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Una Pallanuoto Trieste praticamente perfetta regola alla Bruno Bianchi l’Albaro Nervi per 9-1 nella quarta giornata di andata del campionato di serie A2 maschile, e riscatta immediatamente il passo falso di sette giorni fa con il Sori. Questa volta gli alabardati di Stefano Piccardo hanno sbagliato pochissimo, giocando su ritmi a dir poco vertiginosi i primi due tempi (chiusi sul 7-1 per i padroni di casa) e poi gestendo in tutta tranquillità il largo vantaggio. Impeccabile in fase difensiva, grazie alle parate di un Egon Jurisic tornato su standard di rendimento altissimi, in attacco la Pallanuoto Trieste si è affidata alle invenzioni di uno scatenato Elia Spadoni, classe 1997, prodotto del settore giovanile, autore della bellezza di cinque gol. “Per tutta la prima metà di gara – spiega il tecnico Stefano Piccardo – abbiamo giocato probabilmente la migliore pallanuoto da quando sono a Trieste. Una bella risposta dopo la sconfitta di Sori, adesso ci prepariamo alla trasferta più difficile di tutte, quella sul campo del Quinto”. Che, passando per 11-12 sul campo del Torino 81, ha infilato la quarta vittoria su quattro partite disputate.

Ma torniamo alla Bianchi, per dare uno sguardo alla cronaca di un match dominato in lungo e in largo da capitan Giorgi e compagni. La Pallanuoto Trieste imprime subito un ritmo forsennato al match, segnano Petronio e Spadoni in superiorità numerica, poi un sontuoso Popovic sforna una perfetta “sciarpa” dalla posizione di centroboa per il 3-0 a 3’46” dalla fine del tempo. Passano 40” e Spadoni trafigge Vio al culmine di una rapidissima controfuga (4-0), ma proprio a 6” dalla sirena il Nervi accorcia con Benedetti, grazie ad una gentile concessione della difesa alabardata. Ma per i liguri c’è davvero poco da fare, perché la Pallanuoto Trieste vola letteralmente sull’acqua. In apertura di secondo periodo Spadoni fa poker, chiudendo un’azione in superiorità numerica e poi nuovamente in controfuga: 6-1 a 4′ dal cambio di campo. In vasca c’è una sola squadra, Petronio beffa Vio con un tiro dalla lunga distanza (7-1), poi ci pensa Jurisic a blindare la porta giuliana, con un paio di interventi prodigiosi. A metà gara, con la Pallanuoto Trieste è avanti per 7-1, i conti sembrano già chiusi con largo anticipo. Nel terzo periodo l’attesa reazione del Nervi non arriva, anzi sono proprio i padroni di casa a sprecare un paio di occasioni in superiorità numerica. Poco male, perché la porta di Jurisic rimane inviolata. Nell’ultimo periodo arrivano le reti di Henriques Berlanga, al culmine di una pregevole manovra con l’uomo in più, e del solito Spadoni, lanciato in controfuga solitaria. La Pallanuoto Trieste esce tra gli applausi del pubblico della Bruno Bianchi, sabato prossimo a Bogliasco andrà in scena uno spettacolare scontro al vertice. Staremo a vedere.

 

PALLANUOTO TRIESTE – ALBARO NERVI 9-1 (4-1; 3-0; 0-0; 2-0)

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Podgornik, Petronio 2, Ferreccio, Giorgi, Giacomini, Popovic 1, Zadeu, Namar, Henriques Berlanga 1, Spadoni 5, Lagonigro, Mezzarobba. All. Piccardo

ALBARO NERVI: Vio, Priolo, Foroni, Colombo, Tabbiani, Benedetti 1, Marciano, Giusti, Capelli, D’Alessandro, Vezil, A. Caliogna, E. Caliogna. All. Ivaldi

Arbitri: Romolini di Sesto Fiorentino e Fusco di None

NOTE: nessuno uscito per limite di falli; superiorità numeriche Pallanuoto Trieste 4/9, Albaro Nervi 0/5; spettatori 400 circa

 

Gli altri risultati (4° giornata di andata): Lavagna 90 – Brescia Waterpolo 18-4, Chiavari – Rn Sori 7-13, Torino 81 – Sc Quinto 11-12, Rn Imperia – Plebiscito Padova 10-8, Rn Camogli – Rn Arenzano 11-7

