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Termina, con una sconfitta in Piemonte, il campionato della Pallacanestro Trieste 2004: in una gara tra formazioni già sicure della permanenza nella prossima Lega Gold 2014/15, la squadra di Eugenio Dalmasson si arrende alla Novipiù col punteggio di 73-67. Partita piacevole al “Palaferraris”, con i padroni di casa lesti a condurre costantemente sia ritmo che punteggio lungo il corso dei quaranta minuti regolamentari, non riuscendo tuttavia a trovare mai il break decisivo per allontanarsi definitivamente dai giuliani, rimasti ampiamente in gara sino alle battute conclusive.

Con defezioni da ambo le parti (Dillard e Candussi sono costretti a disertare l’ultima partita stagionale per problemi fisici), c’è molta imprecisione in apertura di contesa. In particolare, è Trieste a dimostrare polveri estremamente bagnate a inizio partita: la Novipiù riesce a mettere qualche canestro in più dei giuliani, andando sul +7 con la tripla segnata da Cutolo al 4′. I biancorossi escono dal time-out chiamato da Dalmasson realizzando un gioco da tre punti con Diliegro e una “bomba” con Harris, tornando rapidamente a contatto sul 10-9. Casale risponde con un Cutolo da 12 punti in tutto nel primo quarto che spinge la Novipiù sino al +9, è quindi nuovamente Harris, con un canestro pesante a fil di sirena, a blindare il punteggio sul 22-16 del 10′.

Negli istanti iniziali di secondo quarto, così come era già accaduto a inizio gara, si ripropone la cattiva verve offensiva di entrambe le squadre: Carra riavvicina i biancorossi con quattro punti consecutivi, per una Trieste che si affida poi al duo Diliegro-Harris per restare agganciata alla Novipiù (29-28 al 15′). Su sponda piemontese si accende il capitano Martinoni, per un nuovo piccolo allungo della compagine di coach Griccioli sul +7 (35-28): gli ospiti tornano nuovamente in linea di galleggiamento, eludendo la difesa di casa con Diliegro che permette ai giuliani di ricucire nuovamente il gap di svantaggio (-3 alla pausa lunga).

E’ Wood l’arma in più di Trieste nel terzo quarto: cinque punti consecutivi e un paio di assist dispensati dal nativo di Kokomo consentono agli ospiti di rimanere in scia agli avversari (44-43 al 23′). In casa Novipiù svetta Amato, abile a infilare il 2+1 del +6 interno: Casale gioca meglio nella seconda parte di frazione, mantenendosi avanti sino al termine del periodo anche grazie a diverse gite in lunetta, tuttavia i giuliani rimangono ampiamente in partita anche sulla terza sirena, in ritardo per 54-50.

L’ equilibrio sul parquet del PalaFerraris permane praticamente sino a una manciata di secondi dalla fine del match: Harris pareggia i conti a quota 61 a quattro dal termine, successivamente la Novipiù mette due possessi di vantaggio con Jackson e Fall. Trieste non demorde, andando a realizzare il -2 con Diliegro a 30” dalla fine: per gli ospiti c’è anche la possibilità di pareggiare i conti ancora una volta, ma Ruzzier sbaglia il tiro del possibile 69-69. Casale riesce quindi a chiudere definitivamente il match col successivo col 2/2 ai liberi di Jackson a 12” dal termine, a cui va aggiunta anche una schiacciata negli istanti conclusivi del match.

Novipiù Casale Monferrato-Pallacanestro Trieste 2004 73-67 (22-16, 39-36, 54-50)

Novipiu’ Casale M.to: Marcos Casini 3 (0/1, 1/5), Giovara 7 (2/3), Bruttini 3 (1/5), Di Prampero 2 (1/2, 0/1), Amato 5 (2/3, 0/7), Martinoni 12 (4/5, 1/2), Valentini, Cutolo 20 (2/4, 3/6), Fall 7 (3/5), Jackson 14 (5/14, 0/1). Allenatore: Griccioli

Tiri Liberi: 18/24 – Rimbalzi: 34 24+10 (Fall 8) – Assist: 10 (Jackson 3)

