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È disponibile online, sulla pagina ufficiale Facebook del settimanale sportivo City Sport, la puntata speciale del Tiggì – condotta da Alessandro Asta con ospite Raffaele Baldini – tutta dedicata al derby che domenica 15 aprile vedrà protagoniste Alma Trieste e Gsa Udine:

 

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Non ci si inventa niente, parlando dei possibili scenari di un derby: ovverosia, una partita che sfugge a qualsiasi tipo di schema, scritto o non scritto. La Trieste-Udine che farà il pienone domenica all’Alma Arena crea poche eccezioni alla regola, soprattutto perché arriva in un momento di campionato in cui – a 80 minuti secchi dalla fine della regular season – i giochi non sono fatti né per i giuliani, tantomeno per i bianconeri friulani.

Ecco quali sono, da ambo le parti,  gli elementi che potrebbero spostare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra:

ALMA TRIESTE

  1. L’IMBATTIBILITÀ CASALINGA BIANCOROSSA -> 558 (cinquecentocinquantotto, per esteso): è il numero di giorni consecutivi in cui il palasport di Valmaura, all’interno della stagione regolare, non viene violato da una formazione diversa da quella triestina.Sono cambiate le squadre, così come gli obiettivi prefissati a inizio di ogni campionato, ma il trend in via Flavia non è mutato minimamente: la poco rilassante sensazione di cadere in una vasca piena zeppa di piranha è una sorta di abitudine che nell’ultimo anno e mezzo ha accompagnato tante malcapitate avversarie dell’Alma. E anche qui scopriamo l’acqua calda nell’affermare che – di quei attuali 42 punti in classifica a Est – 28 sono il fatturato del “14-0” di record interno: ben più di una semplice polizza assicurativa per Trieste. In barba anche al numero esponenziale di infortuni stagionali.
  2. IL PUBBLICO -> altra “cosina” più ovvia del fatto che ogni giorno, sul colle di San Giusto, sorga il sole. Il muro biancorosso fa sempre la differenza, in ogni ambito. E sicuramente lo farà anche domenica prossima contro la Gsa, poiché è ormai scientificamente provato che il “sesto uomo” all’Alma Arena è da molto tempo l’elemento che si unisce in maniera indissolubile con la squadra di Eugenio Dalmasson. Alla stessa stregua di un atomo di ossigeno che si lega a due di idrogeno…16300227_1302130379845553_4601289315268426440_o
  3. QUEL PRIMO POSTO ASSOLUTO A PORTATA DI MANO -> Domenica nella Venezia Giulia si potrebbe festeggiare ben più di una semplice vittoria in un derby. Perché combinazioni astrali favorevoli (unite al ben più serio quoziente canestri che sorride a Trieste, volgendo lo sguardo verso le prime della classe a Ovest) metterebbero il sigillo notarile sulla casella numero 1 della griglia play-off. Che, per un Alma che tanto ha faticato (e anche perso punti) in trasferta nel girone di ritorno, è indiscutibilmente un valore aggiunto non indifferente per tutto quello che vedremo dal 29 aprile prossimo in poi.Ecco allora che i due punti contro Udine fanno davvero venire maggiormente l’appetito, confidando che nelle migliori delle situazioni Trieste potrà andare poi a Montegranaro quasi in…ciabatte. E tirare un pochino il fiato, prima del rush finale di post-season, diventa sì un bel valore aggiunto.

GSA UDINE

  1. L’IMBATTIBILITÀ CASALINGA BIANCOROSSA -> No, non è un errore di copia/incolla di quanto già scritto sopra. È che a Udine ci sperano eccome, che si possa far saltare il banco dell’Alma Arena proprio in occasione del derby, nonostante il filotto aperto giuliano sembra non concludersi mai. E, come disse un po’ di tempo fa Ethelda Bleibtrey, nuotatrice statunitense che vinse 3 medaglie d’oro alle olimpiadi di Anversa 1920:


    I record sono come le bolle. Scompaiono velocemente.

     

    Le bamboline voodoo con annessa canotta giuliana sono già in vendita in Friuli e dintorni, ne siamo certi. Ma alla Gsa servirà anche qualcosa in più per vincere a Trieste, e qui ci colleghiamo al punto successivo…

  2. TROY CAUPAIN -> Buona parte degli occhi saranno su di lui. Primo, perché a parte i video su YouTube, del prodotto cresciuto ai Cincinnati Bearcats si sa pochino (se non che tira discretamente, sa prendersi anche un buon numero di rimbalzi e possiede una spiccata abilità nel passare bene la palla in transizione). Secondo, perché il play di stanza sin poco tempo fa ai Lakeland Magic potrebbe essere la pescata giusta in un contesto che ha perso per strada la fiducia dei mesi migliori.

