Miglioratissimo in ogni aspetto, è evidente come il nuovo status di “Papà” lo abbia ringalluzzito e non di poco: punta seriamente a diventare uno dei favoriti per il titolo di MVP dell’edizione 2016. VOTO: 9

Pols: è un piacere averla in squadra, anche perché la sua pacatezza e i suoi modi gentili – conditi da un sorriso sgargiante sempre stampato in faccia – hanno l’effetto rilassante di una tisana di passiflora, a tal punto che anche i sandrini più esagitati ne traggono effetto dalla sua aurea.
Precisa in campo e ottimo rincalzo dei titolari, è un altro tassello vincente del Team SDS targato 2015. VOTO: 8

“Sunhine” Pecile: il VIP della squadra, colui che con la sua maschera di Hulk con pugni annessi aveva sin dal principio messo in chiaro diverse cose. Per quanto lo abbiamo visto ridere a crepapelle, crediamo vivamente si sia divertito a sufficienza per provare un altro giro sulla giostra sandrina del 2016: dispiace averlo avuto a “singhiozzo” in questa Crese, anche perché il potenziale c’è e lo si è notato con tutti quei pallonetti velenosi recapitati agli avversari.
In attesa di vederlo (sperabilmente e rapidamente) con la maglia della Pallacanestro Trieste 2004, una parentesi di valore per “Captain America”, di cui però non abbiamo visto lo scudo stellato. Almeno per ora… VOTO: 7.5

Vise: andrà sicuramente a scuoiare Bubo alla fine della lettura, perché va vicinissimo al titolo di “meio toco sandrino” e lo manca solo per mezzo punto.
Eccellente nel gioco così come nell’avere la battuta in canna tra un punto e l’altro durante la partita, il “pistolero tirolese” (appellativo guadagnatosi nella finale del 5°/6°posto) si presenta sempre con qualcosa di diverso sulla testa, arringando le folle a bocce ferme con racconti a tinte forti, tra una bistecca di anguss e una grigliata mista.
Il più completo di tutti, inseribile a pieno diritto in uno di quei strani annunci sui giornali che iniziano con “A.A.A.A.A.A.”. VOTO: 9,5

Menzione speciale anche per Serena Burato (che ormai ha la cittadinanza sandrina onoraria in tasca) e per Chiara, con quest’ultima protagonista di una fugace apparizione nell’ultima partita del torneo, nonchè a tutti gli amici di Elsitodesandro.it che hanno passato anche una sola serata a bordo campo, per vedere gli scalmanati “All Reds” all’opera e per renderci onore. Grazie! 🙂

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bubo_teamsdsIl ruggito di un felino, ferito nell’orgoglio e con qualche problema intestinale: se sentivate uno strano verso alzarsi più e più volte nel martedì sera di San Luigi, non era il semplice e intenso gracchiare del Team SDS sul verde di via Felluga, ma un vero e proprio grido di battaglia di chi non cede il passo, seppure le posizioni più nobili del torneo siano evaporate nell’unica sconfitta sandrina, patita la settimana scorsa.

Il match che ha visto Elsitodesandro.it opposto a Fisiovolley aveva una caterva di buoni motivi per non passare inosservato: prima di tutto, perché “One Night Only” si riproponeva la sfida di finale del 2014 in cui l’SDS si arrese a un solo passo dal titolo di campione di Crese Volley. Ma in particolare perché la vigilia tormentata che ha preceduto il match ha avuto molti tratti tinti di “giallo”, degni del miglior thriller letterario in cui non è il maggiordomo a divenire il principale indiziato del crimine

Innanzitutto: la partita che metteva in palio l’accesso alla finalina per il 5°/6° posto era prevista 24 ore prima in prossimità del capolinea della linea 26. I convocati di rosso bardati erano lì, pronti per dare nuovamente sfogo al (bassissimo) quoziente intellettivo in proprio possesso. Tuttavia un piccolo problema si era successivamente palesato: dov’era finita la squadra avversaria? Passano i minuti e non si vede nessuno all’orizzonte (tranne una carovana di “mussi”, con i quali un paio di sandrini avevano avidamente scattato selfies di qualità qualche ora prima). La soluzione al dilemma arriva dopo un rapido consulto da parte del Consiglio di Sicurezza del Crese Volley, presieduto dall’organizzatrice Serena “Senza Nuvoli” Burato: la causa del problema è stata poi attribuita a un banale lavaggio a 60° del tabulato contenente i calendari, con la centrifuga finale a dare il colpo di grazia cancellando la riga contenente proprio l’avversaria di serata del Team SDS, trasformatasi in maniera kafkiana da Decathlon a Fisiovolley (?).

Chiarito l’inghippo e rifatte nuovamente le convocazioni per il giorno seguente (con Lara Cumbat per una sera in “congedo matrimoniale”), i sandrini si presentano al gran…incompleto in quel di San Luigi: oltre alla capitana, niente Pols e Carpa (lontani entrambi da Trieste), così come Jana, “Sunshine” Pecile e Folpo (quest’ultimo però apparso al termine del match con due brocche di birra e con magnificenti sandali modello “Nazareth” ai piedi, risalenti con buona approssimazione al primo secolo dopo Cristo). Solo sei effettivi a disposizione del Presidente Sandroweb, che coraggiosamente aveva affermato a bocce ferme “Go come l’impression che no riveremo a far cambi, stasera…”: previsione efficace da parte del numero 1 del Team SDS, costretto a ricorrere a pesanti somministrazioni di luppolo per constrastare fatica e sudorazione abbondante da parte dei suoi.

E’ il contributo del pubblico di fede sandrina a dimostrarsi il punto di forza dei “reds” in più battute: oltre all’apporto della sempre preziosa “Vanessita” Benza, decisamente più propensa in questa occasione nell’incitare la squadra anziché cacciare i cinghiali “sanluigini” con la propria balestra, vanno registrate altre importanti presenze a bordo campo. La coppia Pohlen-Schender – seduta compostamente in panchina – con la propria aurea di positività ha saputo rinfrancare la mente e lo spirito come lo fa la “Settimana Enigmistica” nelle case degli italiani, così come la “guest-star” di serata Alex Pernic ha voluto mettere i puntini sulle “i” nell’immediato post-partita, decantando con l’affabile efficacia di un menestrello medievale alcune barzellette di basso rango sessista dal tema “imbriagoni che va per i bar, con le luganighe in scarsela”.

