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Il traguardo più ambito è ora lontano una gara. Una sola, unica partita separa il Team SDS da un qualcosa che nessuno, nemmeno il più ottimista della banda rosso-alabardata, si sarebbe minimamente azzardato di pensare alla vigilia del torneo.

Una semifinale a dir poco pazza consegna ai sandrini il biglietto per l’atto più importante del Crese Volley 2014: ma per superare la compagine del Generation Volley (a cui va il merito di una condotta di gara impeccabile, dentro e fuori dal campo) c’è voluto un tie-break, ambito precedentemente indigesto per “Cote” Cumbat e compagni che si è invece rivelato vincente nella gara più importante sin qui disputata.

Quella di Borgo S.Sergio è stata una sfida decisamente a fasi alterne per Elsitodesandro.it: contro avversari duttili, non particolarmente tecnici ma dannatamente imprevedibili e funambolici che con pieno merito erano sin lì ancora imbattuti nel torneo, il Team SDS ha mescolato momenti di buona pallavolo con altri di completo black-out. Non è un caso che, con l’assenza di un terminale offensivo fondamentale quale Folpo, i sandrini si siano trovati costretti a stringere i denti con poco peso specifico a rete e conseguente tanto olio di gomito da dover buttare in campo, con il fosforo che è diventato giocoforza il partner fondamentale per poter salire sugli scudi.

Se da una parte tutto questo ha funzionato nel primo set, seppure con qualche distrazione di troppo (chiusura da brivido sul 25-23 per i “rossi”), la metamorfosi kafkiana è poi avvenuta nella frazione successiva, quando il Team SDS ha iniziato a commettere qualche inopinato errore in battuta e in schiacciata, permettendo ai “Generati” (che, tra gli altri, potevano annoverare nel proprio roster i “100% Made-In-Crese” Piero Manosperti e Martina Klimic) di rimettersi in carreggiata. Non solo: i “sandrini” hanno completamente perso la bussola sul 23-22 in proprio favore, sbagliando comodi appoggi in palleggio e innervosendosi in dose massiccia, anche con qualche borbottio di troppo tra compagni di squadra. Nonostante dalla panchina rosso-alabardata siano arrivati costanti gli inviti alla calma e alla pazienza , il secondo set si è poi interamente colorato di bianco, finendo nelle mani di Generation Volley per 23-25 e rimandando tutti i discorsi al tie-break.

Il momento nero sembra continuare anche in apertura dell’ultima frazione di partita, con gli avversari avanti 4-1 e con elevate dosi di preoccupazione su sponda “rouge”. Tutta l’inerzia sembra ben lontana dalle mani sandrine, ma se sei all’interno del Labirinto di Cnosso e ti imbatti nel Minotauro, devi essere capace di prendere il mostro per le corna e di allontanare da te stesso tutta la paura di soccombere ad esso. E’ proprio in questo modo che l’SDS ritrova il…filo di Arianna e si rimette sulla retta via: i buoni palleggi di Ale vanno a servire gli unici due “totem” a disposizione di Elsitodesandro.it. Sono infatti Carpa e Vise a mettere il punto esclamativo nel terzo set, colpendo sul fronte opposto dove in precedenza avevano alternato buone cose ad altre meno brillanti: la squadra riprende colore e fiducia, chiudendo definitivamente i conti sul 15-9 da cui scaturisce la conseguente grande felicità di fine partita, anche grazie all’ “entusiasmatica” presenza del tifoso Matteo Praticò, prodigatosi nell’abbracciare i sandrini al termine del match.

“Godiamoci questa vittoria e questa serata di elevata euforia”, esordisce il presidente El Sander ai microfoni di Al Jazeera, dopo aver atteso e ottenuto un interprete per la traduzione simultanea dal triestino all’arabo. “Arrivati a questo punto, con tutti i pronostici che decisamente non ci davano per favoriti, è chiaro che non possiamo accontentarci del già splendido risultato sin qui ottenuto. Siamo stati capaci di approdare alla finalissima e ora conta solo vincere: conosciamo già i nostri prossimi avversari di Fisiovolley, avendoli incontrati solo un paio di giorni fa, e sappiamo quanto difficile sarà imporsi contro di loro. Tuttavia, questa sera più che mai – continua il numero “00”abbiamo dato un segnale importante, nonostante le poche rotazioni a nostra disposizione. Alla fine era necessario riprendere la fiducia nel momento topico e non lasciarsi abbattere per gli errori gratuiti che abbiamo concesso: ce l’abbiamo fatta grazie agli attributi enormi di ogni effettivo in maglia rossa, che ha saputo esaltarsi nelle difficoltà. Fra meno di 24 ore ci aspetta la sfida più importante di questa nostra estate, sono convinto che sapremo fare bene: siamo a un passo da scrivere una bella pagina di storia sandrina, non credo minimamente che i ragazzi arriveranno mentalmente scarichi a questo appuntamento. Saremo pronti a combattere sino all’ultimo pallone”.

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