    Saprà un newyorkese classe 1995 ridare a Udine la leadership che Rain Veideman – prossimo nel contesto Gsa a essere…”rottamato” –  non è stato in grado di fornire ai bianconeri nell’ultimo periodo? Di certo, il rischio che il nuovo play americano diventi domenica per l’Alma il pericolo pubblico numero uno è tangibile.os-pictures-orlando-magic-player-troy-caupain--014

  3. L’ORGOGLIO FRIULANO NELLE SFIDE CONTRO TRIESTE -> Tre sconfitte di fila e un coltello tra i denti: Udine è in piena corsa per i play-off, ma la brusca frenata intercorsa proprio prima del prossimo derby ha raffreddato gli entusiasmi. E arrivare a giocarsi (quasi) tutto all’ultima di campionato per staccare il biglietto per la post season è roba che dalle parti del “Carnera” nessuno vuole correre il rischio.

    Anche il magazziniere dell’Apu sa bene che uscire domenica sera dall’Alma Arena con i due punti in tasca sarà impresa titanica: ma c’è sempre quello smisurato orgoglio su lato bianconero – nelle partite contro i rivali biancorossi – che può diventare il propano per incendiare sportivamente una sfida come quella di Valmaura. Lo è sempre stato storicamente, lo sarà sicuramente anche in questo appuntamento. Perché il pensiero di potenziali caroselli friulani strombazzanti, da Via Miani sino al casello di Udine Sud, fa venire l’acquolina in bocca a tutti quelli con sciarpe Gsa… 

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Vibrante prima giornata di Memorial “Stefano Tramontin” al palasport di Aquilinia e alla palestra “Pacco”: nelle gare che hanno sancito l’inizio della settima edizione della manifestazione organizzata da All In Sport ASD, arrivano le nette vittorie di Napoli e Uisp Roma rispettivamente contro Istria Select e Nova Gorica. Più combattute invece le partite che hanno visto Forlì e Olimpija Lubiana imporsi ai danni di baskeTrieste e Oxygen Bassano.

ISTRIA SELECT-VIVI BASKET NAPOLI 39-91 (9-19, 18-39, 26-67)

Istria Select: Pavletic 2, Maurel, Kostic 8, Borina 2, Bilic 2, Andrilovic, Benkovic, Burazer 6, Blazevic 5, Klaric, Durin 2, Jaksic 12. All. Valic

Vivi Basket Napoli: Perretti 7, Sveldezza 9, Agostini 7, Mansi 15, Sargiotta 5, Naviglio, Marcelletti 4, Paterniti 2, Capezza 13, Tolino 9, Cortese 13, De Felice 7. All. Di Lorenzo

Tutto facile per il Vivi Basket Napoli di coach Di Lorenzo su un’Istria Select che ha schierato ragazzi dell’annata 2003: punteggio mai in discussione nella partita inaugurale del “Tramontin” sul parquet della palestra “Pacco” di Muggia, per un netto 91-39 in favore della formazione partenopea. L’equilibrio tra le due squadre dura per un quarto (Istria Select sul -10, ma poi tanti errori in lunetta), poi Napoli scappa letteralmente via e non si volta più indietro, con il capitano Mansi alla fine miglior marcatore del match a quota 15 punti, ben coadiuvato da Cortese e Capezza (entrambi a 13). Su fronte opposto, il più proficuo della selezione allenata da coach Valic è Jaksic che firma 12 punti.

BASKETRIESTE-ONE TEAM BASKET FORLI’ 53-56 (13-14, 18-25, 33-37)

BASKETRIESTE: Pergreffi 5, Dudine 2, Poboni 6, Michellini 1, Prato, Deponte, Serra 6, Tomusic 5, Giustina, Arnaldo 16, Finatti 8, Pieri 4. All. Nocera

ONE TEAM BASKET FORLI’: Zambianchi, Mistral 4, Creta 6, Torelli 2, Adamo, Ciadini 2, Prandini 7, Landi, Flan 17, Squarcia 9, Fabiani 9, Gaspari. All. Barbara

Bella e appassionante la prima gara al palasport di Aquilinia tra baskeTrieste e One Team Forlì: sono i romagnoli alla fine ad imporsi, sebbene i biancorossi allenati da Alessandro Nocera abbiano venduta cara la pelle sino ai secondi conclusivi.

