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Ambizioni: basterebbe solo questa parola per far sì che la Pallamano Trieste un bel giorno possa svegliarsi più forte economicamente e, parallelamente, poter tornare con prepotenza a lottare per un titolo nazionale che manca ormai da troppi anni. Senza oltretutto il contributo da parte dello sponsor Principe, che non sarà più il marchio principale da portare sulle maglie, l’avventura giuliana nel prossimo Girone Unico di serie A parte però già adesso nel segno dell’incertezza: per Marco Lo Duca, che da giocatore di scudetti ne ha vinti a bizzeffe con Trieste, è arrivato il momento di pensare a un tipo di approccio diverso per uscire dall’impasse.

“Per prima cosa è vietato piangersi addosso – spiega il dirigente giuliano – perché per tornare a puntare a qualcosa di grosso bisogna ragionare forse in un modo diametralmente opposto a quanto fatto sinora. Abbiamo una base solida di atleti composta da giovani e veterani, che nelle difficoltà hanno saputo esaltarsi nell’ultima stagione. Ci sono già contatti per il ritorno di qualche nostra vecchia conoscenza, tuttavia la partita più importante da giocare in questo momento è sul fronte dei nuovi partner commerciali: trovare un pool di sponsor come già accade in città per il basket farebbe la nostra fortuna. Sappiamo quale sia la situazione nella sola Trieste, ecco perché dobbiamo allargare il raggio di azione anche in Friuli e nel vicino Veneto”.

Non sono cifre impossibili, quelle che il sodalizio biancorosso sta andando alla ricerca. “Calcoli alla mano, con 18 sponsor da 10 mila Euro ciascuno saremmo in grado di fare un campionato di qualità. Non c’è dunque bisogno di grandi budget per poter essere competitivi: con l’avvento di nuove realtà economiche qui in zona, crediamo che qualche interessante opportunità si potrà aprire. Ora intanto guardiamo alle prime scadenze, tra tutte quella di metà giugno relativa all’iscrizione per la prossima stagione: arrivare a quella data con le idee chiare è il nostro primo obiettivo”. 

(Da City Sport di lunedì 21 maggio 2018)

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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI GIOVEDI’ 10 MAGGIO 2018

Da Il Piccolo di Trieste

Pecile: «La mia Alma è pronta
quanto lavoro per un sogno»
 
di Roberto Degrassi
 
Il momento, assicura, se lo sta gustando tutto, anche restando a guardare quelli che fino all’anno scorso erano compagni di squadra. Dal giorno del suo ritorno a Trieste ad adesso, Andrea Pecile – prima da giocatore, ora nelle vesti di dirigente – è stato testimone della crescita dell’Alma, da outsider mina vagante nei play-off a regina della stagione regolare e indiscutibilmente tra le massime pretendenti al grande salto.«In fondo, quando ho deciso di tornare a casa speravo di vivere tutto questo. Non l’avevo fatto certo per l’ingaggio ma per aiutare la squadra della mia città ad arrivare il più in alto possibile».
 
DOPO TREVIGLIO, MONTEGRANARO. «Siamo partiti nei play-off nel modo migliore. Il tabellone degli ottavi di finale ha proposto subito partite serie, contro una squadra in forma come Treviglio. E con quel successo in trasferta in gara3 abbiamo dimostrato di essere sul pezzo. Siamo pronti per combattere ancora in questi play-off, aspettiamo questo momento dall’inizio della stagione».
 
UN MOTORE A PIENI GIRI. «Non posso che essere fiducioso. Ci sono 12 giocatori senior da poter alternare, oltre a due under che potrebbero essere tranquillamente l’ottavo uomo in molte squadre di A2. Trieste è attrezzata per giocare ogni due giorni e arriva a questo appuntamento in condizioni fisiche super. E sapete perchè? Perché so quanto lavoro è stato fatto in questi anni per arrivare a questo punto».
 
RISCHI E CONTROMISURE. «Montegranaro è una bella squadra che arriva con lo stesso spirito di Treviglio: non ha niente da perdere perchè la pressione sarà su Trieste. Ma noi non abbiamo solo la voglia di vincere di una squadra, dietro c’è il cuore di una città. Rischi di sottovalutare l’impegno? Ma dai, di cosa stiamo parlando…Quanti play-off o partite delicate ha disputato gente come Cittadini, Cavaliero o Da Ros? Non esiste la possibilità che certi incontri vengano affrontati con leggerezza, soprattutto quando si arriva ai play-off».
 
CRESCITA E ALMA ARENA. «Stiamo facendo un lavoro enorme sotto tutti i punti di vista. Siamo tornati nelle scuole, le iniziative non mancano, è sempre più forte il legame tra l’Alma e Trieste. Sento parlare dappertutto di basket e con l’aumento della posta in gioco l’interesse e la passione aumenteranno di conseguenza. Città, tifosi, società, squadra, siamo tutti pronti per portarci a casa questo sogno. Il Palasport è pieno per gli impegni interni e accorrono a migliaia per seguire le dirette delle trasferte sul maxischermo. Lo farò anch’io, volete mettere guardare la partita a casa con qualche amico e poter invece condividere le emozioni con tanti altri tifosi…»
 
DA GIOCATORE A DIRIGENTE. «Cambia il ruolo ma non il legame con questi ragazzi. Daniele Cavaliero è uno dei miei più cari amici e fino a pochi mesi fa facevo parte anch’io di quello spogliatoio. Si continua a lavorare fianco a fianco, dall’ufficio mi affaccio sul parquet, vedo i ragazzi al lavoro, capisco quello che stanno provando in queste settimane. Non chiedetemi chi temo di più tra Bologna e Treviso. Rispondo solo che in tutte le squadre vedo pregi ma anche difetti e penso che dobbiamo occuparci solo di noi. Ho fiducia nel gruppo, c’è tanta qualità, non pensiamo agli altri. E poi, ricordiamoci che il fattore campo l’abbiamo noi…»
 
NOZZE E CAMP. «L’avevo anticipato l’anno scorso, chiedendo la mano di Giulia dopo la vittoria sulla Virtus. Nozze il 23 giugno, finiti i play-off. Una festa, quella del matrimonio, è assicurata, speriamo bene di farla doppia. E il giorno dopo le nozze, di nuovo all’Alma Arena per l’inizio del mio camp. Lo spirito è sempre quello del Trieste Tropics, cambia la sede grazie alla disponibilità di Gianluca Mauro e cambia anche il nome, “Sunshine Space Academy”, ispirandomi a “Space Jam”. Le adesioni per la prima settimana sono già sold out, siamo al lavoro per quella successiva. Confermate le guest star: Daniele, Ruzzier, Tonut, Candussi, Bossi. I soliti “muloni”. Ci saranno anche alcuni giocatori della Pallamano Trieste. Tornerà Enrico Ambrosetti, la sua storia l’altra estate ha toccato tutti i bambini partecipanti. Ormai è uno dei nostri. Inoltre, visto che in quei giorni sarà a Trieste la Nazionale per affrontare la Croazia, sto già brigando per qualche sorpresa tinta d’azzurro…Dal 9 luglio, però stacco dal basket e vado davvero in viaggio di nozze»
 
 
Domenica alle 18 sul parquet di casa il primo confronto con Montegranaro
Febbre da “quarti”, già venduti 2800 biglietti

di Lorenzo Gatto

 
Montegranaro nel mirino: è cominciato il conto alla rovescia in casa Alma con la gara-uno dei quarti di finale in programma domenica alle 18 che si fa sempre più vicina (gara2 si disputerà invece sempre a Trieste martedì con inizio alle 20.30).E la febbre è già tanta, visto che nel giro di appena due giorni sono già stati venduti 2800 biglietti. Una partenza davvero lanciata che lascia supporre uno splendido colpo d’occhio domenica pomeriggio.Tornando alla partita di domenica metterà di fronte Trieste reduce dal convincente 3-0 ottenuto a spese di Treviglio e la formazione marchigiana reduce dal meritato 3-1 inflitto a Biella. Serie nella quale Amoroso e compagni hanno dimostrato di saper vincere fuori casa rovesciando il fattore campo in un ambiente tradizionalmente caldo.
 
