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Trieste non si ferma più: i biancorossi di coach Eugenio Dalmasson inanellano la terza vittoria di fila in campionato, stavolta imponendosi sul difficile terreno di Capo D’Orlando. Finisce 80-83 per i giuliani, che così interrompono la striscia di 7 successi consecutivi dell’Upea allenata da Gianmarco Pozzecco, trovando ulteriori due importantissimi punti in ottica salvezza.

Le difese si dimostrano più ispirate degli attacchi a inizio di primo quarto, parallelamente è un vero e proprio “tira-e-molla” nel punteggio quello che va di scena al PalaFantozzi in avvio di sfida. Trieste parte bene con Diliegro e Carra (2-4), per l’Upea è Archie ad andare successivamente a segnare dalla distanza con il conseguente primo vantaggio interno. I biancorossi mantengono tre lunghezze di vantaggio grazie a un buon Mastrangelo (nonostante i due falli personali commessi dalla guardia biancorossa nei primi minuti), subito dopo i siciliani tornano nuovamente avanti al 4′ con il mini-break di 4-0. E’ poi Carra a mettere la tripla del nuovo sorpasso (12-13 al 7′), infine un ottimo Benevelli, con cinque punti consecutivi, tiene avanti i padroni di casa nel primo parziale (21-18).

Massimo vantaggio siciliano in apertura di secondo quarto grazie al gioco da tre punti di Archie, al quale risponde nel medesimo modo Will Harris: l’Upea si mantiene costantemente avanti nel punteggio nel corso della frazione, ma è un positivo Stefano Tonut a tenere vivi i biancorossi, con agli undici punti messi a referto nella frazione. Grazie al canestro nel finale da parte di Ruzzier, alla seconda sirena Trieste conclude a stretto contatto con Capo D’Orlando (43-40).

Ripartenza molto positiva per i giuliani dopo la pausa lunga: i giuliani sono bravi a confezionare un parziale di 10-0 con Harris, Mastrangelo, Carra e Ruzzier. Sul 43-50 i padroni di casa si sbloccano con Nicevic, ma una tripla di Hoover mette il massimo vantaggio esterno al 25′ (45-55). Nei minuti seguenti, l’Upea si riavvicina prepotentemente arrivando a -1 con Mays e Soragna, mentre Trieste si ritrova letteralmente falcidiata dai falli, con 4 a testa per Carra e Hoover: è però quest’ultimo a mettere cinque tiri liberi che mantengono avanti gli ospiti, sino al 59-62 di fine terzo quarto.

Una tripla siderale di Mastrangelo, ben oltre la linea dei 6 metri e 75, apre alla grande l’ ultima frazione giuliana. Il momento magico biancorosso continua con due ulteriori realizzazioni dalla lunga distanza, la prima da parte di Harris, la seconda con il capitano Carra. E’ +10 ospite a otto minuti dal termine: Basile e Soragna provano a scuotere i siciliani (70-75 a 3′ dalla fine), con l’Upea che arriva a un passo dal riacciuffare i biancorossi nel tiratissimo finale di gara. Nella girandola di tiri liberi scoccati da ambo le parti, Capo D’Orlando si avvicina sino al -1 con Mays, sarà poi decisivo il 2/2 dalla lunetta di Francesco Candussi a 8” dal termine a dare l’80-83 finale per Trieste, con annessa terza vittoria consecutiva per la compagine giuliana.

Upea Capo D’Orlando-Pallacanestro Trieste 2004 80-83 (21-18, 43-40, 59-62, 80-83)

Upea Capo D’Orlando: Basile 7 (2/6 da tre), Soragna 12 (4/5, 0/4), Laquintana 2 (0/1, 0/1), Benevelli 7 (2/2, 1/2), Nicevic 8 (2/8), Portannese 4 (1/5, 0/1), D’Wayne Mays 15 (3/5, 0/5), Archie 23 (8/10, 1/4), Cefarelli 2 (1/2) N.E.: Ciribeni

Allenatore: Pozzecco

Tiri Liberi: 26/32 – Rimbalzi: 30 16+14 (Portannese 11) – Assist: 12 (Basile 5)

 

Pall. Trieste 2004: Hoover 8 (0/3, 1/2), Fossati 2 (1/3), Tonut 11 (4/7, 1/1), Harris 14 (3/4, 2/4), Mastrangelo 15 (5/9, 1/2), Ruzzier 9 (4/8, 0/3), Diliegro 5 (2/4), Candussi 6 (2/3), Carra 13 (2/3, 3/4), Urbani

Allenatore: Dalmasson

Tiri Liberi: 13/15 – Rimbalzi: 32 22+10 (Harris 12) – Assist: 14 (Ruzzier 4)

 

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“Nemo propheta in patria”: è questo il messaggio che risuonerà a lungo nelle orecchie di coach Gianmarco Pozzecco, alla fine di una partita da incubo per la sua Upea. Finisce 91-69 per un’AcegasAps che, al contrario, ritrova la vittoria dopo la “fuga programmatica” di Thomas e Brown: ampiamente meritata l’intera posta in palio conquistata dai giuliani, autori di una partita a tinte forti dove Capo D’Orlando è stata letteralmente cucinata a fuoco lento. A parte un paio di individualità (tra tutti, Portannese e Battle), gli ospiti si sono dimostrati spaesati a livello di squadra: al contrario la giovane Trieste ha dato l’ulteriore dimostrazione di come sia possibile giocare bene pur a ranghi ridotti, dominando la scena dal primo all’ultimo minuto.

Alla fine arrivano due punti che forse in molti in futuro dimenticheranno a livello di classifica, ma che in tanti invece rimembreranno a lungo per come la truppa di Eugenio Dalmasson sia stata capace di emozionare il proprio pubblico, che di certo nutre sempre più simpatia e ammirazione per un organico ridotto all’osso che continua, nonostante tutto, a imbastire partite importanti.

