Tag Archivio per: crut

Spazzidea completa il proprio percorso netto nella terza edizione del Crese Basket: gli “all-blacks” concludono imbattuti la settimana di gare in via Petracco, imponendosi anche nella finalissima per 68-55 contro il Crut e laureandosi campioni 2013 della manifestazione.

A guardare tabellini e statistiche, non si fa certo fatica nel trovare l’ “hombre del partido” di questa ultima gara di torneo: Mattia Pavani (nella foto di Mattia Nedok), in maglia nera col numero 20 appiccicato, si è ritagliato meritatamente l’attenzione di cronisti, fotografi e spettatori presenti a bordo campo. 30 punti segnati, con otto conclusioni imbucate da oltre i sei metri e 75, ne fanno l’ “Undisputed MVP” dell’atto finale (nonchè il miglior marcatore della manifestazione): una macchina impressionante dalla lunga distanza, che ha letteralmente rubato la scena a tutto il resto. Una menzione particolare va però fatta anche ai ragazzi del Crut, arrivati al Crese Basket quasi alla chetichella ma meritando ampiamente la seconda piazza assoluta: sicuramente una piccola soddisfazione per un gruppo che ha dimostrato grande coesione nel roster, nonostante la presenza di tanti veterani “shakerati” a qualche giovane molto interessante.

L’inizio delle ostilità sembra delineare uno scontro che, come successo nel girone di qualificazione,  ha buone possibilità di essere nuovamente risolto al fotofinish: Crut parte meglio, ispirato dalla manina fatata di Crevatin, e rimane avanti per quasi metà della prima frazione. Sotto di sei lunghezze (8-14) Spazzidea si scrolla dalle spalle la propria mediocrità in fase realizzativa, ed è proprio il “Matador” Pavani a suonare la carica: due triplissime in rapida successione ridanno la parità ai “neri”, sarà poi un’ulteriore conclusione pesante da parte di Ducic a regalar loro il primo vantaggio, appena un minuto più tardi. Da quel momento in poi la partita cambia quasi completamente fisionomia, con lo strappo degli “all-blacks” in finale di frazione che sposta l’inerzia a loro favore: il +8 alla prima sirena (32-24) denota le prime difficoltà del Crut a difendere sia sul perimetro che in pitturato, nonostante si giochi molto ad…auto-scontri da ambo le parti del campo (con conseguente innalzamento dell’agonismo e con qualche piccolo momento di nervosismo in campo).

Spazzidea sembra voler preferire i comodi tiri dalla lunga distanza anzichè avventurarsi maggiormente in penetrazione: tale strategia si rivelerà azzeccatissima, poichè oltre al cecchino Pavani sarà anche Marco Radesich (al proprio esordio nel torneo) a dilettarsi con le “cannonate” da lontano, facendolo con grande precisione. La stragrande maggioranza delle conclusioni pesanti viene insaccata dai “neri”, e anche se il Crut si riavvicina varie volte agli avvesari (42-40, poi 50-48 grazie a un Basile ultimo a morire per i suoi) è ancora il duo “Rado”-Pavani a mettere il sigillo definitivo sulla gara e sul torneo.

Nella finale per il terzo posto, infine, il PSSN si impone sul Puma Basket col punteggio di 75-61.

Ti è piaciuto questo articolo?

I bookmakers inglesi l’avevano vista lunga già prima dell’inizio della competizione: Spazzidea e Crut confermano le scommesse piazzate alla vigilia del torneo e volano alla finalissima del Crese Basket, con la sfida di sabato 27 luglio (palla a due alle ore 21.00) che le metterà nuovamente faccia a faccia dopo la gara di mercoledì sera in cui furono i “neri” a imporsi a fil di sirena.

E’ stato un giovedì con una sola vera gara disputata sul verde di via Petracco: se da una parte Spazzidea ha conquistato l’accesso alla finale sfruttando le disgrazie altrui (più in particolare, la sconfitta per 20-0 contro i PSSN che si sono presentati solamente con 4 effettivi in campo), dall’altra Crut si è sbarazzato dei Puma Basket con una vittoria brillante e assolutamente meritata.

