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La Querciambiente Muggia si congeda dal proprio pubblico con una sconfitta per 54-73 contro la Piramis Torino, in una gara ininfluente ai fini della classifica (rivierasche ormai già fuori dai play-off, piemontesi matematicamente quarte dopo l’exploit dell’SGT a Genova).

Grande equilibrio a inizio match, con micro-vantaggi che si alternano da ambo le parti: è poi Torino a mettere in atto una mini fuga, grazie ai punti di Coen e Quarta e alla contemporanea sterilità offensiva delle padrone di casa. E’ +7 ospite alla prima sirena, con l’Interclub che riesce a reagire e a piazzare il contro-break con Cumbat e Capolicchio, riuscendo anche ad andare in vantaggio sul 24-22: in questo frangente, una sorta di duello a distanza tra Fragiacomo (7 punti nel solo secondo quarto) e Quarta (16 in tutto nei primi venti minuti) si risolve a favore della Piramis, che va al riposo lungo in vantaggio per 35-41.

Torino tiene un buon gap lungo tutto il corso della ripresa: le ospiti, sospinte anche da un’Albano in doppia cifra, riescono a mettere a debita distanza la Querciambiente dal 25′ in poi. Muggia, costretta sino alla fine a rincorrere, vede poi allontanarsi definitivamente le avversarie, che chiudono la contesa sul +19. Da segnalare, sul fronte rivierasco, l’esordio in serie A2 della giovanissima Nika Pregarc, mandata in campo da coach Mauro Trani nel finale di partita.

Querciambiente Muggia-Piramis Torino 54-73 (13-20, 35-41, 45-54) 

Querciambiente Muggia: Meola 2, Cergol, Castelletto 5, Cumbat 9, Romagnoli 8, Fragiacomo 7, Capolicchio 12, Richter 2, Palliotto 9, Pregarc. All. Trani

Piramis Torino: Rosso 5, Di Giacomo 3, Montanaro 6, Quarta 23, Coen 14, Domizi 4, Balbo 2, Santuz, Albano 10, Salvini 6. All. Petrachi

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Mettersi davanti allo specchio, fissare per bene la propria immagine riflessa e ripartire da zero. E’ così che la Querciambiente Muggia ha passato gran parte della settimana, in preparazione della 1° giornata di ritorno di Poule Promozione. Riacquistare la propria vera identità e riprendere un cammino interrotto ormai da tre turni consecutivi è alla base di quanto le rivierasche dovranno mettere in campo contro Il Ponte Milano, formazione già battuta qualche settimana fa.

E’ proprio dall’impresa del “PalaGiordani” che l’Interclub non è poi riuscita più a vincere in campionato: le sconfitte casalinghe contro Genova e Sesto S.Giovanni hanno preceduto quella, decisamente più velenosa e difficile da digerire, rimediata sabato scorso a Torino. Il black-out degli ultimi 180 secondi in Piemonte ha portato buoni motivi di riflessione all’organico muggesano, attualmente relegato a quel 5° posto in classifica che è il primo piazzamento delle escluse alle semifinali play-off. In casa Querciambiente, dovranno tornare entusiasmo e consapevolezza nei propri mezzi: sarebbe un peccato mortale gettare la spugna proprio nel momento più “caldo” di stagione e per le ragazze di Mauro Trani dovrà arrivare l’ennesima dimostrazione che l’orgoglio insito nel proprio team non è secondo a nessun’ altra formazione di serie A2.

Aldilà di quello che può dire la classifica, Milano sarà tutto meno che una formazione rassegnata: nonostante il record di “1-3” con cui il team di Franz Pinotti arriva alla sfida del “PalAquilinia”, le meneghine (prive della propria capitana Gottardi, impegnata in Brasile sino al termine della stagione col suo tour benefico “Donne al Volante”) hanno ancora qualche buona cartuccia da poter sparare. La vittoria dello scorso turno a Udine lascia ancora una piccolissima fiammella di speranza di acciuffare in extremis la post-season e, da squadra esperta qual’è, Il Ponte tenterà sicuramente il tutto per tutto per allungare la propria stagione.

