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Alla vigilia del Gran Premio del Canada, settima prova del mondiale di Formula Uno, abbiamo una situazione difficile da decifrare. La gara di Montecarlo è sempre particolare e non offre grandi spunti relativamente alle altre gare. Potranno ripetersi le ottime prestazioni delle Mercedes, mai in crisi gomme durante l’ultima gara? Potrà essere anche merito dei test che hanno sollevato le polemiche da parte degli altri team?

Parliamo dell’ormai famoso caos gomme: il caso ecclatante di questo periodo. Il test svolto da Pirelli e Mercedes. In dettaglio, prima del Gran Premio di Monaco si sono svolti 1000km di test su delle nuove coperture che inizialmente dovevano essere introdotte già nel Gran Premio del Canada, ma che poi si è deciso che verranno presentate solo nelle prove libere dello stesso per farle provare a tutti i team.

La vicenda ha qualche lato misterioso.

Innanzitutto nessuno sapeva di questi test. La Pirelli dichiara di aver comunicato le proprie intenzioni a Charlie Whiting che avrebbe dato l’ok. Poi però la FIA smentisce tutto dicendo che non ne sapeva niente. Il fornitore di pneumatici assicura di aver chiesto a tutte le scuderie di sostenere i test ma avrebbe risposto solo la Mercedes.

Ma rincariamo la dose: da regolamento, non è possibile effettuare test durante la stagione, lo sappiamo tutti. Dal contratto tra Pirelli e FIA risulta l’opzione di questi 1000 km di test da svolgere, che la prima sotiene di aver rispettato alla lettera. Ma allora si pongono altri quesiti. Ad esempio, se il regolamento è stato seguito alla lettera perchè svolgere i test di nascosto? Perchè “cammuffare” i piloti ufficiali Hamilton e Rosberg con altri caschi? E poi… Sarà un caso che le Mercedes, note mangia-gomme, dopo 1000 km di test improvvisamente consumano meno (seppur a Montecarlo, che notoriamente non è assolutamente aggressiva sugli pneumatici)?

A questo punto, uscito lo scandalo, la Ferrari “corre ai ripari” ed effettua anche lei un test con la Pirelli per cercare di capire qualcosa in più. Attenendosi però al regolamento sportivo e utilizzando la vettura del 2011, e Pedro De la Rosa al volante. A tal riguardo, Chris Horner ha rilasciato un’intervista dove condanna senza spazio all’immaginazione il test della Mercedes: hanno usato la vettura 2013, e il regolamento lo vieta. Difende invece la Ferrari che ha usato la vettura di due anni fa.

Intanto qualche giorno fa la FIA dirama il seguente comunicato:

“The FIA has asked Team Mercedes AMG Petronas F1 and Scuderia Ferrari Team which have taken part in tyre tests in the 2013 season to reply to a disciplinary inquiry in pursuance of the FIA Judicial and Disciplinary Rules.

This follows the Stewards’ Report from the Monaco Grand Prix and represents supplementary information required by the FIA in the light of the replies received from Pirelli, who were asked for clarifications on Tuesday May 28th”

Ora si avvia l’indagine. Jean Todt, presidente della FIA, ha richiesto tutti i dati relativi al test e, con le dovute tempistiche, vuole indagare a fondo per vedere se c’è la violazione del regolamento. L’entità delle eventuali sanzioni sarà affidata al Tribunale Internazionale.

Intanto stiamo arrivando al Gran Premio del Canada, settima prova di un mondiale che vede ancora Vettel davanti con Raikkonen e Alonso ad inseguire. La pista notoriamente non piace troppo alle Red Bull che non hanno mai vinto qui. La scorsa stagione ha trionfato Hamilton, ma si ricorda quel Gran Premio per i grossissimi decadimenti di prestazione nel finale delle gomme, che avevano condannato Alonso, complice una strategia non eccelsa, ad un arrivo al rallentatore, prendendo 4 secondi a giro da tutti gli altri con gomme più fresche, che alcuni avevano cambiato a 6-7 giri dalla fine. Tutti gli occhi sono ovviamente puntati sul comportamento delle Mercedes con le loro gomme, vero enigma del mese, e tutte le dita sono pronte a puntare contro i test se l’esito dovesse essere eclatante.

