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Certo, emigrare nuovamente in “continente” è un problema enorme per il Cagliari e i propri tifosi: ma se Trieste deve essere la meta sino a fine campionato, allora ben vengano i tre punti lontano dalla Sardegna. Specie se hanno il deciso sapore di essere quelli della staffa, in un’altra stagione dove si è parlato tanto poco di calcio giocato e molto (troppo) di altri traslochi forzati.

Finisce 2-0 al “Rocco” per la squadra di Lopez e Pulga, che così blinda definitivamente il discorso-salvezza con un +14 sulla terz’ultima posizione che manda dritti in B. No, il Cagliari ancora una volta si tiene lontano, molto lontano dalla zona calda di classifica. E lInter? Forse la gara di Trieste è lo specchio di un’intera stagione: squadra rattoppiata che perde ulteriormente pezzi per strada (Nagatomo non fa in tempo a scaldare le “gomme”, subentrando a Cambiasso, che 8 minuti dopo si infortuna…), che maledice la malasorte (il legno colto dal “Cuchu” nel primo tempo avrebbe trasformato la gara in tutt’altra storia) e, neppure tanto velatamente, il rigore che l’arbitro Celi ha concesso ai padroni di casa nella ripresa. Forse un pò troppo generoso, ma di fatto è la che il match ha cambiato volto: la “Stramaccioni-Band” si è sciolta poi strada facendo, con Pinilla mattatore da doppietta di giornata. Il biscione colleziona un’altro boccone indigesto, ma è chiaro che quando la macumba si accanisce, è francamente dura fronteggiare qualsiasi tipo di avversario. Specie in una stagione dove, gioco spumeggiante a parte, è mancato tutto il resto. Botte di deretano comprese.

Eppure, almeno nella primissima parte della sfida, l’Inter ha cercato di rendersi timidamente pericolosa: certo, il fraseggio in campo non è da “Triplete”, ma i nerazzurri hanno fatto venire qualche piccolo grattacapo alla retroguardia sarda. Tra tutte, l’occasione che mette Cambiasso a tu per tu con Agazzi, uccellandolo con un “cucchiaio” ma trovando solamente il palo sinistro a sbarrargli la strada: un segnale forte e preciso di come non sarà giornata. Il primo tempo scivola via, con pochi altri veri sussulti da ambo le parti: il Cagliari sembra voler riservare i colpi migliori nella ripresa, e così infatti sarà. La mossa vincente del duo-tecnico in panchina arriva al minuto 12 della seconda frazione, con Pinilla che prende il posto di Dessena: il cileno ringrazia del cadeau e fa doppietta, prima dagli undici metri col penalty guadagnatosi sul (dubbio) contatto con Silvestre (1-0 al 63′) poi con la co-partecipazione di Cabrera, abile a metterlo davanti a un Handanovic non impeccabile in uscita, trafiggendolo per la seconda volta a un quarto d’ora scarso dalla fine delle ostilità. Trionfo sardo, parecchio scoramento invece per gli interisti presenti al “Rocco”: indipendentemente da come finirà il campionato, sarà decisamente un’annata da chiudere nel cassetto dei ricordi…da dimenticare.

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