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Importante per l’Alma, quasi fondamentale per Udine: il derby di per sé non è mai una sorta di sfida “scapoli contro ammogliati”, tantomeno lo sarà la partita che domenica prossima riempirà le tribune dell’astronave di Valmaura. Su sponda friulana si respira sin da adesso l’aria dell’attesa, poco mitigata da un finale di stagione in cui la Gsa si sta complicando la vita da sola: ne è consapevole Davide Micalich, general manager e a.d. dell’Apu.

Micalich, arrivate dunque allo scontro più atteso del campionato con qualche difficoltà di troppo: ve lo aspettavate? «Decisamente no. Siamo un po’ col fiatone dopo un girone di andata più che positivo: nelle ultime settimane pensavamo che il peggio fosse ormai alle spalle, obiettivamente però ci stiamo trascinando troppo nel cercare di blindare una posizione per i play-off. Certamente paghiamo a caro prezzo sconfitte sanguinose come quella casalinga contro Bergamo: ora continuiamo a lavorare, le somme le tireremo solamente alla fine».

È evidente che, nel momento-no, abbiate cercato costantemente di cambiare rotta. E qualcosa è arrivato ultimamente dal mercato. «L’arrivo di un giocatore come Troy Caupain è da considerarsi propedeutico dopo un’analisi attenta che è stata fatta nell’ultimo periodo. Per qualche settimana abbiamo preferito rimanere con questi effettivi finché la situazione ce lo permetteva, poi ci siamo resi conto che dovevamo fare qualcosa. Abbiamo rinnovato la fiducia a coach Lino Lardo, sapendo che un cambio in panchina a poche giornate dal termine non avrebbe portato alla scossa desiderata. E dopo aver constatato che Veideman sta facendo molta fatica rispetto alla scorsa annata, la scelta è ricaduta su un atleta che ha fatto molto bene in G League e che saprà ritagliarsi un ruolo da protagonista anche da noi. Chissà, magari già contro l’Alma…».

A proposito di derby: è anche una sfida tra diverse tifoserie. La vostra, dopo alcune partite infelici, ha raffreddato un po’ il proprio entusiasmo…«A Udine stiamo vivendo di euforia, dopo essere ripartiti dalla C sino alla A2. Io credo che, al di là dei risultati non brillantissimi dell’ultimo periodo, i nostri supporters non faranno mancare il proprio apporto domenica prossima. Un derby è sempre memorabile, per coreografia e per il calore che entrambe le tifoserie sanno sprigionare. L’importante è fermarci agli sfottò, per poi andare tutti insieme a bere una birra a fine partita: è questo ciò che conta».

E Trieste, come la vede? «Ho grande rispetto per l’Alma e per quello che ha saputo costruire in questi mesi: conosco Mario Ghiacci per averci lavorato molto bene assieme in passato, c’è l’entusiasmo di Gianluca Mauro e la forza di una proprietà che sta investendo forte. Si vede ad occhio nudo che le cose sono cambiate rispetto a solo qualche stagione fa. E anzi: nel momento in cui saremo fuori dai giochi, farò il tifo proprio per Trieste».

Come si affronta una squadra che, in casa durante la regular season, non perde un colpo all’Alma Arena da un anno e mezzo? «Con la consapevolezza che sul proprio parquet Trieste è quasi imbattibile, per organico e per la forza dei tifosi: il pronostico pende dalla loro parte, ma è anche vero che abbiamo bisogno di riaccenderci. E non esiste un’occasione migliore per tentare di fare uno sgambetto all’Alma proprio a Valmaura: sono convinto che, indipendentemente dalla difficoltà del match, una bella fetta di play-off passa per noi proprio da un risultato positivo nel derby. Giocando senza pressioni, possiamo fare il colpaccio».

Chi vede come favorita per il salto di categoria? «Senza mezzi termini, la squadra che arriva prima in assoluto in regular season. E se a farlo sarà Trieste, far saltare il fattore-campo sarà difficile per tutti».