Grandi difese e attacchi sterili caratterizzano la prima fase di partita, con Forlì avanti al 10’ per 18-20: prove di fuga per il One Team nel terzo quarto, poi il ritmo si abbassa e Trieste ha la capacità di portarsi sino a -4 a dieci dal termine. Nuovo strappo romagnolo al 37’ sul +8, i biancorossi di casa hanno dalla loro una zona-press che li permette di arrivare a un solo possesso di ritardo a 9’’ dal termine, con la tripla allo scadere che però non va a segno. I giuliani si consolano con i 16 punti di Arnaldo, 8 invece quelli firmati da Finatti.

UISP ROMA-NOVA GORICA 75-55 (16-12, 39-18, 62-33)

UISP ROMA: Vlad 2, Fruscoloni 2, Zacutti 8, Nizza 15, Tiberti 20, Larocca, Cicchinelli, Nonkovic 22, Fortunato 2, Gjinaj 2, Milani, Vivero 2. All. Giannini

NOVA GORICA: Poje, Pajntar 6, Zizmond 19, Cagalj 9, Pavlin 5, Markic, Ciani 3, Scuka 10, Artukovic 3. All. Marcetic

Ottimo esordio al “Tramontin” dei capitolini della UISP XVIII contro gli sloveni di Nova Gorica: parte meglio la formazione romana, che fa dell’intensità la propria arma principale. Dopo il +4 al 10’, Nova Gorica riesce a reggere l’urto sebbene il break successivo di UISP è di quelli che parzialmente spaccano in due la partita già sulla sirena di metà gara. Su lato sloveno Scuka prova a tenere in piedi i suoi, con annessa difesa a zona che però non impedisce a Roma di volare sul +20 dopo il canestro di Nonkovic (35-15, saranno 22 i punti per lui al termine). Il divario fisico e tecnico rimane palpabile sino alle battute finali, con una tripla da distanza siderale di Cagalj ad accorciare solo parzialmente il gap per gli sloveni.

OXYGEN BASSANO-OLIMPIJA LJUBLJANA 63-68 (16-12, 29-33, 46-48)

OXYGEN BASSANO: Rutigliano, Toppesin, Milovanovikj 9, Basso 7, Serraglio 4, Agbamu 13, Gianesini 7, Mujagic 5, Passuello, Marangoni 2, Traore, Petronella 16. All. Napolitano

OLIMPIJA LJUBLJANA: Kocjancic 5, Klavzar 19, Daneu 1, Sytnikov 8, Kocevar 9, Gnamus, Fajfar 3, Jurkovic 1, Malovcic 18, Basic 4, Weber, Rojc.All. Podvrsnik

Probabilmente la più bella e imprevedibile gara di giornata al “Tramontin”: la spunta l’Olimpija dopo una vera e propria battaglia, caratterizzata da tantissimi tira e molla nel punteggio e con un esito incerto fino alle ultime battute di match.

Bassano parte con il piede giusto e con maggior precisione, dal canto suo Lubiana trova alcune giocate davvero spettacolari nonostante il minor peso specifico sotto il profilo fisico. I veneti trovano un acuto nel miglior momento dell’Olimpija durante il terzo quarto, provando a gestire un piccolo vantaggio di quattro lunghezze: Lubiana approfitta però del black-out avversario degli ultimi 180’’, difendendo con efficacia nel momento migliore della sfida. Per gli sloveni sono 19 i punti inanellati da Klavzar.

 

IL PROGRAMMA DELLA SECONDA GIORNATA – VENERDI’ 30 MARZO 2018

Ore 9.30 – Oxygen Bassano vs Roma UISP (Palestra Pacco)

Ore 9.30 – BaskeTrieste vs Istria Select (Palasport Aquilinia)

Ore 11.30 – Olimpija Ljubljana vs Nova Gorica Mladi (Palestra Pacco)

Ore 11.30 – OneTeam Basket Forlì vs Vivi Basket Napoli (Palasport Aquilinia)

Ore 15.30 – BaskeTrieste vs Vivi Basket Napoli (Palestra Pacco)

Ore 15.30 – Oxygen Bassano vs Nova Gorica Mladi (Palasport Aquilinia)

Ore 17.30 – OneTeam Basket Forlì vs Istria Select (Palestra Pacco)

Ore 17.30 – Olimpija Ljubljana vs Roma UISP (Palasport Aquilinia)

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I due gironi dell’attuale A2 di basket hanno davvero un peso specifico diverso l’uno dall’altro? Ne abbiamo parlato con Dario Bocchini, ex General Manager della Pallacanestro Trieste e con un passato importante da dirigente in piazze importanti come Jesi, Imola e Ravenna.

