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La Querciambiente, nel giro delle ultime due giornate del girone di andata, completa la propria metamorfosi kafkiana nel miglior modo possibile: dopo la vittoria interna contro la Sea Logistic, Muggia piazza il colpaccio al PalaBenedetti, aggiudicandosi il derby con lo Sporting Club per 52-56 e agganciando al secondo posto sia Udine che la Ginnastica Triestina, battuta di misura a Valmadrera.

Perchè parlare di metamorfosi? E’ presto detto: l’Interclub, poco più di una settimana fa, sembrava essere sull’orlo di una crisi di nervi. Risultati che non arrivavano, bel gioco che sembrava essersi vaporizzato nel nulla: un quadro che poteva davvero far tremare i polsi. Quello che invece non aveva mai smesso di esserci è stato l’innato carattere del gruppo, proprio l’aspetto-chiave che ha permesso alle rivierasche di uscire vittoriose da un campo difficile come quello friulano, contro una formazione come la Delser che aveva stupito in positivo lungo il corso del girone d’andata.

La squadra di Mauro Trani, dopo un avvio difficile di match, ha saputo registrarsi in difesa proprio nello spot dove era mancata nella prima parte della contesa. Muggia ha poi saputo uscire alla distanza, trovando buone soluzioni offensive che hanno finito col premiare proprio le ospiti, sicuramente dotate di una marcia in più nel finale di partita. La Querciambiente conquista così due punti preziosissimi che la tengono anche a +4 dalle dirette inseguitrici per la Poule Promozione, con il non trascurabile vantaggio degli scontri diretti a favore da poter amministrare nel girone di ritorno.

Con una Alice Palliotto in più (recuperata in extremis dopo gli impegni lavorativi lontano dal suolo italico), Muggia parte con Roberta Castelletto nello starting-five muggesano: la scelta di coach Trani verrà premiata, poiché la giovane guardia inanella 5 punti in un amen. La Delser è però molto ispirata in attacco, conducendo nei primi minuti per 17-8, poi la Querciambiente chiude al meglio le proprie maglie difensive e non permette alle avversarie di ricevere palla nella maniera a loro più congeniale. Muggia va sul +2, poi rintuzzato nel 28-27 a favore di Udine a fine del secondo quarto: con un equilibrio che resta tale per parecchi minuti, sul fronte rivierasco ciò che cambia (in meglio) sono i contributi delle singole. La capitana Borroni riesce a svincolarsi dalle attenzioni difensive delle padrone di casa, piazzando una tripla importante, mentre Meola (probabilmente la migliore in campo, per la qualità delle giocate fatte vedere al PalaBenedetti) riesce a imbucare un canestro di ottima fattura nel momento più importante della partita.
La Delser è costretta a ricorrere al fallo sistematico per tentare di risollevare le sorti negli istanti finali, ma è ancora Borroni a essere chirurgica dalla linea della carità: l’Interclub mette in ghiaccio la partita ai tiri liberi. La seconda vittoria di fila, dopo un periodo con tante difficoltà, non poteva davvero essere più dolce.

Delser Udine-Querciambiente Muggia 52-56 (19-15, 28-27, 42-40)

Delser Udine: Mancabelli 1, Pozzecco 9, Clemente, Rebane 14, Mio, Vicenzotti 8, De Gianni 5, Da Pozzo 2, Cortolezzis, De Biase 13. All. Sinone

Querciambiente Muggia: Meola 7, Borroni 14, Cergol n.e., Castelletto 7, Cumbat 4, Romagnoli 8, Fragiacomo, Capolicchio 11, Richter n.e., Palliotto 5. All. Trani

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Dopo aver rialzato la testa, è giunto il momento di riconfermarsi: la Querciambiente riparte dalla brillante vittoria interna conquistata una settimana or sono contro Valmadrera, col mirino puntato questo week-end sul Palabenedetti di Udine.