(da City Sport, lunedì 9 aprile 2018)

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Si chiude al Foro Italico di Roma la stagione della Pallanuoto Trieste. Dopo la sconfitta casalinga in gara 1 di semifinale play-off del campionato di serie A2 maschile, gli alabardati si arrendono alla Vis Nova anche in gara 2 (12-9 il punteggio in favore dei capitolini) e infilano così la quarta eliminazione consecutiva al primo turno degli spareggi promozione. L’annata si chiude con un bilancio comunque positivo, anche se soprattutto in queste ultime due partite ci si aspettava qualcosa in più dalla compagine giuliana. “Adesso siamo tutti molto amareggiati – spiega il direttore sportivo Andrea Brazzatti – speravamo nell’impresa, ma non è arrivata. Abbiamo giocato troppo slegati, forse senza la necessaria convinzione, denotando alcuni limiti tecnici che ci portiamo dietro da tutta la stagione. Nel finale, con tanto cuore, abbiamo anche provato a riaprire la partita. Ma non è bastato”. Il presidente della Pallanuoto Trieste Enrico Samer guarda invece già al futuro prossimo della sua società. “L’obiettivo minimo, ovvero la qualificazione ai play-off, l’abbiamo raggiunto. Certo che la sensazione è che potevamo fare qualcosa di meglio. Ora ci prendiamo un paio di giorni di riflessione, poi con il nostro vice-presidente e con il direttore sportivo inizieremo a preparare la prossima stagione”.

La Pallanuoto Trieste si presenta al Foro Italico con la chiara intenzione di riscattare la bruciante sconfitta di gara 1. L’avvio di gara invece è tutto di marca Roma Vis Nova, che nel giro di una manciata di minuti confeziona un pesante 4-1. Krizman si carica l’attacco alabardato sulle spalle e sigla una doppietta per il 4-3 di fine 1° periodo. I padroni di casa però sembrano in grado di controllare la situazione, la difesa alabardata fatica a tenera a bada Miskovic e dove non arriva il centroboa serbo ci pensano i tiratori capitolini. La Vis Nova scappa sul 7-4 con un gol in superiorità dell’ex Pappacena, Trieste resta a galla con il primo gol nella serie di Petronio: 7-5 al cambio di campo.

Esattamente come in gara 1, nel 3° periodo i romani piazzano l’allungo decisivo. I padroni di casa infatti producono un devastante parziale di 4-0 con le reti di Pappacena, Cuccovillo, Vitola e ancora Cuccovillo su tiro di rigore. Il Vis Nova tocca il massimo vantaggio sull’11-5, la gara è praticamente chiusa con 8′ di anticipo. Nel finale la Pallanuoto Trieste comunque prova con coraggio a riportasi sotto. Arrivano le reti di Krizman e Namar, entrambe in controfuga, poi il rigore di Giorgi che a 2’11” riporta Trieste sul -3. Passano 30” e Vitiello pesca gira in porta il pallone dell’11-9, si riaccende una flebile speranza per la Pallanuoto Trieste, ma è davvero troppo tardi. La Roma Vis Nova chiude la serie sul 2-0 e vola in finale play-off.

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ROMA VIS NOVA – PALLANUOTO TRIESTE 12-9 (4-3; 3-2; 4-0; 1-4)

ROMA VIS NOVA: Bonito, Pappacena 2, Murro, Ferraro, Miskovic 3, Briganti 3, Spinelli, Innocenzi, Vitola 1, Manzo, Priori, Cuccovillo 3, Serrentino. All. Ciocchetti

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Vitiello 1, Petronio 1, Ferreccio 1, Giorgi 1, Krizman 4, Podgornik, Covi, Namar 1, Henriques Berlanga, Spadoni, Lagonigro, Giacomini. All. Marinelli

Arbitri: Pascucci e Sgarra

NOTE: uscito per falli Henriques Berlanga nel 4° periodo; espulso Innocenzi (R) per gioco violento nel 2° periodo, espulso Ferraro (R) per proteste nel 3° periodo; superiorità numeriche Roma Vis Nova 6/9 + 1 rigore, Pallanuoto Trieste 3/9 + 1 rigore; spettatori 500 circa

 

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Tutto in una partita, “win or go home” come dicono nel basket Nba. La parafrasi migliore trovatela voi, di certo mercoledì 11 giugno nella piscina del Foro Italico di Roma, si giocherà alle ore 19.15, la Pallanuoto Trieste proverà in tutti i modi a rimettere in parità la serie di semifinale play-off del campionato di serie A2 maschile con la Vis Nova. L’epilogo di gara 1 alla Bruno Bianchi (sconfitta per 6-8) infatti non lascia spazio a particolari interpretazioni: se capitan Giorgi e compagni non vogliono salutare anzitempo questa stagione, hanno l’obbligo di vincere per trascinare i capitolini alla “bella”.