E sul lato squisitamente sportivo? Beh, il Team SDS fa ampiamente il proprio dovere, imponendosi per 2-0 su Fisiovolley: tanti i “Mi Piace” che ne scaturiscono dalla vittoria, a partire dal neo-capitano in pectore Vise che si è esibito in una serie consecutiva di “bagheroni cadendo a terra”, trasformandosi in una sorta di zitolo-zotolo vivente. Bene inoltre il sempre vivo Bubo, insospettabile braccio armato della giustizia sandrina nell’andare a schiacciare a rete, nonchè il “capotreno aggiunto” Pive, esibitosi in alcuni assoli di “Another Brick in the Wall” nell’erigere muri contro gli avversari in una mezza dozzina abbondante di occasioni.

Con le “quote rosa” a recitare il ruolo di consueto motorino inesauribile (ottima Ale, ancor più precisa in campo rispetto alle gare precedenti e con il compendio del “Cantico delle Creature” di San Francesco sempre a portata di mano; benissimo anche Alice, nonostante nel finale di gara si sia esibita in qualche passo di salsa merengue in fase di ricezione, non propriamente compresa dai compagni di squadra) la pecora nera del gruppo è stato indiscutibilmente l’ “Immorale” Postogna, per una volta ritornato a essere un semplice e comune umano. Errori in battuta, errori in ricezione, errori sotto rete e sguardo perso nel vuoto a fissare le poppe altrui (come peraltro confermato dallo stesso diretto interessato al termine del match): per il portiere della Pallamano Trieste un deciso passo indietro a livello di prestazioni, evidenziato anche dalla “stiticità” nel colpire il pallone in fase di schiacciata (ecco dunque spiegata la metafora del felino con problemi intestinali, nel cappello di questo resoconto…) e dai notevoli insulti dei presenti.

Venerdì 3 luglio l’epilogo di Crese Sandrina, fissato per le ore 21.30 a San Luigi: “Non prendete impegni”, specifica l’owner Sandroweb, intervistato fuori dagli spogliatoi subito dopo l’antidoping a cui – per motivi tuttora ignoti – è stato costretto a partecipare pur non avendo giocato. “Sarà l’occasione per rivedere, per l’ultima volta in questa estate 2015, la sana instabilità mentale che ha saputo rapire proprio tutti nel villaggio olimpico di via Felluga. Vogliamo congedarci con il botto e stiamo preparando coreografie molto particolari, che esibiremo solo al raggiungimento di almeno 800 “Likes” sulla pagina ufficiale Facebook di Elsitodesandro.it”.

Quindi, per l’amor di Dio, cominciate a scaldare i vostri mouse.

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teamsdsquartidifinale2015Far breccia sulla Muraglia Cinese con il solo uso dei bastoncini del celebre “Shanghai”. MacGyver purtroppo si nasce, non lo si diventa in corso d’opera: leggendo gli accoppiamenti dei quarti di finale – in cui la cervellotica regola del quoziente punti aveva relegato il Team SDS al secondo posto nel girone, nonostante l’arrivo alla pari coi “Keep Calm & Stay Drunk”, battuti all’esordio – i sandrini sapevano sin dal principio che sarebbe stata dura con Generation Volley, formazione sconfitta lo scorso anno in semifinale ma che in questa edizione della Crese ha potuto schierare diversi effettivi di valore e di alta categoria. E per Elsitodesandro.it la corsa verso i piani altissimi si interrompe in un giovedì sera dove il clima atmosferico torna a essere mite, con un secco 0-2 incassato che tuttavia non intacca minimamente il “karma” dei rossi, come sempre al massimo della potenza nel divertire tutti, grandi e piccini, bipedi e quadrupedi, parcheggiatori abusivi e non.

Alcuni grandi ritorni in panchina – almeno a livello di spettatori – fanno da cornice a un pre-partita subito scoppiettante sul lato sandrino: oltre alla “Blond Shark” Giulia Fragiacomo, riapparsa in forma smagliante sul territorio triestino dopo il soggiorno-studio negli States che le ha permesso a fine corso di recitare il celebre scioglilingua “Peter Piper picked a peck of pickled peppers. If Peter Piper picked a peck of pickled peppers, how many pickled peppers did Peter Piper pick?” in 2 secondi netti, c’è stata anche la graditissima visita della ex Annalisa Borroni, frenata giocoforza dal brutto infortunio al ginocchio patito in maglia SGT a inizio campionato ma felice di poter dare una spinta anche a bordo campo. E che spinta! Dalla frase “Ciò, l’organizzazion no funziona qua, no xe più birra in panchina come iera una volta!” che ha visto il successivo e repentino materializzarsi di ben tre caraffe dell’amato integratore salino al gusto di malto (alcuni presenti hanno però testimoniato di una sedicente trasformazione acqua-birra della stessa Anna al banco vicino all’Infopoint, quasi come avvenne nelle nozze di Cana di biblica memoria) sino ad arrivare ai cortesi inviti rivolti ai giocatori in procinto di entrare in campo (“Ciò Immortale, vedi de spostarte de là che no vedo niente!”). Da registrare infine il generosissimo apporto di Andrea “Pitch” Picinin, forte a sostenere il Team SDS con la sua “polo-striscione” dotata di strascico, indossata in maniera impavida nonostante il rischio di inciampare continuamente e di sbattere il grugno sul verde di Via Felluga fosse un pericolo ricorrente stile Final Destination.