SITUAZIONE: Entrambe con la rosa al completo. Trieste può lavorare senza problemi particolari, lo stesso dicasi per l’XL Extralight che ha ritrovato Rivali dopo l’infortunio e sta gradatamente aumentando il minutaggio in campo del suo play titolare.
 
PREVENDITA: Partita martedi, punto di ritrovo sarà come sempre l’ingresso principale dell’Alma Arena con tre casse aperte fino a venerdì con orario continuato dalle 10 alle 19.30. Sabato si continuerà dalle 9 alle 12.30, domenica solita prevendita al botteghino con inizio alle 16. Vengono riproposti i mini abbonamenti a prezzo scontato per le prime due gare: tagliandi in vendita anche al Ticket Point di Corso Italia 6/c, presso l’agenzia Bagolandia di via San Marco e a Multimedia Radioattività di Campo Marzio.
 
GRIGLIA: Tabellone già completato nella parte alta con Fortitudo Consultinvest Bologna-Tezenis Verona e Novipiù Casale Monferrato-Gsa Apu Udine che si affrontano per guadagnare la semifinale. Trieste sfida Montegranaro mentre nell’altro quarto la De’Longhi Treviso affronterà Ferrara, che in gara 5 ha vinto a Scafati 90-79.
 
La gomitata di Musso
graziata dal giudice
 
Gara 4 ad altissima tensione al Pala Conad di Trapani per la sfida playoff fra la Lighthouse di Stefano Bossi e la Dè Longhi Treviso. Non è sicuramente nell’esito del match l’oggetto di cotanta elettricità, visto che la compagine veneta ha chiuso la serie con un perentorio 78-99, bensì in un episodio accaduto ad inizio seconda frazione fra Bernardo Musso e Marco Mollura. L’azione d’attacco siciliana si stava consumando con una palla persa di Jesse Perry, allorchè l’esterno italo/argentino Musso, lontano dalla palla, rifila una deliberata gomitata sul volto del malcapitato Mollura che cade malamente a terra. La terna arbitrale reputa il gesto come antisportivo e non passibile di espulsione diretta; solo la casualità ha fatto sì che il giocatore venga escluso dal match per somma di fischiate pesanti (tecnico e antisportivo). Il Presidente della società (e della LNP) Pietro Basciano ha twittato sui social il video dell’accaduto e, nonostante lo sdegno popolare, il giudice sportivo non ha ritenuto opportuno prendere decisioni in merito.
 
A Mantova la situazione da precaria si sta facendo drammatica: dopo l’uscita di Silvia Bellelli e Stefano Berni, anche il Presidente Marco Prandi è in procinto di defilarsi. Lo sponsor Dinamica sembra ridimensionare l’investimento, con probabile uscita dal CDA del proprio uomo, Andrea Ghiraldi. Il drastico assottigliamento del consiglio d’amministrazione addensa nuvole sugli Stings sempre più grigie, con l’Urania Milano (seconda squadra meneghina) interessata ai diritti, e non è l’unica. (r.b.)
 
Unione, tanti gol poco uti liagli antipodi del Südtirol
Nonostante il crollo degli ultimi mesi gli alabardati con 42 reti sono il quarto attacco
Ma la sorpresa è stata la squadra di Zanetti che per 10 volte si è imposta di misura
 
di Saverio Mirijello
 
Pur vagamente entusiasmanti, le prestazioni col freno a mano tirato dell’ultimo periodo non cancellano quanto di buono prodotto dell’Unione, almeno con la continuità offerta fino a metà febbraio (dopo il 2-1 interno all’Albinoleffe del 17/2, sono infatti seguite 11 partite col magro consuntivo di 10 punti). Una regola pratica, ribadita nella stagione regolare appena conclusa, è che con 3 punti in palio, dati alla mano, si possono dormire sonni più tranquilli qualora si badi a giocare senza puntare al pareggio per muovere comunque il passo: non son bastate 16 patte all’Unione per staccare un pass per i playoff, non sono stati sufficienti 17 pari (primato del girone) al pur coriaceo Teramo per evitare i playout col peggior Vicenza in assoluto nell’ultracentenaria storia del calcio biancorosso (mai i berici avevano concluso all’ultimo posto il campionato di 3.a serie).
 
Altro principio: si sa quanto valgono i gol realizzati, ma non si valorizzano abbastanza i gol evitati. In questo senso, il premio per la miglior strategia complessiva va al Sudtirol: ha guadagnato il 2.o posto caratterizzandosi come team che ha vinto 15 gare (seconda solo allo stellare Padova) col 9.o miglior attacco, incassando poco (28 gol: appena uno in più degli stellari euganei, che hanno chiuso con 8 punti sopra) e pareggiando 10 volte (12.a in tale specialità), ma soprattutto ha condotto in porto ben 16 partite su 34 con la rete inviolata: tra queste, ben 10 affermazioni ottenute di misura che sono state decisive per catapultare in alto la squadra di Zanetti. Terzo: segnare tanto serve senza alcun dubbio allo spettacolo, al palato dei tifosi che pagano il biglietto, e funge da utile spot per il calcio, ma non garantisce nulla, come purtroppo ben sa l’Unione appena arrivata al capolinea: 42 reti all’attivo, 4.o attacco del girone, soltanto 2 reti in meno della capolista. Un attacco tritasassi non può coprire tutte le magagne, nè una difesa impermeabile può da sola mettere pezze ovunque: a premiare di più sono l’equilibrio distribuito su tutti i reparti e le prove corali.
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Con buona approssimazione, la più bella versione dell’Alma di tutta la stagione: poteva essere una gara-2 particolarmente scorbutica contro Treviglio, ne esce una partita praticamente a senso unico dove tutti i “violini biancorossi” suonano meglio della Filarmonica di Vienna durante il concerto del primo gennaio. L’Alma si veste da rullo compressore e doma, con grande convinzione, una Remer lontana anni-luce con il piano partita che sperava di poter mettere sul parquet: finisce 97-82, il punto del 2-0 è messo in saccoccia e con esso (ma lo diciamo sottovoce) un piccolo pezzetto di qualificazione per i quarti di finale. E ciò che colpisce di più è la grande fame di Trieste, capace di azzerare abbastanza velocemente le armi della squadra di Vertemati e di non lasciare spazio ad alcun tipo di contromisura.

Si rimescolano abilmente le carte su ambo i fronti: Trieste rinuncia a Fernandez e ributta nella mischia Baldasso, la Remer tiene invece in tribuna Voskuil e alza il peso specifico in pitturato con Easley. L’Alma rompe il ghiaccio con l’appoggio al vetro di Mussini e i cinque punti consecutivi messi a segno di Cavaliero (7-4 al 3′), mentre Treviglio pesca e trova in attacco proprio Easley per mantenersi in scia con i biancorossi. I padroni di casa giocano però maggiormente di fisico, e quando Green – sia spalle a canestro che in transizione veloce – decide di attaccare il ferro son dolori per gli ospiti: a metà quarto il punteggio sorride a Trieste sul 18-8, allietata dal fatto che anche Bowers sia perfettamente a fuoco nei primi minuti di gioco con canestri preziosi e assist pregiati. La Remer, in grande difficoltà difensiva,  ha nel folletto Frazier (7 punti in altrettanti giri d’orologio) l’arma in più per togliersi dalle secche abbastanza rapidamente e riportando i suoi provvisoriamente a -3, sull’altro lato l’Alma riprende subito in mano l’inerzia e, grazie alla tabellata di Da Ros allo scadere, confeziona otto punti di margine sulla prima sirena (26-18).