Capo D’Orlando parte in maniera estremamente contratta nei primi 3 minuti: Trieste inizia a mille all’ora, trovando due triple con Mescheriakov (nella foto di Dario Cechet) e 4 punti con Mastrangelo. L’AcegasAps è in un amen a +8 (10-2) prima della “sveglia” suonata da Battle, che però è solo un sussulto dal -2 gli ospiti si ritrovano molto velocemente doppiati dai giuliani, lesti a piazzare il break di 8-0 per il 20-10 al 10′.

I siciliani concludono male alla prima sirena e passano i successivi 100 secondi a subìre un altro parziale nefasto: sul fronte giuliano il nuovo arrivato Diviach (ottima la “prima” in maglia biancorossa) ha mani caldissime dall’arco dei 6 e 75, Mescheriakov delizia il pubblico di casa con un gancio-cielo di “Jabbariana” memoria. Il +14 lato AcegasAps costringe Pozzecco a chiamare time-out, ma dopo il minuto di sospensione l’Upea sprofonda ancor di più: gli ospiti non riescono a tenere in difesa, Mastrangelo gigioneggia in pitturato e Trieste mette a segno gran parte di ciò che fa partire dalle proprie mani. In quel momento Capo d’Orlando crolla verticalmente, trovando solo la bomba di Portannese che però non lenisce minimamente il divario di 27 lunghezze che separa le due squadre all’intervallo lungo (51-24).

Con un fardello pesante sul groppone, l’Upea è costretta ad accelerare il ritmo per poter quantomeno tornare a un divario meno roboante: ma l’AcegasAps, nonostante l’uscita di scena definitiva di Urbani (problema alla spalla e probabile sub-lussazione) e quella provvisoria di Mastrangelo per crampi, riesce a mantenere gran parte del gap accumulato nei primi 2 quarti. Capo D’Orlando trova punti a canestro con Mathis e Pellegrino, ma non blocca le bocche da fuoco giuliane, innescate principalmente dal “Gaucho” Filloy che inanella tre triple di fila. I siciliani chiudono benino la 3° frazione con due realizzazioni consecutive di Portannese, ma il tabellone del PalaTrieste segna il -20 per l’Upea (68-48).

Un lampo d’orgoglio infiamma l’animo siciliano in apertura di ultimo quarto, Battle e Mathis sono gli ultimi a mollare la presa portando Capo D’Orlando sino al -16 (70-54). Trieste però, così come si era spenta, si riaccende improvvisamente: sono le deflagrazioni pesanti di Tonut e Diviach a far calare il sipario su un ritorno di fiamma degli ospiti, mai realmente in partita.

AcegasAps Trieste-Upea Capo D’Orlando 91-69 (22-14, 51-24, 68-48)

AcegasAps Trieste: Tonut 3, Ondo Mengue, Mastrangelo 12, Ruzzier 8, Filloy 22, Diviach 16, Carra 10, Mescheriakov 20, Fossati, Urbani. All. Dalmasson

Upea Capo D’Orlando: Vignali n.e, George 7, Poletti 2, Benevelli, Portannese 15, Palermo 3, Battle 18, Mathis 13, Pellegrino 11, Bontempo n.e.. All.Pozzecco

Le pagelle dell’AcegasAps Trieste

Tonut – 6,5

Ondo Mengue -> s.v.

Mastrangelo -> 7

Ruzzier -> 7

Filloy -> 8

Diviach ->7,5

Carra -> 7

Mescheriakov -> 8

Fossati – s.v.

Urbani – s.v.

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C’è forse, in maniera paradossale, parecchio interesse nell’attendere una gara come quella che domenica l’AcegasAps vedrà ospitare l’Upea. Dimentichiamoci per un attimo lo status di una Trieste che conta solo di finire dignitosamente il campionato…e di non perdere ulteriori pezzi per strada: cosa potrebbe spingere un appassionato di basket a correre al Pala “Cesare Rubini” per una partita che, lato biancorosso, vale poco o niente ai fini della classifica? E qui entrano in gioco i siciliani, che nel loro DNA hanno tanto acido desossiribonucleico “made in TS”: Capo D’Orlando era sull’orlo dell’attacco di panico nella primissima gestione di coach Massimo Bernardi, e il jolly pescato con la nuova guida tecnica è stata una mossa di completo successo.

Gianmarco Pozzecco e Furio Steffè, assieme a David Sussi già arrivato in Sicilia durante l’estate: i tre “muloni” dell’Ave Maria su cui l’Orlandina ha puntato (per il momento, vincendo) una scommessa importante nel campionato di Legadue. La resurrezione dell’Upea porta il loro marchio, e da team delle retrovie si è passati a un organico che tenta addirittura di piazzarsi in zona play-off: i risultati parlano chiaro, con quattro vittorie nei cinque match giocati nel girone di ritorno.

Chi vive sulle ali dell’entusiasmo…e chi invece (ovvero l’AcegasAps) giocoforza va comunque avanti per la propria strada. Con un Marco Diviach in più (benvenuto) e con un Davide Cantarello in meno, con quest’ultimo che ha fatto capire come forse, nella vita, bisognerebbe avere un pò più di delicatezza nel dare il benservito a un uomo, prima che a un giocatore. A una stagione già tormentata si inserisce un altro tassello che, di certo, aiuterà a ricordare il 2012/13 come l’annata delle scelte societarie “difficili”, con l’occhio del tifoso che le vede come “impopolari”.

Si gioca domenica 3 marzo al PalaTrieste, palla a due alle ore 18.15

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