La classifica: Sc Quinto 12, Pallanuoto Trieste 9, Torino 81 7, Lavagna 90 7, Rn Sori 6, Rn Camogli 6, Chiavari 6, Rn Imperia 3, Rn Arenzano 3, Plebiscito Padova 1, Albaro Nervi 1, Brescia Waterpolo 0

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Si chiude con un epilogo amaro la trasferta di Sori per la Pallanuoto Trieste, che nella 3° giornata di andata del campionato di serie A2 maschile ha incassato la prima sconfitta stagionale (7-5). E’ stata una partita combattuta, giocata su alti ritmi da ambo le parti, condizionata da una direzione arbitrale balbettante e decisa nel finale da un paio di episodi che non hanno arriso alla Pallanuoto Trieste.

Gli alabardati partono bene, Giacomini sigla la rete dell’immediato vantaggio degli ospiti, poi dopo il pareggio del Sori, nuovamente il numero 6 giuliano trova la via del gol in situazione di superiorità numerica: 1-2 per la Pallanuoto Trieste. Vantaggio però ben presto cancellato dai liguri, che impattano con Mugnaini, bravo a girare in porta un pallone dalla posizione di centroboa. Si va al primo riposo con il punteggio fissato sul 2-2. Nel secondo periodo si nuota tanto ma le conclusioni verso la porta latitano, Gandini però trova lo spiraglio giusto e confeziona il 3-2 di metà partita.

Nel terzo periodo la Pallanuoto Trieste cambia ritmo, ben presto arriva il 3-3 con Namar, che finalizza con una deviazione dal palo una situazione di superiorità numerica, poi Petronio trasforma il rigore del vantaggio ospite: 3-4. Gli alabardati provano ad allungare, Henriques Berlanga sforna un perfetto “alzo e tiro” dai 5 metri dopo il fallo che vale il 3-5. Doppio vantaggio che però regge una manciata di secondi, fino al gol dell’ex Plebiscito Padova Vuleta, che in superiorità firma il 4-5.

Il pari del Sori arriva repentino in apertura di quarto periodo e fa da preludio ad un finale di gara sfortunato per la Pallanuoto Trieste. Petronio fallisce il rigore del possibile vantaggio alabardato, sul ribaltamento di fronte il Sori guadagna espulsione, la difesa ospite si distrae e Rocchi insacca facilmente il pallone del 6-5. Trieste fallisce un paio di opportunità per impattare, poi Jurisic sbaglia un rilancio, il pallone finisce al Sori e Vuleta tutto solo in controfuga chiude i conti sul 7-5 a 2′ dalla sirena finale.

“Abbiamo buttato via almeno un punto – commenta a fine gara l’allenatore della Pallanuoto Trieste Stefano Piccardo – commettendo alcuni errori evitabilissimi. Ci sono delle attenuanti, il campo difficile, il Sori che ha giocato un’ottima partita, una conduzione di gara non all’altezza di un match così combattuto e che ha finito per penalizzarci. Ma dobbiamo soprattutto pensare alla nostra prestazione e nei momenti decisivi della partita abbiamo sbagliato troppo. Nessun dramma, ripartiamo da questa sconfitta per fare meglio già da sabato prossimo”.

RN SORI – PALLANUOTO TRIESTE 7-5 (2-2; 1-0; 1-3; 3-0)

RN SORI: Ferraro, Ferrero, Gandini 1, Mugnaini 1, Presciutti, Cambiaso 1, Digiesi, Rocchi 2, Vuleta 2, Trebino, Manzi, Bacigalupo, Bianchetti. All. Cavallini

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Podgornik, Petronio 1, Ferreccio, Giorgi, Giacomini 2, Popovic, Stulle, Namar 1, Henriques Berlanga 1, Spadoni, Lagonigro, Vannella. All. Piccardo

Arbitri: Marongiu di Cagliari e D’Antoni di Siracusa

NOTE: superiorità numeriche Rn Sori 3/10, Pallanuoto Trieste 2/7+ 2 rigori; nel quarto periodo Ferraro ha parato un rigore a Petronio; usciti per falli Namar (T) nel terzo periodo e Ferrero (S) nel quarto periodo; spettatori 200 circa

 

Gli altri risultati (3° giornata di andata): Plebiscito Padova – Lavagna 90 12-12, Albaro Nervi – Torino 81 12-12, Sc Quinto – Rn Camogli 8-5, Brescia Waterpolo – Chiavari 8-12, Rn Arenzano – Rn Imperia 10-7