A mantenere bello caldo il motore giuliano nel secondo periodo ci pensa Prandin: con cinque punti di fila e una difesa al bacio “Bobo” fa partire la 4×100 biancorossa, che cavalca a velocità supersonica verso il canestro ospite. Se ci mettiamo dentro anche Loschi e Baldasso che segnano da lontano, il momentaneo +19 casalingo sul 49-30 al 16′ ha già tutta la parvenza di una quadratura totale del cerchio per l’Alma: Treviglio è nervosa, si aggrappa a qualche tiro libero per prendere un po’ di fiato ma la sensazione è che alla squadra di Vertemati serva qualcosa di diverso della semplice fisicità. Per la Remer volano anti-sportivi e tecnici, ma anche un mini-break di 10-5 (56-42, con Frazier in grandissimo spolvero ma l’unico a predicare nel deserto) per dare un senso a una gara che rischia di scappare via già dopo nemmeno venti minuti.

Per mettere qualche sassolino nei sin lì eccellenti ingranaggi in attacco di Trieste, Treviglio punta sulla difesa “2-3”: il fatto che Green continui a salire con l’ascensore verso il ferro, con “2+1” mortiferi che tramortiscono il pitturato ospite, e con la consapevolezza che Mussini ha un bel mirino tra le mani per imbucare con costanza dal perimetro, la Remer si ritrova con poche frecce al proprio arco e con un -26 sul groppone a quindici minuti dal termine (78-52) che in pratica mette una pietra tombale sulle sorti di gara-2. Si vede praticamente di tutto (anche Baldasso che stoppa!) e sull’85-59 della penultima sirena c’è ben poco altro da raccontare, se non che questa Alma in modalità “cannibale” (seppure l’ultimo quarto sia in modalità “risparmio”) ha già voglia di chiudere venerdì a Treviglio la serie. Che, detto fuori dai denti, sarebbe un gran bel affare.

Alma Trieste – Remer Treviglio 97-82 (26-18, 56-42, 29-17, 85-59)

Alma  Trieste:  Bowers 17 (5/9, 1/1),  Green 16 (6/9, 0/1), Mussini 14 (4/8, 2/2), Cavaliero 12 (2/3, 2/3), Prandin 10 (1/2, 2/2), Loschi 9 (1/2, 2/5),  Baldasso 9 (3/3, 1/5),  Cittadini 6 (2/3),  Da ros 4 (2/7, 0/1),  Janelidze (0/4, 0/1),  Schina. N.e.  Deangeli.

Tiri liberi: 15 / 15 – Rimbalzi: 35, 12 + 23 (Bowers, Green 7) – Assist: 17 ( Da ros 5)
 
Remer Treviglio:  Frazier 21 (7/13, 2/8), Easley 14 (7/9),  Planezio 11 (2/2, 0/1),  Marino 9 (1/1, 2/6),  Palumbo 8 (1/1, 1/3),  Dincic 7 (3/3, 0/1),  Pecchia 4 (1/2),  Borra 4 (1/1),  Mezzanotte 2 (1/2, 0/1),  D’almeida 2 (0/1), Rossi (0/1). All. Vertemati

Tiri liberi: 19 / 25 – Rimbalzi: 21, 3 + 18 (Easley 6) – Assist: 14 (Frazier, Marino, Pecchia 3)
 
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Sciogliersi in lacrime a 55 anni compiuti? Detto, fatto: nella serata di martedì scorso, quando per la sua Principe è arrivata la matematica certezza di rimanere nell’Elite dell’handball nazionale per un altro anno, Giorgio Oveglia si è letteralmente lasciato travolgere dalle emozioni. «Appena mio figlio Michele mi ha confermato la vittoria del Fondi contro Oriago, sono scoppiato a piangere. Questo risultato mi dà una gioia immensa, ripensando a quel “patto” della scorsa estate fatto con i veterani Visintin, Carpanese e Modrusan per ripartire una nuova stagione con poche certezze e tanto pessimismo. Mi piacerebbe che, nell’atrio di Chiarbola dove si raccontano i nostri 17 scudetti, un piccolo spazio venga dedicato a questa annata: per importanza, questa “salvezza” vale quasi quanto uno di quei titoli in bacheca».

Con il Girone Unico in tasca, è naturale tracciare in casa giuliana un bilancio più che positivo di quanto realizzato nel campionato che si è chiuso sabato scorso: «Abbiamo tenuto testa a tutti, siamo arrivati terzi in regular season e abbiamo conquistato le finali di Coppa Italia: traguardi incredibili, considerando che ho fatto giocare molti dei miei ragazzi fuori ruolo, con una rosa che si è anche assottigliata nel corso dei mesi. Abbiamo buttato nella mischia ragazzini come Allia, Sandrin, Sodomaco e Hrovatin, abbiamo scommesso con successo su Udovicic e Crespo Diego che hanno fatto la differenza: sì, il risultato che abbiamo raggiunto ci riempie di orgoglio».

Il difficile arriva però adesso, per mantenere ancora una volta Trieste nella massima serie: «La volontà è quella di confermare in toto l’intera rosa: c’è anche qualche giocatore che vorrebbe tornare a casa e che potrebbe rientrare, vedremo il da farsi. Mi piacerebbe che entrino in società persone nuove abili nel dare una ventata di freschezza in ambito manageriale, anche perché dovremo essere in grado di costruire un budget importante per il prossimo campionato». E Giorgio Oveglia rimane al suo posto? «In questo momento è il problema meno importante: mi prendo due giorni di ferie e dal 2 maggio iniziamo a pianificare il futuro. Non è obbligatorio che sia ancora io a sedere in panchina». 

(da City Sport di lunedì 30 aprile)

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È disponibile online, sulla pagina ufficiale Facebook del settimanale sportivo City Sport, la puntata speciale del Tiggì – condotta da Alessandro Asta con ospite Raffaele Baldini – tutta dedicata al derby che domenica 15 aprile vedrà protagoniste Alma Trieste e Gsa Udine:

 

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Non ci si inventa niente, parlando dei possibili scenari di un derby: ovverosia, una partita che sfugge a qualsiasi tipo di schema, scritto o non scritto. La Trieste-Udine che farà il pienone domenica all’Alma Arena crea poche eccezioni alla regola, soprattutto perché arriva in un momento di campionato in cui – a 80 minuti secchi dalla fine della regular season – i giochi non sono fatti né per i giuliani, tantomeno per i bianconeri friulani.

Ecco quali sono, da ambo le parti,  gli elementi che potrebbero spostare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra:

ALMA TRIESTE

  1. L’IMBATTIBILITÀ CASALINGA BIANCOROSSA -> 558 (cinquecentocinquantotto, per esteso): è il numero di giorni consecutivi in cui il palasport di Valmaura, all’interno della stagione regolare, non viene violato da una formazione diversa da quella triestina.Sono cambiate le squadre, così come gli obiettivi prefissati a inizio di ogni campionato, ma il trend in via Flavia non è mutato minimamente: la poco rilassante sensazione di cadere in una vasca piena zeppa di piranha è una sorta di abitudine che nell’ultimo anno e mezzo ha accompagnato tante malcapitate avversarie dell’Alma. E anche qui scopriamo l’acqua calda nell’affermare che – di quei attuali 42 punti in classifica a Est – 28 sono il fatturato del “14-0” di record interno: ben più di una semplice polizza assicurativa per Trieste. In barba anche al numero esponenziale di infortuni stagionali.
  2. IL PUBBLICO -> altra “cosina” più ovvia del fatto che ogni giorno, sul colle di San Giusto, sorga il sole. Il muro biancorosso fa sempre la differenza, in ogni ambito. E sicuramente lo farà anche domenica prossima contro la Gsa, poiché è ormai scientificamente provato che il “sesto uomo” all’Alma Arena è da molto tempo l’elemento che si unisce in maniera indissolubile con la squadra di Eugenio Dalmasson. Alla stessa stregua di un atomo di ossigeno che si lega a due di idrogeno…16300227_1302130379845553_4601289315268426440_o
  3. QUEL PRIMO POSTO ASSOLUTO A PORTATA DI MANO -> Domenica nella Venezia Giulia si potrebbe festeggiare ben più di una semplice vittoria in un derby. Perché combinazioni astrali favorevoli (unite al ben più serio quoziente canestri che sorride a Trieste, volgendo lo sguardo verso le prime della classe a Ovest) metterebbero il sigillo notarile sulla casella numero 1 della griglia play-off. Che, per un Alma che tanto ha faticato (e anche perso punti) in trasferta nel girone di ritorno, è indiscutibilmente un valore aggiunto non indifferente per tutto quello che vedremo dal 29 aprile prossimo in poi.Ecco allora che i due punti contro Udine fanno davvero venire maggiormente l’appetito, confidando che nelle migliori delle situazioni Trieste potrà andare poi a Montegranaro quasi in…ciabatte. E tirare un pochino il fiato, prima del rush finale di post-season, diventa sì un bel valore aggiunto.