Il primo set contro Generation Volley è praticamente senza storia: la formazione di Serena “Cloudless” Burato, che per una serata diventa “nemica” di Elsitodesandro.it (ma che a fine partita ha voluto già lanciare copiosi segnali di fumo su Facebook, ipotizzando pubblicamente di convolare a nozze col Team SDS per l’edizione 2016…semplice boutade o la consapevolezza che la “de-sandalata” non può più resistere al lato oscuro della forza sandrina?), fa talmente tante pentole e coperchi da far impallidire Giorgio Mastrota in una televendita della Mondial Casa su Media Shopping. Ai primi 15 punti che arrivano sulla gobba dell’SDS non c’è una bicicletta con cambio Shimano in regalo, ma solo la consapevolezza di come i valori da una parte all’altra della rete siano profondamente diversi. Con un gap troppo pesante e importante da rintuzzare, i sandrini perdono nettamente la prima parte del match ma non la propria voglia di rovistare dalla borsa di Mary Poppins per trovare qualche contromisura ad hoc. Ci penserà il prode “Sunshine” Pecile (che, poco prima del match, si era presentato in campo con maschera e pugni da Hulk, incontrando però non poche difficoltà nel controllo delle schiacciate e con il pallone spesso rotolato sino dalle parti di Via Ginnastica) a mettere quasi tutti d’accordo, con tocchi leggiadri sottorete e pallonetti morbidi ad uccellare la difesa avversaria. Il Team SDS va avanti anche di 4 lunghezze nel secondo set, ma i ”cyborg” di Generation Volley fanno presto a ristabilire la parità e a mettere successivamente la freccia: troppi muri vincenti, troppe schiacciate messe a segno da parte di nerboruti e abbronzati individui che finiscono con l’ammaliare anche la capitana Lara Cumbat, fertile nel dispensare apprezzamenti per i gesti tecnici dei “machi” nemici e ripresa più volta dall’ “Immortale” Postogna con un laconico “Ma te zoghi con noi o cossa? Basta vardar i altri!”).

La sconfitta arriva dunque inevitabile per i sandrini, che cedono anche il secondo set nonostante una “Liturgia delle Ore” recitata più volte e con indiscutibile impegno da Ale Targa e con un Carpa-Caparezza a bordo campo a muovere i piedi all’indietro come fanno i cagnolini subito dopo aver espletato i propri bisogni fisiologici. “Ora però vogliamo chiudere il torneo nella miglior posizione possibile” commenta il presidente Sandroweb al termine della partita, nel momento stesso in cui l’intero sodalizio di rosso vestito ammirava la “tonnara di uomini-bolla” della Crese Bubble rotolare come le tartarughe delle Galapagos. “Ho letto un po’ di scoramento negli occhi dei miei per una sconfitta che ci estromette dalla lotta per i piazzamenti migliori, tuttavia abbiamo ancora tante carte da poter giocare in questo torneo. Faremo in modo che tutti i presenti a San Luigi possano apprezzare ancora di più lo spirito che ci contraddistingue: non esiste, per folklore e metodo di trascinare le folle, una squadra migliore della nostra. Lunedì sera abbiamo un match da non fallire per conquistare la finale per il 5°-6°posto: siamo già carichi a pallettoni per fare in modo che la scia sandrina possa ancora spargersi copiosa a San Luigi. Non avete ancora visto al 100% tutto il potenziale di ignoranza gratuita in nostro possesso”.

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teamsds_crese2015La “maledizione del secondo set” – almeno per una volta – è stata sfatata. Il Team SDS fa risultato pieno nella terza e ultima partita del gironcino di Crese Volley, battendo la squadra di “Pallavolo Insieme” per 2-0 e blindando definitivamente il primo posto assoluto nel raggruppamento C del torneo. Doveva essere una serata delle conferme, quella di San Luigi: missione compiuta per i Sandrini che conquistano tre punti preziosissimi e soprattutto lanciano un opportuno segnale del ritorno ai massimi storici della più totale demenza gratuita.

Proprio così: dopo che gli arbitri stessi del torneo avevano più volte sottolineato nelle scorse settimane come la squadra di Elsitodesandro.it si fosse un pochino seduta sugli…allori, dopo le straordinarie performances comico-circensi dello scorso anno (“Vi vediamo spenti” o Non state dando il massimo come succedeva in passato”, avevano affermato i fischietti durante le precedenti partite) ecco che in soccorso dei “rossi” arriva un nuovo supereroe, uno di quelli che con la sua sola presenza infonde fiducia e una gran dose di sana idiozia. Andrea Pecile, sbarcato da pochi giorni a Trieste dopo il viaggio-premio negli States vinto grazie alle circa 40 tessere-punti completate nella raccolta 2014/15 delle merendine Marvel, ha decisamente portato una ventata di nuova freschezza al Team SDS, sotto forma di gas esilarante sparso copiosamente sul rettangolo di gioco di Via Felluga.

Tanti nuovi copricapi hanno così fatto la loro comparsa sulle teste sandrine, con l’“Immortale” Postogna trasformatosi in “Flash” o chi – come lo stesso Sunshine – si sia trasformato “One Night Only” in un improbabile puffo. L’”effetto-bareta” ha però portato i suoi frutti anche in persone, come il “Sergente Maggiore Hartman” Jana, non propriamente avvezze a indossare tali capi di abbigliamento durante una partita. “I me ga dito che xe tradizion portar qualcossa da metter in testa. Go trovado solo questo e spero che vadi ben…” è stata la laconica frase – pronunciata dalla stessa giocatrice sandrina – all’atto di sfoderare il più classico dei cappellini da Babbo Natale (con tanto di lucine intermittenti annesse) prima dell’inizio dell’incontro.

Con questi presupposti, l’avvio del match non poteva che essere brillante per i giocatori di rosso vestiti: con il parruccato “Folpo” a dedicare i tanti punti segnati in battuta all’assente Bubo che, nella serata di lunedì, ha vissuto la propria “Notte prima degli esami” (“Ma de cossa stemo parlando, de quei del sangue?” ha affermato la sandrina Alice durante la partita, non immaginando minimamente che si stesse parlando di ambito accademico…), il Team SDS vola letteralmente nel primo set, vinto con facilità per 25-13. Si rischia di sbadigliare a bordo campo, con l’organizzatrice del torneo Serena “Cloudless” Burato che (un po’ annoiata) a togliersi i sandali dai piedi per una più comoda visione della gara: ma anche in questo caso Elsitodesandro.it svetta nel creare il pathos giusto, seppure nel senso sbagliato. Ed è in questo modo che lo “Squadrone Avvoltoi” improvvisamente si tramuta in uno stormo di kamikaze in alabarda bianca: tradotto, la forza sin lì vista del Team SDS scema progressivamente, lasciando che “Pallavolo Insieme” si porti più volte in vantaggio nel secondo set.