La classifica: Torino 81 7, Pallanuoto Trieste 6, Chiavari 6, Sc Quinto 6, Lavagna 90 4, Rn Camogli 3, Rn Sori 3, Rn Arenzano 3, Plebiscito Padova 1, Albaro Nervi 1, Brescia Waterpolo 0, Rn Imperia 0

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Una scatenata Pallanuoto Trieste travolge il Brescia Waterpolo nella 2° giornata di andata del campionato di serie A2 maschile, 21-5 il risultato finale, e conquista la seconda vittoria su due partite disputate di questo positivo inizio di stagione. La sfida della Bruno Bianchi è durata nemmeno 8′, il tempo alla squadra di casa di prendere le misure al volenteroso Brescia di Aldo Sussarello, e scappare via nel punteggio. Da segnalare i primi gol con la calottina alabardata di Boris Popovic, e l’esordio in serie A2 per il ’97 Giacomo Stulle, lo scorso anno in C con la Tergeste, e il 2000 Michele Mezzarobba.

L’avvio di gara è tutto di marca Pallanuoto Trieste, o meglio, di Henriques Berlanga, che nel giro di nemmeno 3′ segna 3 gol. Zugni accorcia (3-1), poi Popovic servito nella posizione di centroboa sforna la rete del 4-1. Il Brescia però non sta a guardare, Zugni trova il gol del 4-2 con un alzo e tiro, poi Scropetta, complice anche una sfortunatissima quanto involontaria deviazione di Jurisic, insacca il 4-3 a 4′ dalla fine del tempo. Ma è poco più di un’illusione per i lombardi, che da lì in poi incasseranno un parziale di 11-0. Il festival del gol alabardato lo inaugurano Ferreccio e Petronio, entrambi in superiorità numerica, poi nel 2° periodo arrivano le reti di Spadoni, Popovic e Petronio. Al cambio di campo il punteggio è fissato sul 9-3 per la Pallanuoto Trieste, ovvero gara già segnata con larghissimo anticipo. Piccardo opera ampie rotazioni, ma la musica non cambia. Petronio e Henriques Berlanga segnano a ripetizione, gli alabardati si distendono con regolarità in controfuga e il divario di gol aumenta costantemente. Alla fine del 3° periodo il punteggio è fissato sul 15-4, negli ultimi 8′ c’è il tempo per dilagare fino al 21-5 della sirena finale.

Sabato prossimo arriva la prima trasferta in Liguria, sul campo di un Rn Sori reduce dalla sconfitta di misura (11-10) a Torino. Gara che apre un trittico insidioso – il 6 dicembre c’è il Nervi alla Bianchi, poi si andrà a Bogliasco per affrontare il Quinto – senza dubbio molto probante per la Pallanuoto Trieste.

 

PALLANUOTO TRIESTE – BRESCIA WATERPOLO 21-5 (6-3; 3-0; 6-1; 6-1)

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Podgornik, Petronio 5, Ferreccio 1, Giorgi, Giacomini 2, Popovic 4, Stulle, Namar 1, Henriques Berlanga 6, Spadoni 2, Mezzarobba, Vannella. All. Piccardo

BRESCIA WATERPOLO: Voltolini, Scropetta 2, Zugni 2, Lambruschi, Bollani, Cocchi, Pietta, Sekulic, Zini, Sordillo, Sedaboni, Castagnasso, Turra 1. All. Sussarello

Arbitri: Camoglio di Prato e Ceccarelli di Firenze

NOTE: usciti per falli Sedaboni (B) nel quarto periodo; superiorità numeriche Pallanuoto Trieste 8/13, Brescia Waterpolo 1/4; spettatori 600 circa

 

Gli altri risultati (2° giornata di andata): Rn Arenzano – Sc Quinto 7-12, Chiavari – Plebiscito Padova 9-7, Torino 81 – Rn Sori 11-10, Rn Imperia – Lavagna 90 5-10, Rn Camogli – Albaro Nervi 13-8

La classifica: Pallanuoto Trieste 6, Torino 81 6, Rn Camogli 3, Sc Quinto 3, Lavagna 90 3, Chiavari 3, Plebiscito Padova 0, Brescia Waterpolo 0, Rn Sori 0, Albaro Nervi 0, Rn Arenzano 0, Rn Imperia 0

