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La Querciambiente Muggia trova l’acuto nell’ultima giornata di regular season di A2 femminile: in una gara ininfluente ai fini della classifica della prima fase (Interclub già matematicamente ai play-out, l’Ecodent Alpo sicura invece della poule promozione), le rivierasche battono di tredici lunghezze in trasferta la compagine di Villafranca di Verona, trovando la seconda vittoria assoluta in campionato.

Il 59-72 porta senza alcun dubbio la firma di Mia Masic, a referto con 32 punti e grande trascinatrice nel corso di un match ben interpretato da una Querciambiente che ha dovuto fare a meno di Francesca Policastro, operata di appendicite. Una ventata dunque di positività in casa muggesana, che dovrà però essere confermata già sabato prossimo quando avrà inizio la post-season (sette le squadre partecipanti, con gare di andata e ritorno). L’imperativo d’obbligo in casa Interclub è ripartire proprio dalla prova contro l’Alpo, archiviando alla svelta una prima parte di torneo contrassegnata da due sole “W” in 16 match disputati.

Ecodent Alpo-Querciambiente Muggia 59-72 (21-23; 33-39; 46-56)

Ecodent Alpo: Borsetto 5, Rossi 9, Ruffo 4, Zanella 2, Bottazzi, Petronio ne, Pavanello 5, Zanardelli 6, Fumagalli 4, Carraro 2, Terenzi 8, Monica 14. All.: Soave

Querciambiente Muggia: Masic 32, Castelletto, Capolicchio 11, Pregarc ne, Puzzer, Zizola 11, Policastro A. 10, Reppi ne, Rosin 4, Mezgec 4. All.: Trani

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Dopo aver cullato – per 30 minuti abbondanti – il sogno di cancellare lo “0” dalla casella delle vittorie in campionato e dei punti in classifica, la Querciambiente si sveglia nuovamente di soprassalto. Un’altra delusione si materializza per la squadra allenata da Mauro Trani, che contro l’Astro Cagliari disputa un match sensibilmente migliore rispetto a quelli precedentemente giocati, issando però bandiera bianca nei minuti finali: ad Aquilinia finisce 65-75 per le sarde, abili a trovare il break decisivo a cavallo tra terza e ultima frazione, nel momento in cui Muggia si è ritrovata in debito d’ossigeno (specialmente a livello difensivo), gustando per la sesta volta consecutiva l’amaro sapore della sconfitta.

Con un inizio prettamente di marca ospite (+8 esterno sull’ 7-15, limato dai punti di Alice Policastro per il 17-21 in un ambito dove si registra la buona propensione dal perimetro da parte di entrambe le formazioni), è poi Masic a ergersi quale protagonista assoluta nel secondo quarto, con la Querciambiente che chiude col sorriso alla pausa lunga avanti per 38-35. Ljubenovic – ex di turno – si mette in proprio nella terza frazione, portando a scuola la difesa di casa in pitturato: ma è nel tiro pesante che l’Astro dà una prima spallata al match, dapprima sul +5 a dieci dalla fine (51-56) e poi – con una Marcello in serata di grazia – piazzando l’allungo decisivo al 35′, col 59-68 che tappa le ali al recupero muggesano malgrado la grande generosità mostrata dal duo formato da Nicole Mezgec e Francesca Policastro. Muggia è dunque costretta a leccarsi le ferite, in attesa della prima “W” stagionale che ancora stenta ad arrivare.

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Querciambiente Muggia-Astro Cagliari 65-75 (17-21, 38-35, 51-56)

Querciambiente Muggia: Masic 15, Castelletto 6, Pregarc, Zizola 4, Capolicchio 11, Policastro F. 6, Puzzer, Policastro A. 18, Rosin 1, Mezgec 4. All. Trani

Astro Cagliari: Ljubenovic 15, Gambino, Gravina, Martellini 14, Marcello 25, Laccorte 6, Cavalieri, Canalis, Fidossi 14, Ganga 1. All.Zedda

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La Querciambiente Muggia cede nettamente contro la formazione del Kranj, militante nella massima serie slovena: ad Aquilinia l’amichevole finisce 53-77 per le ospiti, in una gara che le ha viste avanti praticamente dal primo all’ultimo minuto. Le rivierasche hanno sicuramente pagato la maggior tecnica delle avversarie, a cui va unito un miglior stato di forma fisica rispetto alle padrone di casa, ancora nettamente in fase di rodaggio.