Con il “capotreno pro tempore” Pive a soffrire in panchina e a sbuffare per la tensione, alla stessa stregua di un locomotore a vapore modello GR 685 OS.KAR, il rischio tangibile dell’ennesimo tie-break sembra nuovamente materializzarsi per la terza gara di fila: ma sul 24-24 una voce da lontano squarcia in due le tenebre sandrine. E’ quella di Marco Lo Duca – fresco vincitore del quarto di finale di Crese Basket con i suoi “Tormentos” – che con la sua massima “Sé meio de Cantagalli e Zorzi!”, rivolta verso il duo Visintin-Postogna, dà l’apporto decisivo per la zampata definitiva. Il Team SDS rivede la luce alla stessa stregua di come Fantozzi vide San Pietro sulla traversa della porta, durante l’annuale sfida calcistica aziendale tra scapoli e ammogliati: arrivano i due punti della staffa e con essi la vittoria per 2-0, che manda Elsitodesandro.it ai quarti di finale come miglior squadra del proprio girone.

Particolarmente colorito infine il “terzo tempo” a San Luigi, con la neo-trentaduenne Alice (auguri!) a distribuire fette di torte-gelato a mezzo mondo e l’ex-giornalaio Vise a raccontare – con dovizia di particolari – quando vecchi porcelloni si recavano presso il suo chiosco di piazza Sant’Antonio per acquistare DVD a luci rosse. “E’ stato interessante scoprire come, di fronte a richieste del tipo “Dame un qualcossa che sia omo-donna”, anche l’edicolante più esperto debba fare attenzione nel vendere il genere giusto al cliente, senza incappare in spiacevoli errori. In questo ambito, anche una congiunzione può fare la differenza”: questo il commento a caldo del presidente dell’SDS Sandroweb, contattato a tradimento già di prima mattina da “Buongiorno Regione” della sede regionale della Rai per il Friuli Venezia Giulia (Pols, ne sai qualcosa a riguardo?). “In particolare, mi meraviglio ogni giorno che passa di come alcuni nostri effettivi abbiano una spiccata dote innata nel raccontare storie in maniera affabile, allo stesso modo che era solita fare Nonna Papera con i nipotini attorno al fuoco”.

Ora i quarti di finale, con un’avversaria ancora sconosciuta: ma il team di Elsitodesandro.it vuole proseguire l’avventura. E, in contemporanea, continuare a seminare scemenze di qualità alla Crese.

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teamSDS_pizzeriadagigiUn biglietto da 10 corse per i tie-break: no, non è un fantomatico nuovo titolo di viaggio venduto dalla Trieste Trasporti, bensì una sorta di abbonamento che il Team SDS sembra aver sottoscritto a tutti i propri effettivi in questa prima fase di Crese Volley 2015. Nuova vittoria per 2-1, nuova “W” conquistata al terzo e decisivo set e conseguente nuova prova di forza mentale per i sandrini, ancora una volta tutt’altro che intimoriti dal giocarsi il tutto e per tutto in un concitato ultimo atto di gara.

La “Pizzeria Da Gigi”, al comando nel girone C dopo la vittoria iniziale per 2-0 contro “Pallavolo Insieme” (quest’ultima prossima avversaria di Elsitodesandro.it, venerdì 19 giugno alle 20.30), veniva data come favorita di serata sia da Bwin che da diverse riviste sportive del settore: la preparazione certosina alla gara e un riscaldamento ad hoc, il tutto con un roster formato da diversi buoni elementi (tra cui spiccava l’Ing.Fabio Romeo, che condivide assieme al presidente Sandroweb la passione professionale nel risolvere possibili “disastri” sistemistici/informatici) erano i fiori all’occhiello che gli avversari sandrini potevano sfoderare per consolidare il primato nel raggruppamento. Alla fine però l’SDS ha saputo nuovamente stupire i ben 15 spettatori presenti alla partita (eccellenti presenze sportive in quel di San Luigi ad assistere al match, tra cui Daniele Mastrangelo e Massimiliano Fossati della Pallacanestro Trieste 2004, nonché sul fronte dell’handball biancorosso Michele Oveglia e l’ex-sandrino “Lion”, che in molti hanno atteso – invano – potesse sfoderare il sombrero d’ordinanza che tanto scalpore aveva suscitato nella precedente edizione del Crese Volley): pur senza l’ausilio di Ale Targa (in borghese, a causa di un problema al ginocchio) e di Jana (assente giustificata in via Felluga), ancora una volta le “quote rosa” di Elsitodesandro.it hanno finito col dare un peso specifico importante alla causa. Dall’esordio di Cristina “Pols” in maglia sandrina (integratasi subito in maniera eccellente nel contesto) al ritorno in campo della capitana Lara Cumbat, sempre pronta e attenta nel segnalare eventuali situazioni di…pericolo (il suo “Gavemo nani sotto rete!”, durante il secondo set, è già stato inserito nella lista di citazioni del giorno di Wikiquote). Ma è soprattutto una pulzella a essersi rivelata chirurgica e letale allo stesso tempo: Alice Zelco, già distintasi lunedì scorso contro i “Keep Calm and Stay Drunk”, cecchino infallibile specie nel tie-break e capace di declassare il celebre Bradley Cooper di “American Sniper” a semplice cacciatore di piccioni del Borgo Teresiano. E’ lei dunque l’MVP indiscussa di serata, per buona pace di un Bubo che – specie nel dopo partita – ha tentato in tutti i modi di convincere i giurati dell’SDS a spostare le loro personali preferenze nei suoi confronti.