Domenica si chiude un girone d’andata “double-face” per l’Interclub: buono l’inizio, un po’ incerto il cammino a metà del guado, rassicurante l’ultimo confronto di campionato con la Sea Logistic. Un andamento decisamente sinusoidale per la compagine rivierasca, che affronta il derby regionale con la Delser cosciente sia di essere ampiamente in corsa per la conquista della Poule Promozione (Muggia è attualmente in quarta posizione, l’ultima valida per un gratificante biglietto di seconda fase, a +2 da Selargius e con lo scontro diretto a favore nei confronti delle sarde), che di dover preferibilmente fare risultato anche con le avversarie che attualmente hanno una manciata di punti in più in graduatoria.

Sarà un match difficile, quello che attende la Querciambiente in casa dello Sporting Club: proprio nell’ultimo turno di campionato, Udine ha infatti saputo piazzare il colpo gobbo al PalaTrieste in casa dell’SGT Calligaris, sin lì imbattuta. Ma il “buzzer beater” messo a segno dalla triestinissima Federica Pozzecco, con il tiro da tre imbucato allo scadere dell’overtime che ha regalato la vittoria alle friulane sul terreno della Ginnastica Triestina, non delinea in alcun modo che la compagine allenata da Enrico Sinone sia in testa alla conference Nord-Est solo per puro caso. Un roster assolutamente “robusto”, plasmato durante l’estate nonostante alcune difficoltà di contorno, ha saputo mettere alle corde gran parte delle avversarie sinora affrontate: il filotto aperto di quattro vittorie di fila consegnano inoltre alla Delser i gradi di formazione più in forma di questa prima parte di stagione.

Muggia è dunque avvisata: per tenere a bada il gruppo delle varie Vicenzotti, De Gianni e Mancabelli (giusto per citarne un paio) servirà una gara a tutto tondo, pur con la spada di Damocle della preventivata assenza sotto i tabelloni di Alice Palliotto, lontana dalla regione per impegni di lavoro e quindi non a disposizione di coach Mauro Trani per il derby. Servirà costanza di rendimento, fisicità difensiva e quaranta minuti di fila a non concedere l’inerzia del match alle friulane: elementi importanti e imprescindibili per l’organico rivierasco, alla ricerca nelle ultime settimane di oliare ulteriormente i propri ingranaggi interni. 

Si gioca a Udine domenica 24 novembre alle ore 18, con la palla a due che sarà alzata dai signori Benatti e Bergami.  

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Sono state due settimane di riflessione, quelle che hanno contrassegnato la Querciambiente Muggia all’indomani dell’inaspettato rovescio interno contro Vicenza. Una squadra che dopo le prime due giornate di campionato sembrava aver già trovato la quadratura del cerchio, è stata costretta giocoforza a rivedere la propria condizione attuale, allo scopo di riprendere in mano il bandolo della matassa improvvisamente smarrito lungo il proprio cammino nella conference Nord-Est di serie A2.

Dopo il turno di riposo, la gara che sabato vedrà scendere sul parquet di Aquilinia la Sea Logistic Valmadrera ha, per l’Interclub, il significato del classico match-spartiacque: è necessario vincere non solo per incamerare punti preziosi ai fini della classifica (Muggia attualmente è al 4° posto, ultimo per centrare la Poule Promozione) ma soprattutto per riacquistare fiducia nei propri mezzi, in un momento della stagione dove è vietato perdere ulteriormente colpi, anche per non correre il rischio di finire impantanati in posizioni scomode di graduatoria.

Sarà un match tutt’altro che facile per Borroni e compagne, sebbene Valmadrera sia anch’essa in striscia negativa da due turni: in una sfida dove entrambe le contendenti hanno fame di punti, la variabile più importante sarà quella dell’approccio alla gara e, in seconda battuta, della continuità di rendimento sul parquet. Proprio su questo ultimo aspetto la Querciambiente ha peccato di “leggerezza” contro SGT e Velco, rimediando le due sconfitte di fila che di fatto ne hanno bruscamente interrotto l’ottimo inizio di stagione.
Sul fronte dell’infermeria, sia Samantha Cergol che Giulia Fragiacomo hanno ripreso ad allenarsi dopo i guai fisici: se per la prima sono ancora da definire i tempi per un recupero totale, la seconda proverà a stringere i denti per essere almeno in panchina, dopo la scavigliata rimediata la settimana scorsa.