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La Pallacanestro Trieste 2004 centra una prestigiosa vittoria al “PalaBarbuto” di Napoli: dopo Trapani, i biancorossi trovano la seconda “W” consecutiva in trasferta battendo a domicilio la Givova per 64-76. Gara dai due volti per il team di coach Eugenio Dalmasson, in difficoltà nei primi venti minuti e abile poi a mettere progressivamente sotto scacco i partenopei, costretti a pagar dazio nella seconda parte di contesa anche a causa delle defezioni iniziali di Spinelli, Ganeto e Brkic. La maggior freschezza atletica degli ospiti, unita a una condotta diligente nei minuti finali, ha poi permesso ai triestini di allungare nei minuti conclusivi della sfida, raccogliendo due punti preziosissimi in chiave-classifica.

Si registra grande equilibrio in avvio di sfida: in apertura di match è Jackson a risultare il migliore su sponda azzurra (+4 Napoli al terzo minuto), Trieste riesce successivamente a mettere la testa avanti grazie a una maggior pressione difensiva abbinata a una tripla di Tonut (6-7). Qualche minuto più tardi è nuovamente Jackson a essere la spina nel fianco dei biancorossi, riportando in vantaggio i padroni di casa con sei punti consecutivi (12-9 al 7′). La Givova, approfittando di qualche errore offensivo di troppo in pitturato da parte degli ospiti, chiude sul +4 alla prima sirena e riesce a mantenere tale gap in proprio favore anche a inizio di secondo quarto, con le conclusioni vincenti messe a segno da Malaventura e Metreveli. I giuliani, rimasti in scia degli avversari nella prima parte di frazione, subiscono un parziale di 8-1 che spinge i partenopei sino a +11 (36-25): in tale ambito Trieste riesce a segnare solamente dalla linea di tiro libero, trovando nell’ultimo minuto una tripla da parte di Grayson a cui risponde Allegretti negli ultimi istanti di secondo quarto. Napoli va alla pausa lunga in doppia cifra di vantaggio, sul 39-29. 

E’ un ottimo inizio ospite di terzo quarto quello che riapre completamente i giochi al “PalaBarbuto” e che cambia l’inerzia sul parquet: i biancorossi, sospinti da Grayson e Prandin, riescono dapprima a ricucire tutto lo strappo, allungando poi sul +6 con un Holloway chirurgico sotto i tabelloni (46-54 al 27′). Napoli cerca la scossa, firmando un mini-break al 28′ con Jackson, ma è poi Tonut a regalare il +5 a fine della penultima frazione; l’impronta decisiva nella partita dei giuliani arriva immediatamente dopo la terza sirena, quando Mastrangelo prima (2+1) e Marini poi (tripla) costruiscono il break che spinge a +9 i biancorossi (53-62). Col duo americano Brooks-Jackson a tentare di mettere sotto pressione gli ospiti (62-66 a tre minuti dalla fine) è la penetrazione vincente di Grayson e una nuova conclusione dalla lunga distanza di Marini ad allontanare quasi definitivamente i triestini, sul +7 a meno di 100” dal termine: la Givova è costretta a ricorrere al fallo sistematico per fermare il cronometro, ma il 4/6 biancorosso in lunetta si dimostra sufficiente agli ospiti per blindare la conquista dei due punti.

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Givova Napoli – Pall. Trieste 2004 64-76 (17-13, 39-29, 51-56)

Givova Napoli: Metreveli 4 (1/5), Malaventura 10 (3/6, 0/8), Allegretti 7 (2/2, 0/3), Sabbatino 5 (1/4, 1/1), Esposito, Jackson 23 (5/9, 3/8), Brooks 15 (5/10, 1/3) N.E.: Traballesi, Ganeto, Brkic

Tiri Liberi: 15/20 – Rimbalzi: 31 23+8 (Jackson, Brooks 9) – Assist: 7 (Jackson 5) – Cinque Falli: Sabbatino, Brooks

Pall. Trieste 2004: Coronica, Fossati, Tonut 21 (4/7, 2/5), Mastrangelo 3 (1/2), Grayson 14 (3/9, 2/3), Candussi 0 (0/4), Carra 1 (0/1), Marini 8 (1/3, 2/4), Holloway 19 (8/18, 0/2), Prandin 9 (4/5)