Contro i “pizzaioli Gigini”, Elsitodesandro.it si prende il punto dell’1-0 nel set iniziale dopo aver comandato nel punteggio dal 6-6 in poi: nonostante un Folpo non tambureggiante rispetto agli standard di qualità ISO 9001 del Team SDS (ma successivamente fattosi perdonare nel terzo tempo, grazie alle due caraffe di birra omaggiate al resto della squadra), a cui vanno aggiunte le vibranti proteste del fratello maggiore Carpa nei confronti della guida tecnica sandrina, causa il suo utilizzo col contagocce in campo (“Ciò, neanche con mia fia Ginevra tra el pubblico te me fa zogar!” è la frase che ancora rieccheggia sinistramente in Via Felluga, a ore di distanza dal termine del match), i rossi con alabarda bianca in dotazione chiudono sul 25-20 la prima parte di sfida. Maggiori difficoltà vengono riscontrate dai sandrini nel secondo set, costretti sempre a inseguire (seppur di una manciata di lunghezze) nonostante l’efficacia del duo Postogna-”Scottish” Visintin nel schiacciare sul lato di campo ospite diversi buoni palloni e con un Pive versione “Felix Baumgartner” prodigarsi in caduta libera per recuperare qualsiasi oggetto sferico destinato verso la sua persona. Il Team SDS cede per 21-25, tornando nuovamente a giocarsi la vittoria al tie-break, un qualcosa di già visto e – di conseguenza – già positivamente sperimentato: c’è poca storia nel terzo set, con l’allungo già prima del cambio di campo (8-2, che diventa 11-2 subito dopo) che consegna vittoria e aggancio al primo posto nel girone di Crese Volley.

Un’altra prestazione degna di nota” esordisce il presidente SandroWeb, convinto di essere in diretta sul canale tematico Fox Sports ma in realtà contattato telefonicamente dal servizio clienti Vodafone, dopo la disdetta dal servizio Fibra mai attivato presso il quartier generale di Elsitodesandro.it. “Certo, manchiamo sempre di quel pizzico di convinzione in più per riuscire a chiudere anticipatamente le partite, ma i risultati positivi continuano ad arrivare e sin qui il torneo che stiamo disputando è ampiamente positivo. Guardiamo con estrema fiducia all’ultima partita di girone” continua il web-administrator, “sapendo sin da adesso che venerdì prossimo potremo contare anche su un pezzo da novanta quale Andrea “Sunshine” Pecile, assieme al suo centinaio di cappellini e copricapi vari con i quali siamo certi invaderà San Luigi”.

Un’unica nota stonata ha scosso la serata sandrina del giovedì: l‘“Immortale” Postogna, sedutosi a fine partita nel tavolo dei “baskettari” presenti anziché festeggiare la vittoria assieme al proprio team. “Oltretutto, vestendo una camicia di discutibile gusto estetico che ha finito con l’innervosire ulteriormente gli altri compagni di squadra” conclude SandroWeb. “La società si auspica un atteggiamento più sobrio, nonchè più elegante, da parte del diretto interessato. Chiederemo altresì al nostro tesserato di indicarci il negozio di abbigliamento che è solito frequentare. Allo scopo di farlo chiudere dalle autorità competenti…”.

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volleyIl Team SDS non fallisce l’appuntamento con la prima vittoria al Crese Volley 2015: sul manto verde di San Luigi arriva infatti la “W” alle spese dei “Keep Calm and Stay Drunk”, con un tie-break che sorride ai sandrini e un punteggio finale di 2-1 che regala immediatamente una gioia al sodalizio di Elsitodesandro.it.

Doveva essere un match con le consuete e inattaccabili dosi di comicità gratuita, sfoderata dai protagonisti in maglia rossa. Per certi versi ne è invece uscita una sfida contraddistinta da una sceneggiatura degna del miglior film thriller di Brian De Palma, con l’ago della bilancia non sempre propenso a pendere dalla parte sandrina. L’SDS parte infatti in maniera contratta, con un piccolo parziale negativo inanellato in avvio, ritrovando però il bandolo della matassa in un batter di ciglia: il merito va in prima battuta alla “linea rosa” di squadra, con un eccellente esordio della coppia formata da Alice e Jana ben supportata dalla “sophomore sandrina” Ale. L’esperienza e la pulizia tecnica delle proprie donzelle riporta immediatamente in scia il Team SDS sul 9-9, con una conseguente decisa accelerata  nella seconda parte di set: sotto rete il martello di Vise (MVP della scorsa edizione del Crese Volley) eguaglia in potenza quello di Thor, mentre la presunta immortalità di Thomas Postogna (ulteriore neo-acquisto stagionale) risulta essere preziosissima sia in attacco che in difesa. Non c’è storia da lì sino al termine del primo atto del match, con Elsitodesandro.it a chiudere con confortante tranquillità (17-25).

Col vento in poppa e un’inerzia che sembra poter essere saldamente nelle proprie mani, il Team SDS mette in campo il capitano in pectore Carpa, scalpitante in panchina come lo era stato Varenne nel 2001 a Parigi prima di vincere il Prix D’Amerique. C’è tanto equilibrio nel secondo set, viziato anche da una squadra avversaria che non cede minimamente il passo ai sandrini, mettendo oltretutto in cascina un gap di cinque punti (6-11): Elsitodesandro.it si rimette prontamente in carreggiata, pareggiando i conti a quota 14 e allungando con decisione sino al 22-18. Partita chiusa? Tutt’altro: un time-out chiamato dai “Keep Calm and Stay Drunk” ribalta completamente il destino in un secondo set che sembrava potesse essere già scritto: la causa principale va riscontrata nella foto di squadra, scattata proprio nel sopraccitato minuto di sospensione, dal fotografo ufficiale della manifestazione Matteo Nedok. Che – come nota di colore – sin lì era stato assente ingiustificato della partita, trincerandosi dietro a un salomonico “Scuséme, ma vegnerò a fotografarve de più quando ghe sarà più luce “ (!): ciò che importa è che il Team SDS non solo dilapida tutto il tesoretto di vantaggio accumulato sin lì, ma è costretto addirittura a cedere il set per 26-24.

