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PSSNSpazzidea: sarà questa la sfida che sancirà la vincitrice di Crese Basket 2014. Nulla da fare in semifinale per Tormento e Idrotermozeta, che dovranno quindi accontentarsi della finalina di consolazione per il 3° posto.

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PSSN-Tormento 84-49 (primo tempo 46-28)

PSSN: Benvenuto 19, Negrato 3, Pozzecco 29, Glavina P.4, Glavina M. 2, Marega 4, Lorenzi 2, Polo, Fortunati 19, Scrigner 2.

Tormento: Franca 6, Amato, Kaljuderovic 7, Scollo 4, Storaci, Ianco 3, Rosso, Pianigiani 3 Mihailovic 16, Ferrara 12.

Una pioggia di punti e di canestri si abbatte sui “Tormentati”, che non riescono a bissare la buona prova di 24 ore prima contro Telecom e sono costretti ad issare nettamente bandiera bianca contro il PSSN di coach Kidzik.

L’equilibrio in campo è durato relativamente poco: dopo una prima fase di studio, il duo “oranje” formato da Pozzecco e Benvenuto ha spaccato letteralmente la partita in due. Con il 46-28 del 20′, il PSSN ha quindi controllato gioco e inerzia, allungando progressivamente nel punteggio e non dando più speranze ai “gialli”, pur generosi per tutto il corso del match ma con una difesa che ha concesso davvero troppo agli avversari.

Per il Tormento, è di Mihajlovic la palma di “losing effort” degli sconfitti, dopo una buona prova condita da 16 punti: grazie anche alle ampie rotazioni a propria disposizione, i “Passionari” festeggiano invece l’approdo alla finalissima con ben tre effettivi a chiudere in doppia cifra (Pozzecco, Benvenuto e Fortunati).

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Spazzidea-Idrotermozeta 76-67 (primo tempo 48-35) 

Spazzidea: Ruggiero 20, Rolli 6, Mola 2, Susmel 4, Radesich 20, Doddis 2, Zornada 10, Vrtlar 12.

Idrotermozeta: D’Agnolo 6, Lerini 10, Stefani 9, Mosetti 2, Franceschin 20, Maiola 13, Trimboli 7.

Lo scontro tra due delle corazzate del torneo premia Spazzidea, che avrà dunque la possibilità di bissare il successo dello scorso anno all’interno della finale di sabato 12 luglio.

76-67 il risultato finale in favore degli “All-Blacks”, che trovano in Radesich l’arma non convenzionale da affiancare al solito chirurgico “Payo” Ruggiero. Ventello per entrambi e sconfitta per Idrotermozeta, che si ferma a un passo dall’ultimo atto di Crese Basket: eppure, dopo il +15 di Spazzidea all’intervallo, la partita si era completamente riaperta sul -4 a quattro minuti dal termine. La solita buona prova di Franceschin e Maiola – accompagnata dal grande sacrificio di Trimboli a presidiare il pitturato – non è però bastata per avere la meglio sui “neri”, che chiudono in volata tutti i discorsi e lanciano con veemenza il guanto di sfida contro PSSN, per una finalissima che si preannuncia tutta da gustare.

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In attesa del capitolo finale di sabato sera, il week-end che chiude il Crese Basket 2014 inizia quest’oggi con due scontri, validi per le posizioni finali di rincalzo.

Alle ore 20 sarà battaglia tra A-Team e Puma per evitare l’ultimo posto assoluto, a seguire invece la formazione rosa dell’8° Meraviglia se la vedrà con Telecom per tentare di aggiudicarsi la quinta piazza del torneo.

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La pioggia battente non ha minimamente fermato la seconda giornata di quarti di finale di Crese Basket 2014. Con il preannunciato trasferimento al coperto della palestra “Pacco” di Muggia, due belle partite hanno decretato le altre due semifinaliste che, assieme alle già qualificate PSSN e Idrotermozeta, entrano a far parte della lista di papabili vincitrici del torneo.

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8°Meraviglia-Spazzidea 90-97 (primo tempo 40-51)

8° Meraviglia: Castelletto 5, Capolicchio 34, Policastro 15, Castellan 7, Bianco 11, Silli 7, Albano 4, Trimboli 7

Spazzidea: Susmel 9, Mola 13, Rolli 16, Zornada 17, Doddis 9, Ruggiero 33.

Può una sfida, almeno sulla carta considerata “impari”, diventare la miglior partita sinora vista al Crese Basket 2014? Sì, a patto di chiamarsi “8° Meraviglia”: la formazione 100% rosa rende infatti la vita complicata ai campioni in carica di Spazzidea, che vincono per 90-97 in un match a dir poco scoppiettante, equilibrato per lunghissimi tratti di partita e con entrambi gli attacchi saliti prepotentemente in auge lungo tutti i quaranta minuti di contesa.