Con una difesa aggressiva praticamente sino dalla palla a due, su cui c’è anche tanto pressing a tutto campo su fronte sloveno, Kranj mette immediatamente la testa avanti nel punteggio. Dal conto suo, Muggia si affida ai suoi effettivi di maggior talento, trovando alcune buone giocate sull’asse Masic-Zizola e reggendo l’urto sino alla tripla di Capolicchio del -3 (7-10). La Querciambiente fa poi però i conti con qualche palla persa di troppo e la maggior fisicità delle avversarie, che volano a +10 alla prima sirena (16-26); le ospiti infilano un ulteriore parzialino a inizio di seconda frazione, prima di un ritorno di fiamma rivierasco con Castelletto e Rosin – abili a portare punti dalla panchina – e Masic, quest’ultima a ergersi quale principale terminale offensivo muggesano. Sul 27-39 del 17′ la Querciambiente si blocca, permettendo il break di 5-0 ospite per il -17 a metà gara.

Kranj scappa definitivamente via in apertura di terzo quarto, quando un ulteriore 10-2 spacca in due il match (29-56). L’Interclub prova a tenersi a galla con i punti di Capolicchio (6 di fila in tre minuti), ma le slovene mettono il pilota automatico e chiudono a +26 la penultima frazione; nei dieci minuti finali, sono nuovamente Masic e Zizola a portare gran parte dei punti per la Querciambiente, anche se la partita per le avversarie è già abbondantemente in ghiaccio.

Querciambiente Muggia-Kranj 53-77 (16-26, 27-44, 37-63) 

Querciambiente Muggia: Meola, Masic 16, Castelletto 4, A.Policastro 3, F.Policastro 1, Zizola 14, Capolicchio 11, Reppi, Rosin 4, Puzzer. All. Trani

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La Querciambiente Muggia si congeda dal proprio pubblico con una sconfitta per 54-73 contro la Piramis Torino, in una gara ininfluente ai fini della classifica (rivierasche ormai già fuori dai play-off, piemontesi matematicamente quarte dopo l’exploit dell’SGT a Genova).

Grande equilibrio a inizio match, con micro-vantaggi che si alternano da ambo le parti: è poi Torino a mettere in atto una mini fuga, grazie ai punti di Coen e Quarta e alla contemporanea sterilità offensiva delle padrone di casa. E’ +7 ospite alla prima sirena, con l’Interclub che riesce a reagire e a piazzare il contro-break con Cumbat e Capolicchio, riuscendo anche ad andare in vantaggio sul 24-22: in questo frangente, una sorta di duello a distanza tra Fragiacomo (7 punti nel solo secondo quarto) e Quarta (16 in tutto nei primi venti minuti) si risolve a favore della Piramis, che va al riposo lungo in vantaggio per 35-41.

Torino tiene un buon gap lungo tutto il corso della ripresa: le ospiti, sospinte anche da un’Albano in doppia cifra, riescono a mettere a debita distanza la Querciambiente dal 25′ in poi. Muggia, costretta sino alla fine a rincorrere, vede poi allontanarsi definitivamente le avversarie, che chiudono la contesa sul +19. Da segnalare, sul fronte rivierasco, l’esordio in serie A2 della giovanissima Nika Pregarc, mandata in campo da coach Mauro Trani nel finale di partita.