Al PalAquilinia si torna a giocare nel canonico orario delle 20.30, con la palla a due che verrà alzata dai signori Dori di Venezia e De Biase di Udine.

(nella foto di Sergio Verzier, la playmaker Marta Meola al tiro libero)

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Il suo approdo a Muggia non è stato sicuramente salutato con i fragori tipici delle trombe dell’Apocalisse, probabilmente (a torto) “nascosto” dall’arrivo di giocatrici più altisonanti ed esperte. Eppure Roberta Castelletto, una “very-triestin-shooting guard” classe 1993, ha già fatto vedere di non essere venuta a vestire la maglia della Querciambiente per scaldare unicamente il proprio posto in panchina. Tutt’altro: l’ex SGT è già entrata costantemente nelle rotazioni di squadra, all’interno di un campionato di serie A2 che potrebbe benissimo sottolineare il suo pedigree cestistico. Il carattere e il temperamento sono caratteristiche già insite nel DNA di una giocatrice che si definisce fuori dal campo “timida, ma non tirata”: l’intero ambiente muggesano si attende una sua crescita progressiva di rendimento nel corso del tempo, variabile che è ampiamente nelle sue corde.

Roberta, probabilmente in molti non ti conoscono, quindi è giusto delineare come è  iniziato il tuo percorso con la palla a spicchi…

“Tutto è cominciato con la maglia della Libertas, passando poi alla Ginnastica Triestina nella categoria Under 17 e disputando tre anni in prima squadra. Dopo quell’avventura, è arrivata questa estate l’occasione di indossare la casacca rivierasca ed è stata per me la scelta più azzeccata che potessi fare: a Muggia si lavora bene in ogni ambito, un motivo in più per essere soddisfatta di essere entrata a far parte di questo gruppo”.

Abbiamo già indicato come il tuo contributo, a livello di minuti giocati in campo, sia di una giocatrice ben lontana dall’essere semplicemente utilizzata negli allenamenti per poi finire relegata in panca: ti aspettavi inizialmente di essere parte così attiva della Querciambiente, già durante le prime partite?

“Assolutamente no: anzi, posso dire quasi di essere piacevolmente sorpresa per un minutaggio così cospicuo, non mi sarei mai attesa di disputare quasi 15 minuti in media a partita come sta accadendo in queste prime gare. Meglio così, anche perché prima del mio arrivo a Muggia erano molte le voci che sottolineavano un mio probabile scarso utilizzo durante le gare: già questa è la prima bella soddisfazione personale, alla quale spero di unirne tante altre”.

L’ambiente circostante sicuramente ti ha aiutato nell’entrare a far parte del gruppo, non è vero?

“Decisamente sì. E’ dal primo giorno in Interclub che apprezzo il clima benevolo che si respira: mi sono trovata benissimo con tutte le “festaiole” che mi stanno accanto. Annalisa Borroni e Lara Cumbat sono sicuramente coloro che si distinguono per forza, esperienza e per la simpatia che riescono a sprigionare ogni giorno, in più conoscevo già Giulia Fragiacomo e Marta Meola per tutti i tornei estivi disputati assieme. Di certo, il mio inserimento in questa squadra è avvenuto senza alcun tipo di problema”.

Parliamo degli ultimi risultati, non certo favorevoli per voi: prima la sconfitta nel derby, poi quella in casa contro Vicenza. Quale è stato l’aspetto più determinante che ha segnato le gare precedenti?

“Tra tutti, direi le difese avversarie che ci hanno praticamente “ingabbiato”: siamo finite con l’adeguarci troppo a loro, lasciando poi in mano loro l’inerzia nel momento più importante di entrambi i match. E’ una cosa che non possiamo permetterci di riproporre sul parquet d’ora in avanti, sappiamo che c’è tanto lavoro da fare per evitare questi cali e siamo già mentalmente proiettate nel limitare questo tipo di debolezze”.

La conference nord-est, da qualcuno definita come la più semplice tra tutti i gironi dell’attuale serie A2, sta già riservando più di qualche sorpresa: tu cosa ne pensi?