Si va al tie-break, con tutta la pressione sulle spalle sandrine. La tensione è palpabile anche tra il pubblico presente, sia quello squisitamente “bipede” (vedi Vanessita Benza, spesso protagonista di atteggiamenti jihadisti nei confronti della malasorte) che “quadrupede” (vedi cuccioli canini a bordo campo, strombazzanti dal punto di vista dell’abbaio prodotto). Ma Elsitodesandro.it in campo non trasuda paura e timore di perdere, sfoderando probabilmente il miglior volley di tutta la partita proprio nel terzo e decisivo set. Tutto questo non solo a parole (“Mi son venudo qua per vinzer e no solo per zogar”, è l’affermazione di un invasato “Highlander” Postogna prima di tornare a calcare il verde di via Felluga) ma soprattutto a fatti. E l’8-0 di parziale fulmineo è la più naturale delle dimostrazioni di forza: l’SDS chiude la pratica sul 15-12 finale, trovando in Bubo l’ “hombre del partido” in quel di Via Felluga.

“Credo, senza nulla togliere al resto del gruppo, che sia stato proprio lui ad accendere la miccia nel momento giusto” commenta l’amministratore unico dell’SDS SandroWeb, intervistato in mattinata via citofono da una troupe di ESPN. “Oltretutto, nel suo lavoro dietro la scrivania, va sottolineato anche il suo grande fiuto nell’ingaggio di Alice e Jana, due valori aggiunti di elevata fattura che hanno da subito innalzato il tasso tecnico della nostra squadra. Vittorie di questo tipo sono il frutto dell’attenta selezione pre-Crese che è stata fatta nei mesi antecedenti, ampio merito dunque al nostro General Manager per questi acquisti che si sono rivelati subito vincenti”.

Il calendario non impone soste troppo lunghe in questa prima settimana di gare: il Team SDS tornerà in campo già giovedì 11 giugno alle 21.30 contro “Pizzeria da Gigi”. Quale sarà il piano-partita sandrino? “Senza dubbio, dovremo evitare i cali di concentrazione che si sono susseguiti quasi in maniera sinusoidale all’esordio” conclude SandroWeb: “Abbiamo avuto spesso il pallino del gioco in mano, specialmente a metà del secondo set. Non essere riusciti ad uccidere il match in quell’ambito ci ha poi complicato un po’ le cose: abbiamo comunque enormi margini di miglioramento, ieri sera contava vincere la prima partita per muovere la classifica e dare il primo segnale nel torneo. Non solo siamo riusciti nel nostro intento, ma soprattutto siamo stati abili a giocare di squadra, inserendo brillantemente nel contesto sandrino tutti i nuovi arrivi. Non si può dunque che essere soddisfatti del risultato acquisito”.

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cresevolleySDS2014_1Dopo i sorteggi del Crese Volley 2015, trasmessi in mondovisione e in stereofonia nelle zone già raggiunte da questo servizio, dall’urna di San Luigi la squadra di Elsitodesandro.it ha trovato “Pizzeria Da Gigi”, “Pallavoloinsieme” e “Keep Calm and Stay Drunk”: sarà proprio quest’ultima avversaria – la cui schietta denominazione sociale sta già spingendo i massimi dirigenti sandrini a stringere un proficuo gemellaggio pre-partita – a materializzarsi quale primo ostacolo del Team SDS nella nuova avventura estiva a tinte pallavolistiche.

L’esordio è fissato per la serata di lunedì 8 giugno, sul campo “A” del comprensorio sportivo di Via Felluga, con orario di inizio alle 20.30; gli altri due appuntamenti del girone B vedranno impegnati i “rossi” di SandroWeb giovedì 11 alle 21.30 e venerdì 19 giugno alle 20.30.

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andrea pecileBasta con il basket agonistico. Almeno per un po’ di settimane,  quantomeno per la primissima parte dell’estate: Andrea Pecile è decisamente un tipo che non si lascia andare al completo sciallo post-stagionale, inserendo nella sua personalissima agenda tutta una serie di appuntamenti per non rimanere in alcun modo ancorato esclusivamente al divano di casa.

E se, al momento attuale, il GPS di “Sunshine” è puntato verso Coronado Beach a San Diego in California – diventato uno dei campi-base per una breve ma meritata pausa dopo il campionato concluso con la salvezza guadagnata in A1 a Capo D’Orlando – l’immediato futuro del “Pec” sarà all’insegna di due impegni a un tiro di schioppo l’uno dall’altro. Ovverosia, il suo “Trieste Tropics 2015”, ormai diventato un must dell’estate triestina e che farà il proprio inizio nella seconda metà del mese, nonchè il “Crese Volley”. Proprio quest’ultimo sarà una vera e propria novità assoluta per Andrea, che già al termine della passata edizione aveva paventato la volontà di vestire la casacca rossa di “Elsitodesandro.it”. Ma perché proprio la pallavolo? E perché proprio nel Team SDS? “A dire il vero, l’interesse è nato quasi per caso un anno fa, venendo ad assistere alla finale del torneo “Free” in cui proprio la squadra del presidente SandroWeb fu tra le protagoniste della sfida conclusiva. Fui subito impressionato dall’atmosfera che si respirava in campo, che per molti versi ricordava quella dei “Tropics” al torneo “Lui&Lei” di qualche anno fa. Ma in particolare fui rapito nel vedere i componenti della formazione sandrina giocare quel match indossando tutta una serie di meravigliosi cappellini da antologia. Cercavo proprio un’occasione di questo tipo per svuotare l’armadio e sfoggiare la mia collezione quasi infinita di copricapi che mia madre stessa, in diversi frangenti e per parecchi anni, si era sempre chiesta dell’utilizzo che ne potessi fare: ecco allora che è arrivata quasi immediata la risposta a quella sua domanda! Non ebbi alcun dubbio, quella sarebbe stata la squadra che faceva per me. Solo poi mi accorsi che si giocava a volley e non a basket…ma non credo sarà un problema. Almeno, lo spero”. 

Aldilà del voler essere votato all’unanimità il “Cappellaio Matto 2015” dei sandrini, qual è il contributo che “Sunhine” auspica di poter dare alla causa dell’SDS? Andrea è categorico su questo: “Preferisco parlare, più che del lato prettamente tecnico, di come saprò fare felici i miei compagni di squadra rifornendoli anche di giri morbidi di birra. Credo sia questo il giusto metodo per puntare più in alto possibile nel torneo “Crese” che partirà a breve, non vedo un metodo migliore di questo per conseguire risultati prestigiosi. Naturalmente, con cappelli e cappellini rigorosamente al seguito in quel di San Luigi”. 