Guardando i roster delle 32 squadre che compongono la serie A2, secondo lei si può parlare di squilibrio tecnico tra gironi?

«Bisogna partire dalla considerazione che il regolamento attuale permette alle squadre di poter cambiare faccia in maniera decisamente importante. Pertanto, ragionando in un’ottica futura, può benissimo accadere che anche chi arriverà all’ottavo posto abbia potenzialmente la possibilità di rafforzarsi sensibilmente: porto un caso emblematico, quello della Dinamo Sassari di Massimo Bernardi che, favoritissima per il salto di categoria, uscì mestamente al primo turno di play-off. Sono comunque dell’idea che la continuità nel lavoro a medio e lungo termine possa risultare la variabile più importante per il salto di qualità».

Se analizziamo ciò che sta accadendo nell’altro girone, è evidente che Casale Monferrato funga un po’ da “Alma” del raggruppamento Ovest: se lo aspettava?

«Il loro ruolino di marcia assomiglia molto a quello di Trieste, oltretutto perché anche a Casale hanno avuto problemi sul lato degli infortuni, con l’aggiunta che il puntare su giovani interessanti come può essere ad esempio il ’98 Denegri stia già dando dei risultati eccellenti. Pur non avendo grosse ambizioni prima dell’inizio del campionato, è una squadra che ricorda molto la mia Jesi allenata da coach Capobianco: anche in quel frangente si partì con la convinzione che potevamo toglierci delle belle soddisfazioni, volando naturalmente molto bassi sugli obiettivi stagionali. E, ricollegandomi sul discorso già citato di come la continuità nel lavoro e nella programmazione pluriennale abbia un peso specifico enorme, credo che Casale non si trovi al primo posto per caso».

Tra Est e Ovest, quali secondo lei sono le sorprese e le delusioni?

«Restando a Ovest, Legnano sta facendo un buon campionato, mentre Biella è squadra solida e costruita sulle fondamenta di quella della scorsa stagione, pur avendo perso Hall ma con l’aggiunta di un carismatico Tim Bowers. Sta deludendo la Virtus Roma che ha già cambiato allenatore, mentre anche Napoli sta facendo molta fatica. Per quanto concerne il raggruppamento dell’Alma, vedo bene Montegranaro, intelligente nell’aver puntato su due giocatori come Corbett e Powell che si conoscevano già alla perfezione dopo l’avventura di Treviso. E restando sulla De’Longhi, la squadra di Pillastrini ha sin qui pagato il prezzo di non essersi sempre espressa a buoni livelli».

Capitolo Rosselli: con il suo arrivo, Bologna diventa davvero la più temibile tra le concorrenti alla promozione?

«Certamente la Fortitudo avrà a disposizione un giocatore intelligente, in grado di spostare gli equilibri anche a livello di spogliatoio. Forse Bologna resta ancora incompleta, avendo tante spiccate individualità come Legion e Mancinelli ma senza un vero ragionatore in cabina di regia, con un McCamey che personalmente non mi ha entusiasmato».

Un giudizio su Trieste?

«Sin qui ha davvero avuto poche rivali, nonostante l’assenza di Bowers. E si è visto come il lavoro atletico del Prof. Paoli sia stato fondamentale per la bontà dei risultati ottenuti: può puntare naturalmente alla promozione, ma se sarà necessario dovrà farsi trovare attenta anche sul fronte mercato. Su questo Gianluca Mauro dovrà avere anche un pizzico di coraggio, magari inserendo in futuro qualche elemento in più senza minare gli equilibri di squadra».

(da “City Sport” di lunedì 4 dicembre 2017)

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Mettiamola così: se il Memorial “Piera Pajetta” – ultima parentesi pre-stagionale prima della Supercoppa LNP – doveva dare un briciolo di conferme all’Alma, un concetto su tutti balza fuori dopo la “due giorni” friulana: la necessità da parte di Trieste di aver dovuto nuovamente ricorrere a una sorta di metamorfosi kafkiana per evitare un esaurimento nervoso, causa l’ennesima tegola sul fronte degli acciacchi (in questo caso, i soli cinque minuti scarsi sul parquet di Janelidze, a riposo forzato per qualche noia alla schiena). Alla fine della fiera, i giuliani escono dal rinnovato “Pala Carnera” con un terzo posto nel torneo e paradossalmente con la consapevolezza di aver ancora una volta stretto i denti senza praticamente mai perdere la bussola: anche così si può crescere di squadra, in barba ai problemi.