“Visti i risultati, andrei a sottolineare come si può vincere o perdere con tutte, se non si scende in campo con la giusta concentrazione. E’ sbagliato pronosticare anzitempo una vittoria o una sconfitta, poiché in questo girone c’è tanto di quell’equilibrio che non bisogna davvero dare nulla per scontato”.

Cosa si aspetta Roberta Castelletto da questa stagione?

“Innanzitutto di giocare le mie carte con grande serenità: come già affermato, sono soddisfatta di essere entrata a far parte di un sistema dove si può lavorare con estrema tranquillità. E’ una prerogativa fondamentale per una giovane come me, che affronta una serie così difficile come l’A2: ho intenzione di continuare a lavorare per meritare il mio attuale minutaggio e, perché no, magari un giorno partire dal quintetto-base se dovesse servire…”

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Dopo lo scivolone nel derby contro l’SGT Calligaris, la Querciambiente Muggia affila le armi a propria disposizione per tornare a vincere in campionato: digerita la delusione per la prima sconfitta di stagione (per giunta proprio contro le avversarie storiche della Ginnastica Triestina), la banda di coach Trani è proiettata verso la gara interna contro la Velco Vicenza, col chiaro intento di riprendere la corsa alle posizioni utili per la poule-promozione.

Se la continuità di rendimento era stata la chiave di Volta per le iniziali due vittorie contro Alghero e Selargius, la mancanza di “killer-istinct” è risultata fatale sabato scorso tra le mura del PalaTrieste: un’ultima frazione di gara non all’altezza della situazione ha dato via libera all’SGT, che è sembrata avere quel fuoco sacro in più nel momento decisivo della contesa. Nulla di realmente grave per l’Interclub, che oltremodo ha appreso con quel rovescio di dover lavorare ancora sull’intensità difensiva e sulla propria capacità di leggere i giochi delle avversarie.

Con un’infermeria che comincia fortunatamente a svuotarsi (all’appello mancherà solo Samantha Cergol che, almeno ancora per un paio di settimane, sarà fuori dai giochi per il recupero dall’infortunio al ginocchio), Muggia dovrà far valere la legge di Aquilinia contro una Velco che in questo inizio di stagione ha alternato prestazioni positive (l’ultima, quindici giorni fa prima del proprio turno di riposo, con la vittoria contro Udine) con altre sensibilmente peggiori (vedi il rovescio in casa della Ginnastica Triestina all’esordio di campionato). Guai però a sottovalutare l’organico allenato da Michela Voltan, dotato di buone individualità (tra tutte, la veterana Anna Zimerle e la guardia Laura Benko): sarà sicuramente una partita interessante quella di Piazzale Menguzzato, che saprà dare indicazioni concrete su come la Querciambiente avrà somatizzato la sconfitta rimediata una settimana fa.

Attenzione all’orario: la partita di sabato 2 novembre, arbitrata dai signori Rivron e Spessot, si gioca alle ore 21 e non nel tradizionale appuntamento delle 20.30.

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Niente più scherzi o scrimmage amichevoli, ora si comincia a fare decisamente sul serio. La Querciambiente Muggia, nel tardo pomeriggio di sabato 12 ottobre, inizia per il terzo anno consecutivo l’avventura in serie A2: il calendario, all’esordio di campionato, prevede subito una delle trasferte più lunghe del campionato, sul campo della Mercede Alghero.

L’Interclub vola dunque in Sardegna, alla ricerca dei primi punti della nuova stagione: c’è da sfatare un piccolo tabù in casa rivierasca, ovverosia lo “0” dalla casella delle vittorie conseguite lo scorso anno sull’isola. Muggia infatti uscì con le ossa rotte nei confronti globali giocati sui parquet delle squadre sarde, per 3 sconfitte in altrettanti incontri: sarà quindi una Querciambiente determinata a dare un calcio al passato, quella che affronterà Alghero nel primo turno della Conference Nord-Est.