Pall. Trieste 2004: Fossati, Tonut 3 (0/2 da tre), Harris 13 (3/5, 2/6), Mastrangelo, Ruzzier 5 (2/4, 0/1), Coronica, Diliegro 20 (8/18), Carra 8 (2/5, 0/3), Urbani 2 (1/1), Wood 16 (4/8, 2/4). Allenatore: Dalmasson

Tiri Liberi: 15/21 – Rimbalzi: 37 29+8 (Diliegro 14) – Assist: 9 (Ruzzier, Coronica, Wood 2) – Cinque Falli: Carra

 

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Anche se i cammini in campionato di Casale e Trieste non sono stati propriamente gli stessi, le squadre che domenica si affronteranno al “PalaFerraris” per l’ultima stagionale hanno molti punti in comune tra loro: non ultima, quello di un obiettivo finale centrato, ovverosia il raggiungimento della salvezza.

Con 24 punti in classifica, 2 in più dei giuliani, la Novipiù conta di chiudere bene un’annata che l’ha vista restare costantemente lontana dalla zona pericolosa della classifica. A Casale c’è forse qualche piccolo rimpianto per non aver lottato anche in chiave di raggiungimento play-off, un qualcosa che sembrava poter essere a portata di mano, tuttavia la compagine allenata da Giulio Griccioli ha fatto abbondantemente il proprio dovere in Adecco Gold, senza dover soffrire più di tanto per mantenere la categoria.

Sul fronte realizzativo, sono stati i due atleti a stelle e strisce i migliori marcatori su sponda piemontese: il play/guardia Kevin Dillard e la guardia David Jackson hanno fruttato alla Novipiù un bottino medio di quasi 29 punti a partita, seguiti dalle realizzazioni di Niccolò Martinoni (l’ala classe 1989 sfiora la doppia cifra ad allacciata di scarpe, con 9.7 PPG) e da quelle dell’ex fortitudino Donato Cutolo, autore di 8 punti e 5 rimbalzi per match. Durante la stagione, sono arrivate buone indicazioni anche dal duo Casini-Bruttini (quasi stessa media per entrambi, con più di 7 punti ciascuno), mentre diverso spazio sul parquet si è ritagliato l’ex-biancorosso Abdel Fall, che chiude la propria stagione con 3.3 PPG e 4 rimbalzi a gara per un 52% abbondante al tiro.

All’andata, la Novipiù si impose al “PalaTrieste” per 62-66, con Jackson top-scorer di squadra a quota 14 punti, seguito da Cutolo con 12. Per i biancorossi giuliani fu invece Francesco Candussi il migliore in campo, chiudendo con 16 punti all’attivo.

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TRIESTE – Se c’era un modo per chiudere in casa una stagione tanto tribolata come quella di Legadue di quest’anno, di certo l’AcegasAps trova la maniera più splendida per trovare gli applausi più scroscianti di un’intera stagione. Dopo Verona, un’altra “grande” cade all’ombra di S.Giusto, ed è Casale Monferrato a lasciarci le penne contro una immensa AcegasAps. Finisce 72-63 e, in quaranta minuti, c’è tutta la quintessenza di un team e di uno staff che, in mezzo all’occhio del ciclone per cause non proprie (e chi ha orecchie per intendere, intenda!), ha fatto valere ancora una volta la legge del…meno forte.

Un’ ouverture di emozioni e di felicità ha guidato il popolo biancorosso, seppure il penultimo turno di campionato valesse per Trieste quasi quanto il due di coppe a briscola: ma la vittoria contro una delle capoliste di campionato supera ben più il mero risultato del campo, portandosi dietro un significato preciso. Questa città non merita nuovamente di sparire dal basket che conta, perchè se da una parte le difficoltà economiche potrebbero mettere un serio freno al futuro nella seconda serie nazionale, dall’altra è innegabile come trasudi da tutti i pori la fame di vincere non solo dei tifosi, ma soprattutto di chi ha saputo onorare la maglia biancorossa indossata sin qui. E’ questa l’AcegasAps che fa inginocchiare l’organico di coach Griccioli, sembrato il lontano parente dei momenti più esaltanti: un’ira di dio denominata Ariel Filloy (nella foto di Dario Cechet), con 29 punti e 36 di valutazione, è solo la punta dell’iceberg giuliano, perfetto nel mettere il guinzaglio agli avversari e a tener lontana la corazzata piemontese con forza ed efficienza.