Sono mani caldissime, specialmente dalla lunga distanza, il leit-motiv della prima partita andata in scena mercoledì sera. E sono in particolare due effettivi in campo, uno per parte, a fare la voce grossa dall’arco dei 6 metri e 75: Elena Capolicchio (ritratta nella foto di Matteo Nedok, a dir poco indemoniata con le sue 8 “bombe” insaccate e i relativi 34 punti messi a referto) e “Payo” Ruggiero (33 alla fine) hanno dato reale spettacolo alla “Pacco”, entrambi ben supportati dal resto delle loro rispettive squadre.

L’8° Meraviglia, che ha avuto una Stefania Filippas in qualità di assatanata head-coach di serata, va avanti al 3′ sull’11-9, portandosi anche sul +5 con la realizzazione di Silli, prima di venire rintuzzata da Spazzidea che mostra i muscoli, portandosi su un rassicurante +15 a quattro minuti dalla prima sirena. Le “Meraviglie” però non ci stanno, riavvicinandosi ai “neri” grazie a un tiro con parabola incredibile di Cate Bianco, seguita da una tripla di Policastro. E’ poi Zornada, allo scadere del primo tempo, a piazzare un incredibile buzzer beater da metà campo che ridà la doppia cifra di vantaggio a Spazzidea.

L’inizio di ripresa vede una grande pressione difensiva da parte delle “All-Pink”, con Capolicchio e Castelletto che si buttano senza paura contro i nerboruti avversari, riversandosi poi in contropiede per un paio di appoggi comodi a tabellone. I “neri” continuano invece a mettere a ferro e fuoco il perimetro, con un Ruggiero formato monstre (+10 al 25′): l’8° Meraviglia rimane però attaccata al match, colpendo dalla lunga distanza con Silli, Capolicchio e Policastro. E’ addirittura -4 a 120” dalla fine, complice anche una fase di gara dove si esaltano sia Albano che Castellan: ma è nuovamente Zornada a sparecchiare definitivamente la tavola, grazie a un paio di canestri decisivi. Spazzidea vola così in semifinale, ma quanta fatica per domare le leonesse in maglia blu!

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Tormento-Telecom 62-50 (primo tempo 33-23)

Tormento: Kaljuderovic 16, Scollo 8, Ianco 2, Amato 5, Storaci 4, Franca 2, Pianigiani 2, Mihajlovic 23.

Telecom: Ferin, Russolo 8, Petronio, Novel 5, Cernivani 5, Gherdol 27, Scrigner 3, Bratos 2.

Meno equilibrio, ma decisamente più fisicità in campo, nell’ultimo quarto di finale di Crese Basket 2014: vince il Tormento per 62-50, che ha saputo staccare gli avversari di turno di Telecom lungo il corso del primo tempo, mantenendo poi un buon vantaggio senza poi correre eccessivi e ulteriori rischi.

Si va poco di fioretto e tanto di sciabola nei 40 minuti regolamentari, con molti contatti al limite del fallo e difese che anestetizzano gli attacchi. Il Tormento prova un primo allungo sul 15-7 grazie a Kaljuderovic e Scollo, proseguendo il buon momento con Amato che regala il +10 sul 25-15: i gialli non pagano eccessivo dazio sul terzo fallo fischiato a “Fuffo” Ianco, mentre Telecom ha un volenteroso Novel a conquistarsi diverse gite in lunetta, spesso però non tramutatesi in punti sonanti. E’ Gherdol a prendersi quasi totalmente carico dell’attacco “telefonico”, tuttavia i “tormentati” riescono a mantenere la doppia cifra di vantaggio alla prima sirena.

Si continua a combattere in maniera molto fisica da ambo le parti anche durante il secondo tempo: Telecom ha un lampo di orgoglio, arrivando fino a -6 ancora con un Gherdol superstar (chiuderà con 27 punti all’attivo), ma il ritorno di fiamma dei “gialli” porta la firma di Mihajlovic, vera spina nel fianco in pitturato. Il Tormento vola a +15 e chiude baracca e burattini a tre minuti dal termine, anche sulla via tracciata dai canestri finali di Scollo.