Querciambiente Muggia-Piramis Torino 54-73 (13-20, 35-41, 45-54) 

Querciambiente Muggia: Meola 2, Cergol, Castelletto 5, Cumbat 9, Romagnoli 8, Fragiacomo 7, Capolicchio 12, Richter 2, Palliotto 9, Pregarc. All. Trani

Piramis Torino: Rosso 5, Di Giacomo 3, Montanaro 6, Quarta 23, Coen 14, Domizi 4, Balbo 2, Santuz, Albano 10, Salvini 6. All. Petrachi

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Dopo essersi districata per bene nel “labirinto” costruito da Torino, la Querciambiente perde sul più bello il proprio filo di Arianna: la Piramis fa suo lo scontro tra dirette rivali per la conquista di un posto nei play-off, imponendosi col punteggio di 61-55 e rendendo amaro per Muggia l’ultimo turno di andata in Poule Promozione. 

E’ una doccia gelata per la compagine di Mauro Trani, conscia di aver davvero sprecato una grande occasione specialmente per come si erano sviluppate le cose nel corso della partita. Seppur il match sia sempre rimasto sui binari dell’equilibrio, le rivierasche avevano mantenuto la testa avanti per gran parte dei quaranta minuti regolamentari: le piemontesi hanno poi saputo risolvere la partita negli ultimi 180 secondi, nel momento in cui le ospiti sono inopinatamente andate fuori giri, permettendo alle padrone di casa di piazzare il break di 12-2 che ha poi chiuso i conti.

Con buone percentuali da tre, unite alla precisione di Palliotto, Muggia risponde colpo su colpo alle piemontesi, ispirate da Quarta e Domizi: la Querciambiente vola anche a +7, prima di essere quasi raggiunta dalla Piramis sul 21-20. Tale trend continua praticamente per tutta la partita, con le rivierasche a comandare quasi sempre le operazioni, chiudendo sulla seconda sirena a +3 (31-34) e, lavorando bene in pitturato con Cergol, restando avanti anche al 30’ sul 46-48. Muggia, anche se con grande fatica, sembra poter reggere l’urto piemontese sino alla fine, tuttavia a tre minuti dalla fine cambia completamente lo scenario: Torino prende in mano la situazione, segnando a ripetizione e tappando completamente le ali rivierasche. L’Interclub si spegne all’improvviso, provando a riattivarsi con Palliotto ma lasciando alla fine i due punti a una Piramis che scavalca proprio le muggesane al quarto posto in classifica, l’ultimo utile per la post-season.

Piramis Torino-Querciambiente Muggia 61-55

Piramis Torino: Rosso, Di Giacomo, Montanaro 7, Quarta 22, Coen 10, Domizi 9, Balbo, Santuz 4, Albano, Salvini 9. All.Petrachi

Querciambiente Muggia: Meola, Borroni 12, Cergol 8, Castelletto n.e., Cumbat 6, Romagnoli 8, Fragiacomo 3, Capolicchio 6, Palliotto 12, Reppi n.e. All.Trani

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Piccolo, brusco ritorno con i piedi per terra per la Querciambiente Muggia, nella prima delle due sfide casalinghe consecutive di Poule Promozione: l’Interclub cede i due punti all’Almo Nature Genova, quest’ultima meritatamente vittoriosa ad Aquilinia per 50-59 e capace di agganciare a quota 10 in classifica proprio le rivierasche.

A dispetto di quanto fatto vedere la scorsa settimana al “PalaGiordani”, la compagine muggesana si è dimostrata la copia sbiadita della formazione che era stata capace di mettere sotto scacco Milano. Tutto il merito va alle liguri della NBA-Zena, brave a tenersi avanti nel punteggio per 38 minuti abbondanti di gara, piazzando il break decisivo nell’ultimo quarto. Di fatto, Muggia ha sofferto abbondantemente la fisicità della compagine di coach Vaccaro, non riuscendo mai a trovare una discreta continuità offensiva (il 29% totale al tiro testimonia la serata infelice in fase realizzativa), finendo poi con l’inseguire Genova per gran parte del match e arrendendosi nel finale di gara.