Con il folklore sandrino da una parte, c’è una quinta edizione di Camp “Tropicale” (www.triestetropics.net) da portare avanti. Tanti saranno gli ospiti illustri che si alterneranno dal 22 al 27 giugno e dal 29 giugno al 4 luglio: da Daniele Cavaliero a Donato Cutolo, fino a passare ai vari Ruzzier, Tonut, Coronica e Mastrangelo. “Compagni di gioco” eccellenti per tutti quei giovanissimi – nati negli anni dal 1999 al 2007 – che al “Primo Maggio” del Bor si sfameranno di parecchia palla a spicchi. “Il format rimarrà immutato rispetto degli anni passati” spiega Sunshine, “con uno staff riconfermatissimo e con allenamenti mirati che in questa edizione vedranno protagonisti anche i ragazzini più grandi. Se qualcuno mi chiedesse perché iscriversi al “Trieste Tropics 2015”, senza ombra di dubbio risponderei in maniera molto semplice: è una delle strutture più accoglienti e grandi dell’intera città, con tre palestre a disposizione e con il giusto mix di giocatori professionisti di altissimo livello, a disposizione dei partecipanti assieme ad affermati istruttori di mini-basket delle svariate società cestistiche locali. Ma non solo: si mangia oltretutto benissimo durante le pause all’interno delle singole giornate di camp, con tanto della riconfermata presenza del Gelato Marco, oltre alla qualità del materiale che verrà fornito a tutti i partecipanti e ai tanti premi in palio. Permettetemi però di sottolineare un aspetto: i nostri “muleti” avranno nuovamente l’occasione di vedere Daniele Cavaliero perdere la gara di tiro contro il Pec…”.

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Il sogno di vittoria finale si infrange come un’onda sulla muraglia cinese, eretta per l’occasione da Fisiovolley: il Team SDS, nell’ultima parentesi di Crese Volley, si arrende per 2-0 ai più quotati avversari, chiudendo il torneo 2014 con un comunque lusinghiero secondo posto assoluto. 

Con estrema schiettezza e lucidità, va detto che il risultato non fa una piega per quanto visto sabato sera sul campo principale di Borgo San Sergio. Ma è anche vero che i sandrini, anche in questo frangente, hanno dato tutto quello che avevano in corpo per tentare di fronteggiare una squadra decisamente in palla, arrivata a questa finale con tanto vento in poppa. Non c’è dunque particolare scoramento all’interno del roster di Elsitodesandro.it, arrivato incredibilmente sul secondo gradino più alto del podio dopo un ruolino di marcia a dir poco fantastico: la grande coesione del gruppo, fatto da tanti elementi che magari poco c’azzeccano con la pallavolo d’elite, ha comunque permesso di tagliare un traguardo importante. Ci può dunque essere soltanto estrema soddisfazione per il risultato acquisito, unita a un po’ di acquolina in bocca per l’edizione 2015 dove i sandrini vorranno (e potranno) cercare il risultato massimo, sfuggito di mano quest’anno.

Grande cornice di pubblico in via Petracco, in una serata che ha visto la chiusura anche di tutti gli altri tornei targati Crese. Tanti i volti noti dello sport triestino, presenti alla finale del Volley Free: da “Sunshine” Pecile a Giulia Fragiacomo, dallo “stampellato” Marco Contento a Elena Capolicchio (tra l’altro, fresca vincitrice della palma di miglior giocatrice del Crese Basket 2014), sino a concludere con gli onnipresenti Cate Bianco e Thomas Postogna, con quest’ultimo già prepotentemente prolifico nel lanciare messaggi… d’amore alla dirigenza SDS, allo scopo di poter far parte del futuro roster sandrino. Ma nel parterre c’erano anche tanti amici dei giocatori in campo, assieme a conoscenti o semplici curiosi, ad assistere a un match ripreso da telecamere e fantascientifici droni volanti: un palcoscenico degno di una finale di World League.

In realtà, di tecnico c’è ben poco da raccontare: sono quasi due set-fotocopia quelli che mettono le ali a Fisiovolley. Il team di Elsitodesandro.it fa molta fatica soprattutto nella parte finale del primo parziale (chiuso sul 18-25), dove gli errori gratuiti – in particolare sotto rete – finiscono con l’essere la spada di Damocle sopra la testa sandrina. Il semi-riscatto arriva nel set successivo, molto più combattuto e acceso, dove trasuda il talento dell’ “esploratore Vise” (poi eletto MVP della finale) e con la squadra bardata di rosso che resta aggrappata più a lungo agli avversari, quasi a voler scrivere una nuova pagina del libro “Cuore”, attendendo che dall’alto arrivasse direttamente l’intercessione di Edmondo De Amicis. Ma la realtà sul campo si traduce invece con l’allungo degli avversari, che con cinque match-ball a disposizione blindano definitivamente i discorsi: i sandrini ne disinnescano due, nulla possono però sul terzo, chiudendo gara e torneo sul 21-25.

Non c’è assolutamente amarezza, aldilà della finale persa” – è il commento del presidente El Sander, intervenuto nel dopo partita a uno speciale sul Crese Volley, trasmesso dalla Televisione Centrale Nord Coreana di Pyongyang – “l’aver dato tutto, senza risparmiarci, purtroppo non ci ha premiato come avremmo voluto. Tuttavia voglio sottolineare ancora una volta come questo meraviglioso gruppo, composto da ragazze e ragazzi a dir poco superlativi, sia stato in grado di arrivare ad un passo dal toccare il cielo con un dito. Alla fine li ho abbracciati uno per uno e li ho ringraziati per quanto hanno fatto: arrivavamo dall’uscita di scena al girone eliminatorio dello scorso anno, il secondo posto ottenuto in questa edizione è un risultato a dir poco straordinario.