GSA UDINE

  1. L’IMBATTIBILITÀ CASALINGA BIANCOROSSA -> No, non è un errore di copia/incolla di quanto già scritto sopra. È che a Udine ci sperano eccome, che si possa far saltare il banco dell’Alma Arena proprio in occasione del derby, nonostante il filotto aperto giuliano sembra non concludersi mai. E, come disse un po’ di tempo fa Ethelda Bleibtrey, nuotatrice statunitense che vinse 3 medaglie d’oro alle olimpiadi di Anversa 1920:


    I record sono come le bolle. Scompaiono velocemente.

     

    Le bamboline voodoo con annessa canotta giuliana sono già in vendita in Friuli e dintorni, ne siamo certi. Ma alla Gsa servirà anche qualcosa in più per vincere a Trieste, e qui ci colleghiamo al punto successivo…

  2. TROY CAUPAIN -> Buona parte degli occhi saranno su di lui. Primo, perché a parte i video su YouTube, del prodotto cresciuto ai Cincinnati Bearcats si sa pochino (se non che tira discretamente, sa prendersi anche un buon numero di rimbalzi e possiede una spiccata abilità nel passare bene la palla in transizione). Secondo, perché il play di stanza sin poco tempo fa ai Lakeland Magic potrebbe essere la pescata giusta in un contesto che ha perso per strada la fiducia dei mesi migliori.

    Saprà un newyorkese classe 1995 ridare a Udine la leadership che Rain Veideman – prossimo nel contesto Gsa a essere…”rottamato” –  non è stato in grado di fornire ai bianconeri nell’ultimo periodo? Di certo, il rischio che il nuovo play americano diventi domenica per l’Alma il pericolo pubblico numero uno è tangibile.os-pictures-orlando-magic-player-troy-caupain--014

  3. L’ORGOGLIO FRIULANO NELLE SFIDE CONTRO TRIESTE -> Tre sconfitte di fila e un coltello tra i denti: Udine è in piena corsa per i play-off, ma la brusca frenata intercorsa proprio prima del prossimo derby ha raffreddato gli entusiasmi. E arrivare a giocarsi (quasi) tutto all’ultima di campionato per staccare il biglietto per la post season è roba che dalle parti del “Carnera” nessuno vuole correre il rischio.

    Anche il magazziniere dell’Apu sa bene che uscire domenica sera dall’Alma Arena con i due punti in tasca sarà impresa titanica: ma c’è sempre quello smisurato orgoglio su lato bianconero – nelle partite contro i rivali biancorossi – che può diventare il propano per incendiare sportivamente una sfida come quella di Valmaura. Lo è sempre stato storicamente, lo sarà sicuramente anche in questo appuntamento. Perché il pensiero di potenziali caroselli friulani strombazzanti, da Via Miani sino al casello di Udine Sud, fa venire l’acquolina in bocca a tutti quelli con sciarpe Gsa… 

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Importante per l’Alma, quasi fondamentale per Udine: il derby di per sé non è mai una sorta di sfida “scapoli contro ammogliati”, tantomeno lo sarà la partita che domenica prossima riempirà le tribune dell’astronave di Valmaura. Su sponda friulana si respira sin da adesso l’aria dell’attesa, poco mitigata da un finale di stagione in cui la Gsa si sta complicando la vita da sola: ne è consapevole Davide Micalich, general manager e a.d. dell’Apu.

Micalich, arrivate dunque allo scontro più atteso del campionato con qualche difficoltà di troppo: ve lo aspettavate? «Decisamente no. Siamo un po’ col fiatone dopo un girone di andata più che positivo: nelle ultime settimane pensavamo che il peggio fosse ormai alle spalle, obiettivamente però ci stiamo trascinando troppo nel cercare di blindare una posizione per i play-off. Certamente paghiamo a caro prezzo sconfitte sanguinose come quella casalinga contro Bergamo: ora continuiamo a lavorare, le somme le tireremo solamente alla fine».

È evidente che, nel momento-no, abbiate cercato costantemente di cambiare rotta. E qualcosa è arrivato ultimamente dal mercato. «L’arrivo di un giocatore come Troy Caupain è da considerarsi propedeutico dopo un’analisi attenta che è stata fatta nell’ultimo periodo. Per qualche settimana abbiamo preferito rimanere con questi effettivi finché la situazione ce lo permetteva, poi ci siamo resi conto che dovevamo fare qualcosa. Abbiamo rinnovato la fiducia a coach Lino Lardo, sapendo che un cambio in panchina a poche giornate dal termine non avrebbe portato alla scossa desiderata. E dopo aver constatato che Veideman sta facendo molta fatica rispetto alla scorsa annata, la scelta è ricaduta su un atleta che ha fatto molto bene in G League e che saprà ritagliarsi un ruolo da protagonista anche da noi. Chissà, magari già contro l’Alma…».

A proposito di derby: è anche una sfida tra diverse tifoserie. La vostra, dopo alcune partite infelici, ha raffreddato un po’ il proprio entusiasmo…«A Udine stiamo vivendo di euforia, dopo essere ripartiti dalla C sino alla A2. Io credo che, al di là dei risultati non brillantissimi dell’ultimo periodo, i nostri supporters non faranno mancare il proprio apporto domenica prossima. Un derby è sempre memorabile, per coreografia e per il calore che entrambe le tifoserie sanno sprigionare. L’importante è fermarci agli sfottò, per poi andare tutti insieme a bere una birra a fine partita: è questo ciò che conta».

E Trieste, come la vede? «Ho grande rispetto per l’Alma e per quello che ha saputo costruire in questi mesi: conosco Mario Ghiacci per averci lavorato molto bene assieme in passato, c’è l’entusiasmo di Gianluca Mauro e la forza di una proprietà che sta investendo forte. Si vede ad occhio nudo che le cose sono cambiate rispetto a solo qualche stagione fa. E anzi: nel momento in cui saremo fuori dai giochi, farò il tifo proprio per Trieste».

Come si affronta una squadra che, in casa durante la regular season, non perde un colpo all’Alma Arena da un anno e mezzo? «Con la consapevolezza che sul proprio parquet Trieste è quasi imbattibile, per organico e per la forza dei tifosi: il pronostico pende dalla loro parte, ma è anche vero che abbiamo bisogno di riaccenderci. E non esiste un’occasione migliore per tentare di fare uno sgambetto all’Alma proprio a Valmaura: sono convinto che, indipendentemente dalla difficoltà del match, una bella fetta di play-off passa per noi proprio da un risultato positivo nel derby. Giocando senza pressioni, possiamo fare il colpaccio».

Chi vede come favorita per il salto di categoria? «Senza mezzi termini, la squadra che arriva prima in assoluto in regular season. E se a farlo sarà Trieste, far saltare il fattore-campo sarà difficile per tutti».

(da City Sport, lunedì 9 aprile 2018)

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Dopo un’intensa seconda giornata di gare al Memorial “Stefano Tramontin”, contraddistinta da ben otto match giocati, sono stati definiti gli accoppiamenti delle finali che sabato 31 marzo concluderanno la “tre giorni” della kermesse rivierasca, giunta alla sua settima edizione.