Tiri Liberi: 16/28 – Rimbalzi: 39 26+13 (Holloway 17) – Assist: 7 (Grayson 5)

I risultati dell’8°giornata di serie A2 Gold

 

Lighthouse Trapani-Fulgor Libertas Forli’ 87-89

Manital Torino-Fileni BPA Jesi 94-87

Moncada Energy Group AG-Sigma Barcellona 79-73

Angelico Biella-Dinamica Mantova 85-95

Givova Napoli-Pall. Trieste 2004 64-76

Centrale Latte Bs-Tezenis Verona 19/11/2014 20:30

Assigeco Casalp.-FMC Ferentino 58-63

Basket Veroli-Novipiu’ Casale M.to 61-65

 

La classifica

Tezenis Verona 14*,Centrale Latte Bs 12*,Manital Torino 10,Moncada Energy Group AG 10,Dinamica Mantova 10,Novipiu’ Casale M.to 10,Angelico Biella 8,FMC Ferentino 8,Pall. Trieste 2004 8,Assigeco Casalp. 6,Fulgor Libertas Forli’ 6,Lighthouse Trapani 6,Sigma Barcellona 6,Givova Napoli 6,Basket Veroli 4,Fileni BPA Jesi 2

 

Prossimo turno

Fulgor Libertas Forli’-Assigeco Casalp.,FMC Ferentino-Centrale Latte Bs,Sigma Barcellona-Lighthouse Trapani,Pall. Trieste 2004-Moncada Energy Group AG,Tezenis Verona-Angelico Biella,Fileni BPA Jesi-Basket Veroli,Dinamica Mantova-Manital Torino,Novipiu’ Casale M.to-Givova Napoli

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Vittoria doveva essere e vittoria è stata per la Pallamano Trieste, anche se con qualche piccolo grattacapo nel corso della partita. I biancorossi si impongono – come da pronostico – a Mezzocorona: 13-20 il risultato finale di un match nel quale i giuliani hanno faticato non poco nel mettere la freccia e accelerare sino a un gap più che discreto nel finale. I trentini, attualmente ultimi in graduatoria, hanno di fatto inizialmente “ipnotizzato” gli avversari (8-8 dopo 30 minuti), cedendo poi alla distanza nella ripresa quando il 5-1 di parziale ha permesso al Trieste di scappare via, senza soffrire troppo nei minuti conclusivi della sfida.

Con i tre punti conquistati ai danni del Metallsider, i biancorossi consolidano la terza posizione in classifica alle spalle di Bozen e Pressano.

Metallsider Mezzocorona – Trieste 13-20 (p.t. 8-8)

Metallsider Mezzocorona: Martinati, Boninsegna 1, Manna 1, Boev 1, Flor, Pescador, Moser M, Pedron 2, Amendolagine, Moser P, Luchin, Manica 4, Rossi, Folgheraiter 4. All: Marcello Rizzi

Trieste: Zaro, Radojkovic 5, Oveglia, Dapiran 6, Anici, Pernic, Cunjak 3, Bellomo 2, Campagnolo, Di Nardo 1, Carpanese 1, Dovgan 1, Visintin 1. All: Claudio Schina

Arbitri: Carrera – Rizzo

La classifica aggiornata del Girone A: 

Bozen 21 pti, Pressano 18, Trieste 14, Forst Brixen 10, Eppan 9, Meran 9, Cassano Magnago 6, Metelli Cologne 6, Metallsider Mezzocorona 3

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Difficile immaginare inizio migliore. Nella prima giornata del campionato di serie A2 maschile 2014/2015 la Pallanuoto Trieste espugna il campo del Plebiscito Padova (10-13 il risultato finale) e conquista con pieno merito il derby del Triveneto. E’ stata battaglia, fin dalle prime battute di gioco, ma alla lunga è emerso il carattere e la tenacia della squadra di Stefano Piccardo, che così festeggia l’esordio sulla panchina alabardata con una vittoria di peso. “Ma dobbiamo migliorare ancora sotto tanti aspetti – spiega a fine partita l’allenatore ligure – per esempio col Padova abbiamo sbagliato troppo in fase difensiva. Ma per essere l’esordio in campionato, giocato in trasferta, tra tante difficoltà, c’è di che essere soddisfatti”. Spiccano in particolare le prestazioni dei giovanissimi Elia Spadoni, classe 1997, e Danjel Podgornik, classe 1999, cinque gol in due e determinanti anche nei momenti più delicati, e Ray Petronio, autentico trascinatore.