Muggia è avvisata: non sarà per nulla facile fare risultato. Per portare a casa i due punti, servirà solamente pensare a se stessi. In fondo, è questa la vera forza dell’Interclub di stagione: allontanare i piagnistei e concentrarsi solamente al rush finale saranno gli imperativi da fissare per bene nella testa rivierasca. Ora, più che mai, è giunto il momento di combattere sino alla fine: la post-season è ancora lì, a portata di mano.

Si gioca sabato 1° marzo alle ore 20.30, con la palla a due che verrà alzata da Giacomo Dori di Mirano e Gaylord Rivron di Gradisca D’Isonzo: sarà possibile seguire la gara attraverso la telecronaca in diretta streaming su www.muja.it.

 

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Vendetta doveva essere e vendetta è stata al Palasport “Laghetto”: la Querciambiente piazza un colpo importante a Vicenza, sbancando il parquet della Velco con un 51-56 che vale tanto oro quanto luccica. Il concomitante rovescio di Selargius in quel di Udine spinge infatti le rivierasche a +4 dal quinto posto, sicuramente non dando ancora all’Interclub la matematica sicurezza della conquista della Poule Promozione, ma facendole fare un bel salto in avanti in proiezione di quello che sarà il finale della prima fase di campionato.

Non è stata sicuramente una ciclo-turistica per Muggia, di fronte a un’avversaria che ha combattuto sino agli istanti conclusivi e all’interno di un match dove l’equilibrio ha contrassegnato gran parte dei quaranta minuti regolamentari: le ragazze di Mauro Trani hanno fatto dell’intensità agonistica la miglior virtù dell’ultima gara del 2013, andando a sbancare uno dei campi più difficili della Conference Nord-Est.

E’ probabilmente il miglior primo quarto di tutta la stagione, quello che scandisce l’avvio di sfida per le rivierasche: Capolicchio e soprattutto Palliotto (quest’ultima, nella foto di Sergio Verzier, già in doppia cifra dopo dieci minuti) trascinano in attacco la Querciambiente, con ottime percentuali in pitturato che portano le ospiti sul massimo vantaggio di +11 alla prima sirena. Vicenza, al contrario, non si dimostra precisa nell’area avversaria (1/10 in apertura), ma si ridesta alla grande nel secondo parziale: arriva il break fulmineo di 13-2 per la Velco, capace addirittura di sorpassare le avversarie sul 21-19. Quando Muggia sembra subire la fisicità delle avversarie, è la capitana Borroni a prendere in mano la squadra in momento difficile, riportando le cose a posto a metà gara (27-30).

C’è tanto equilibrio dopo la pausa lunga: a inizio terzo quarto si riattiva Palliotto in ambito offensivo, le vicentine hanno invece in Camazzola un discreto terminale offensivo che non permette alla Querciambiente di allungare (42-45 al 30′). I micro-vantaggi da ambo le parti vengono spezzati nell’ultima frazione dalle triple di Cumbat, che danno il +6 all’Interclub a quattro dalla fine (46-52). La Velco arriva fino a -3, sarà poi Borroni a chiudere la pratica con i punti della staffa.

Velco Vicenza-Querciambiente Muggia 51-56 (8-19, 27-30, 42-45)

Velco Vicenza: Camazzola 10, Fietta n.e., Colombo, Martelliano 5, Caldaro n.e., Caracciolo 13, Ferri 6, Benko 6, Prospero 4, Zimerle 7. All.Voltan

Querciambiente Muggia: Meola 2, Borroni 21, Cergol 2, Castelletto, Cumbat 9, Romagnoli, Fragiacomo n.e., Capolicchio 8, Richter n.e., Palliotto 14. All. Trani

 

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E’ online, sul canale YouTube “Fluido.it” di Antonio Giacomin, la partita completa di sabato sera tra Querciambiente Muggia e Sea Logistic Valmadrera. Il commento è affidato ad Alessandro Asta e a Emiliano Milocco

 

1° quarto

httpvh://www.youtube.com/watch?v=U_mSnesvOwE

 

2°quarto

httpvh://www.youtube.com/watch?v=o_Ki1knEtb4

 

3°quarto

httpvh://www.youtube.com/watch?v=Sbh_BAE2knU

 

4° quarto

httpvh://www.youtube.com/watch?v=XK-p4LbT0JI

 

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Sarà già una sorta di scontro al vertice, quello che andrà in scena domani sera ad Aquilinia: la Querciambiente Muggia riabbraccia il pubblico di casa e il proprio parquet per la prima gara ufficiale del 2013/14 tra le mura amiche, affrontando il Basket San Salvatore nella seconda giornata della Conference Nord-Est di serie A2.