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Questo il programma delle prossime partite, con le semifinali in programma quest’oggi(in caso di pioggia, le gare si disputeranno nuovamente alla palestra “Pacco”). Venerdì invece spazio alle finali per il 5°-6° e 7°-8° posto:

1° semifinale: PSSNTormento (giovedì 10 luglio, ore 20: in caso di pioggia, inizio ore 20.45 alla palestra “Pacco”)

2°semifinale: IdrotermozetaSpazzidea (giovedì 10 luglio, ore 21: in caso di pioggia, a seguire dopo la gara PSSN-Tormento)

Finale 7°-8° posto: A TeamPuma (venerdì 11 luglio, ore 20)

Finale 5°-6° posto: 8° MeravigliaTelecom (venerdì 11 luglio, ore 21)

 

 

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La serata dell’8 luglio 2014 non passerà alla storia solamente per la mega-imbarcata carioca – ottenuta per mano teutonica – ai mondiali di calcio in Brasile. Ma, in particolar modo, per la qualificazione alle semifinali di Crese Volley del Team SDS che, da brutto anatroccolo di chi non ha propriamente la pallavolo nel proprio DNA si è progressivamente trasformato in un graziosissimo cigno, tale da fare invidia al tanto decantato pennuto della fiaba di Hans Christian Andersen.

Mai sconfitta al tie-break, come quella patita contro Fisiovolley, poteva essere più dolce: nonostante l’1-2 rimediato  martedì sera, grazie al miglior quoziente-punti i “sandrini” centrano l’ingresso nell’Olimpo delle quattro migliori formazioni del torneo. E poco importa se si è utilizzata la…porta di servizio per centrare questo nobile traguardo: Elsitodesandro.it ha dimostrato di meritare un posticino tra le “grandi”, certamente non solo per l’ubriacante idiozia che ha contagiato tutto il villaggio Crese di Borgo San Sergio nei giorni addietro, ma per tutta una serie di validi e comprovati motivi.

La sola gara di ieri sera, che da una parte ha confermato l’ “allergia sandrina” per i terzi e decisivi set (anche contro NPC2 era arrivata una sconfitta sul filo di lana), ha contemporaneamente sottolineato la voglia – e la concreta efficacia – nel poter battagliare anche contro altri team notevolmente più tecnici. Tutto questo lo puoi mettere in mostra solamente se hai cuore, tenacia, orgoglio smisurato e anche un bella dose di faccia tosta: tanti elementi che (questi sì) sono insiti in tutti i componenti bardati di maglia rossa con alabarda bianca in rilievo. E che molte altre squadre non hanno davvero il lusso di poter disporre.

Che fosse una gara diversa da tutte le altre lo si è capito sin dal primo scambio sotto rete: la consueta e proverbiale stupidità di alcuni componenti del Team SDS si è trasformata in furia agonistica, specie dopo un primo set perso malamente per 25-14 dove Fisiovolley ha decisamente recitato il ruolo di padre padrone. L’immagine del vice-capitano “Carpa”, mutato in pochi istanti da “Stupidin con l’elica” a bestia idrofoba che ha rischiato di calpestare anche i cagnolini presenti a bordo campo, è l’istantanea di una metamorfosi che ha coinvolto tutti i sandrini attivi sul “Campo 2”. Poco spazio a scherzi da prete e battute pecorecce: dal secondo set in poi è stata letteralmente dissotterrata l’ascia di guerra, con un parziale di 7-0 iniziale che ha completamente rovesciato l’inerzia in campo, permettendo ai “rossi” di arrivare sul 25-16 e al conseguente 1-1 che ha significato tie-break.

Non si è assolutamente andati avanti a colpi di fioretto nell’ultimo set: la tensione sul verde di Via Petracco si poteva tagliare con un decespugliatore, con tante discussioni in campo e un “VIEME!” – chiaro segnale di sfida, volato da parte dei “Fisio” e recapitato su sponda sandrina – che è stata la scintilla per accedere ancor di più la forza psichica del Team SDS. L’interesse per quanto succedeva nel tie-break ha poi coinvolto anche gli altri campi da gioco antistanti, con tanti curiosi a seguire le fasi decisive: ogni punto è diventato un tourbillon di emozioni, ogni affondo vincente in schiacciata o salvataggio in extremis si è portato dietro un mix di urla di giubilo e di grida di incitamento. Diversi gli “stalli messicani” avvenuti dentro e fuori dal campo, tra “out” chiamati dai sandrini e apostrofati con “Ma se la palla era dentro di 2 metri!” da parte degli avversari, e invasioni a rete poi sanzionate ai danni di una o dell’altra squadra: il testosterone è di fatto esploso a livelli di un’eruzione vulcanica. Alla fine Fisiovolley la vince per 15-11, non senza fatica: ma ciò che ha più valore per i “sandrini” è quello di essere ancora dentro al torneo. Con le carte in regola per poter ancora vendere cara la pelle a chiunque.