Le squadre si affrontano a viso aperto fin dalle prime battute di gioco ma a rovinare i piani dei due allenatori ci pensano i guai al tabellone e ai 30”, che nel corso del primo periodo praticamente non hanno mai funzionato. Gli arbitri sono costretti a fermare la partita almeno in cinque o sei occasioni, stato di cose che non ha affatto giovato allo spettacolo. Trieste si porta avanti con le reti di Spadoni (doppietta in apertura), Podgornik e Petronio, ma il Padova trova in uno scatenato Gopcevic un infallibile terminale offensivo. Il montenegrino segna cinque gol consecutivi e a metà del 2° periodo il Plebiscito si ritrova avanti per 6-4. La reazione della Pallanuoto Trieste però non si fa attendere: Petronio infila una bordata sotto l’incrocio, poco dopo Namar raccoglie un preciso assist di Podgornik in situazione di uomo in più e dal palo insacca il 6-6.

Si va al cambio di campo e la Pallanuoto Trieste lentamente prende il controllo del match. La squadra di Piccardo gioca su ritmi vertiginosi, alle volte arriva qualche evitabile errore, ma il Padova fatica a restare in scia. Segnano Petronio (doppietta) e Ferreccio, i padroni di casa sfruttano un paio di indecisioni della difesa alabardata e restano a contatto: 8-9 a 8′ dalla fine.

Il quarto periodo si apre col pareggio del Plebiscito, autore Barbato in superiorità numerica, e Trieste che perde il centroboa Popovic per 3 falli gravi. Spadoni porta avanti gli ospiti, Robusto si ritrova tutto solo e batte Jurisic da un paio di metri (10-10), ma è l’ultimo acuto dei veneti. Il finale è tutto targato Pallanuoto Trieste. A 5′ dalla fine Ferreccio spariglia la situazione al culmine di un’azione rocambolesca (10-11), poi a 2’53” dalla sirena Podgornik chiude un’incursione solitaria con una precisa conclusione sotto l’incrocio che vale il 10-12. Nel finale ancora confusione, il tavolo non rileva un time-out chiamato dalla panchina triestina, gli arbitri (ottima la conduzione di gara) sono nuovamente costretti a fare gli straordinari per dirimere la situazione, ma il Padova non ha più la forza di reagire. Il sigillo al derby del Triveneto lo mette Petronio, che a 13” dall’epilogo firma il gol del 10-13. Bene così.

PLEBISCITO PADOVA – PALLANUOTO TRIESTE 10-13 (3-4; 3-2; 2-3; 2-4)

PLEBISCITO PADOVA: Destro, Segala, Tono, Gopcevic 5, Savio 2, Barbato 2, Gottardo, Robusto 1, Zanovello, Chiriatti, Baldinelli, Giliberti, Tommasella. All. Cattaruzzi

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Podgornik 2, Petronio 5, Ferreccio 2, Giorgi, Giacomini, Popovic, Zadeu, Namar 1, Henriques Berlanga, Spadoni 3, Lagonigro, Vannella. All. Piccardo

Arbitri: Chimenti di Palermo e Paoletti di Roma

NOTE: usciti per limite di falli Popovic (T) nel terzo tempo, Tono (P) nel quarto tempo; superiorità numeriche Padova 5/8 + 2 rigori; Trieste 9/10; spettatori 200 circa

 

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Dopo aver cullato – per 30 minuti abbondanti – il sogno di cancellare lo “0” dalla casella delle vittorie in campionato e dei punti in classifica, la Querciambiente si sveglia nuovamente di soprassalto. Un’altra delusione si materializza per la squadra allenata da Mauro Trani, che contro l’Astro Cagliari disputa un match sensibilmente migliore rispetto a quelli precedentemente giocati, issando però bandiera bianca nei minuti finali: ad Aquilinia finisce 65-75 per le sarde, abili a trovare il break decisivo a cavallo tra terza e ultima frazione, nel momento in cui Muggia si è ritrovata in debito d’ossigeno (specialmente a livello difensivo), gustando per la sesta volta consecutiva l’amaro sapore della sconfitta.