Il pre-campionato ha dato delle indicazioni abbastanza chiare sul potenziale in mano al neo-allenatore Mauro Trani: la squadra ha maggiori possibilità nelle rotazioni e si è rinforzata in alcuni spot-chiave, ma è altrettanto vero che il passo successivo è quello della ricerca della continuità di rendimento. Proprio in questo ambito il match in casa Mercede ha una duplice valenza in sé: non solo la conquista dei due punti (chiaramente l’elemento prioritario) ma anche la consapevolezza che mantenere alta la concentrazione per 40 minuti di fila potrebbe subito regalare il primo sorriso dell’annata 2013/14.

Sul fronte delle singole, la Querciambiente parte al gran completo alla volta di Alghero: sarà presente anche Samantha Cergol, alle prese ultimamente con un ginocchio che le sta dando qualche problema di troppo. In attesa del completo recupero, l’ala rivierasca sarà a disposizione di coach Trani e farà anch’essa parte del gruppone muggesano, pronto a dare battaglia in Sardegna.

Si gioca sabato alla palestra “Vittorio Corbia” di Alghero, palla a due alle ore 19.00: arbitreranno l’incontro i signori Callea di Sassari e Gazzè di Como.

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Se la chiami “Giramondo”, sicuramente lei non si offende. Alice Romagnoli, neo-rivierasca da più di un mese, ormai non ha quasi più bisogno del navigatore satellitare per spostarsi lungo lo stivale italico: dal 2005 ad oggi, sono infatti ben 8 le diverse casacche che la pivot nativa di Milano ha vestito in passato e che può conservare nel proprio guardaroba, con quasi 1.100 punti all’attivo e altrettanti rimbalzi conquistati.

Impegnata anche come istruttrice di mini-basket in casa rivierasca, il tassametro di Alice vuole certamente continuare a correre specialmente sul campo, in una stagione dove si candida a essere quel “totem” che Muggia cercava da tempo per fare la voce grossa in area pitturata.

Alice, abbiamo già detto che in precedenza ti sei data parecchio da fare sui parquets lontano da casa: ci racconti un po’ il tuo ruolino di marcia, prima di sbarcare ad Aquilinia?

“Tutto è iniziato col mio trasferimento a Cavezzo, una piazza molto importante del basket femminile: a 16 anni sono finita in prima squadra ed è stata quella la miccia che poi ha acceso la mia carriera da cestista. Ho fatto parecchia gavetta in A1 a Venezia e a Montichiari, prima di giocare nella seconda serie nazionale a La Spezia,  Lucca, Udine e Marghera”.

– Dopo tanto peregrinare in giro per l’Italia, cosa ti ha portato a sposare il progetto Interclub?

“I motivi sono sostanzialmente due: il primo per studio, visto che sono iscritta al corso di Scienze Motorie dell’Università di Udine e vorrei laurearmi prossimamente. In tal senso la scelta di Muggia non è casuale, visto che avevo la volontà di rimanere nel Nord-Est per non allontanarmi troppo dalla mia facoltà. Il secondo è perché sapevo fin dal principio quanto si stia bene da queste parti, speravo dunque di venire a giocare all’Interclub, prima o poi”.

– Hai affrontato spessissimo Muggia come rivale, specialmente nelle ultime tre stagioni. C’è qualcosa in particolare che ricordi di quelle sfide?

“Ho un ricordo particolarmente vivo dei derby giocati con la maglia di Udine: in quell’ambito, l’immagine degli spalti di Aquilinia sempre affollati e pieni di calore era un qualcosa che ti faceva capire il perché Muggia fosse amata dal proprio pubblico e considerata la squadra compatta che ha poi dimostrato di essere negli ultimi campionati, specie a livello di gruppo”.

– Il gruppo, appunto: avrai avuto già il modo di apprezzare la “banda di scalmanate” che sono la colonna portante della prima squadra. Pensi che la forza di far parte di un team che si conosce bene già da anni, vi possa permettere di avere un vantaggio in più rispetto alle altre avversarie?

“Sicuramente il fatto di avere un legame duraturo anche fuori dal campo è un qualcosa che gioca molto a favore della squadra. Per quanto mi riguarda, sono stata accolta benissimo sin dal principio e ho apprezzato che, finito l’allenamento, si esca spesso alla sera con gran parte delle mie nuove compagne di squadra: posso dirti che una cosa del genere la si vede raramente a questi livelli, il che mi dà l’ulteriore conferma di aver fatto la scelta giusta nell’approdare qui a Muggia.”