La Querciambiente, nonostante un primo quarto fatto da parecchi tiri al piccione, riesce a non pagare eccessivo dazio alla 1° sirena, sotto di sole due lunghezze (10-12) dopo essere stata anche a -7. Le serpentine di Costa in penetrazione, la buona mano di De Scalzi dal perimetro e la solidità di Bestagno mettono a dura prova la pazienza delle ragazze di Mauro Trani: Muggia in attacco va spesso in riserva di ossigeno, il più delle volte con tiri senza ritmi e passaggi telefonati che sono preda delle avversarie. La mano dolce di Capolicchio permette all’Interclub di chiudere a distanza minima anche il secondo quarto (26-29) e per la Querciambiente, dopo la pausa lunga, torna la consapevolezza di poter migliorare le proprie trame di gioco: ne è testimonianza il primo vantaggio di partita, con il canestro dalla media distanza di Palliotto che al 27′ sembra poter dare parecchia inerzia alle padrone di casa (36-35). Tutto completamente sbagliato: l’Almo Nature stringe i denti e non riesce solo a mettere nuovamente la freccia alla penultima sirena (38-41, con canestro allo scadere di Bindelli) ma è capace anche di dare la spallata decisiva negli ultimi dieci minuti. E’ De Scalzi ad essere protagonista, con un anti-sportivo conquistato in apertura di frazione e con un gioco da tre punti 120 secondi più tardi: Genova scappa sul +8 al 34′ e da lì non si volterà più indietro. Muggia si affanna a recuperare il gap, tenta di ricucire lo strappo con le proprie giocatrici sin lì più efficaci (su tutte, Cergol e Borroni) ma issa progressivamente bandiera bianca nel momento in cui l’Almo Nature arma i cannoni dalla lunga distanza e piazza un paio di triple contro la difesa a zona, per una doppia cifra di vantaggio che diventa fardello troppo pesante da recuperare in ambito rivierasco.

Querciambiente Muggia-Almo Nature Genova 50-59 (10-12, 26-29, 38-41) 

Querciambiente Muggia: Meola, Borroni 14, Cergol 8, Castelletto, Cumbat, Romagnoli, Fragiacomo 5, Capolicchio 14, Palliotto 9, Rosin n.e. All. Trani

Almo Nature Genova: Bestagno 16, Bindelli 4, Piermattei n.e., Belfiore 2, Cerretti 1, Policastro n.e., Algeri 2, Principi 7, De Scalzi 18, Costa 9. All. Vaccaro

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L’ A.s.d. Pallacanestro Interclub Muggia è lieta di comunicare che, in occasione delle future partite casalinghe di Poule Promozione che la 1° squadra disputerà ad Aquilinia, saranno previste le telecronache in diretta streaming di tutti i match che si disputeranno al palazzo dello sport di Piazzale Menguzzato.

Le partite che vedranno opposta la Querciambiente Muggia ad Almo Nature NBA-Zena Genova (sabato 8 febbraio, ore 20.30), Paddy Power Sesto S.Giovanni (sabato 15 febbraio, ore 20.30), Il Ponte Milano (sabato 1° marzo, ore 20.30) e Piramis Torino (sabato 5 aprile, ore 20.30) verranno trasmesse “LIVE” grazie alle riprese di Fluido.tv, società legata al mondo del video sul web che, già dalla stagione 2006/07, è al fianco dell’A.s.d. Pallacanestro Interclub Muggia quale media partner.

Il link di riferimento per seguire le dirette streaming sarà il seguente: http://www.muja.it

La società ricorda inoltre che le interviste del dopo-gara e la differita-web delle sopraccitate gare di campionato saranno visibili, come di consueto, sul sito ufficiale della squadra (http://www.pallacanestrointerclubmuggia.it) e su Elsitodesandro.it (http://www.elsitodesandro.it).

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Con l’invito al “Gran ballo della Poule Promozione” ben stretto tra le mani, la Querciambiente inizia nel prossimo week-end il cammino verso otto, calienti sfide di campionato, con un obiettivo chiaro: conquistare un posto ai play-off.