“Difficilmente in passato ho provato le stesse sensazioni in panchina come quelle di stasera”, è l’intervento del presidente El Sander, trasmesso in diretta dal 5° canale della filodiffusione della Rai, il quale ha seguito l’evolversi del match di via Petracco interrompendo temporaneamente la normale programmazione di musica classica. “C’è stato davvero poco spazio al folklore e allo spasso, già questo delinea come la nostra voglia di imporci sul campo abbia provvisoriamente messo da parte tutto il nostro bagaglio di idiozie gratuite. E’ stato un segnale forte, un qualcosa che ci ha spinto ad andare oltre i nostri limiti e a mettere davvero in campo tutto ciò che avevamo dentro. Dove abbiamo perso a livello di risultato, abbiamo però vinto per carica agonistica: questa è la conferma che la squadra ha tanto potenziale, specie sul lato del carattere”.

Lo “00” sandrino, che ha nuovamente condotto le operazioni sul campo al posto del “CapoTreno” Bubo, ha le idee chiare su quello che attende il team SDS nelle semifinali in programma venerdì 11 luglio: “Essere arrivati a questo punto è di per sé grande motivo di orgoglio personale, specie se consideriamo il fatto che solo “Ale” è una pallavolista a tutti gli effetti e che con questi presupposti la nostra formazione ha già ottenuto un grande risultato. Sappiamo quanto difficile sarà ora fronteggiare le avversarie che si presenteranno al nostro cospetto, ma ce la giocheremo sino alla fine, con tutta la tranquillità di chi può affrontare senza pressioni la parte finale di questa Crese. Di certo, non abbiamo ancora esaurito la nostra voglia di stupire: questo è un monito per qualsiasi compagine che affronteremo”.

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Con ancora negli occhi le immagini della splendida prestazione della Bruno Bianchi, la Pallanuoto Trieste si appresta ad affrontare gara 2 di semifinale play-off del campionato di serie A2 maschile. Si gioca mercoledì 26 giugno, nella piscina di Civitavecchia (con inizio alle ore 21.00) e senza ombra di dubbio i padroni di casa cercheranno in tutti i modi di riscattare il capitombolo di sabato scorso. Anche perchè Calcaterra e compagni sono praticamente con le spalle al muro dopo il 14-12 subito dalla Pallanuoto Trieste in gara 1: vincere o concedere agli alabardati il via libera per una clamorosa qualificazione alla finale play-off.

Il gruppo di Ugo Marinelli ha badato soprattutto a recuperare le energie dopo una partita durissima, dove proprio la miglior tenuta fisica dei triestini ha svolto un ruolo determinante in particolare nella seconda parte di gara. “Ci siamo concentrati soprattutto su di noi – spiega l’allenatore della Pallanuoto Trieste – con due partite così ravvicinate è quasi impossibile preparare qualcosa di nuovo sotto il piano tattico. La squadra comunque vive un buon momento di forma, andiamo a Civitavecchia con l’intenzione di chiudere il discorso qualificazione. Anche se sappiamo che sarà durissima”. In gara 1 lo straordinario pubblico della Bianchi ha spinto alla grande la Pallanuoto Trieste, in gara 2 il tifo sarà tutto dalla parte dei laziali. “Certamente – continua Marinelli – troveremo un ambiente particolare, probabilmente senza eguali in Italia. Ma noi dovremo giocare la nostra partita, senza farci condizionare da quello che accadrà sugli spalti”.

A Civitavecchia sarà battaglia, anche perchè il successo alabardato di gara 1 non ha certo ribaltato la scala di valori, con i laziali che possono comunque contare su una evidente superiorità tecnica. “Su questo non ci sono dubbi – racconta ancora l’allenatore della Pallanuoto Trieste – e proprio per questo dovremo giocare un’altra partita praticamente perfetta. Sabato scorso siamo stati bravissimi in fase offensiva, con 14 gol fatti, davvero tanti per noi. Dobbiamo però migliorare in difesa e provare a concedere qualcosa in meno ai loro fortissimi tiratori. Ma sappiamo che hanno tanta qualità e arginare i vari Djogas, Muneroni, Foschi e soci non sarà affatto facile”.

Morale alto e grande fiducia in casa Pallanuoto Trieste, che ha preparato la trasferta di Civitavecchia senza particolari pressioni ma con la solita attenzione. Il gruppo è pronto, l’impresa sembra di quelle impossibili, ma gli alabardati hanno dimostrato di possedere insospettabili riserve di energia. E a Civitavecchia bisognerà dare davvero tutto.