Sul discorso delle “scalmanate singole”, a oggi a chi daresti la palma di migliore?

(Alice sorride) “Su questo frangente, pur conoscendole da poco, credo senza sbagliarmi che la capitana Annalisa Borroni e Lara Cumbat siano decisamente una spanna sopra tutte le altre.”

– Tornando alle questioni serie: quali sono le aspettative per la stagione che inizierà a breve, sia dal punto di vista della squadra che da quello strettamente personale?

“A livello di team dobbiamo centrare le prime quattro posizioni del nostro girone: tutto questo ci permetterà poi di vivere con più tranquillità la seconda parte di campionato. Abbiamo larghi margini di miglioramento e le prossime amichevoli ci permetteranno ulteriormente di farci capire dove possiamo arrivare. Per quanto mi riguarda, molto semplicemente darò il massimo e cercherò di potermi rendere utile alla causa muggesana.”

– Un ultimo quesito: cosa sta a significare il tatuaggio sul tuo braccio sinistro?

“C’è scritto “Don’t forget to love yourself” (“Non dimenticare di amare te stessa”): diciamo che è una sorta di promemoria, un concetto che dovrei far mio perché molto spesso mi dimentico di farlo….”

(foto tratta dal sito “www.cittadellaspezia.com”)

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Si stanno per concludere le ferie in casa Interclub Muggia: le ragazze del neo coach Mauro Trani si raduneranno infatti martedì 20 agosto alle ore 20 ad Aqulinia per l’inizio della preparazione atletica pre-campionato.

Borroni e compagne saranno impegnate per tutto il mese in corso, con sedute di allenamento quotidiane dal lunedì al venerdì con orario 20.00-21.00.

Ufficializzato l’arrivo della pivot Alice Romagnoli proveniente da Marghera, la società è al lavoro in questi giorni per definire gli ultimi tasselli da inserire nel roster che affronterà la serie A2 per il terzo anno consecutivo.

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Ivan Krizman, mancino di Fiume (Croazia), nato il 26 novembre 1987, è il nuovo straniero della Pallanuoto Trieste. Prende il posto di Miroslav Krstovic, che dopo 4 stagioni condite da tantissimi gol, smette definitivamente con la waterpolo giocata. Innesto importantissimo per la società del presidente Enrico Samer, che punta senza ombra di dubbio alla tanto agognata promozione in serie A1.

Krizman, cresciuto nel vivaio del Primorje Rijeka, dopo aver giocato con tutte le nazionali giovanili croate, accanto tra l’altro a Egon Jurisic, nelle ultime 2 stagioni è stato grande protagonista allo Jadran Herceg Novi. Nel 2011/2012 ha conquistato scudetto e Coppa del Montenegro, si è fermato ai quarti di finale di Champions League e nelle 4 competizioni, compresa la difficilissima Lega Adriatica, ha segnato 66 gol. Nella stagione appena terminata, sempre a Herceg Novi, ha vinto nuovamente la Coppa del Montenegro e chiuso la Lega Adriatica con un ottimo 4° posto, con un bottino personale di 65 gol.

Un curriculum di tutto rispetto per un giocatore che arriva a Trieste con la chiara intenzione di fare la differenza. “Sono contento di questa scelta – spiega Ivan Krizman – anche perchè giocherò in una squadra di alto livello, con grandi ambizioni. Ho parlato con il mio amico Egon Jurisic e con Juraj Cirkovic, mi hanno spiegato il progetto di questo club e adesso sono felice di essere qui. Voglio portare la Pallanuoto Trieste in serie A1″.

Opinione condivisa – e non potrebbe essere altrimenti – anche dal presidente del sodalizio alabardato Enrico Samer. “Il nostro obiettivo è chiaro – spiega il numero uno della Pallanuoto Trieste – per questo abbiamo puntato su un giocatore di qualità come Ivan Krizman. Con le conferme dei veterani, la crescita dei nostri giovani e un innesto così importante la qualificazione ai play-off adesso non ci basta più. Vogliamo decisamente la serie A1”.