PUMA BASKET-CRUT 45-57 (primo tempo 24-31)

Come dicevamo poc’anzi, i “bianchi” di Basile & co. staccano il biglietto per l’ultimo atto della competizione con una prestazione decisamente ordinata e diligente, fatta da pochi reali momenti in chiaroscuro. Le cose sono andate invece in maniera diametralmente opposta per i “felini”, che hanno acceso e spento la luce troppe volte per poter impensierire il team avversario.

E’ stata dunque la continuità di rendimento a fare realmente la differenza tra le due compagini:  il Puma Basket sono rimasti avanti nel punteggio durante i primi scampoli di contesa, sino all’8-7 dei minuti iniziali. Da lì in poi è stato il Crut ad alzare il volume della radio, con il mix tra i veterani e i più giovani (in quest’ultimo ambito, Zulich e Crevatin hanno confermato di avere armi affilate a puntino per poter creare rogne alla difesa altrui) che ha funzionato alla grande. I “felini” cercano di restare attaccati alla gara con le prove di Fabbro (bravo a raccogliere diversi palloni dalla spazzatura e a lottare come un dannato in area pitturata) e del solito Carbonara, ma chiudono in ritardo di 7 il primo tempo, complice anche la tripla di Piantanida allo scadere del 20′ minuto.

Ci si aspetterebbe una zampata d’orgoglio dei Puma nella seconda metà del match, cosa che avvienesolo in parte: c’è vita praticamente sino al -3 del 24′ (35-38), poi l’attacco bianco prende il sopravvento ed è notte fonda per i “felini”: il break di 11-0 targato Basile, Antonini e Manin (quest’ultimo ritratto nella foto di Matteo Nedok) chiude ogni tipo di discorsi, con una bella fetta di frazione ancora da giocare (35-49). Nessun scossone tellurico si registrerà da lì sino al termine, con il duo Di MeglioCarbonara a tentare un ultimo disperato arrembaggio: ma i Crut sono ormai scappati via definitivamente e possono gestire la doppia cifra di vantaggio con relativa semplicità. I pensieri dei bianchi sono però già proiettati verso sabato: riusciranno a rendere la pariglia a Spazzidea, dopo la sconfitta beffarda rimediata due giorni or sono, e a conquistare l’alloro più prezioso del Crese Basket 2013?

 

Ti è piaciuto questo articolo?

E’ giunto il momento di stilare i primi verdetti nel Crese Basket: nella serata di mercoledì si sono infatti disputate le ultime sfide dei due gironi “all’italiana” ed è quindi tutto pronto per il rush finale che, tra stasera e sabato, vedrà nuovamente impegnate tutte le squadre in lista nell’affrontare match all’ultimo respiro, allo scopo di conquistare il miglior piazzamento nel torneo.

PUMA BASKET-ABC TEAM 46-61 (primo tempo 16-23, risultato sub-judice 20-0)

Potremmo definirla la più classica delle vittorie di Pirro, quella conquistata dall’Abc Team contro il Puma Basket: finisce +15 per Palombita e soci, ma la…spada di Damocle che pendeva sopra la loro testa finisce col relegarli in ultima posizione del girone, a causa della già citata presenza di alcuni tesserati nel roster che costringe gli organizzatori a sanzionare una sconfitta a tavolino.

Sul lato squisitamente cestistico, il Puma non è riuscito a ripetere la prestazione contro il PSSN: con l’ “obice” Carbonara costretto nella prima parte di gara a un’inusuale “virgola” in fatto di punti segnati, tutto si è rivelato decisamente più difficile da gestire per i felini, apparsi un pò nebulosi in attacco e non adeguatamente chiusi in difesa. In realtà la partita non decolla immediatamente nemmeno per l’Abc, dotato di polveri bagnatissime in un avvio di match dove si fa davvero fatica a bruciare la retìna. Il rischio di vedere sbadigliare preoccupatamente il pubblico presente a bordo campo viene fugato dopo una decina scarsa di minuti dalla palla a due: da quel momento infatti vengono finalmente tolti i tappi dai canestri e anche gli addetti al tavolo possono rimettersi a lavorare con carta, penna e calamaio.