Archiviata con successo (e con discreto anticipo) la pratica-salvezza, per l’Interclub ora si prospetta una parte di stagione dove sarà davvero possibile recitare un ruolo da protagonista. Innanzitutto, per la “comodità” di partire già con un discreto gruzzoletto di punti (ben otto, a pari merito con la sorprendente Ginnastica Triestina, che pone le rivierasche al secondo posto in graduatoria), ma più in generale perché le ragazze di Mauro Trani hanno la volontà di dare un segnale tangibile al raggruppamento Nord appena costituito, senza l’assillo di guardarsi alle spalle e con tutta la tranquillità interiore di chi ha una voglia matta di restare a lungo nei piani alti della classifica.

Diventare una “mina vagante” è un po’ una caratteristica che, nel corso della sua storia recente, Muggia ha imparato a sfoderare nei momenti più importanti di stagione. Ne è ben cosciente la Sanga Milano (da poco sponsorizzata dalla casa d’aste “Il Ponte”), prima avversaria della Querciambiente nella Poule Promozione, che fu estromessa dalla lotta-promozione proprio dalla compagine rivierasca un paio di stagioni fa. Oltretutto, il fatto di incontrare la squadra di coach Pinotti che annovera giocatrici del calibro di Gottardi, Stabile e Frantini, in più di qualche occasione ha procurato all’Interclub lo stesso effetto che produce un drappo rosso sventolato davanti agli occhi di un toro della corrida. Sarà con questo spirito che Muggia partirà alla volta del “PalaGiordani”, con il valore aggiunto di un torpedone di tifosi al seguito che potrà ulteriormente scaldare i cuori rivieraschi sul parquet: gli ingredienti per una buona prova muggesana a Milano ci sono tutti, sarà compito di Borroni e socie provare a sparare verso il cielo meneghino il primo “mortaretto” della seconda fase di campionato.

Si gioca domenica 2 febbraio alle ore 18, arbitreranno l’incontro i signori Foti di Milano e Borghi di Como.

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Il futuro è suo. Dentro e fuori dal campo, la stella di Annalisa Borroni non è destinata affatto a spegnersi nel corso delle stagioni che verranno. Non solo perchè la capitana rivierasca ha ancora molto da dare sul fronte del basket giocato, ma perchè la sua volontà di continuare a costruire qualcosa per la pallacanestro femminile del domani è tangibile. “Io come direttore sportivo dell’Interclub del futuro? Perchè no!”, afferma la “Black Mamba” muggesana, “è un ruolo che, un giorno, ricoprirei con piacere. Mi piacerebbe lavorare e cambiare tante cose in ambito locale, non solamente su sponda rivierasca: una disciplina come la nostra, in queste zone, ha notevoli margini di crescita. Pertanto non mi tirerei indietro per poter dare un contributo tangibile alla causa, soprattutto senza correre avanti e indietro sul parquet come faccio adesso…”.

Si badi bene: lo status di una Borroni dietro a una scrivania è ancora lontano dal realizzarsi. L’energia e l’esplosività agonistica attuale è quella di una ragazzina che ha ancora parecchia voglia di divertirsi. E, perchè no, di divertire anche gli altri: “Gioco finchè reggo”, scherza Annalisa, “o meglio, finchè mi riterrò utile a questa squadra. In fondo, molto si basa sull’entusiasmo con cui affronti un impegno di questo tipo: è una variabile che sento ancora abbondantemente dentro di me, quindi al momento il problema non sussiste proprio”.

Eppure, per una come lei che in campo “invecchia” meglio di un brandy nelle botti di rovere, ci si potrebbe chiedere come mai in passato non sia scoccata quella scintilla che l’avrebbe portata lontana dal feudo rivierasco e, sicuramente, anche a indossare una casacca azzurra…“Sono sincera: avevo la possibilità di intraprendere una carriera da professionista, ma quell’ambito sinceramente non mi ha mai stimolato. Un po’ perchè, a mio modo di vedere, non mi avrebbe cambiato la vita, ma soprattutto perchè ho preferito coltivare le amicizie, restare vicino ai miei affetti, laurearmi e vivere nel modo a me più congeniale. Un percorso professionistico mi avrebbe precluso tanti obiettivi che invece poi ho raggiunto: anche per questo motivo, sono felice della scelta fatta”.