Partiamo dalle teste di serie della manifestazione, ovverosia dalle due squadre che si giocheranno la vittoria del torneo promosso e organizzato da All In Sport Asd: saranno One Team Basket Forlì e Olimpija Lubiana a disputare la finalissima delle ore 11.30 presso il palasport di Aquilinia, in una sfida tra team che hanno dimostrato grande profondità di roster, a cui vanno aggiunte trame di gioco fluide che hanno finito col fare la differenza nelle prime due giornate del “Tramontin”.

C’è particolare interesse anche per il match delle ore 9.30 – sempre al palasport di Piazzale Menguzzato – che vedrà di fronte i padroni di casa del baskeTrieste contro l’Oxygen Bassano e che regalerà l’ultimo gradino del podio. Un confronto sulla carta equilibratissimo, quello tra i veneti (apparsi molto fisici e intensi) e la compagine allenata da Alessandro Nocera, che dopo la sconfitta di giovedì contro Forlì ha saputo impressionare nella seconda giornata di gare. Per i biancorossi giuliani è infatti arrivato il filotto, prima con un secco +67 contro Istria Select, poi la vittoria contro Napoli nel confronto del pomeriggio. E proprio i partenopei saranno impegnati alla “Pacco” (ore 10.30 per il 5/6 posto) contro il Uisp Roma nella prima delle finaline di consolazione, con i capitolini che hanno ben impressionato durante le prime due giornate, in particolare nella sconfitta più che dignitosa contro la corazzata Olimpija Lubiana. A chiudere il tabellone del “Tramontin” sarà infine la sfida tra i croati di Istria Select e gli sloveni di Nova Gorica.

Anche nell’ultimo giorno di gare, spazio alla beneficienza: oltre alla raccolta fondi dedicata alla Sezione Giovani del CRO di Aviano, presso il palasport di Aquilinia sarà possibile acquistare il volume “Basket Face” di Antonio Barzelogna, i cui proventi saranno destinati al progetto dell’associazione ONLUS “Un Canestro Per Te” dedicato al cestista Enrico Ambrosetti. 

I TABELLINI DELLE PARTITE DELLA 2°GIORNATA

OXYGEN BASSANO-UISP ROMA 74-61 (25-8, 43-40, 58-48)

OXYGEN BASSANO: Ferraglio 2, Rutigliano 5, Torresin, Milovanovikj 29, Basso 1, Agbamu 7, Giamesini, Mujagic 2, Passuello, Marangoni 2, Pianegonda 15, Traore 6, Petronella 5. All. Napolitano

UISP ROMA: Cicchinelli 7, Tiberti, Fruscoloni 13, Nonkovic 8, Lacutti 4, Nizza 29, Fortunato, Vivero, Milani, Gjinaj, Giannelli, La Rocca. All. Giannini

 

BASKETRIESTE-ISTRIA SELECT 122-55 (39-13, 64-26, 100-41) 

BASKETRIESTE: Pergreffi 18, Dudine 6, Poboni 28, Michellini 7, Prato 12, Deponte 21, Serra 9, Tomusic 7, Blasi 9, Giustina 7, Arnaldo 9, Pieri 6. All. Nocera

ISTRIA SELECT: Pavletic 6, Maurel, Kostic 14, Borina, Bilic 2, Benkovic, Andrilovic 9, Burazer 1, Blazevic 2, Klaric, Durin 2, Jaksic 19. All. Valic

 

ONE TEAM FORLI’-VIVI BASKET NAPOLI 82-66 (20-17, 46-29, 68-50)

ONE TEAM FORLI’: Zambianchi 7, Mstral 9, Creta, Torelli 19, Adamo 2, Ciadini 10, Prandini 6, Flan 13, Syla, Squarcia 4, Fabiani 11, Gaspari. All. Barbara

VIVI BASKET NAPOLI: Perretti, Sveldezza 2, Agostini 6, Mansi 7, Sargiotta, Naviglio, Marcelletti 2, Paterniti, Capezza 24, Tolino 12, Cortese 11, De Felice 2. All. Di Lorenzo

 

OLIMPIJA LUBIANA-NOVA GORICA 75-54 (16-7, 38-23, 56-35) 

OLIMPIJA LUBIANA: Malovcic 13, Kocjancic 9, Klavzar 9, Weber 3, Sytnikov 10, Kocevar 6, Gnamus, Fajfar 8, Jurkovic 4, Basic 6, Daneu 5, Rojc 2. All. Podvrsnik

NOVA GORICA: Poje 4, Bunc 15, Podobnik, Pavlin 2, Markic 4, Likar 3, Scuca 26. All. Pusnar

 

BASKETRIESTE-VIVI BASKET NAPOLI 82-67 (22-22, 37-40, 63-57)

BASKETRIESTE: Pergreffi 2, Dudine 10, Poroni 5, Michellini 12, Prato, Deponte, Serra, Tomusic 18, Blasi 6, Giustina, Arnaldo 19. All. Nocera

VIVI BASKET NAPOLI: Perretti, Sveldezza, Agostini 9, Mansi 14, Sargiotta, Naviglio, Marcelletti, Paterniti, Capezza 24, Tolino 4, Cortese 13, De Felice 3. All. Di Lorenzo

 

OXYGEN BASSANO-NOVA GORICA 81-30 (24-10, 38-19, 67-25)

OXYGEN BASSANO: Rutigliano 8, Torresin 5, Milovanoviky 16, Serraglio, Basso 8, Agbamu 9, Gianesini 10, Mujagic 10, Marangoni 7, Pianegonda 8, Taore, Passuello. All. Napolitano

NOVA GORICA: Poje, Bunc 5, Podobnik, Pavlin 6, Markic 5, Likar 9, Scuka 5. All. Pusnar

 

 

OLIMPIJA LUBIANA-UISP ROMA 66-57 (16-10, 33-26, 54-46)  

OLIMPIJA LUBIANA: Kocjancic 11, Daneu, Malovcic 19, Nojc, Kocevar, Weber, Fajfar 4, Klavzar 17, Jurkovic, Basic 3, Sytnikov 12. All. Podvrsnik

UISP ROMA: Vlad 21, Cicchinelli, Tiberti, Fruscoloni 6, Zacutti 5, Nonkovic 19, Nizza 23, Fortunato, Vivero, Milani, Gjinaj, Giannelli, Larocca. All. Giannini

 

ONE TEAM FORLI’-ISTRIA SELECT 59-44 (18-11, 32-16, 45-28)

ONE TEAM FORLI’: Mstral 7, Creta 2, Torelli 4, Adamo 3, Dangelo, Ciadini 10, Prandini 5, Landi 5, Syla, Squarcia 13, Fabiani 8, Gaspari 2. All. Barbara

ISTRIA SELECT: Pavletic, Durin, Maurel, Kostic 9, Borina, Bilic 3, Andrilovic, Benkovic 7, Burazer 6, Jansic 13, Blazevic 6, Mlaric. All. Valic 

 

IL PROGRAMMA DELLA 3° E ULTIMA GIORNATA – SABATO 31 MARZO 2018

Ore 8.30: Istria Select-Nova Gorica Mladi (Finale 7/8 posto, palestra Pacco)

Ore 9.30: baskeTrieste-Oxygen Basket Bassano (Finale 3/4 posto, palasport Aquilinia)

Ore 10.30: Vivi Basket Napoli-Roma Uisp (Finale 5/6 posto, palestra Pacco)

Ore 11.30: One Team Basket Forlì-Olimpija Lubiana (Finale 1/2 posto, palasport Aquilinia)

Premiazioni a seguire presso il Palasport di Aquilinia

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Vibrante prima giornata di Memorial “Stefano Tramontin” al palasport di Aquilinia e alla palestra “Pacco”: nelle gare che hanno sancito l’inizio della settima edizione della manifestazione organizzata da All In Sport ASD, arrivano le nette vittorie di Napoli e Uisp Roma rispettivamente contro Istria Select e Nova Gorica. Più combattute invece le partite che hanno visto Forlì e Olimpija Lubiana imporsi ai danni di baskeTrieste e Oxygen Bassano.