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Siamo vicini all’atto finale della X-LEAGUE, il campionato di pallacanestro per non tesserati organizzato dalla All In Sport ASD; si sono svolte in settimana le gare d’andata delle semifinali, che hanno coinvolto Idrotermozeta, Tormento Basket, Stankos/Mida4 e Spazzidea.

Pronostici rispettati in ambo le semifinali, dal momento che le formazioni favorite si sono riuscite ad imporre: più fatica del previsto, però, per Idrotermozeta. Il team di Paolo Zacchigna, infatti, se l’è vista brutta contro il Tormento Basket, vera sorpresa del torneo che ai quarti di semifinale ha eliminato i più blasonati Sarcastici: Boschi lancia i “gialli” di La Fortezza con un primo periodo da urlo, risultando produttivo anche da tre punti.
Idrotermozeta, senza il play Trimboli, ha qualche problema con le percentuali e finisce a meno otto il primo periodo, poi con la grinta di Lerini e con il preziosissimo “Ciro” Ferrara dalla panchina, riesce a risalire la china ed a riagganciare gli avversari. Dall’altra parte il bomber Cleva ci mette del suo, insieme ad un positivo Pianigiani sotto canestro, ma comunque il match torna in equilibrio, perchè il gioco di squadra dei “termici” mette in luce a turno diversi giocatori. Questa volta è il turno di Rasman, che si impone dentro l’area sia a rimbalzo che con le sue lunghe leve, riuscendo a trovare anche qualche punto importante: nel finale, un recupero di Cleva sembra poter portare il Tormento alla vittoria, ma ci pensa “Mick” Michelone ad allontanare i suoi con sei punti di fila. Il nervosismo gioca brutti scherzi al Tormento, che si prende un fallo tecnico, sfruttato con esperienza da Lerini, che allunga fino al +7 conclusivo.

Meno combattuta, invece, l’altra semifinale: gli Stankos/Mida4 non hanno avuto troppi problemi con una Spazzidea che presenta alla palla a due il rinforzo Daniel Puzzer, schierato per la prima volta nel torneo. Il lungo, però, non basterà a “Payo” Ruggiero, dal momento che dall’altra parte c’è Alessandro Bortolot ad illuminare la manovra della sua squadra: conclusioni mortifere per l’esperto playmaker degli Stankos/Mida4, oltre a pregevoli assist per un Fortunati da 4/4 nel tiro pesante durante il primo quarto. Dopo dieci minuti è 33-16 e gli Stankos/Mida4 non devono far altro che gestire, pure se Kidzik chiede massima concentrazione fino alla fine, per aumentare a dismisura il margine da gestire nella gara di ritorno: insieme a Bortolot e Fortunati si mette in luce pure il rientrante Gabriele Crevatin, sempre importante con il suo morbido tiro frontale, mentre in casa Spazzidea non basta il solito Mattia Pavani (28), che lotta egregiamente ma è davvero troppo solo.

IDROTERMOZETA – TORMENTO BASKET 74 – 67

Idrotermozeta: Lerini 11, Ferrara 14, Maiola 14, Franceschin 6, Garbassi, Zacchigna ne, Rasman 8, Serschen 10, Michelone 9, Gant 2.

Tormento Basket: Cleva 21, Vlacci 4, Boschi 20, Gois 5, Franca 2, Ianco 4, Pianigiani 11, Rakic, Amato.

Parziali: 13-21; 33-34; 53-54


Arbitro: Bassi di Trieste

STANKOS/MIDA4 – SPAZZIDEA 98 – 66

Stankos/Mida4: Serafini 2, Patarino 10, Scrigner C. 4, Fortunati 28, Suerz 2, Crevatin 17, Bortolot 26, Cotterle 8, Bortoli 1.

Spazzidea: Susmel ne, Mola ne, Benvenuto 6, Rolli 5, Puzzer 4, Ruggiero P. 5, Pavani 28, Gherlani 3, Ducic 5, Radesich 8.

Parziali: 33-16; 55-34; 73-44

Arbitri: Bassi e Chenich di Trieste


Note: falli tecnici a Bortolot e Ruggiero P.

Prossimo Turno:

MARTEDI’ 23/4: Tormento Basket – Idrotermozeta (ore 21.00, Palestra “Bojan Pavletic” – Strada di Guardiella 7)

MERCOLEDI’ 24/4: Spazzidea – Stankos/Mida4 (ore 21.30, Palestra “Bojan Pavletic” – Strada di Guardiella 7)

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