“BLACK FRIDAY” A METÀ Non è un caso che il “Pajetta” tinto di biancorosso possa essere trasversalmente diviso in due parti distinte: quella della sconfitta contro la Bondi di venerdì è sicuramente il lato più sbiadito del week-end di gare a Udine, con un’Alma che per quaranta minuti ha corso prevalentemente sulle uova, quasi col timore di non farsi ulteriormente male sul piano fisico e mai realmente capace di cambiare registro in ambito dell’inerzia. Da un Fernandez tornato a essere “umano” e a prendere fiato, non riuscendo di fatto ad orchestrare con la consueta perizia la squadra sul parquet, a un complessivo 33% di realizzazione dal campo che ha denotato la difficoltà di Trieste ad andare a canestro. E – nota curiosa, ma che delinea perfettamente lo stato di emergenza sul piano delle rotazioni – passando anche per un quintetto che definire sperimentale è poco: Prandin, Baldasso, Loschi, Green e Coronica (col capitano biancorosso a fare da “5”) tutti assieme appassionatamente nell’ultimo quarto, è una “configurazione” difficilmente ammirabile e ripetibile in futuro. Con il solo Cittadini a cantare e portare la croce in pitturato (peraltro molto bene, sia con Ferrara che con Forlì), era naturale non aspettarsi un basket-champagne. Ma c’è un punto a favore per i giuliani: l’aver retto l’urto in difesa contro Hall e soci, vincendo la lotta a rimbalzo e chiudendo la contesa con un +30 nella valutazione totale. Una magia? Niente affatto: si è visto tanto spirito di sacrificio che, al netto del match in chiaroscuro, può far brillare gli occhi dello staff tecnico. E tutto questo vale molto di più di una sconfitta di misura, patita peraltro solo nei secondi finali.

I SORRISI POST-FORLÌ Dai “dolori” alle piccole “gioie”: cambiare registro nel giro di 24 ore non è facile per nessuno, figuriamoci per una Trieste come quella attuale che senza Bowers e Da Ros perde parecchi punti di riferimento su entrambi i lati del campo. Eppure l’Alma, nel match di sabato sera contro l’Unieuro dell’ex DiLiegro (a proposito, il centro di Lexington ha messo a posto anche il tiro dalla lunga distanza, oltre alla consueta efficienza in semi-gancio…), fa rispuntare bello come il sole quel fuoco sacro di una squadra che ha tanto orgoglio innato nel proprio DNA. Badate bene: anche in questo caso siamo lontani dalle prestazioni migliori, ma i pezzi del puzzle sparpagliati contro Ferrara si sono uniti in un colpo solo: con Cavaliero che torna ad essere uno dei leader della squadra, assieme al “solito” Green che realizza 21 dei 23 punti negli ultimi venti minuti dopo aver sonnecchiato nel primo tempo e a un Bobo Prandin che – tra serpentine in penetrazione e la buona mano dalla lunga distanza – diventa un rebus per la poco attenta difesa forlivese, ecco come l’intera squadra biancorossa ritrova una piccolissima quadratura del cerchio. Con una chicca annessa: la “2-3 bulgara” in difesa che, seppure solo per qualche azione, può rappresentare qualcosa di assolutamente nuovo nelle logiche di squadra. E che magari un bel giorno potrebbe essere riproposta…

ROAD TO…ALMA ARENA Come va interpretata la prima, vera parentesi di stagione in Supercoppa nel prossimo fine settimana? Una ricetta c’è: quella di onorare la competizione senza la pressione di dover arrivare per forza di cose sino in fondo. Che tradotto non significa necessariamente prendere sottogamba la competizione, ma di vederla invece come una tappa importante di avvicinamento al campionato. Si va in campo sempre per vincere, è palese: ma nell’Alma odierna c’è anche la volontà di costruire l’identità giusta. E l’evento dei prossimi giorni diventa perfetto per scoprire cosa Trieste vuol fare da grande.

(da City Sport, lunedì 18 settembre 2017)

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Dopo la vittoria nel torneo “Alfiero Bettarini” di Lignano , per l’Alma Pallacanestro Trieste è tempo di nuove amichevoli estive: i prossimi impegni in calendario per la formazione allenata da Eugenio Dalmasson saranno targati BSL, nel tradizionale torneo estivo di Grado organizzato da “Piubello Sport” che, nella sua quindicesima edizione, si sposta al palazzo dello sport di Monfalcone (precisamente alla palestra polifunzionale di Via Powell).

Questo il calendario delle partite in programma nel week-end del 9 e 10 settembre 2017:

Sabato 9 settembre 2017

ore 18.00
KK SKRLJEVO – GSA UDINE

ore 20.00
FORTITUDO AGRIGENTO – ALMA TRIESTE

Domenica 10 settembre 2017

ore 18.00
FINALE 3°-4° posto

ore 20.00
FINALE 1°-2° posto

Il costo del biglietto giornaliero – valido per entrambe le partite di giornata – è fissato a 15,00 Euro.