Con un inizio prettamente di marca ospite (+8 esterno sull’ 7-15, limato dai punti di Alice Policastro per il 17-21 in un ambito dove si registra la buona propensione dal perimetro da parte di entrambe le formazioni), è poi Masic a ergersi quale protagonista assoluta nel secondo quarto, con la Querciambiente che chiude col sorriso alla pausa lunga avanti per 38-35. Ljubenovic – ex di turno – si mette in proprio nella terza frazione, portando a scuola la difesa di casa in pitturato: ma è nel tiro pesante che l’Astro dà una prima spallata al match, dapprima sul +5 a dieci dalla fine (51-56) e poi – con una Marcello in serata di grazia – piazzando l’allungo decisivo al 35′, col 59-68 che tappa le ali al recupero muggesano malgrado la grande generosità mostrata dal duo formato da Nicole Mezgec e Francesca Policastro. Muggia è dunque costretta a leccarsi le ferite, in attesa della prima “W” stagionale che ancora stenta ad arrivare.

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Querciambiente Muggia-Astro Cagliari 65-75 (17-21, 38-35, 51-56)

Querciambiente Muggia: Masic 15, Castelletto 6, Pregarc, Zizola 4, Capolicchio 11, Policastro F. 6, Puzzer, Policastro A. 18, Rosin 1, Mezgec 4. All. Trani

Astro Cagliari: Ljubenovic 15, Gambino, Gravina, Martellini 14, Marcello 25, Laccorte 6, Cavalieri, Canalis, Fidossi 14, Ganga 1. All.Zedda

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La Pallacanestro Trieste 2004 si regala – nel sesto turno di campionato – la prima vittoria esterna della stagione 2014/15 di A2 Gold. I biancorossi allenati da Eugenio Dalmasson si impongo a Trapani per 73-83, trovando un prezioso successo costruito nel corso del primo tempo e consolidato nel terzo quarto, con un +19 a dieci minuti dalla fine che i giuliani hanno poi saputo gestire con discreta tranquillità sino al termine.

Partono di slancio gli ospiti in avvio di match, con ottime percentuali dalla distanza per l’ 8-15 al 3′ firmato da Tonut, Holloway e Candussi. La buona difesa biancorossa mette in difficoltà i siciliani, in affanno nei primissimi minuti di gara, per una Trieste che trova un’ulteriore conclusione pesante grazie a Marini, il quale regala la doppia cifra di vantaggio esterna a metà di frazione. Con un buon gap in proprio favore, i giuliani mantengono in mano l’inerzia per tutto il quarto iniziale, disinnescando gli attacchi di una Lighthouse che – con il solo Evans a essere sufficientemente pericoloso a canestro – riesce dapprima a limitare il passivo col -8 alla prima sirena (12-20), vedendo però allargarsi il divario svantaggio nei minuti successivi. E’ ancora dal perimetro che Trieste infatti si dimostra estremamente efficace, grazie a due triple di fila imbucate da Carra e a un canestro di Candussi (15-28): in questo modo la formazione di Dalmasson si spinge sino a +15, momento in cui si verifica un piccolo ritorno di fiamma siciliano, con Baldassarre a trovare molti punti dalla linea della carità (8/10 nella sola seconda frazione). Trapani riemerge sino a -8, i biancorossi hanno però in Tonut e Marini i due protagonisti nel finale di periodo: con un paio di conclusioni vincenti a testa, gli ospiti chiudono sul +13 a metà gara (27-39). 

La Lighthouse si accende dall’arco dei 6 metri e 75, immediatamente dopo la pausa lunga: Evans e Ferrero rispondono ai punti messi a segno da parte di Tonut, ma Trieste mantiene dapprima il controllo della partita, abbozzando poi la fuga sul +16 con la palla rubata e conseguente contropiede vincente da parte di Grayson. Per una Trapani che tenta di aprire la scatola difensiva giuliana in pitturato grazie a Renzi, i biancorossi allungano in maniera decisiva al termine della frazione: il break biancorosso, costruito in questo ambito da Carra, Marini e nuovamente Grayson, fa volare i triestini sul 41-60 del 30′, un tesoretto sufficiente alla compagine giuliana per portare poi a casa la vittoria senza troppi patemi d’animo. Nonostante un calo di intensità nell’ultimo quarto, con la Lighthouse abile nel recuperare una parte dello svantaggio (57-68 a 3 minuti dalla fine), