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Il primo impegno della Pallacanestro Trieste 2004 nel girone di ritorno di Adecco Gold (palla a due sabato 11 gennaio alle ore 20.30) vedrà i biancorossi affrontare l’attuale capolista del campionato: l’Aquila Basket Trento.

Un percorso eccellente, con 11 vittorie in 15 partite sinora disputate, ha regalato al sodalizio del Presidente Luigi Longhi il titolo di “campione di inverno”. Squadra estremamente solida e quadrata in ogni ruolo, la compagine trentina ha sicuramente recitato il ruolo di protagonista di metà stagione, seppure nelle ultime tre gare di campionato siano arrivate due sconfitte (prima di Natale a Casale Monferrato, poi nell’impegno della scorsa settimana in quel di Biella).

Particolare da sottolineare è la linearità di risultati positivi conquistati al “PalaTrento”, dove la compagine allenata da Maurizio Buscaglia non perde dalla 2° giornata (72-77 con la Centrale del Latte Brescia): un filotto aperto di 6 vittorie consecutive interne che spiegano, in estrema sintesi, la continuità trentina tra le mura amiche.

L’Aquila Basket, al giro di boa della stagione, ha confermato di possedere ottime individualità nel proprio roster, a partire dal duo a stelle e strisce formato dall’esperto B.J. Elder (ala classe 1982, miglior marcatore di Trento con 17 punti di media segnati) e dal giovane Brandon Triche, un “rookie” del ’91 che non ha deluso le attese con i suoi 16.1 PPG ad allacciata di scarpe. Una menzione particolare va dedicata a Davide Pascolo (ala, anch’esso del 1991), tra i migliori giocatori dell’intera Adecco Gold, capace sin qui di inanellare cifre da leader: 14.6 punti, 10.5 rimbalzi e quasi il 64% di realizzazione dal campo sono il ruolino di marcia dell’atleta nativo di Udine, attualmente anche in 2° posizione per valutazione complessiva, con un +25 per gara.

I punti di forza di Trento non si fermano qui: il capitano ”Toto” Forray (cecchino da non sottovalutare dall’arco dei 6 metri e 75, con il 47.4% nel tiro pesante), la consistenza sotto canestro di Filippo Baldi Rossi (7.9 PPG + 6.7 rimbalzi) e Luca Lechtaler (5 punti e 5.4 rimbalzi di media, con un passato recente alla MPS Siena), nonchè l’imprevedibilità del triestino Marco Spanghero (ben conosciuto dal popolo giuliano e giocatore che, se in giornata di grazia, può diventare una sentenza nelle realizzazioni dalla lunga distanza) dà l’idea della consistenza dell’Aquila Basket, che chiude i propri effettivi a disposizione con le guardie Fiorito e Bailoni e la coppia di ali formata da Valer e Molinaro.
Rimarrà infine fuori dai giochi Davide Poltroneri, infortunatosi a inizio campionato al legamento crociato anteriore, con ancora lunghi tempi di recupero.

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Rimaneggiata e reduce dalla brutta sconfitta di Veroli, l’AcegasAps di Dalmasson cerca il riscatto sul difficile campo di Trento. Dalmasson parte con Carra, Filloy, Ondo, Gandini e Diviach.

Gandini e Carra riprendono subito Trento, scappata con il pressing sul 5-0: Filloy sigla con Diviach il primo vantaggio sul 8-7. Mescheriakov firma il massimo vantaggio sul 13-9 con un bel tiro dai sei metri, ma Dordei a rimbalzo rimette Trento sotto di due. Nikita con una tripla tiene avanti l’Acegas, che attacca piuttosto bene ma che fatica in difesa. Carra dalla lunetta fa ancora +4. Anche nel finale di quarto i biancorossi continuano ad attaccare bene: Filloy segna in uscita dal blocco e tre liberi che valgono il massimo vantaggio Trieste in finale di quarto per il 17-22.

In avvio di periodo alcune forzature consentono a Trento di rifarsi sotto (21-22) con un canestro di Conte e si porta in vantaggio con Dordei. L’attacco si ferma e alcuni fischi dubbi mantengono l’Acegas con la testa sotto. Filloy fa meno due in contropiede, ma Carra manca dalla distanza e lascia campo aperto a Umeh che ripaga con la stessa moneta. Umeh, troppo veloce per Carra porta la Bitumcalor a +6, Filloy dalla distanza mette il 3 subito vanificato da uno schiaccione di Garri. Con un’ingenuità e una palla persa di Ruzzier Trento vola su +7 con una tripla del sonnecchiante Elder. La prima metà si chiude così sul 40-35, con Trieste che chiude con 2/2 di Carra dalla lunetta.

Nella ripresa segna subito Nikita e in penetrazione con Carra Trieste è di nuovo a -2, ma il bielorusso fa subito il quarto fallo su Dordei che fa 43-39. Umeh dalla lunetta ricaccia l’Acegas sotto di 6 e Garri dalla distanza fa +9 con la specialità della casa, il tiro da tre punti. Ondo ricuce a -7 e Carra difende magicamente sul nigeriano costringendolo a uscire dal campo guadagnando un nuovo possesso su cui però il capitano non riesce a segnare da tre; Nikita però fa il nuovo -5. Tonut entra per il positivo Ondo Mengue; la partita non è bella e si segna davvero con il contagocce. Ruzzier in contropiede fa il -3 su un bellissimo recupero e costringe Buscaglia al time out (45-48 a 3:30 dalla fine del terzo periodo); il meno uno è ancora in contropiede sull’asse Ruzzier-Tonut (50-49); il play fa due su due dalla lunetta dopo un canestro di Garri. Trieste rimane vicina pur concedendo qualcosa a rimbalzo: il quarto finisce 59-53 con tre tiri liberi guadagnati da Umeh a 5 secondi dal quarto, ma si fa perdonare con un arresto e tiro preghiera che vale il 59-55.