Un compito difficile, ma certamente non impossibile per la Pallanuoto Trieste. A patto di affrontare il match del Foro Italico con tutto un altro spirito. “Abbiamo analizzato con calma gara 1 – spiega l’allenatore della Pallanuoto Trieste Ugo Marinelli – purtroppo il nostro approccio alla partita non è stato quello giusto. Eravamo troppo tesi, agitati, impauriti. Abbiamo commesso tanti, troppi errori, sia in attacco sia in difesa. Dal punto di vista della qualità, non abbiamo niente da invidiare al Roma Vis Nova. Ma dobbiamo giocare come sappiamo, non come sabato alla Bianchi”.

Dal punto di vista fisico, la squadra comunque appare in buone condizioni. Il gruppo ha prima smaltito le fatiche, soprattutto mentali, della sfortunata gara 1, poi ha iniziato a preparare il decisivo match del Foro Italico. Dal punto di vista tattico, la Pallanuoto Trieste ha un compito chiaro da svolgere, ovvero limitare le veloci controfughe dei capitolini. “Sappiamo che è la loro principale caratteristica – continua Marinelli – l’abbiamo visto anche in gara 1. La Vis Nova è una squadra che nuota tanto, con molti giocatori bravi nel ripartire in velocità. Dobbiamo arginarli sotto questo punto di vista. Ripeto, per vincere a Roma dobbiamo giocare soprattutto con maggiore serenità. Sono convinto della nostra superiorità, ma dobbiamo dimostrarlo in campo. Non dovremo forzare i tiri, sbagliare i passaggi, farci prendere dall’ansia nei momenti difficili del match. Se affronteremo questo impegno con la giusta mentalità, allora le possibilità di allungare la serie a gara 3 saranno alte”.

Nessuna novità per quanto riguarda la formazione, con la Pallanuoto Trieste che riproporrà i 13 che sono scesi in vasca sabato. Infine, la designazione arbitrale: la sfida di Roma sarà diretta da Antonio Pascucci di Napoli e Alessandro Sgarra di Chieti.

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Le partite di mercoledì 11 giugno, gara 2 di semifinale play-off: Catania – Sport Management Verona (0-1), Roma Vis Nova – Pallanuoto Trieste (1-0), Sc Quinto – Ortigia Siracusa (0-1), Lavagna 90 – Civitavecchia (0-1); gara 2 di finale play-out: Rn Imperia – Muri Antichi (serie 1-0), Rn Cagliari – Pallanuoto Brescia (serie 0-1)

 

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Ventidue partite di stagione regolare, 47 punti conquistati, frutto di 15 vittorie e 2 pareggi, il secondo posto in classifica strappato al Quinto sul filo di lana: tutto ormai alle spalle. La Pallanuoto Trieste si rituffa per il quarto anno di fila nell’avventura degli spareggi promozione di serie A2 maschile e sabato 7 giugno alla Bruno Bianchi, con inizio alle ore 18.30 (si giocherà nella vasca al coperto, ingresso gratuito), affronterà il Vis Nova Roma in gara 1 di semifinale play-off. L’attesa è tanta per una sfida dall’importantissima posta in palio, la prima di una serie che si potrebbe decidere in 2 partite, o all’eventuale “bella” che gli alabardati potranno giocare in casa. Prospettiva soltanto futuribile, anche perchè in questo momento l’attenzione di tutti, squadra, staff tecnico, società e tifosi, è intanto concentrata sul confronto di sabato con i capitolini.

Sono trascorse due settimane dall’ultimo turno di campionato – vittoria casalinga con il Chiavari – e la Pallanuoto Trieste in questo lasso di tempo ha preparato nei minimi dettagli la partita con il Vis Nova. Prima una fase di scarico, per smaltire le non poche fatiche della regular season, poi allenamenti più intensi, un test amichevole con il Koper e l’analisi tattica della compagine capitolina. “Affronteremo un avversario molto duttile – spiega l’allenatore della Pallanuoto Trieste Ugo Marinelli – che punta sulla velocità, nuota tanto ed è pericoloso nelle ripartenze. Ma allo stesso tempo hanno anche precisi punti di riferimento, un centroboa molto solido e diversi tiratori di grande qualità”. Nello specifico, ai 2 metri giostrerà il serbo Miskovic, e sugli esterni bisognerà prestare attenzione al mancino Cuccovillo, 51 gol in stagione, e ai vari Briganti, Vitola, Innocenzi e Pappacena, l’ex di turno, che ha giocato con la calottina alabardata nella stagione 2011/2012. La sensazione è che la difesa giuliana sarà sollecitata, e non poco, dalla verve degli arrembanti romani.