“Smaltito” l’entusiasmo dopo la convincente prova di sabato scorso in quel di Alghero, per le ragazze di Mauro Trani c’è subito un bell’esame di maturità da affrontare: le sarde di coach Staico sono reduci dalla vittoria casalinga contro Valmadrera, dove alle riconfermate Yordanova, Lussu e Tinti si è aggiunta l’ottima prova di Greta Brunelli, ex-Marghera e top scorer di giornata. San Salvatore aveva reso la vita estremamente difficile alle rivierasche nella passata stagione, con due vittorie in altrettanti incontri ufficiali: l’Interclub ha dunque motivo di rivalsa contro Selargius, che si candida a essere una delle squadre che hanno nel mirino la poule-promozione.

La Querciambiente dovrà dimostrare la stessa continuità di rendimento fatta vedere la scorsa settimana in casa delle Mercede, quando Muggia seppe immediatamente imporre il proprio ritmo non solo grazie alla prova delle singole ma, soprattutto, alla compattezza globale di tutta la squadra: sul fronte dell’infermeria, è ancora costretta ai box Samantha Cergol a causa dei problemi al ginocchio che la stanno attanagliando da qualche settimana. Per l’ala rivierasca, che sta effettuando le previste terapie e che al tempo stesso scalpita per tornare a calcare il parquet, sono ancora incerti i tempi di recupero.

Si gioca sabato 19 ottobre alle ore 20.30 al PalAquilinia, arbitreranno la sfida i signori Balducci di Pordenone e Almerigogna di Trieste: per la gara di domani sera, è inoltre prevista la diretta streaming all’indirizzo http://www.fluido.it/interclub-muggia-live .

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Lo si vedeva ad occhio nudo, nell’immediato post-partita di quella gara-2 di play-off persa contro S.Martino di Lupari, di come la fine di un ciclo fosse ormai dietro l’angolo: a partire già dalla panchina. Troppe emozioni non si riescono a nascondere facilmente e il ritrovarsi davanti a qualcuno con i lucciconi pronti a scorrere lungo le guance, consapevole di aver dato tutto per la causa rivierasca, è l’immagine inequivocabile che il corso della vita, e più in particolare della carriera sportiva, porta a fare delle scelte.

Non è dunque una “Carrambata” la decisione presa da Matija Jogan (nella foto), il condottiero che ha saputo fare grande la piccola Muggia: l’head-coach che ha riportato l’Interclub in A2 lascia la prima squadra, restando comunque in società per allenare le squadre giovanili. Una scelta già presa nell’immediato finale di stagione, ma messa “nero su bianco” solo negli ultimi giorni: “Abbiamo deciso, assieme alla società, di aspettare lo sviluppo delle trattative per il prossimo anno”, spiega Jogan, “ma visto che ora  l’iscrizione in serie A2 sembra cosa certa, è giunto il momento di ufficializzare la cosa. Penso sia meglio lasciare nel momento più alto, piuttosto che voler rimanere ancorato alla panchina a tutti i costi: sono convinto che nella vita, come nello sport, bisogna seguire le proprie sensazioni. Ho avuto il sentore che il ciclo con questo gruppo fosse finito, per questo motivo ho voluto farmi da parte e non rimanere forzatamente, con il rischio di tirare troppo la corda per vederla poi spezzata.”

L’allenatore, che ha oltretutto vinto il premio di miglior allenatore dell’anno nel 2011 e nel 2012, fa capire che certi momenti passati con un gruppo solido e generoso rimarranno indelebili nella sua mente: “Sono stati anni indimenticabili e a dir poco incredibili: tutti assieme abbiamo raggiunto il risultato migliore dei 40 anni di storia della società, conquistando lo scorso anno la semifinale promozione. I traguardi conquistati sono il frutto di tanto lavoro, anche psicologico: abbiamo saputo competere con formazioni professioniste”, specifica Jogan, “nonostante la grande differenza di budget che avevamo con molte squadre avversarie. Voglio ringraziare la società per avermi dato la possibilità di allenare questo team, tutto lo staff e le giocatrici che mi hanno sopportato e seguito con tanta dedizione in questi anni“.