Alla pausa del 20′ la sfida è ancora aperta (16-23), ma ABC fa le prove di fuga rifilando ben 38 punti in tutto alla ripresa delle ostilità: il Puma fa quello che può, affidandosi alle armi non convenzionali del redivivo “Gianfry” Carbonara. Mancano però le contromisure difensive per la compagine bianco-rossa, costretta a subìre troppo sotto il proprio tabellone e consegnando una vittoria “virtuale” agli avversari.  I felini possono però leccarsi le ferite con gusto, chiudendo di fatto il proprio girone a punteggio pieno.

SPAZZIDEA-CRUT 46-44 (primo tempo 21-23)

Senza dubbio, è stata questa la miglior partita sin qui vista al Crese Basket 2013: gli ingredienti per una sfida stellare erano già presenti prima di iniziare (tra tutti, conquistare la vittoria avrebbe consegnato a una delle due squadre il primato nel proprio girone), un finale assolutamente pirotecnico ha successivamente confermato a pieno le attese della vigilia.

Gara incredibile tra i colossi di Spazzidea e paladini del Crut, con questi ultimi che hanno davvero gettato alle ortiche un’occasione d’oro per “matare” una delle corazzate dell’intero torneo. Ma andiamo per ordine: i “neri” di “Payo” Ruggiero (con quest’ultimo che si è dato enormemente da fare in campo, specie nel momento peggiore dei suoi) faticano ad avere continuità di rendimento in apertura di match, sull’altro versante i “bianchi” rispondono adeguatamente alla chiamata con Manin, Basile e Zulich a confermare quanto di buono fatto già vedere nella competizione  di Borgo S. Sergio. Spazzidea è così costretta a inseguire gli antagonisti di giornata, che chiudono avanti di due lunghezze i primi 20 minuti: qualche momento di scoramento tra i “neri” (in particolare con il veterano Marco Zadeo che ha spesso rivolto sguardi all’insù e…parole colorite agli dei del basket, rei di non permettergli di andare a mettere punti in cascina come “Zaza” è abituato a fare da anni nei playgrounds tergestini) verrà però accantonato strada facendo.

La partita si accende, specialmente sotto il profilo agonistico (con alcune scaramucce verbali e anche con un fallo anti-sportivo sanzionato dal giovane arbitro Valvassori ai danni della squadra in completo black) e si arriva praticamente a parecchi minuti senza esclusione di colpi: il Crut riesce a tenere la testa avanti sino a trenta secondi dal termine, subendo però due triple infuocate del cecchino Pavani e, nell’ultimissima azione, il sottomano vincente di Ducic a filo di sirena che regala ai compagni di squadra il +2 finale. Beffa atroce al foto-finish per i bianchi, gioia incredibile per i neri a fine sfida (con un’attenta Alice Policastro in panchina a sprizzare anch’essa di felicità da tutti i pori): Spazzidea finisce prima nel proprio raggruppamento e, con la seconda vittoria di fila in altrettanti match, lancia ufficialmente il guanto di sfida alle altre avversarie per la vittoria finale al “Crese Basket”.

Ti è piaciuto questo articolo?

In mezzo a fiumi di calcio e di volley, anche il basket tiene banco alla Crese: seconda serata di sfide sui campi di Via Petracco, secondo appuntamento per vivere una serata coi fiocchi a base di palla a spicchi. Il tutto senza curandosi della dose massiccia di moscerini presenti in gran numero come spettatori non paganti, evidentemente anch’essi interessati a godersi le gesta tecniche dei giocatori in campo.