Ma anche la Pallanuoto Trieste ha le sue carte da giocare. La squadra è sembrata in palla sotto il piano fisico, pure il centroboa Gabriel Namar appare recuperato, e il gruppo attende con la giusta dose di tensione questa importante sfida. “Stiamo bene – conferma il tecnico fiumano – la condizione è nel complesso soddisfacente, i ragazzi sono tutti molto concentrati e desiderosi di affrontare il Vis Nova. Dovremo essere bravi ad imporre il nostro gioco e a far pesare il fattore campo. Sappiamo che non sarà facile, ma siamo pronti come sempre a dare il massimo”.

Infine, la designazione arbitrale: gara 1 di semifinale play-off sarà diretta da Francesco Barbera di Cosenza e Luca Bianco di Brescia.

Le partite di sabato 7 giugno, gara 1 di semifinale play-off: Sport Management – Catania, Ortigia Siracusa – Sc Quinto, Pallanuoto Trieste – Vis Nova Roma, Civitavecchia – Lavagna 90; gara 1 di finale play-out: Muri Antichi – Rn Imperia, Pallanuoto Brescia – Rn Cagliari

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Crescono i giovani, cresce ancor di più l’intera squadra e – come naturale conseguenza – migliorano anche i risultati sul campo. Ma per una così semplice equazione non sempre si trovano con facilità le variabili giuste per arrivare a un sospirato “lieto fine”. A meno di non chiamarsi Pallamano Trieste che, per tradizione prima che per necessità, ha saputo cavalcare con autorevolezza l’ onda lunga contrassegnata dalle difficoltà economiche del passato.

Per Giorgio Oveglia, allenatore della truppa biancorossa arrivata quest’anno a un passo dai play-off scudetto, il bilancio di fine stagione si sovrappone già a quello che sarà il futuro prossimo della compagine giuliana. Ma il coach, giustamente, si ritaglia un piccolissimo spazio per sottolineare la propria soddisfazione: “I passi in avanti fatti sono stati tanti, soprattutto per il rendimento che i ragazzi hanno dimostrato sul parquet – spiega Oveglia – “Non possiamo definirlo una sorta di anno-fotocopia rispetto a quello precedente, essendo riusciti ulteriormente ad assottigliare il gap con le migliori squadre. Era quello che ci auguravamo da questo gruppo, che già in questi giorni sta lavorando col professor Igor Pekica per proiettarsi al meglio verso il campionato 2014/15 che ci attende”. 

Certo è che, analizzando un po’ a fondo l’attuale divisione della massima serie, i biancorossi si sono fatti strada in un girone A nettamente più competitivo rispetto agli altri. Un “handicap” che Trieste ha esorcizzato con 11 vittorie su 16 gare di regular-season, ma che a conti fatti rischiava (e rischia in futuro) di creare qualche mal di pancia a confronto con gli altri raggruppamenti, a coefficiente di difficoltà meno elevato. “E’ evidente che il nostro fosse il girone con il maggior numero di formazioni a poter combattere per le posizioni di vertice”, continua il coach, “ma dobbiamo anche sottolineare che la divisione geografica della massima serie, decisa dalla Federazione, permette alle società di poter gestire al meglio le risorse economiche. E sappiamo tutti come in questo sport non si navighi certo nell’oro…”. Su una possibile alternativa di riorganizzazione dei campionati, Oveglia non ha dubbi: “Passare a un girone unico da 14 squadre sarebbe un’alternativa da poter riproporre più in là, ma torno a ripetere che il movimento dell’handball nazionale deve fondare la propria priorità nel mantenersi in vita ed evitare imbarcate. Per farlo, le attuali logiche sono le più valide, anche se non necessariamente le migliori”.

Come già sottolineato, la squadra giuliana è attualmente alle prese con una sorta di “preparazione propedeutica” alla prossima stagione. E la società, in contemporanea, si sta già muovendo per definire il roster del futuro: nel taccuino di Giorgio Oveglia, cosa è stato segnato per poter effettuare un ulteriore salto di qualità? “Innanzitutto la riconferma di Ales Cunjac, giocatore che ha dimostrato grande serietà e voglia di mettersi a disposizione di tutta la squadra. Assieme al suo rinnovo, che contiamo di chiudere a breve, siamo alla ricerca di altri due giocatori giovani da inserire nel gruppo: abbiamo le idee sufficientemente chiare su chi puntare e stiamo seguendo costantemente un paio di prospetti interessanti. Anche in questo caso, la nostra volontà è quella di trovare l’accordo in tempi rapidi, avendoli così a disposizione il prima possibile”.