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Dopo il primo scrimmage estivo contro la Bluenergy Codroipo, l’Alma Trieste è attesa nel prossimo week-end al torneo “Alfiero Bettarini”, in programma venerdì 1 e sabato 2 settembre al Palasport di Viale Europa di Lignano Sabbiadoro. Per la formazione di Eugenio Dalmasson, sarà la De’ Longhi Treviso il banco di prova iniziale della manifestazione.

Questo il programma completo, comprensivo degli orari:

Venerdì 1° settembre

Ore 19.00: De’ Longhi Treviso-Alma Trieste

A seguire: Reyer Venezia-GSA Udine

Sabato 2 settembre

Ore 19.00: Finale 3°/4° posto

Ore 21.15: Finale 1°/2° posto

Per quanto riguarda i biglietti d’ingresso, il costo del tagliando unico giornaliero – che vale dunque per entrambe le gare in programma – sarà di 5,00 €, senza alcuna distinzione tra biglietti interi e ridotti: la vendita sarà disponibile presso i botteghini del palasport di Lignano, nei giorni delle gare.

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stefanobossiAdesso è ufficiale: dopo Andrea Pecile, Pallacanestro Trieste 2004 ha da poco comunicato il raggiungimento dell’accordo con Pallacanestro Trapani, su base biennale, per il prestito del playmaker Stefano Bossi.

Giocatore di 190 cm, nato a Trieste il 13 novembre 1994, “Ste” è cresciuto in ambito giovanile nelle fila dell’Azzurra Basket Trieste, trasferendosi a Udine nella stagione 2010/11 ed esordendo in Legadue a soli 16 anni con la casacca della Snaidero. Dopo un ulteriore campionato in Friuli, stavolta in serie B su sponda Apu GSA, nella stagione 2012/13 Bossi si trasferisce a Trento con l’Aquila Basket (3 presenze per lui) prima dell’avventura in terra siciliana con la Lighthouse: nelle 55 partite complessivamente disputate con i colori di Trapani Stefano ha segnato 170 punti in tutto, con una media di 3.9 PPG in quasi 15 minuti per gara durante l’ultimo campionato.

In ambito Nazionale, dopo diverse presenze con le rappresentative giovanili azzurre, la scorsa estate Stefano Bossi ha disputato l’Europeo Under 20 a Creta, segnando 6.6 punti a partita con il 40% di realizzazione da tre punti e il 91% ai tiri liberi. Nelle scorse settimane l’atleta è stato convocato con la Nazionale Sperimentale Maschile, allenata da coach Luca Dalmonte.

“Sono molto contento di essere tornato a casa e di essere riuscito a cogliere al volo quest’occasione unica di poter vestire in A2 la maglia della mia città” ha dichiarato Stefano subito dopo la firma del contratto. “Nella mia scelta hanno influito molto anche gli ottimi rapporti che ho con Eugenio Dalmasson e Matteo Praticò e con Andrea Pecile, col quale ho parlato spesso in questi giorni. Vorrei ringraziare il Presidente Ghiacci, col quale il feeling è stato immediato e la società di Trapani, che è stata estremamente disponibile nel trovare la soluzione ideale per soddisfare per tutte le parti. Chiederò a Sergio Dalla Costa, team manager biancorosso, di assegnarmi la maglia numero 13, che so essere stata in passato quella del mio migliore amico Francesco Candussi”.

“Con Stefano Bossi continua la grande tradizione dei playmaker triestini” ha affermato il Presidente Mario Ghiacci: “Sono particolarmente soddisfatto del fatto di poter schierare, con lui, Pecile e Coronica un reparto piccoli che parla in dialetto locale.
Mi ha fatto un enorme piacere la voglia che Stefano ha dimostrato di tornare a Trieste nonostante le offerte ricevute, a riprova della bontà del lavoro che stiamo facendo insieme a Eugenio Dalmasson e a tutto lo staff. Tengo a sottolineare questo particolare perché vorrei che il desiderio di giocare per la propria città venisse riconosciuto da tutto il nostro pubblico a questi ragazzi.”

Pallacanestro Trieste 2004 desidera ringraziare Pallacanestro Trapani per la cordiale e proficua collaborazione che ha portato a un rapido raggiungimento dell’accordo, con soddisfazione di tutte le parti coinvolte.