Appuntamento quindi a venerdì con le prime prove libere, e la gara domenica, con lo spegnimento dei semafori fissato alle 20:00 ora italiana.

 

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Kimi Raikkonen è il primo vincitore del mondiale 2013 di Formula 1, sul circuito di Melbourne in Australia. Una gara che finalmente ci dà qualcosa di concreto dopo tutto il parlare di questi mesi. Giù tutti i veli quindi, e come ogni prima gara che si rispetti arrivano le conferme e qualche sorpresa.

Molto positiva la prestazione in gara della Ferrari. Con Massa al passo coi più veloci e Alonso sempre all’attacco con una macchina finalmente buona già dalla prima gara. Il tutto con la ciliegina del primato costruttori. C’è ancora da migliorare però nelle prove, un po’ sulla falsa riga della scorsa stagione.

Si son mescolate molte carte nella gara rispetto alle qualifiche, soprattutto in casa Red Bull. Dopo le prestazioni sensazionali delle prove c’è stato un grande calo in gara. In dettaglio, si è visto Vettel effettuare 4-5 giri molto buoni con ogni set di gomme nuove, per poi iniziare a perdere qualcosa rispetto agli altri. Opposta invece la situazione per le Lotus, o almeno per Kimi Raikkonen. Partito settimo con una gara eccezionale su 2 soste, rispetto alle 3 degli altri, ha recuperato fino alla prima posizione vincendo meritatamente.

Molto male le McLaren, mai competitive e solo 2 punticini raccolti da Button, forse la delusione più grande del weekend australiano. Le altre “frecce d’argento” della Mercedes anche non hanno brillato, con un ritiro di Rosberg per evidenti problemi tecnici, e con una prestazione nella media di Hamilton, che evidenzia comunque che i problemi fortissimi di consumo gomme presenti delle altre stagioni è calato, ma sono un passetto dietro alle prime 3 squadre.

Particolare invece il comportamento della Force India con Sutil. Con le gomme medie prestazioni di altissimo livello, negli ultimi giri con le Super-Soft invece ha subito un decadimento molto rapido perdendo posizioni e giungendo 7°. Tutto sommato però una buona prestazione con entrambi i piloti a punti che lasciano dietro McLaren e una Lotus.

La gara comunque non ha offerto molti sorpassi emozionanti, spicca quello di Alonso su Hamilton e alcuni doppiaggi sempre di Alonso, soprattutto quello su Pic che ha raggelato i tifosi del cavallino rampante. Sul fronte gomme, le mescole più morbide della Pirelli per questa stagione hanno fatto ciò per cui son state progettate, anche se le Super-Soft decadevano davvero presto.

Ora tutti in Malesia, dove tra appena 7 giorni ci sarà già il secondo atto, su una pista vera, dove potremo vedere chi confermerà le proprie prestazioni e chi invece offrirà qualche sorpresa.

Bentornata, Formula Uno!

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Ordine di arrivo dei primi 10:

1. Kimi Raikkonen

2. Fernando Alonso

3. Sebastian Vettel

4. Felipe Massa

5. Lewis Hamilton

6. Mark Webber

7. Adrian Sutil

8. Paul Di Resta

9. Jenson Button

10.Romain Grosjean

Giro più veloce: il 56° di Kimi Raikkonen in 1’29″274

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Sembra ieri quando Fernando Alonso arrivò a un passo dall’impresa che avrebbe potuto portarlo a un mondiale che sembrava irraggiungibile a inizio stagione. Eppure sono già passati 4 mesi tra prove, cambi di scuderie, modifiche tecniche e nuovi contratti televisivi: la curiosità è molta, in vista dell’inizio del mondiale 2013 di formula 1 alla sua 64° edizione. La speranza di tutti è vedere un campionato aperto fino all’ultima gara e una spettacolarità dovuta al previsto maggior deterioramento delle gomme, voluto per aumentare i pit stop e mantenere l’incertezza in ogni gara.