Tuttavia, la sfida più grande – quella che Trieste ha dimostrato di saper vincere negli scorsi anni – è parallelamente un’altra: quella di ricreare una nuova nidiata di talenti, alla stregua di quanto già accaduto con i giovani classe ’92 e ’93 che, dopo aver fatto incetta di titoli giovanili, attualmente popolano con profitto la 1° squadra. “Premettendo che in questa annata abbiamo un po’ sofferto la mancanza di continuità di risultati rispetto al passato, nutriamo grandi aspettative dalle rappresentative U14 e U12, nonché abbiamo circa 1.200 bambini tra i 7 e i 10 anni da coinvolgere in un progetto che porteremo avanti all’interno delle scuole. A livello numerico siamo in tantissimi, sono sicuro che lavorando con questi gruppi potremo costruire le prossime generazioni biancorosse”. 

Ma il futuro della Pallamano Trieste potrà tornare mai a essere nuovamente tricolore? C’è un regalo che coach Oveglia chiederebbe al proprio Presidente, il professor Lo Duca, per ricucirsi sul petto un titolo che manca all’ombra di San Giusto da 12 anni? “Qualcosa di estremamente banale”, sorride: “Un main sponsor triestino che ci possa far tornare ai fasti di un tempo. Anche per cancellare quel “17” dal numero degli scudetti vinti che comincia un po’ a pesarci e, detta tra noi, forse inizia a portarci anche un po’ di sfiga…”.

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La Pallanuoto Trieste non si accontenta. Con la qualificazione ai play-off già al sicuro, nella penultima giornata di ritorno del campionato di serie A2 maschile gli alabardati si impongono sul campo della Pallanuoto Brescia (6-8 il risultato finale) e tengono ancora vive le speranze di agganciare il secondo posto, utile per poter contare sul fattore campo favorevole nel primo turno degli spareggi promozione. Missione francamente complicata, anche perchè il Quinto rispetta ampiamente il pronostico, travolge il fanalino di coda Rapallo e conserva un punto di vantaggio sugli alabardati. Nell’ultimo turno poi i liguri ospiteranno un Rn Camogli ormai salvo, mentre alla Bianchi arriverà il Chiavari, tagliato fuori dalla corsa al quarto posto. Nel girone Sud intanto l’Ortigia Siracusa, nonostante il netto 18-8 incassato a Catania, è sicura del secondo posto, causa anche la contemporanea sconfitta interna del Vis Nova Roma con il Palermo. In sostanza, a meno di risultati a sorpresa sabato prossimo nell’ultima giornata di regular season, si profila una sfida tra Ortigia Siracusa e Pallanuoto Trieste in semifinale play-off, con i siciliani che potranno giocare in casa l’eventuale “bella”.

Torniamo a Mompiano, per rendere conto del limpido successo esterno degli alabardati. La squadra di Marinelli, trascinata da un Ray Petronio ancora una volta scatenato (5 gol personali, 16 nelle ultime 3 partite) ha sofferto un po’ solo nel 1° periodo, quando il Brescia, a caccia di punti per evitare i play-out, si porta sul 2-1 con le reti di Pietta e Boccali. Gli alabardati si scrollano di dosso il torpore, e le scorie di una settimana difficile causa assenze e infortuni, e nel 2° periodo cambiano marcia. Ferreccio impatta in superiorità numerica, Henriques Berlanga trova il 2-3 ancora in situazione di uomo in più, poi Petronio in controfuga su perfetto lancio di Jurisic chiude il parziale di 0-3 che spinge Trieste sul +2 al cambio di campo. Gli ospiti non mollano la presa anche nel 3° periodo, Petronio cala la cinquina personale e il vantaggio si dilata sul 4-7 di inizio ultima frazione. In apertura di 4° periodo il Brescia prova a rifarsi sotto con Pederzoli (5-7), ma ci pensa capitan Giorgi, nonostante i pochi minuti di autonomia, a chiudere i conti sul 5-8 a 2’30” dalla fine, festeggiando così nel migliore dei modi la nascita della piccola Camilla. A 43” dalla sirena arriva il gol di Pederzoli, ma la partita è ampiamente in ghiaccio. Sabato alla Bianchi arriva il Chiavari: Trieste proverà a vincere, sperando in buone notizie in arrivo da Bogliasco. In caso contrario sarà terzo posto, un risultato comunque molto positivo per la società del presidente Enrico Samer. E poi sotto con i play-off.