PSSN-ABC TEAM 41-67 (primo tempo 20-32)

Il primo match del martedì vede affrontarsi il PSSN di coach Roberto Kidzik contro l’ABC Team (nella foto di Matteo Nedok, una fase di gioco della sfida): quest’ultimo vince in scioltezza dopo una gara praticamente condotta dall’inizio alla fine, ma il…giallo è dietro l’angolo. Sulla squadra in maglia bianca potrebbe infatti “abbattersi” la scure della sconfitta a tavolino, data la presenza di tesserati all’interno del proprio roster: in attesa di una decisione ufficiale da parte dell’organizzazione, andremo comunque a parlare di basket giocato, raccontando di una contesa che ha avuto pochi veri sussulti emozionanti durante i 40 minuti regolamentari arbitrati da Matteo Roiaz.

I rossi del PSSN lottano come tigri per gran parte del match, ma devono fare i conti con percentuali al tiro deficitarie che si tramutano in una sorta di palla al piede. L’ ABC non si lascia sfuggire l’occasione propizia per scappare via nel punteggio dopo dieci minuti scarsi dall’iniziale palla a due: ottime le trame di gioco messe in atto da Cociani e soci, che chiudono abbastanza agevolmente la prima metà gara sopra di 12 lunghezze.

C’è poca storia in campo nella seconda e definitiva frazione: è Glavina a cercare di dare la scossa alla compagine di “coach K”, ma il PSSN non chiude a dovere in difesa permettendo agli avversari di turno di tracimare strada facendo. L’ABC trova punti in ogni spot offensivo, dimostrando di essere team estremanente oliato sul profilo del trattamento di palla: menzione particolare la dedichiamo a “Manul” Barzellato che, almeno per una settimana, abbandona il Progressive Rock dei “Seventh Wonder” per dedicarsi alla Crese, con sottomani e realizzazioni vellutate dalle media distanza. Sul fronte opposto, anche la serata in chiaroscuro al tiro di Gadola (entusiasmante 24 ore prima contro i Puma, sensibilmente meno preciso in questa occasione) gioca un tiro mancino al PSSN, che chiude la contesa sul -26 finale.

A-TEAM – CRUT 63-67 (primo tempo 23-40)

Esce nuovamente sconfitto l’A-Team di coach Alessandro Signorino, ma ancora una volta con l’onore delle armi: i verdi cedono di misura al Crut, quest’ultimo all’esordio assoluto nel Crese Basket 2013, dopo una gara rimessa parzialmente in discussione nel finale di gara.

C’è tanto equilibrio nei primi dieci minuti della contesa: la compagine in maglia bianca si affida alle magie di Zulich e Basile in apertura, sull’altro fronte sono Boschi e Ferrara a prendersi le maggiori responsabilità al tiro. Sul 14-17, non appena la difesa dell’A-Team apre troppo i propri boccaporti, la situazione di parità di valori sparisce in un battibaleno: il Crut infatti inserisce il turbo piazzando un break micidiale nella seconda metà di frazione che permette ai “bianchi” di mettere una serie ipoteca sul risultato finale. Il +17 al 20′ (23-40) testimonia a chiare lettere le difficoltà della compagine di Signorino, costretta a ripiegare su scelte di gioco diverse per tentare un difficile riaggancio agli antagonisti di giornata.

Alla ripresa delle ostilità, il Crut lavora bene “ai fianchi” gli avversari, mantenendosi quasi costantemente in doppia cifra di vantaggio e mandando a referto gran parte dei giocatori del proprio roster. L’A-Team non ci sta a fungere da vittima sacrificale e Benvenuto decide di prendere per mano i suoi, attirandosi gran parte delle attenzioni della difesa di bianco vestita: i verdi recuperano gran parte del gap sino al termine, con il -4 conclusivo che è una sorta di “zuccherino” per una squadra ancora a secco di vittorie che però ha avuto l’orgoglio di non mollare la presa, nonostante il passivo accumulato durante la gara.

Ti è piaciuto questo articolo?