Passiamo alle novità, partendo dai piloti : la notizia più importante è il passaggio di Lewis Hamilton alla Mercedes, dopo il ritiro dalle corse di Michael Schumacher. Vedremo se l’inglese saprà far fare alla casa tedesca quel salto di qualità, dal punto di vista dell’assetto e della messa a punto, per renderla competitiva con le altre big; i primi test indicano parecchi progressi, ma si sa che solo in gara si potrà capire fin dove potranno arrivare. E’ chiaro che lottare per un mondiale al primo anno in Mercedes, visti anche i fallimenti del suo illustre predecessore, convincerebbe anche i più scettici che Hamilton non è solo un bravo pilota ma un professionista completo. Il suo posto in McLaren è stato preso da quel Sergio Perez che ha ben figurato nell’ultima stagione: uscito dalla scuola dei piloti Ferrari, in molti lo vedevano in procinto di affiancare Alonso alla guida del cavallino al posto di quel Massa che non ha mai convinto appieno, dopo il suo rientro dal terribile incidente di un paio di stagioni fa.

A proposito di Ferrari, la nuova F138 grazie al lavoro svolto da tutto il team sembra pronta per poter lottare fino all’ultimo per la vittoria mondiale.  In effetti, avere un cavallo di razza come Fernando alla guida del Cavallino non può che essere sinonimo di successo; le novità più significative riguardano pance e scarichi oltre all’ormai famosa sospensione pull – rod ripresa anche dalla McLaren MP4-28.

La favorita d’obbligo resta sempre e comunque la Red Bull, con Vettel che vuole continuare la striscia vincente delle ultime stagioni, assieme a un agguerrito Webber in procinto di iniziare quella che potrebbe essere la sua ultima stagione alla corte di Chris Horner : per il futuro c’è all’orizzonte l’opzione-Ricciardo che però non ha ancora convinto del tutto, diventando un vero e proprio osservato speciale alla sua seconda stagione in Toro Rosso.

Outsider di lusso, dopo la buona ultima stagione, sarà la Lotus dell’ex ferrarista e campione del mondo Kimi Raikkonen, che anche in questa stagione sarà affiancato dall’esuberante Grosjean (croce e delizia della casa britannica). Nico Rosberg confermato come secondo pilota alla Mercedes potrà sfruttare il lavoro di Hamilton, mentre Jenson Button servirà a mantenere una certa continuità ed esperienza nella McLaren.

Subito dietro alle squadre che lotteranno per il mondiale troviamo la Force India con Paul Di Resta e Adrian Sutil che cercano conferme ai progressi ottenuti nell’ultima stagione e la Sauber che nell’ultima stagione ha saputo sfruttare al meglio ogni occasione. Alla guida l’astro nascente Hulkenberg affiancato dal neo arrivato Gutierrez, che l’altro anno ha saputo sfruttare tutte le occasioni che gli si sono presentate; solita incognita la Williams, deludente nell’ultima stagione e che si presenta al via con il confermato Maldonado e il debuttante Bottas.

La Toro Rosso tenterà di avere quella continuità che possa permetterle un definitivo salto di qualità,  confermando  Vergne al fianco del già citato Ricciardo. A chiudere l’elenco degli iscritti, con l’obiettivo di raccogliere qualche punto per evitare l’ultimo posto, troviamo la Marussia con Chilton e Bianchi e la Caterham con Pic e Van Der Garde; ha infine rinunciato alle corse la spagnola HRT che non aveva mai neanche iniziato a convincere.

Non sono state introdotte rilevanti novità di carattere regolamentare, cambia invece parecchio l’offerta televisiva; l’esclusiva Sky ha di fatto escluso la possibilità di seguire in diretta e in chiaro tutte le gare. L’accordo stipulato dalla RAI prevede infatti la trasmissione di solo 9 GP in diretta e tutti gli altri in differita; per ora sembra un doppio autogol, se è vero che SKY ha dedicato all’evento un intero canale ma non ha avuto (come preventivabile) un particolare incremento degli abbonamenti, dall’altra parte la RAI ha pagato parecchio per rendere un servizio che, se già prima era mediocre per competenza e commento tecnico, ora diventa anche monco. Per fortuna nell’era di Internet basta collegarsi al sito della FIA e sarà possibile seguire tutto in tempo reale.

Con la rinuncia al Gran Premio d’Europa a Valencia, si disputeranno in totale 19 gare rispetto alle 20 della scorsa stagione; si parte come di consueto da Melbourne con il Gran Premio di Australia.

Scaldate i motori che ci sarà da divertirsi!

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