Una domanda a bruciapelo: secondo Annalisa Borroni, una giovane con talento innato ha più possibilità di diventare una campionessa? “Assolutamente no: il talento è un’agevolazione di partenza, non lo strumento fondamentale per diventare qualcuno. Anzi, rischia quasi di essere controproducente e fuorviante: è facile pensare di poter fare il minimo e riuscire a spaccare il mondo senza sforzi. Alla fine, è sempre il lavoro a fare la differenza nello sport”.

Infine, un parallellismo con la sorella più grande, Nicoletta: quanto Annalisa ha imparato da lei…e viceversa? “Certamente guardarla in azione ha in qualche modo favorito la mia crescita. Di fatto abbiamo ricoperto ruoli diversi sul parquet, in qualche modo ci ha accomunato la volontà di sacrificarci in campo e, se necessario, di “snaturarci” per il bene della squadra. Certamente da Nico ho appreso molto a livello di carisma”, afferma “Air-Borroni-Junior”, che conclude: “E’ difficile rispondere su quanto lei abbia eventualmente imparato da me: facciamo prima a chiederlo alla diretta interessata…”.

 

 

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L’ “effetto-ruggine” delle festività non ha intaccato minimamente una Querciambiente formato-cannibale a Valmadrera: vittoria netta di Muggia per 47-84, contro una Sea Logistic che si è sciolta dal terzo quarto in poi, messa sotto pressione da un’Interclub praticamente perfetta sotto ogni punto di vista.

Le rivierasche si sono dimostrate concentrate e aggressive sin da subito, ripetendo di fatto in trasferta quanto fatto vedere sul parquet vicentino della Velco, prima della pausa natalizia. Con la vittoria odierna, la Querciambiente aggancia in vetta la Delser Udine (sua prossima avversaria di campionato, nell’ultimo turno della prima fase), battuta al “PalaBenedetti” dalla Ginnastica Triestina, anch’essa capolista e con il vantaggio degli scontri diretti sia con le muggesane che con le friulane.

La Querciambiente, con una partenza-razzo, riesce subito a mettere in difficoltà le avversarie (2-10 al 5’), dimostrando di essere fresca anche sotto il profilo squisitamente fisico. Con i punti nel primo quarto ben distribuiti tra buona parte del roster (già cinque rivierasche a referto dopo i primi dieci minuti, chiusi sul +7), Muggia fa le prove di fuga nella seconda frazione: le realizzazioni di Borroni e Cumbat regalano il 24-37 per l’Interclub, che riesce nell’intento di chiudere definitivamente i conti nella penultima frazione. La Sea Logistic trova poche volte la via del canestro, l’esatto opposto della Querciambiente: le triple della “bombarola” Fragiacomo e i canestri nuovamente di Borroni (la capitana “rischia” la doppia-doppia finale, con 26 punti e 9 rimbalzi complessivi) spaccano in due il match senza troppi giri di parole. 

Il 32-70 al 30’, con il biglietto valido per i due punti già abbondantemente staccato e pronto per essere incassato all’uscita, permette a coach Trani di effettuare un largo numero di rotazioni, concretizzando l’opportunità di mandare a segno tutti gli effettivi a disposizione. Sarà anche la giovane Giovanna Reppi (classe ’96), con una tripla imbucata, a partecipare alla festa rivierasca in terra lecchese.

Sea Logistic Valmadrera – Querciambiente Muggia 47-84 (10-17, 24-37, 32-70)

Sea Logistic Valmadrera: Bussola 9, Capiaghi 4, Scudiero 6, Pontiggia 6, Canova 14, Molteni 3, Guebre, Lacquaniti 1, Gusmaroli 4, Corneo. All.Frigerio

Querciambiente Muggia: Meola 3, Borroni 26, Cergol 3, Castelletto 4, Cumbat 10, Romagnoli 5, Fragiacomo 15, Capolicchio 4, Palliotto 11, Reppi 3. All. Trani

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