Per un ciclo che si chiude, c’è un altro che si apre. O meglio, che si ri-apre: Matija torna al “vecchio amore”, occupandosi di giovani e giovanissime. “Non reputo questa mia scelta un passo indietro, anzi: abbiamo la possibilità di lavorare bene con molti prospetti interessanti che vanno dai 13 ai 15 anni. Non ho accettato di andare ad allenare fuori Trieste per motivi lavorativi e familiari: ho preferito invece raccogliere una nuova sfida. Se lavoreremo bene in questo ambito, sono certo che tutti assieme potremo avere tante soddisfazioni”.

In bocca al lupo, coach. E ancora grazie.

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E’ online la telecronaca completa di gara-2 di quarti di finale play-off promozione tra Interclub Muggia e Fila S.Martino di Lupari, giocata domenica 7 aprile 2013 e commentata da Alessandro Asta e Andrea Picinin.

Le riprese, come di consueto, sono state realizzate da Antonio Giacomin di Fluido.it.

Buona visione!

1° QUARTO

httpvh://www.youtube.com/watch?v=qJC–dsx9ec

2° QUARTO

httpvh://www.youtube.com/watch?v=52nnRctRXo0

3° QUARTO

httpvh://www.youtube.com/watch?v=tfBNrh0GlNs

4° QUARTO

httpvh://www.youtube.com/watch?v=OxkdnzqCbVw

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Si chiude, con qualche lacrimuccia scesa a fine match, la corsa play-off e la stagione agonistica di Muggia: l’Interclub si arrende anche in gara-2 al Fila S.Martino di Lupari, ma lo fa nuovamente a testa altissima e con l’orgoglio che contraddistingue un team che ha lottato sino all’ultimo secondo per far sì che il sogno della “bella” si potesse materializzare.

Finisce 54-58 e forse, mai come in questa occasione, c’è tutta l’innata forza della squadra di Matija Jogan che trasuda al termine della contesa. Mai mollare la presa, nemmeno nelle difficoltà, tener sempre duro anche se chi hai davanti è un colosso, variabili anche quest’oggi messe abbondantemente in mostra. Muggia avrebbe potuto snobbare l’impegno, forte di una post-season conquistata a sorpresa, e lasciar passare stile-Telepass le avversarie: ma nemmeno nel match di Aquilinia le venete hanno avuto vita facile, così come era già accaduto in gara-1. Un bell’ esempio di come, da piccoli che si è, si può far parlare di sé nonostante una sconfitta: un leit-motiv durato tutta la stagione e che ha riconfermato come il cuore muggesano non abbia mai smesso di battere, nemmeno quando il cardiogramma sembrava indicare il contrario.

D’ora in avanti ci sarà modo e tempo per pianificare il futuro, a priori tutt’altro che roseo sotto il profilo economico. Ma, da chi ha vestito la casacca rivierasca in questa annata e da tutti coloro che hanno saputo mettere il proprio spirito e la propria forza interiore, arriva un segnale forte e inconfutabile: dalle difficoltà ci si può rialzare, dai momenti di sconforto ci si può fortificare. E se un manipolo di giocatrici, alcune di esse molto giovani, hanno saputo dimostrare questo, alla fine della fiera tutto può avere un epilogo fiabesco da “…E vissero felici e contenti”: nulla è davvero vietato, nei mesi che verranno. Con la speranza di non utilizzare l’inchiostro per un’eventuale parola “FINE” che nessuno si augura possa essere scritta, perchè la favola targata Interclub non merita un epilogo nefasto.