C’è subito bella fluidità in campo da parte triestina in avvio di game, con buoni assist di Filloy e Carra per i lunghi di riferimento: Griccioli chiama time-out dopo nemmeno due minuti di gioco, anche se la Novipiù è solamente a -3 (6-3). Casale difende maluccio (l’AcegasAps va a nozze sul pick&roll in molti frangenti) ma si ridesta abbastanza velocemente in attacco con un esplosivo Green (due azioni da 3 punti in un amen) e con le deflagrazioni siderali di Martinoni che piazza tre triple in rapida successione. Al 4′ si registra il primo vantaggio esterno del match (12-15), prontamente cancellato dai padroni di casa che  innestano il break di 10-0 fatto da tanto buon gioco in pitturato. La Novipiù dal canto suo si costruisce costruzioni eccellenti dal perimetro, chiudendo in parità il primo quarto (26-26).

Si lotta accanitamente da ambo le parti in apertura di seconda frazione: si risponde colpo su colpo, con il risultato di non avere vantaggi che superano le due/tre unità. Da parte triestina si registra un caparbio Tonut, a proprio agio nel rubar palla agli avversari in un paio abbondante di circostanze e a volare anche in contropiede con schiaccione finale: Trieste trova molto giovamento dalle sospensioni dai 5 metri di Filloy, che regalano il +6 al 17′ (40-34). La Novipiù finisce poi tremendamente a corto di benzina nei minuti finali di quarto e l’AcegasAps si scatena: altro 5-0 di parziale (Gandini e ancora una tripla di Filloy) col massimo vantaggio interno inchiodato proprio sulla sirena di metà gara. Il PalaTrieste è una “Santa Barbara” all’intervallo, con i biancorossi in vantaggio per 45-34.

I giuliani ripartono da dove avevano finito qualche minuto prima: altra “bomba” dell’onnipresente Gaucho con la maglia numero 12, unito a un libero di Gandini e all’appoggio a tabellone di Tonut: è +14 al 23′, con Casale che imbuca il tiro pesante con Martinoni ma che deve ancora parlarci sopra per un minuto di sospensione, allo scopo di riordinare difensivamente le idee. E’ Ferrero a tentare di ricucire lo strappo con quattro punti consecutivi, tuttavia gli ospiti rimangono costantemente in doppia cifra di passivo, complice una Trieste che mette tanta fisicità in difesa e non lascia mai punti di riferimento in attacco. Al 30′ è 60-49 per i giuliani, che accusano un logico appannamento dopo tanto correre: con Filloy a rifiatare e Ondo Mengue a essere infilato nel “frullatore”, l’AcegasAps rivede la luce solo quando il nativo di Cordoba torna sul parquet. Nel momento peggiore dei padroni di casa, l’argentino infila due missili terra-aria (di cui uno a fil di sirena, con l’amico tabellone a dargli una mano) che mantengono ancora a debita distanza la Novipiù: i piemontesi cercano di non demordere, sospinti dalle triple di Martinoni e Ware e dal gioco da 3 punti di Green (66-63 a quattro dal termine), ma nella sorta di mini-supplementare che si disputa, non c’è però più storia: Trieste scappa via, ancora con un Filloy che meriterebbe una statua equestre per i 4 punti nel finale, uniti alla tabellata di Diviach che manda al bar la Novipiù. Il +9 giuliano a 39” è grasso che cola per il pubblico di casa, che passa tanto tempo in piedi ad applaudire i propri beniamini: sì, questa squadra merita un futuro roseo davanti a sè. E senza nuvoloni all’orizzonte.

AcegasAps Trieste-Novipiù Casale Monferrato 72-63 (26-26 , 45-34, 60-49)

AcegasAps Trieste: Fatigati n.e., Tonut 4, Ondo Mengue, Mastrangelo n.e., Ruzzier, Filloy 29, Diviach 8, Carra 9, Mescheriakov 6, Gandini 16. All. Dalmasson

Novipiù Casale Monferrato: Malaventura 5, Green 17, Antonelli 7, Butkevicius 2, Pierich 2, Giovara n.e., Monaldi 1, Martinoni 17, Ferrero 7, Ware5. All. Griccioli

 

 

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