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PALLANUOTO BRESCIA – PALLANUOTO TRIESTE 6-8 (2-1; 0-3; 2-3; 2-1)

PALLANUOTO BRESCIA: Betturini, Shimizu, Zugni, Lambruschi, Introzzi, Pederzoli 3, Tortelli 1, Foresti, Sekulic, Boccali 1, Pietta 1, Turati, Buizza. All. Foresti

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Vitiello, Petronio 5, Ferreccio 1, Giorgi 1, Krizman, Podgornik, Covi, Henriques Berlanga 1, Spadoni, Lagonigro, Giacomini. All. Marinelli

Arbitri: L. Bianco e Chimenti

NOTE: nessuno uscito per limite di falli; nel 3° periodo espulso Buizza (B) per proteste; nel 3° periodo Foresti fallisce un tiro di rigore (esecuzione irregolare); superiorità numeriche Brescia 2/7 + 1 rigore, Pallanuoto Trieste 4/6 + 1 rigore; spettatori 300 circa

 

Gli altri risultati (10° giornata di ritorno): Rapallo – Sc Quinto 7-14, Rn Sori – Andrea Doria 8-9, Rn Sori – Andrea Doria 8-9, Chiavari – Lavagna 90 7-12, Sport Management Verona – Torino 81 14-4, Rn Camogli – Rn Imperia 12-4

La classifica: Sport Management Verona 61, Sc Quinto 45, Pallanuoto Trieste 44, Lavagna 90 38, Rn Sori 35, Torino 81 32, Chiavari 31, Rn Camogli 27, Andrea Doria 22, Pallanuoto Brescia 21, Rn Imperia 13, Rapallo 0

 

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Una Pallanuoto Trieste dalle risorse infinite passa sul campo del Lavagna 90 e conquista l’accesso ai play-off promozione con 2 turni di anticipo. E’ il verdetto dell’infuocato match in terra ligure, valido per la 9° giornata di ritorno del campionato di serie A2 maschile, e vinto dagli alabardati per 9-10. Gara romanzesca, combattuta, decisa nel finale da uno straordinario Ray Petronio, autore di 6 gol, compresa la fondamentale rete del definitivo vantaggio esterno a 19” dalla sirena finale. La Pallanuoto Trieste quindi ha in tasca almeno il terzo posto, e proverà a scalzare il Quinto dalla seconda piazza. Impresa che comunque appare parecchio ardua, anche perchè i liguri – dopo aver superato il Sori – sono attesi dalla trasferta di Rapallo, ancora fermo a zero punti, e nell’ultimo turno dalla sfida casalinga con un Camogli che verosimilmente avrà già conquistato la salvezza. Senza dubbio più difficili invece gli incontri che attendono la Pallanuoto Trieste: sabato prossimo si va a Brescia, compagine in piena lotta per evitare i play-out, e poi confronto casalingo con il Chiavari, che si potrebbe giocare proprio alla Bianchi le ultime possibilità di agganciare il quarto posto e quindi i play-off.

Ma quello che più conforta in casa Pallanuoto Trieste, oltre ad aver centrato per il quarto anno di fila gli spareggi promozione, è la grande reazione imbastita da capitan Giorgi e compagni quando, nel 4° periodo, si sono ritrovati sotto di 3 gol. “In quel frangente – spiega il direttore sportivo Andrea Brazzatti – siamo stati molto caparbi e abbiamo costruito una rimonta che ad un certo punto sembrava insperata. E’ servita tanto l’amichevole di martedì con il Brasile, che ci ha permesso di ritrovare brillantezza e morale. Bene così”.