Sul fronte più squisitamente cestistico, è stata una partita assolutamente “rognosa”: sono stati parecchi i break e contro-break che si sono alternati sul parquet rivierasco nel corso dei quaranta minuti regolamentari. A volte si è visto poco bel gioco e tante palle perse, frutto anche di un metro arbitrale che ha lasciato correre in molte occasioni dove gli effettivi in campo chiedevano a gran voce un fischio che poi non è arrivato: Muggia, partita male (3-8) ha poi messo in mostra una grande Meola nel primo quarto, autrice dell’allungo sul +5 al 10′ (15-10); c’è stato tanto equilibrio anche nella seconda frazione, con le padrone di casa che vanno sino al 24-16, subito poi stoppate da una Granzotto velenosa in finale di quarto. In un amen il Fila si riprende l’inerzia in mano, portandosi in parità alla pausa lunga (25-25), ma trovando poi un brutto inizio di ripresa sul profilo del gioco: il team di Abignente va infatti sul -7, non riuscendo a fermare una tarantolata Cergol (32-25). Ci vorrà Aleotti prima e soprattutto Sandri poi a trovare l’acuto giusto per rimettere la testa avanti: sul vantaggio ritrovato dalle ospiti, l’Interclub non si fa intimorire e ha nuovamente in Cergol l’ arma vincente per chiudere avanti alla terza sirena (42-39).

Sino al 48 pari degli ultimi 4 minuti, la partita sembra non avere un chiaro padrone: S.Martino, da squadra forte ed esperta qual’è, riesce a sparecchiare la tavola definitivamente con il 7-0 di break di Granzotto e con la tripla letale di Cattapan dall‘angolo (48-55). L’Interclub, costantemente con due possessi di ritardo, le prova tutte in un finale infinito in cui si ritrova anche a -3 a pochi secondi dalla fine, ma è costretta a cedere a un Fila che riesce a gestire i pochi punticini di vantaggio: gioia sul fronte ospite, tantissimi applausi per le rivierasche al termine. Con quello striscione “Cercasi sponsor per continuare il sogno: grazie mule” che eleva all’ennesima potenza le emozioni e i tanti occhi lucidi di una domenica d’aprile che pochi potranno dimenticare. Perchè, quel sogno, sono in tanti ancora a volerlo cullare.

Interclub Muggia-Fila S.Martino di Lupari 54-58 (15-10, 25-25, 42-39)

Interclub Muggia: Meola 5, Borroni 11, Primossi 4, Cumbat 7, Cergol 14, Castagna n.e., Ljubenovic 7, Palliotto 6, Moratto, Rosin n.e.. All. Jogan

Fila S.Martino di Lupari: Pegoraro 6, Granzotto 12, Cattapan 4, Stoppa 4, Aleotti 6, Sandri 14, Jagodic 8, Carlan n.e., Sbrissa 4, Artuso n.e.. All. Abignente

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Tentar non nuoce, affatto. Tanto più se hai la consapevolezza che te la puoi giocare fino alla fine, in barba alle posizioni finali di classifica e al roster rivale che sulla carta dovrebbe sovrastarti senza particolari problemi.

Muggia, dopo gara-1 persa solo nel finale a San Martino di Lupari, si lancia all’arrembaggio delle “Lupe” all’indomani della prova di carattere fatta vedere mercoledì scorso. Alla fine le tanto temute motivazioni differenti , che avrebbero dovuto spostare l’ago della bilancia nettamente verso il Fila, sono provvisoriamente finite a gambe all’aria: l’Interclub ha lottato come una leonessa, dando più di qualche fastidio alle avversarie che grazie al colpo di reni degli ultimi minuti ha trovato un 1-0 nella serie tanto provvidenziale quanto sudato, per quanto visto nei primi 40 minuti dei quarti di finale.

E’ dunque lampante come la formazione rivierasca, che teoricamente ha poco di più da chiedere alla propria stagione, creda ancora fermamente in una piccola impresa cestistica: la bellezza dei play-off è proprio insita in questo aspetto, dove una corazzata può far più fatica del necessario per superare una “barchetta” che si è messa lì per non permettere all’avversaria una comoda rotta verso i turni successivi. Le ragazze di Matija Jogan hanno imparato a convivere da tempo con questo “modus operandi”, un qualcosa che le stesse vorranno mettere in atto ancora una volta sul parquet amico di Aquilinia nel secondo match dei quarti di finale per la promozione in A1.