Per il “leader maximo” dell’SDS, cosa resterà di maggiormente indelebile di questo Crese Volley 2014? “Senza ombra di dubbio, il grande affetto che il pubblico ci ha riservato nel corso del torneo: non eravamo tecnicamente i più bravi, ma abbiamo fatto breccia nei cuori di molti grazie alla nostra simpatia, a un uso sconsiderato di copricapi e a una condotta in campo da comiche di Benny Hill. Ci siamo fatti conoscere a modo nostro, strappando più un sorriso a tutti i presenti: in questo ambito, Elsitodesandro.it ha stravinto a mani basse. E’ stato questo il nostro vero successo, che oltretutto rappresenta la base per ripartire nella prossima estate”.

E, a proposito del sistema di reclutamento delle nuove “leve sandrine”, lo “00” conclude: “Abbiamo già ricevuto tante richieste per poter far parte del nostro team: un motivo di soddisfazione in più, spero solo che l’organizzazione estenda almeno a 24 la lista dei possibili giocatori della rosa. Il primo passo sarà comunque quello di cambiare borsa-frigo, messa a ferro e fuoco dai miei giocatori durante il torneo: quella attuale sembra sia stata attaccata da un branco di cavallette impazzite…”.

 

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Il traguardo più ambito è ora lontano una gara. Una sola, unica partita separa il Team SDS da un qualcosa che nessuno, nemmeno il più ottimista della banda rosso-alabardata, si sarebbe minimamente azzardato di pensare alla vigilia del torneo.

Una semifinale a dir poco pazza consegna ai sandrini il biglietto per l’atto più importante del Crese Volley 2014: ma per superare la compagine del Generation Volley (a cui va il merito di una condotta di gara impeccabile, dentro e fuori dal campo) c’è voluto un tie-break, ambito precedentemente indigesto per “Cote” Cumbat e compagni che si è invece rivelato vincente nella gara più importante sin qui disputata.

Quella di Borgo S.Sergio è stata una sfida decisamente a fasi alterne per Elsitodesandro.it: contro avversari duttili, non particolarmente tecnici ma dannatamente imprevedibili e funambolici che con pieno merito erano sin lì ancora imbattuti nel torneo, il Team SDS ha mescolato momenti di buona pallavolo con altri di completo black-out. Non è un caso che, con l’assenza di un terminale offensivo fondamentale quale Folpo, i sandrini si siano trovati costretti a stringere i denti con poco peso specifico a rete e conseguente tanto olio di gomito da dover buttare in campo, con il fosforo che è diventato giocoforza il partner fondamentale per poter salire sugli scudi.

Se da una parte tutto questo ha funzionato nel primo set, seppure con qualche distrazione di troppo (chiusura da brivido sul 25-23 per i “rossi”), la metamorfosi kafkiana è poi avvenuta nella frazione successiva, quando il Team SDS ha iniziato a commettere qualche inopinato errore in battuta e in schiacciata, permettendo ai “Generati” (che, tra gli altri, potevano annoverare nel proprio roster i “100% Made-In-Crese” Piero Manosperti e Martina Klimic) di rimettersi in carreggiata. Non solo: i “sandrini” hanno completamente perso la bussola sul 23-22 in proprio favore, sbagliando comodi appoggi in palleggio e innervosendosi in dose massiccia, anche con qualche borbottio di troppo tra compagni di squadra. Nonostante dalla panchina rosso-alabardata siano arrivati costanti gli inviti alla calma e alla pazienza , il secondo set si è poi interamente colorato di bianco, finendo nelle mani di Generation Volley per 23-25 e rimandando tutti i discorsi al tie-break.

Il momento nero sembra continuare anche in apertura dell’ultima frazione di partita, con gli avversari avanti 4-1 e con elevate dosi di preoccupazione su sponda “rouge”. Tutta l’inerzia sembra ben lontana dalle mani sandrine, ma se sei all’interno del Labirinto di Cnosso e ti imbatti nel Minotauro, devi essere capace di prendere il mostro per le corna e di allontanare da te stesso tutta la paura di soccombere ad esso. E’ proprio in questo modo che l’SDS ritrova il…filo di Arianna e si rimette sulla retta via: i buoni palleggi di Ale vanno a servire gli unici due “totem” a disposizione di Elsitodesandro.it. Sono infatti Carpa e Vise a mettere il punto esclamativo nel terzo set, colpendo sul fronte opposto dove in precedenza avevano alternato buone cose ad altre meno brillanti: la squadra riprende colore e fiducia, chiudendo definitivamente i conti sul 15-9 da cui scaturisce la conseguente grande felicità di fine partita, anche grazie all’ “entusiasmatica” presenza del tifoso Matteo Praticò, prodigatosi nell’abbracciare i sandrini al termine del match.

“Godiamoci questa vittoria e questa serata di elevata euforia”, esordisce il presidente El Sander ai microfoni di Al Jazeera, dopo aver atteso e ottenuto un interprete per la traduzione simultanea dal triestino all’arabo. “Arrivati a questo punto, con tutti i pronostici che decisamente non ci davano per favoriti, è chiaro che non possiamo accontentarci del già splendido risultato sin qui ottenuto. Siamo stati capaci di approdare alla finalissima e ora conta solo vincere: conosciamo già i nostri prossimi avversari di Fisiovolley, avendoli incontrati solo un paio di giorni fa, e sappiamo quanto difficile sarà imporsi contro di loro. Tuttavia, questa sera più che mai – continua il numero “00”abbiamo dato un segnale importante, nonostante le poche rotazioni a nostra disposizione. Alla fine era necessario riprendere la fiducia nel momento topico e non lasciarsi abbattere per gli errori gratuiti che abbiamo concesso: ce l’abbiamo fatta grazie agli attributi enormi di ogni effettivo in maglia rossa, che ha saputo esaltarsi nelle difficoltà. Fra meno di 24 ore ci aspetta la sfida più importante di questa nostra estate, sono convinto che sapremo fare bene: siamo a un passo da scrivere una bella pagina di storia sandrina, non credo minimamente che i ragazzi arriveranno mentalmente scarichi a questo appuntamento. Saremo pronti a combattere sino all’ultimo pallone”.

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