Con l’arrivo del tiratore mancino la manovra offensiva della Pallanuoto Trieste acquista maggiore imprevedibilità. Bisognerà ovviamente oliare i meccanismi di gioco, anche perchè dal punto di vista tattico qualcosa cambierà in vasca, ma Ivan Krizman ha le caratteristiche per permettere a questo gruppo di compiere un ulteriore salto di qualità.

Infine, un doveroso ringraziamento da parte della società va rivolto a Miroslav Krstovic, approdato alla Pallanuoto Trieste nel 2008 e ben presto entrato nel cuore del pubblico della Bruno Bianchi. “Miroslav ha fatto cose straordinarie in questi anni – spiega il direttore sportivo Andrea Brazzatti – segnando tantissimi gol e permettendo al nostro gruppo di crescere. Ha deciso di smettere di giocare, ma resterà in società”.

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Tempi di grandi cambiamenti in casa Interclub: una doppia conferenza stampa in un solo giorno rappresenta la punta dell’iceberg di una sorta di “Anno Zero” della società rivierasca, riuscita a correre ai ripari dal pericolo incombente di dover rinunciare forzatamente alla serie A2. Muggia è pronta dunque a ripartire dalla seconda serie nazionale, forte di una situazione economica che sembra orientarsi verso il “Bel Tempo” dopo mesi difficili, passati a cercare un supporto concreto che sembrava non arrivare mai: dalle speranze si è finalmente arrivati ai fatti, con nuovi partner economici che hanno sposato il progetto “Fai Squadra Con Noi”, destinato a essere un viatico per mantenere un sereno più stabile anche per le prossime stagioni.

Il Presidente dell’Interclub, Nevio Bessi, ha sottolineato quanto le settimane passate siano state tortuose per la sopravvivenza della società: “Solo un mese or sono avevamo di fronte a noi il dilemma se andare avanti o meno, ma abbiamo voluto proseguire giorno dopo giorno anche pensando al valore delle nostre giocatrici e alla forza dei nostri dirigenti. Abbiamo trovato dei nuovi aiuti che ci dimostrano come si può riuscire a ottenere qualcosa, lavorando con volontà e tenacia”.

La prima grande novità è quella del main sponsor: sarà il marchio di Querciambiente (cooperativa sociale da anni operante nel campo dell’ecologia e della gestione rifiuti) a primeggiare sulle maglie rivierasche per la stagione 2013/14, con il presidente Dario Parisini che ha sposato con convinzione il progetto Interclub : “Risiedere in un determinato territorio come quello muggesano vuol dire avere anche un rapporto forte con le realtà ad esso collegato: l’Interclub è una di queste e l’impatto che abbiamo avuto con la società è stado da subito estremamente positivo. Da questa partnership vogliamo partire verso un percorso più ampio, assieme a una società che speriamo di poter appoggiare a lungo”: oltre a Querciambiente, saranno Fisiomed Italia e Retail Solutions gli altri sponsor che affiancheranno Muggia nell’immediato futuro.

Ma non ci sono solamente novità sul fronte puramente economico: un volto nuovo, quello di Paolo Cigui quale responsabile marketing della società, e un ritorno in panchina, quello di Mauro Trani (che, dopo l’ “era-Jogan”, è stato scelto dall’Interclub quale head-coach della 1°squadra dopo l’ esperienza di qualche anno fa proprio a Muggia) completano il quadro sul sodalizio rivierasco, ora alle prese con la costruzione della compagine che affronterà l’A2 per la terza stagione consecutive. Alle riconferme  già ufficializzate della capitana Annalisa Borroni, di Lara Cumbat e di Marta Meola, potrebbe aggiungersi il gradito ritorno di Samantha Cergol (che lo scorso campionato ha voluto prendersi un anno sabbatico lontano dal parquet). Su tutto il resto il cartello “Work in progress” è ancora ben fissato sulla porta di Aquilinia, con alcune riserve sul fronte roster che verranno sciolte nelle prossime settimane.

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