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Probabilmente,  la frase canonica “a volte ritornano” suona per lei come una nota stonata, perchè in fin dei conti non se ne era mai andata. Giulia Fragiacomo, dopo un anno di stop, è tornata più arrembante che mai all’interno della 1° squadra rivierasca: ma al tempo stesso sarà l’umiltà a contrassegnare la stagione 2013/14 della guardia  classe ’93 che, a testa bassa e con rinnovata fiducia, ha ripreso ad allenarsi con convinzione e assiduità sin dal primo giorno di preparazione, allo scopo di farsi trovare pronta al nuovo campionato ormai alle porte.

Giulia, ritornare a far parte del gruppo quest’anno targato Querciambiente ha regalato ampi sorrisi a tutti: con quale stimolo ti sei rimessa in marcia dopo la stagione di pausa?

“Certamente torno a giocare attivamente all’Interclub con uno spirito totalmente diverso e una mente più libera rispetto al passato: non sono più una ragazzina e voglio assumermi le mie responsabilità per essere un fattore importante di questa squadra. Mi sto allenando duramente per recuperare la miglior condizione possibile, di certo esser stata male fisicamente per quasi 9 mesi di fila è un piccolo fardello che sto cercando di somatizzare giorno dopo giorno: ringrazio il professor Paoli, nostro preparatore atletico, per tutto l’aiuto che mi sta dando in tal senso”.

Hai parlato non a caso di infortuni: di certo, i mesi passati in infermeria vanno dimenticati il più velocemente possibile…

“Senza dubbio una situazione del genere è stata per me un vero e proprio incubo: a cavallo tra il termine della stagione 2011/12 e l’inizio della scorsa annata ho avuto innumerevoli problemi fisici, tra l’operazione alla mano, i problemi al polso, al gomito e alle spalle. Inoltre, ho dovuto sopportare anche un mese intero senza un’ unghia del piede, rimediando qualche tempo dopo anche una dolorosa storta alla caviglia. Non nascondo di essere arrivata a un punto in cui ero totalmente scoraggiata, preferendo saltare completamente l’ultimo campionato: in tutti i mesi di stop mi sono poi resa conto di quanto mi mancasse giocare a basket, essere nuovamente qui con le mie compagne mi carica di orgoglio e di voglia di fare”.

Sei sempre stata legatissima a questa squadra: come sei stata nuovamente accolta dal resto del gruppo, dopo l’anno sabbatico?

“Di un possibile mio ritorno ne avevo già parlato con Lara Cumbat e la capitana Annalisa Borroni durante l’estate: entrambe sono i miei personalissimi “fari” e il fatto che loro stesse volessero ardentemente che tornassi assieme al resto del gruppo è stato un aspetto molto bello, che ha contribuito non poco alla mia scelta di rituffarmi sul parquet. Siamo un organico stupendo, che già si conosce bene sotto molti aspetti: personalmente, tornare a lavorare assieme a tutte loro è stato davvero un grandissimo piacere”.

Noti qualche differenza rispetto all’Interclub che lasciasti forzatamente qualche tempo fa e quella che per il terzo anno di fila cercherà di dare battaglia alle squadre avversarie della serie A2?

“Direi proprio di no: non è cambiato assolutamente nulla, il mix di serietà e divertimento che ci contraddistingue come organico è rimasto praticamente immutato ed è un fattore importante in una categoria così difficile. Questo ci aiuterà molto durante il campionato, nel caso in cui dovessimo incontrare delle difficoltà sapremo fronteggiarle nel migliore dei modi, con lo spirito forte che ci accomuna”.

Cosa dovrà fare la Querciambiente, secondo te, per essere tra le protagoniste di stagione?

“A mio avviso sarà fondamentale farsi trovare subito pronte, sin dalle prime sfide: con la nuova formula introdotta a partire da questo campionato, sbagliare due partite di fila rischia di metterti fuori gioco dalle posizioni che contano. Il girone è davvero corto, potremmo trovare sia squadre abbordabili che toste, starà a noi essere più concrete possibili per poterci togliere delle belle soddisfazioni”.

Una curiosità: ti abbiamo vista estremamente presente sul lato…televisivo, durante gli Europei che si sono appena conclusi in Slovenia. In alcuni frangenti la regia internazionale si è soffermata ad inquadrarti, più e più volte, nelle situazioni in cui eri fisicamente sugli spalti della Bonifika Arena di Capodistria: speri di essere così presente anche all’interno del quintetto-base rivierasco?

(sorride) “Me lo auguro con tutto il cuore! Se dovesse servire, mi farò trovare pronta anche per scendere in campo nello starting-five: in passato non ho praticamente mai avuto l’onore di partire tra le titolari, lavorerò sodo per riuscire  un giorno a essere una delle protagoniste del quintetto iniziale. Questo è solo uno dei tanti obiettivi che mi sono prefissata di raggiungere nell’immediato futuro”.

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