La volontà dell’Interclub è palese: pareggiare le sorti e giocarsi tutto il giocabile in gara-3, per provare ancora una volta l’emozione di un brivido lungo la propria schiena…e lungo quella di San Martino, che conta di chiudere baracca già domenica sera per poter pensare alle semifinali con qualche giorno di riposo in più. E che, soprattutto, si auspicherebbe di non tornare nuovamente al Palazzetto dello Sport di Via Leonardo per scacciarsi di dosso la resistenza rivierasca: in casa Interclub, si valuteranno attentamente nelle ore antecedenti al match le condizioni fisiche di Alice Palliotto (con la caviglia in disordine dopo la storta patita nella prima partita) e di Valentina Primossi (alle prese con una contrattura), che lo staff tecnico conta di recuperare par dare battaglia tutte assieme al Fila. In fin dei conti, per continuare nel proprio intento, meglio essere al completo per sbandierare vibratamente i sorci verdi davanti agli occhi delle “Lupe”…

Si gioca domenica 7 aprile 2013, palla a due alle ore 18.00: arbitreranno i signori D’Orazio e Marton, entrambi di Treviso.

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Indomito: se serve un aggettivo, è questo quello più calzante per definire il team rivierasco in gara-1. A guardare solamente il risultato conclusivo si finirebbe tratti in inganno, perchè il 55-47 con cui San Martino di Lupari vince la prima sfida di quarti di finale play-off è frutto di tanta, ma tanta fatica da parte della formazione di coach Abignente. Muggia ha sicuramente dimostrato di non voler compiere una ciclo-turistica in post-season, creando qualche grattacapo alle ben più coriacee venete che si son scrollate di dosso la pressione ospite sono nei minuti finali, non riuscendo praticamente mai a staccare l’Interclub che ha dato sempre l’impressione di restare in scia. Il Fila al termine ha comunque meritato la vittoria, per quel qualcosa in più che ha saputo esprimere sul parquet rispetto all’Interclub.

Si segna col contagocce nei primi dieci minuti, ma è S.Martino a sbagliare molto di più dal campo di quanto non lo faccia Muggia: le rivierasche, con la capitana Borroni già particolarmente ispirata (8 punti segnati nel quarto iniziale), chiude avanti di due lunghezze al 10′ (7-9). Le ospiti rimangono in vantaggio per metà della seconda frazione, momento in cui il Fila trova la parità a quota 13 e comincia a difendere più forte sulle avversarie, quasi in maniera asfissiante, costringendole a segnare due soli punticini in quasi cinque minuti: la compagine di Matija Jogan va al riposo grande sotto di sei (21-15).

L’Interclub cerca di mettere le cose a posto nell’immediato inizio di terzo quarto, quando i primi punti di Primossi danno il -2 alle rivierasche e, immediatamente dopo, la realizzazione di Borroni riconsegna il massimo equilibrio al 23′ (24-24); ma, così come avevano recuperato tutto lo svantaggio, le muggesane tornano nuovamente in riserva, riconsegnando alle padrone di casa il contro-break di 9-3 che fa chiudere avanti S.Martino di Lupari per 33-27.

Con qualche infrazione di 3 secondi in area pitturata non sanzionate dai fischietti nei confronti del Fila e senza l’ausilio di Palliotto, bloccata da una storta alla stessa caviglia che l’aveva fatta penare qualche settimana or sono, Muggia corre il rischio di perdere progressivamente contatto: e invece l’ultimo parziale del match rimane tiratissimo, con le venete praticamente sempre avanti nel punteggio ma con l’Interclub che non molla di un centimetro, trovando la prima tripla della serata con Ljubenovic a 4 minuti dal termine, dopo i 17 precedenti tentativi muggesani dalla lunga distanza andati a vuoto.

S.Martino trova l’allungo vincente a pochi istanti dalla sirena conclusiva, tirando un sospiro di sollievo e portandosi sull’1-0 nella serie: domenica si replica ad Aquilinia (ore 18) e di certo Muggia avrà in corpo tanta volontà di allungare il proprio campionato. E di far penare ancora un po’ le “Lupe” avversarie.

Fila S.Martino di Lupari-Interclub Muggia 55-47 (7-9, 21-15, 33-27)

Fila S.Martino di Lupari: Pegoraro 13, Granzotto 5, Cattapan 3, Stoppa 9, Aleotti 13, Sandri, Jagodic 8, Morao n.e., Carlan n.e., Sbrissa 4. All. Abignente

Interclub Muggia: Meola 3, Borroni 20, Primossi 6, Cumbat 3, Cergol 2, Castagna n.e., Ljubenovic 13, Palliotto, Moratto, Rosin n.e.. All.Jogan

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