ISTRIA SELECT-VIVI BASKET NAPOLI 39-91 (9-19, 18-39, 26-67)

Istria Select: Pavletic 2, Maurel, Kostic 8, Borina 2, Bilic 2, Andrilovic, Benkovic, Burazer 6, Blazevic 5, Klaric, Durin 2, Jaksic 12. All. Valic

Vivi Basket Napoli: Perretti 7, Sveldezza 9, Agostini 7, Mansi 15, Sargiotta 5, Naviglio, Marcelletti 4, Paterniti 2, Capezza 13, Tolino 9, Cortese 13, De Felice 7. All. Di Lorenzo

Tutto facile per il Vivi Basket Napoli di coach Di Lorenzo su un’Istria Select che ha schierato ragazzi dell’annata 2003: punteggio mai in discussione nella partita inaugurale del “Tramontin” sul parquet della palestra “Pacco” di Muggia, per un netto 91-39 in favore della formazione partenopea. L’equilibrio tra le due squadre dura per un quarto (Istria Select sul -10, ma poi tanti errori in lunetta), poi Napoli scappa letteralmente via e non si volta più indietro, con il capitano Mansi alla fine miglior marcatore del match a quota 15 punti, ben coadiuvato da Cortese e Capezza (entrambi a 13). Su fronte opposto, il più proficuo della selezione allenata da coach Valic è Jaksic che firma 12 punti.

BASKETRIESTE-ONE TEAM BASKET FORLI’ 53-56 (13-14, 18-25, 33-37)

BASKETRIESTE: Pergreffi 5, Dudine 2, Poboni 6, Michellini 1, Prato, Deponte, Serra 6, Tomusic 5, Giustina, Arnaldo 16, Finatti 8, Pieri 4. All. Nocera

ONE TEAM BASKET FORLI’: Zambianchi, Mistral 4, Creta 6, Torelli 2, Adamo, Ciadini 2, Prandini 7, Landi, Flan 17, Squarcia 9, Fabiani 9, Gaspari. All. Barbara

Bella e appassionante la prima gara al palasport di Aquilinia tra baskeTrieste e One Team Forlì: sono i romagnoli alla fine ad imporsi, sebbene i biancorossi allenati da Alessandro Nocera abbiano venduta cara la pelle sino ai secondi conclusivi.

Grandi difese e attacchi sterili caratterizzano la prima fase di partita, con Forlì avanti al 10’ per 18-20: prove di fuga per il One Team nel terzo quarto, poi il ritmo si abbassa e Trieste ha la capacità di portarsi sino a -4 a dieci dal termine. Nuovo strappo romagnolo al 37’ sul +8, i biancorossi di casa hanno dalla loro una zona-press che li permette di arrivare a un solo possesso di ritardo a 9’’ dal termine, con la tripla allo scadere che però non va a segno. I giuliani si consolano con i 16 punti di Arnaldo, 8 invece quelli firmati da Finatti.

UISP ROMA-NOVA GORICA 75-55 (16-12, 39-18, 62-33)

UISP ROMA: Vlad 2, Fruscoloni 2, Zacutti 8, Nizza 15, Tiberti 20, Larocca, Cicchinelli, Nonkovic 22, Fortunato 2, Gjinaj 2, Milani, Vivero 2. All. Giannini

NOVA GORICA: Poje, Pajntar 6, Zizmond 19, Cagalj 9, Pavlin 5, Markic, Ciani 3, Scuka 10, Artukovic 3. All. Marcetic

Ottimo esordio al “Tramontin” dei capitolini della UISP XVIII contro gli sloveni di Nova Gorica: parte meglio la formazione romana, che fa dell’intensità la propria arma principale. Dopo il +4 al 10’, Nova Gorica riesce a reggere l’urto sebbene il break successivo di UISP è di quelli che parzialmente spaccano in due la partita già sulla sirena di metà gara. Su lato sloveno Scuka prova a tenere in piedi i suoi, con annessa difesa a zona che però non impedisce a Roma di volare sul +20 dopo il canestro di Nonkovic (35-15, saranno 22 i punti per lui al termine). Il divario fisico e tecnico rimane palpabile sino alle battute finali, con una tripla da distanza siderale di Cagalj ad accorciare solo parzialmente il gap per gli sloveni.

OXYGEN BASSANO-OLIMPIJA LJUBLJANA 63-68 (16-12, 29-33, 46-48)

OXYGEN BASSANO: Rutigliano, Toppesin, Milovanovikj 9, Basso 7, Serraglio 4, Agbamu 13, Gianesini 7, Mujagic 5, Passuello, Marangoni 2, Traore, Petronella 16. All. Napolitano

OLIMPIJA LJUBLJANA: Kocjancic 5, Klavzar 19, Daneu 1, Sytnikov 8, Kocevar 9, Gnamus, Fajfar 3, Jurkovic 1, Malovcic 18, Basic 4, Weber, Rojc.All. Podvrsnik

Probabilmente la più bella e imprevedibile gara di giornata al “Tramontin”: la spunta l’Olimpija dopo una vera e propria battaglia, caratterizzata da tantissimi tira e molla nel punteggio e con un esito incerto fino alle ultime battute di match.

Bassano parte con il piede giusto e con maggior precisione, dal canto suo Lubiana trova alcune giocate davvero spettacolari nonostante il minor peso specifico sotto il profilo fisico. I veneti trovano un acuto nel miglior momento dell’Olimpija durante il terzo quarto, provando a gestire un piccolo vantaggio di quattro lunghezze: Lubiana approfitta però del black-out avversario degli ultimi 180’’, difendendo con efficacia nel momento migliore della sfida. Per gli sloveni sono 19 i punti inanellati da Klavzar.

 

IL PROGRAMMA DELLA SECONDA GIORNATA – VENERDI’ 30 MARZO 2018

Ore 9.30 – Oxygen Bassano vs Roma UISP (Palestra Pacco)

Ore 9.30 – BaskeTrieste vs Istria Select (Palasport Aquilinia)

Ore 11.30 – Olimpija Ljubljana vs Nova Gorica Mladi (Palestra Pacco)

Ore 11.30 – OneTeam Basket Forlì vs Vivi Basket Napoli (Palasport Aquilinia)

Ore 15.30 – BaskeTrieste vs Vivi Basket Napoli (Palestra Pacco)

Ore 15.30 – Oxygen Bassano vs Nova Gorica Mladi (Palasport Aquilinia)

Ore 17.30 – OneTeam Basket Forlì vs Istria Select (Palestra Pacco)

Ore 17.30 – Olimpija Ljubljana vs Roma UISP (Palasport Aquilinia)

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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI SABATO 24 MARZO 2018

Da Il Piccolo di Trieste

Alma, a Jesi un’altra battaglia
 
di Roberto Degrassi
 
Dura? Durissima. Ma se l’Alma domani riuscirà a rimuovere a Jesi la prima delle cinque trappole che l’aspettano sino al termine della stagione regolare si porterebbe a casa molto più di due semplici punti. Una vittoria confermerebbe l’uscita definitiva dal tabù delle trasferte consolidando la sicurezza di un gruppo che, come ha sottolineato il presidente biancorosso Gianluca Mauro ha «cominciato a Roseto il suo vero campionato».Jesi non è però l’avversario più accomodante da trovarsi tra i piedi. Ha due eccellenti stranieri, Marques Green (36 anni, ma ha visto da protagonista la A con Avellino, Milano, Sassari e Venezia) e Hasbrouck, testato come scomodissimo cliente già ai tempi dei play-off contro Ferrara, nei ruoli piccoli. Proprio nel reparto, insomma, in cui l’Alma deve convivere anche questa settimana con il dubbio legato all’impiego di Fernandez.
 