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idrotermozeta2015Nonostante un clima tutt’altro che estivo in quel di via Felluga, la domenica sera a base di basket alla Crese è stata particolarmente “caliente”, specialmente per quanto riguarda le sfide tra Ruggine e Centro Revisioni (con quest’ultima compagine abile a conquistare la semifinale) e tra Telecom e Sissa Basket, risolta solo dopo un tempo supplementare. Sul velluto invece Idrotermozeta, che si sbarazza con facilità di San Giovanni Spurs.

Quarti di finale: Ruggine-Centro Revisioni B.B. 44-50 (16-26)

Ruggine: Turconi, Riolino, Facco 21, Paron, Zanolin, Hrovatin, Flego 2, Blasi 9, Guido 10, Coloni 2.

Centro Revisioni B.B.: Vascotto 6, Paulin 17, Furlan, Gustin, Pegan, Cook, Pescatori 2, Terzon, Macini 25.

MVP: Macini (Centro Revisioni B.B.)

Combattutissimo primo quarto di finale del torneo cestistico alla Crese: alla fine la spuntano i “Baskettari Brutti” del Centro Revisioni, che hanno però dovuto sudare non poco per avere la meglio contro gli arancioni targati Excalibur che hanno saputo tornare prepotentemente in auge nella seconda parte di match.

Partita praticamente a senso unico nel primo tempo: i “Brutti” hanno in Macini un terminale offensivo eccellente, con 12 punti già nei venti minuti iniziali che finiscono col far pendere l’ago della bilancia verso il Centro Revisioni, padrone di inerzia e gioco sul 16-26 di metà gara. Un calo fisico e di percentuali dei “Baskettari”, a cui va associato il buon ritorno di fiamma degli “arrugginiti” sospinti da un Facco superstar (chiuderà il match con un abbondante ventello a referto), riapre totalmente i giochi a San Luigi: al 30′ “Ruggine” impatta sul 32-32 e il match diventa incredibilmente imprevedibile, con tanti botta e risposta da una parte e dall’altra. Sarà Paulin, col preziosissimo 2/2 dalla lunetta a 50” dalla sirena finale, a regalare la vittoria ai “neri” e la contemporanea conquista delle semifinali di Crese Basket 2015.

Quarti di finale: Idrotermozeta-San Giovanni Spurs 55-26 (33-8)

Idrotermozeta: Stefani 7, Mosetti 4, Franceschin 4, Sgubin 3, Maiola 10, Zacchigna 5, Gregori 5, Trimboli 5, Gant 10.

San Giovanni Spurs: M.Milic 4, Pennone, Colotti, D’Auria 4, Signorino 2, E.Milic, Bonivento, Borgino, Sincovich 6, Garassich, Miccoli 10, Schvaneveldt.

MVP: Gant (Idrotermozeta)

Non c’è storia nel secondo quarto di finale della domenica sera: il punteggio finale premia largamente e meritatamente Idrotermozeta, che fa di un sol boccone gli “Speroni” battendoli con un inequivocabile +29. Troppa disparità di valori sul campo di via Felluga, tra i capolisti del girone A e una compagine sangiovannina in sofferenza già nelle battute iniziali di match e particolarmente nervosa in campo.

La partita va in ghiaccio già dopo dieci minuti, quanto Trimboli, Maiola e Gant (quest’ultimo migliore in campo) scavano ben presto l’abisso tra le due formazioni: il 18-4 diventa 33-8 al 20′, per un successivo mega “garbage-time utile” solamente ai singoli per rimpinguare il proprio tabellino. Tra gli “Spurs” è il solo Miccoli a svettare grazie alla doppia cifra in fatto di punti realizzati, sul lato degli “idraulici” va annotata l’interessante statistica che delinea come tutti gli effettivi siano riusciti ad andare a referto. Un ulteriore tassello che accresce le quotazioni di “Idrotermozeta” nella lista delle possibili candidate alla vittoria finale.

Finale 9° posto: Telecom-Sissa Basket 50-45 d.t.s. (17-20, 40-40)

Telecom: Sala 5, Catalan 15, Genzo 15, Martucci 13, Chierego 2.

Sissa Basket: Cecco 6, Spada 10, Olgiati 4, Pedroni 12, Ottolini 13.

MVP: Catalan (Telecom)

La sfida che valeva decisamente di meno, quella per non aggiudicarsi la “maglia nera” di Crese Basket, è paradossalmente quella che riserva la maggior dose di emozioni nella domenica di palla a spicchi in via Felluga. Ci vuole infatti un tempo supplementare per risolvere la pratica tra Sissa Basket e Telecom, con i “centralinisti” che si impongono dopo 45 minuti di tanti errori al tiro ma – al tempo stesso – di grande carica agonistica sia da una parte che dall’altra.