La Pallanuoto Trieste si presenta sul campo del Lavagna senza il centroboa Gabriel Namar, la partenza degli alabardati è al fulmicotone e nel breve volgere di qualche minuto gli ospiti si ritrovano avanti sullo 0-3. I padroni di casa ovviamente non ci stanno, accorciano sull’1-3 proprio allo scadere del 1° periodo e danno così il via ad una rimonta che al cambio di campo riporta la situazione in perfetto equilibrio sul 4-4. Nel 3° periodo però il Lavagna prende decisamente il comando delle operazioni e con le reti di Parisi e Casazza in controfuga scappa sul 6-4. Il 4° periodo si apre con il gol di Giacomini che riporta Trieste in scia (6-5), poi però i padroni di casa sfruttano bene le situazioni di superiorità numerica e con Parisi toccano il +3 (8-5) a 6′ dalla fine. Sembra in vantaggio rassicurante, ma i liguri non hanno fatto i conti con Ray Petronio. Il numero 3 alabardato segna 4 gol consecutivi, compreso quello del 9-9 a 1’14” dalla fine e la rete che decide l’incontro, arrivata a 19” dalla sirena, al culmine di una bella azione in superiorità numerica orchestrata dalla Pallanuoto Trieste in uscita da un time-out opportunamente chiamato dal tecnico Marinelli.

Successo fondamentale, per la classifica e soprattutto per lo spirito di un gruppo apparso un po’ stanco in queste ultime settimane. Gli alabardati invece sono pronti a dare battaglia e potrebbero davvero rappresentare la mina vagante dei play-off promozione.

LAVAGNA 90 – PALLANUOTO TRIESTE 9-10 (1-3; 3-1; 2-0; 3-6)

LAVAGNA 90: Graffigna, Risso, Governari, Pedroni, Giusti, Cimarosti 1, Vuleta, Pedroni, Felugo, Martini 2, Bianchetti, Parisi 4, Casazza 2. All. Risso

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Vitiello, Petronio 6, Ferreccio, Giorgi 1, Krizman 1, Podgornik, Covi, Henriques Berlanga, Spadoni, Lagonigro, Giacomini 2. All. Marinelli

Arbitri: Calabrò e Cataldi

NOTE: usciti per limite di falli Giusti (L), Cimarosti (L), Covi (T) e Spadoni (T) nel quarto periodo; superiorità numeriche Lavagna 4/13 + 1 rigore, Pallanuoto Trieste 5/11 + 2 rigori; spettatori 150 circa

Gli altri risultati (9° giornata di ritorno): Sc Quinto – Rn Sori 7-4, Rn Imperia – Rapallo 13-4, Pallanuoto Brescia – Rn Camogli 12-8, Torino 81 – Chiavari 8-8, Andrea Doria – Sport Management Verona 4-17

La classifica: Sport Management Verona 58, Sc Quinto 42, Pallanuoto Trieste 41, Lavagna 90 35, Rn Sori 35, Torino 81 32, Chiavari 31, Rn Camogli 24, Pallanuoto Brescia 21, Andrea Doria 19, Rn Imperia 13, Rapallo 0

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Ecco il ruggito biancorosso che torna a farsi sentire! La Pallamano Trieste piazza un piccolo capolavoro a Merano, battendo gli altoatesini per 26-28 e allungando a +7 il vantaggio in classifica proprio sulla compagine allenata da Prantner, relegata attualmente al quarto posto.

Dopo la parentesi incolore nelle Final Eight di Coppa Italia, il team di Giorgio Oveglia ha dimostrato carattere da vendere su un parquet difficile come quello di Merano, pieno zeppo di supporters locali: gara non facile per i giuliani, specialmente in un primo tempo dove i padroni di casa sono rimasti avanti nel punteggio sino al 15-13 del 30′. Trieste ha avuto una marcia in più nella ripresa, trovando non solo gol importanti con Cunjac (top scorer di giornata con 7 realizzazioni) ma andando in marcatura anche con altri effettivi a propria disposizione: su tutti, va sottolineata l’ottima prova di Matteo Leone, autore di 6 reti assieme ai “soliti” Anici e Sirotic.

Il risultato positivo in Alto Adige permette ai biancorossi di blindare il raggiungimento dei play-off, rimanendo oltretutto in scia al Pressano, secondo in classifica a +2 sui giuliani.

Meran – Trieste 26-28 (p.t. 15-13)

Meran: Raffl, Christanell, Frey, Brunner, Carli 7, Spljepcevic 1, Gufler H. 2, Stricker A. 1, Starcevic 3, Stecher 2, Rottensteiner, Gagovic 6, Gufler M. 4. All: Jurgen Prantner

Trieste: Zaro, Postogna, Radojkovic 3, Oveglia 1, Dapiran 1, Anici 6, Pernic, Cunjac 7, Di Nardo, Carpanese, Sirotic 6, Leone 6, Visintin 4, Dovgan. All: Giorgio Oveglia
Arbitri: Iaconello – Iaconello

La classifica aggiornata del Girone A:

Bozen 39 pti, Pressano 32, Trieste 30, Meran 23, Metallsider Mezzocorona 19, Cassano Magnago 17, Forst Brixen 16, Metelli Cologne 13, Visa Oderzo Bonollo Emmeti 3

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In gara 3 di semifinale play-off di serie A2 maschile la Pallanuoto Trieste è stata sconfitta alla Bruno Bianchi dal Civitavecchia per 8-9. I laziali approdano alla finale promozione con la Canottieri Napoli.

PALLANUOTO TRIESTE – CIVITAVECCHIA 8-9 (2-3; 3-1; 1-2; 2-3)

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Vitiello 1, Petronio, F. Ferreccio 3, A. Giorgi, Krstovic 1, Verh, Covi 1, Namar, Henriques Berlanga 1, Spadoni, Lagonigro, Giacomini 1. All. Marinelli

CIVITAVECCHIA: Visciola, Simeoni, G. Muneroni 2, Chiarelli, Rinaldi, Morarchioli, Foschi 2, Djogas 3, Iula, Calcaterra 1, Rotondo, A. Muneroni 1, Lombardi. All. M. Pagliarini

Arbitri: L. Bianco di Brescia e Collantoni di Porto Santo Stefano

NOTE: uscito per 3 falli gravi Giacomini (T) nel 4° periodo; superiorità numeriche Pallanuoto Trieste 2/6, Civitavecchia 5/9; spettatori 1000 circa

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Con ancora negli occhi le immagini della splendida prestazione della Bruno Bianchi, la Pallanuoto Trieste si appresta ad affrontare gara 2 di semifinale play-off del campionato di serie A2 maschile. Si gioca mercoledì 26 giugno, nella piscina di Civitavecchia (con inizio alle ore 21.00) e senza ombra di dubbio i padroni di casa cercheranno in tutti i modi di riscattare il capitombolo di sabato scorso. Anche perchè Calcaterra e compagni sono praticamente con le spalle al muro dopo il 14-12 subito dalla Pallanuoto Trieste in gara 1: vincere o concedere agli alabardati il via libera per una clamorosa qualificazione alla finale play-off.

Il gruppo di Ugo Marinelli ha badato soprattutto a recuperare le energie dopo una partita durissima, dove proprio la miglior tenuta fisica dei triestini ha svolto un ruolo determinante in particolare nella seconda parte di gara. “Ci siamo concentrati soprattutto su di noi – spiega l’allenatore della Pallanuoto Trieste – con due partite così ravvicinate è quasi impossibile preparare qualcosa di nuovo sotto il piano tattico. La squadra comunque vive un buon momento di forma, andiamo a Civitavecchia con l’intenzione di chiudere il discorso qualificazione. Anche se sappiamo che sarà durissima”. In gara 1 lo straordinario pubblico della Bianchi ha spinto alla grande la Pallanuoto Trieste, in gara 2 il tifo sarà tutto dalla parte dei laziali. “Certamente – continua Marinelli – troveremo un ambiente particolare, probabilmente senza eguali in Italia. Ma noi dovremo giocare la nostra partita, senza farci condizionare da quello che accadrà sugli spalti”.

A Civitavecchia sarà battaglia, anche perchè il successo alabardato di gara 1 non ha certo ribaltato la scala di valori, con i laziali che possono comunque contare su una evidente superiorità tecnica. “Su questo non ci sono dubbi – racconta ancora l’allenatore della Pallanuoto Trieste – e proprio per questo dovremo giocare un’altra partita praticamente perfetta. Sabato scorso siamo stati bravissimi in fase offensiva, con 14 gol fatti, davvero tanti per noi. Dobbiamo però migliorare in difesa e provare a concedere qualcosa in meno ai loro fortissimi tiratori. Ma sappiamo che hanno tanta qualità e arginare i vari Djogas, Muneroni, Foschi e soci non sarà affatto facile”.

Morale alto e grande fiducia in casa Pallanuoto Trieste, che ha preparato la trasferta di Civitavecchia senza particolari pressioni ma con la solita attenzione. Il gruppo è pronto, l’impresa sembra di quelle impossibili, ma gli alabardati hanno dimostrato di possedere insospettabili riserve di energia. E a Civitavecchia bisognerà dare davvero tutto.

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