Il “Lobito” prosegue con le terapie e il lavoro con il preparatore atletico. Domenica scorsa contro Ferrara, tuttavia, Prandin e Cavaliero avevano sopperito anche all’assenza del play italo-argentino, come la settimana prima nel successo esterno a spese di quella Roseto che nell’ultimo turno è andata a vincere proprio a Jesi. Trieste, del resto, si è ormai abituata a convivere con le difficoltà ed emergenze: è capolista con due punti di vantaggio su Bologna e sei sulle terze pur essendo una delle squadre che più hanno dovuto rimescolare il quintetto base a causa di infortuni dall’inizio del campionato.La fortuna non ha un occhio di riguardo nemmeno con Jesi. Ha perso il lungo Quarisa e ha dovuto fare a meno anche a Ihedioha che sta continuando il lavoro di recupero dopo l’intervento al menisco, delegando le battaglie sotto i tabelloni al veterano Rinaldi ed adattando gli altri giocatori ad ali tattiche. Nonostante questo assetto, Jesi tiene botta a rimbalzo ed è la seconda nelle carambole offensive sfruttando l’atletismo degli esterni. Insomma, guai a farsi ingannare dalla somme dei chili e dei centimetri.Un pericolo di cui comunque l’Alma sembra tenere già adeguatamente conto.
 
Il pensiero di Laurence Bowers affidato al sito del club biancorsso è eloquente: «Green e Hasbrouck sono degli ottimi giocatori, contro cui ho giocato numerose volte. Per quel che riguarda il pitturato, dovremo cercare di giocare con quintetti pesanti, per sfruttare questa loro debolezza». Hasbrouck nel corso della settimana si è peraltro allenato a parte e non sarebbe al top nemmeno il giovane play Massone. Ma la guardia Usa sarà sicuramente della partita anche perchè Jesi è in piena corsa per un posto tra le otto per i play-off e il passo falso casalingo dell’ultimo turno rientrava tra gli imprevisti. Ergo: domani l’Alma si troverà di fronte un’avversarie che non farà sconti. Cortesie che nemmeno Trieste è disposta a fare: al PalaTriccoli è legato il ricordo più amaro di questa stagione (la figuraccia in Coppa) e per una squadra orgogliosa come la biancorossa l’onta da lavare è uno stimolo terribilmente efficace.
 
 
Nelle Marche con tifo al seguito, ultimi posti sul pullman
Giornata impegnativa per la Fortitudo Bologna che rischia nel derby a Forlì
 
di Lorenzo Gatto
 
Che non sia un bel momento, per la Fortitudo, lo attestano le ultime giornate. Sconfitta a Ravenna, dopo lo stop già subito nella semifinale di coppa Italia, passo falso casalingo contro Treviso. In due giornate, la formazione di Boniciolli ha perso la testa della classifica a favore di Trieste e adesso, complice anche lo 0-2 nello scontro diretto, deve guardarsi dal ritorno della De Longhi. Viatico del derby di domani a Forlì, l’amichevole di Torreverde contro l’Andrea Costa Imola, scrimmage che ha visto la formazione di Cavina imporsi 87-80 trascinata dai 32 punti di Bell.
 
Di positivo per Bologna, nonostante la sconfitta, la prestazione di Okereafor, il nuovo play scelto da Boniciolli per l’ultima parte della regular season e i play-off. Dopo i due punti (con un solo tiro) nel match contro Treviso, ha segnato sedici punti dimostrando di poter essere importante per i suoi colori.Alma in trasferta a Jesi, Consultinvest attesa dalla Unieuro, alle loro spalle tiene banco il derby triveneto tra Treviso e Udine, sfida che lancerà una delle due squadre all’inseguimento delle prime posizioni della classifica. Il momento di forma delle due squadre e il fattore campo fa pendere l’ago della bilancia sulla formazione di Pillastrini. Giornata, l’undicesima di ritorno, che propone altri scontri diretti importanti in ottica play-off. Montegranaro ospita Ravenna, Ferrara cerca il riscatto dopo le battute a vuoto a Treviso e Trieste e proverà a fermare la corsa della Tezenis Verona. Completano il programma il match tra Piacenza e Imola e le due sfide, decisive in ottica salvezza, tra Roseto e Dinamica Mantova e Bergamo e Agribertocchi Orzinuovi.
 
TIFOSI: Si stanno mobilitando i tifosi dell’Alma per essere presenti anche domani al palaTriccoli. Pullman organizzato al costo di 35 euro, ritrovo fissato domani alle 11.30 davanti all’ingresso principale dell’Alma Arena. Disponibili ancora posti, per informazioni o prenotazioni rivolgersi al numero 346/5371508.
 
 
Unione, ora l’emergenza è il centrocampo ridotto
Domani a Teramo alabardati senza Coletti (ancora fermo) e lo squalificato Bracaletti
In attacco ritorno al 4-3-3, probabile sacrificato Pozzebon dopo le due gare ravvicinate
 
di Antonello Rodio
 
Dopo aver convissuto per quasi tutto il girone di andata con un’emergenza in difesa, aver fatto i conti per un breve periodo con gli uomini contati in attacco, adesso la Triestina si appresta alla trasferta di domani a Teramo (inizio ore 16.30, arbitra Viotti di Tivoli) con un centrocampo ridotto quasi ai minimi termini.
 
Domani in Abruzzo mancheranno due pilastri della mediana alabardata, ovvero Coletti e Bracaletti. Dal suo arrivo a gennaio Coletti è diventato una colonna portante del reparto, ha portato esperienza e capacità di leadership, dimostrandosi una vera cerniera davanti alla difesa. E non è un caso che senza di lui nelle ultime due partite la Triestina ha ripreso a prendere gol dopo tre incontri con la porta inviolata. Purtroppo lo stiramento rimediato la scorsa settimana, oltre ad avergli fatto saltare i match con Santarcangelo e Pordenone, lo costringerà a rinunciare anche a Teramo: con un problema muscolare meglio andarci cauti e non rischiare, approfittando poi che la Triestina osserverà il suo turno di riposo proprio nel week-end pasquale e tornerà in campo appena l’8 aprile, quando Coletti dovrà essere pronto per l’attesa sfida con il Padova. Quanto a Bracaletti, il cartellino giallo con il Pordenone gli è stato fatale visto che era in diffida, e domani sarà squalificato. Per capire quanto pesi la sua assenza, basti pensare che Bracaletti è stato il giocatore più utilizzato della rosa e non ha saltato neanche una gara.Insomma, due assenze su tre titolari nel reparto nevralgico non sono certo un buon viatico per Teramo dove l’Unione troverà un’avversaria affamata di punti salvezza e ancora scottata dalla sconfitta infrasettimanale a Bolzano con il Sudtirol, arrivata nei minuti di recupero.
 
A proposito di forfait, non ci sarà nemmeno Bariti, ma il suo infortunio è più grave e l’assenza sarà più lunga. A questo punto per Princivalli le scelte a centrocampo sono praticamente obbligate, e probabilmente Meduri sarà nuovamente schierato come perno centrale con mezzali Porcari e Acquadro. Qualche incertezza negli altri reparti: in difesa è ballottaggio fra Aquaro e Codromaz per il posto accanto a Lambrughi, mentre forse a destra Troiani potrebbe essere stavolta preferito a Libutti, con Pizzul a sinistra.In avanti tutto lascia pensare che si dovrebbe tornare al 4-3-3, con Arma punta centrale, a destra un Petrella smanioso di affrontare quella che per parecchie stagioni è stata la sua ex squadra, e a sinistra un Mensah più riposato degli altri essendo entrato contro il Pordenone nel finale. Certo, dopo il gol a Santarcangelo, Pozzebon ha fatto bene anche nel primo tempo di mercoledì, ma forse dopo aver giocato due partite ravvicinate stavolta potrebbe rimanere lui in panchina.Si ricorda, per chi vuole seguire la Triestina a Teramo, che la prevendita per il settore ospiti sarà possibile solo fino alle 19 di stasera, on line sul sito www.bookingshow.it o al Ticket Point di Corso Italia 8.30-12.30 e 15.30-19. Non è necessaria la tessera del tifoso. Domani allo stadio però si potranno acquistare ai botteghini i biglietti per la tribuna.
 