I “fisici” erano partiti alla grande, con un Pedroni ispiratissimo capace di mettere il turbo alla Sissa per un repentino 10-0 di break iniziale. Sembrava finita sul nascere per Telecom, ma la pazienza certosina dei “telefonici” finirà successivamente con l’avere la meglio: dal -3 all’intervallo lungo, i blu operano il sorpasso sul 24-22, finendo a contendersi la vittoria finale in un appassionante testa a testa. Il 40-40 della seconda sirena manda tutti al tempo supplementare, con i “centralinisti” decisamente più prolifici sotto canestro rispetto a Sissa: Catalan, Genzo e Martucci (tutti e tre in doppia cifra) danno l’apporto decisivo al match di Telecom, che chiude il Crese Basket 2015 al 9°posto assoluto.

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summerleagueASD2015La Sala Millo del Comune di Muggia ha dato il suo benvenuto alla All In Sport Summer League 2015: l’evento organizzato da All In Sport ASD si terrà nella settimana 22 – 28 giugno 2015 presso il Palazzetto dello Sport di Aquilina e questa mattina si è alzato ufficialmente il sipario su una manifestazione che sta crescendo di anno in anno.

Ottima partecipazione di pubblico, con diversi addetti ai lavori ed interessati che hanno potuto sentire le parole delle autorità chiamate in causa: l’evento di All In Sport, come detto, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Muggia che, nella persona del vice sindaco Laura Marzi, ha sottolineato come “siamo orgogliosi di ospitare anche quest’anno il torneo di All In Sport. Per il nostro Comune è un vanto particolare patrocinare quest’iniziativa soprattutto perchè, oltre ad essere un momento di condivisione sportiva, si tratta anche di un qualche cosa che coinvolge il sociale e l’interculturalità, per cui il contributo del Comune è doveroso”. Non è mancata nemmeno la Regione Friuli Venezia Giulia, con il consigliere Emiliano Edera che ha portato i saluti del Presidente del Consiglio Regionale Franco Iacop: “il Presidente ha già fatto sapere che presenzierà all’interno di una delle serate del torneo; All In Sport è una società seria, che da anni organizza tornei e manifestazioni a sfondo sportivo e conviviale, per cui abbiamo ritenuto giusto contribuire anche finanziariamente all’evento. Sono certamente felice che la manifestazione venga organizzata a Muggia: ritengo giusto che ci siano eventi importanti e di un certo fascino anche in centri più piccoli rispetto alle grandi città o ai capoluoghi”.

All In Sport ASD sarà un evento importante per i quaranta giocatori che scenderanno in campo: la maggior parte stranieri, ma anche una buona fetta di italiani. In questo, il supporto di Lega Nazionale Pallacanestro (che patrocinerà l’evento) e Fip Fvg ha sicuramente aumentato il valore della manifestazione: proprio il Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia era presente con Andrea Gregori, delegato provinciale. “Porto i saluti del Presidente Giovanni Adami; come comitato, abbiamo organizzato manifestazioni in tutta la regione e, in questi anni, abbiamo contribuito ad ospitare in Friuli Venezia Giulia degli eventi di richiamo nazionale, come ad esempio il ritiro della Nazionale Italiana che oramai è diventato un appuntamento fisso. Proprio per questo, non potevamo non dare il nostro appoggio anche ad una manifestazione importante e di respiro internazionale com’è la All In Sport Summer League”. La chiusura è andata a Lara Cumbat, pietra miliare del basket muggesano che è stata il motore portante di uno dei tanti eventi collaterali racchiusi nella settimana della All In Sport Summer League 2015, ovvero il Women All Star Game della provincia di Trieste, che si terrà domenica 28 giugno: “quest’inverno, insieme ai ragazzi di All In Sport, abbiamo intrapreso un discorso circa l’interesse degli appassionati del basket verso il settore femminile, sottolineando che oramai da anni ci sia un esodo delle giocatrici triestine verso altri lidi. Si è quindi pensato di organizzare una partita “delle stelle” per riportare nella nostra città tante giocatrici che abitualmente sono lontane da noi e soprattutto per far vedere che anche noi ragazze ci siamo”.

All In Sport Summer League 2015, l’evento è oramai vicino: partenza fissata per martedì 23 giugno, con il workshop fotografico, alla mattina, presso il Palazzetto dello Sport di Aquilinia e partite ogni giorno sia alle 18.45 che alle 20.30. Ci sarà da divertirsi anche questa volta.

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