Umeh prova a scavare il solco con una tripla dopo pochi secondi e Dordei ricaccia Trieste sotto di 9, ma Tonut dall’angolo fa capire che nemmeno questa volta Trieste è disposta a mollare. Lo stesso figlio d’arte schiaccia in contropiede il meno quarto e Ruzzier fa -4 in penetrazione. Umeh però è indemoniato e mette ancora una bomba fuori equilibrio, che Elder replica. Gandini con due canestri di fila fa ancora -6 a 6 minuti dalla fine e Michele fa -4 sul pressing avversario. Una meravigliosa penetrazione di Gandini fa il 72-70, ma Forray fa fallo e canestro. Dalla linea della carità Conte rimette Trieste sotto di sei. Diviach segna e subisce fallo per il nuovo -4 visto che il tiro libero aggiuntivo non entra. Dall’altra parte Garri non fallisce: a 3 dalla fine è 78-72. Diviach sbaglia da sotto il tiro del possibile -4, e l’ex argento olimpico non punisce ancora facendo 0/2. Capitan Carra si guadagna due liberi di esperienza per il nuovo -4; Diviach fa -3 su assist di Nikita, ma il tiro del pareggio di Carra dalla distanza entra ed esce. Un vero peccato perché l’Acegas ancora una volta sfiora l’impresa vendendo cara la pelle, con Ruzzier che segna il 2+1 del -4.  Finisce 84-79, ma il cuore anche questa volta non è mancato.

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Al piccolo trotto, l’AcegasAps Trieste arriva alla quart’ultima sfida di campionato con la convinzione che, in fondo, la presa non va allentata anche se teoricamente ormai c’è poco altro da fare. Tutto questo almeno a livello di obiettivi tangibili da qui sino a fine stagione: le 10 sconfitte, con una sola vittoria nel girone di ritorno, rischiano di essere ingigantite più del necessario. Un qualcosa che, a conti fatti, il team di Eugenio Dalmasson non merita, anche per lo spirito messo in campo in gran parte delle partite giocate nell’anno solare 2013.

Rovesci a parte (e quello di Veroli è stato con buona approssimazione quello peggiore dell’ultimo periodo, per il gioco espresso dai biancorossi), la stagione sul fronte giuliano va onorata fino in fondo. La Legadue è un bene prezioso che, per Trieste, rischia seriamente di scappare via nell’immediato futuro se nei prossimi giorni non arriveranno buone notizie dal lato societario (c’è attesa spasmodica per un’eventuale entrata in scena di nuove forze imprenditoriali, di cui si parla oramai da molte settimane): val la pena dunque onorare fino in fondo tutti gli impegni ufficiali, a partire dalla sfida di sabato a Trento.

Che la Bitumcalor sia la formazione che l’AcegasAps ha incontrato più volte in assoluto negli ultimi anni, rispetto alle altre contendenti, è palese: B2, B D’Eccellenza (poi diventata DNA), un lungo filotto di match giocati nei quali trentini e triestini si son dati battaglia a lungo, ritrovandosi poi entrambi nella seconda serie nazionale. Guardando a quello che è successo in stagione, di certo la squadra allenata da Maurizio Buscaglia ha maggiori motivi per sorridere rispetto ai pari grado biancorossi: la Coppa Italia di categoria conquistata poco più di un mese fa ha sicuramente dato slancio all’intero ambiente, seppure i risultati in campionato siano stati altalenanti. 6 vittorie e 4 sconfitte per la Bitumcalor nel girone di ritorno hanno fatto da contraltare a una prima parte di stagione dove i bianconeri hanno sicuramente fatto più fatica a carburare: l’essere però a -2 dall’ottavo posto, l’ultimo che regala un posto ai play-off, diventa un motivo più che valido per tentare lo strappo finale e regalarsi la post-season.

Trento, per la sfida di sabato, dovrà ancora fare a meno dell’ala Pascolo ancora alle prese con l’infortunio che lo terrà fuori dai giochi almeno per un paio di settimane: Buscaglia recupererà invece Dordei, vittima di una congestione che non gli ha permesso di giocare nemmeno un minuto dell’ultimo match perso contro Casale Monferrato. A star peggio è sicuramente l’AcegasAps, che ai già noti problemi di Mescheriakov (presente a Veroli, ma ancora con i fastidi che verranno ulteriormente valutati con una visita ortopedica) deve far fronte nelle ultimissime ore a una “breaking news” che non fa piacere: Andrea Coronica, nell’ultimo allenamento, ha visto a sua volta bloccarsi in maniera preoccupante il ginocchio (a forte rischio il suo utilizzo nelle partite rimanenti di campionato). E’ verosimile dunque aspettarsi una Trieste rabbiosa per tutta la sfortuna accumulata ultimamente, con la consapevolezza che la Bitumcalor ha pedine di classe: Umeh, Forray, Garri, B.J.Elder, Conte e il “mulo” Spanghero formano un team affidabile, a cui è mancato qualcosina sinora per non essere già abbondantemente in zona play-off.

Si gioca al PalaTrento sabato 20 aprile alle ore 20.30, con diretta su FVGSportChannel (commento di Gian Bosio) sia sul digitale terrestre (canale 113) che in streaming sul sito web www.fvgsportchannel.com .

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