 
Principe favorita a Fondi per rinsaldare il primato
Pallamano poule promozione: i biancorossi in trasferta provano a blindare
il passa per la prossima A unica. Diretta su Sportitalia alle 20.45
 
di Lorenzo Gatto
 
Due trasferte consecutive per blindare la classifica e prepararsi alla volata finale della poule promozione. Questa sera a Fondi e sabato prossimo a Siracusa, la Principe affronta due sfide decisive per il suo obiettivo: la conquista di uno dei tre posti che qualificano al girone unico della prossima stagione. Contro i laziali, la formazione triestina si presenta vestendo i panni della capolista, primato guadagnato sabato scorso con la splendida prestazione offerta contro Bressanone.
 
APPROCCIO: Un punto nelle prime quattro giornate, un pareggio contro Padova e tre sconfitte contro Siracusa, Cologne e Bressanone. Sulla carta, Trieste parte con i favori del pronostico ma per Fondi quella di stasera rappresenta la classica ultima spiaggia per tornare in corsa. «Lo sappiamo – sottolinea il tecnico Giorgio Oveglia – e in questo senso ho cercato durante la settimana di responsabilizzare i ragazzi. Abbiamo certamente la possibilità di fare bene ma, fondamentale, sarà l’atteggiamento con cui scenderemo in campo. In questo senso il pareggio di Padova ci deve servire da monito».
 
LA SQUADRA: Al completo, senza particolari problemi di natura fisica, la Principe è partita ieri alla volta del Lazio cercando di preparare nel migliore dei modi una sfida che potrebbe confermarla al comando solitario della classifica.
 
RECUPERO: Buone notizie, intanto, per quanto riguarda Alex Pernic che ha tolto i ferri dalla mano operata e ha cominciato a fare fisioterapia. Il pivot biancorosso salterà la sfida di questa sera, tornerà in panchina nel match della prima giornata di ritorno a Siracusa quindi, dopo la pausa, tornerà in campo nella sfida contro Padova.
 
DIRETTA: Buona notizia per i tifosi triestini che potranno guardare il match di questa sera su Sport Italia. Si parte alle 20.45, canale 60 del digitale terrestre.
 
LA GIORNATA: Potrebbe essere un turno quasi decisivo per Principe e Bressanone se le due squadre riusciranno a guadagnare l’intera posta. ALto Atesini impegnati in casa nella sfida contro Cologne, attualmente terza in classifica davanti a Padova e Siracusa che si affrontano nello scontro diretto. Programma della quinta giornata: Team Network Albatro Siracusa-Arcobaleno Oriago Padova (ore 18, arbitri Zancanella e Testa), Bressanone-Metelli Cologne (ore 19, arbitri Amendolagine e Potenza), Fondi-Principe Trieste (ore 20.45, arbitri Carrino e Pellegrino).
 
CLASSIFICA: Principe Trieste 7, Bressanone 6, Metelli Cologne 5, Arcobaleno Oriago Padova 3, Teamnetwork Albatro Siracusa 2, Fondi 1.
 
 
Trieste, missione impossibile nella piscina dei vicetricolori
Senza Blazevic e con il dubbio Mladossich-Diomei, la squadra di Krstovic
alle 18 affronta l’An Brescia. Il tecnico: «Spero in una buona prova difensiva»
 
di Riccardo Tosques
 
Evitare l’imbarcata. Questo l’unico obbiettivo della Pallanuoto Trieste impegnata oggi alle 18 nell’impossibile match in trasferta sul campo dei vice-campioni d’Italia dell’An Brescia. Compromessa (anche se non aritmeticamente) la corsa verso la salvezza diretta, gli alabardati sono pronti per tornare in acqua. Il calendario non aiuta, e così, dopo la batosta casalinga col Posillipo, è in programma un’altra partita che non promette nulla di buono per Miroslav Krstovic. Limitare i danni sarà la prerogativa dei triestini. Ma non solo. La speranza è di ritrovare l’anima di una squadra che necessita soprattutto di risollevare il morale in vista di questo difficile finale di stagione.«Il nostro compito – spiega il tecnico della Pallanuoto Trieste – sarà di concentrarci sulla fase difensiva. Il Brescia ha tantissimi giocatori di talento, dovremo provare a contenerli, evitando di lasciare spazio alle loro velocissime ripartenze. In attacco chiederò ai ragazzi di giocare con tranquillità, senza forzare troppo le conclusioni, ma controllando la palla. Per noi si tratta quasi di un allenamento, utile per preparare bene la trasferta di Firenze».
 
Per quanto riguarda la formazione, assorbita l’esclusione di Blazevic (il difensore di Dubrovnik è stato messo fuori rosa per le prossime due partite) al posto del croato rimane il dubbio se inserire il talento classe 2002 Andrea Mladossich – non al top della forma – o l’altro giovane Giovanni Diomei (classe 2001). Per quanto riguarda l’An Brescia, c’è poco da dire. La formazione allenata da Sandro Bovo è seconda a pari punti con lo Sport Management. Poche settimane fa ha dovuto chinare (ancora una volta) la testa dinanzi alla Pro Recco perdendo la finale di Coppa Italia 7-5. I lombardi rimangono comunque in corso per la qualificazione alla final-eight di Champions League, anche se il recente ko con lo Jug Dubrovnik (10-7) ha complicato i piani. Solida, tecnica e molto affiatata la formazione bresciana può contare su talenti assoluti della waterpolo internazionale. A partire dal portiere della nazionale Marco Del Lungo per proseguire con i marcatori Zeno Bertoli e Nicholas Presciutti. In attacco nomi da paura: Christian Presciutti, i mancini Alessandro Nora e Edoardo Manzi, e il bomber Valerio Rizzo (per lui 26 gol sinora). Se aggiungiamo il montenegrino Mladan Janovic, il fantasista croato Peter Muslim e l’ex centroboa alabardato Nikola Vukcevic ecco che la seconda squadra più forte d’Italia è presto fatta. Nei cinque precedenti in A1 Trieste non è mai riuscita a fare nemmeno un punticino.
 
 
“Orchette” ospiti della cenerentola
Pallanuoto femminile: le alabardate giocano oggi alle 17 a Rapallo
 
Primo match del girone di ritorno con anticipo in trasferta per la squadra femminile della Pallanuoto Trieste. Oggi alle 17 le orchette saranno ospiti del Rapallo, fanalino di coda della serie A2-girone Nord.Messa in archivio la più che onorevole sconfitta patita domenica scorsa contro la capolista Como (che peraltro giovedì nel recupero ha liquidato proprio il Rapallo 4-10), il gruppo guidato da Ilaria Colautti e Andrea Piccoli è pronto per una nuova lunga trasferta, questa volta molto più abbordabile.
 
«Il Rapallo è una squadra molto giovane – spiega l’allenatrice della Pallanuoto Trieste Ilaria Colautti – che rispetto alla partita di andata ha anche perso le due giocatrici di maggiore esperienza. È un impegno alla nostra portata, ma guai a sottovalutare le liguri».Per motivi scolastici le valide Beatrice Cergol e Sara Guadagnin non si sono potute allenare in settimana. Nonostante ciò le due orchette si aggregheranno alla squadra in Liguria. Complessivamente le condizioni delle ragazze è più che buono, così come il morale. «Per vincere dovremo mettere in acqua grande concentrazione. Voglio vedere una squadra cinica in fase d’attacco, creiamo tante occasioni ma spesso siamo troppe imprecise al tiro, dobbiamo imparare a segnare di più. In difesa niente regali e chiedo tanta grinta anche alle ragazze che entrano dalla panchina. Siamo in 13, dobbiamo giocare in 13», sentenzia Colautti.
 
Il programma della prima giornata di ritorno della serie A2 femminile-girone Nord: oggi Rapallo-Pallanuoto Trieste, domani Rn Bologna-Css Verona, Promogest Quartu-Firenze Pallanuoto, Como-Locatelli, Varese Olona-Padova 2001.La classifica: Como 24, Css Verona 18, Rn Bologna 17, Promogest Quartu 16, Pallanuoto Trieste 15, Firenze Pallanuoto 13, Padova 2001 10, Varese Olona 8, Locatelli 7, Rapallo 1. (r.t.)
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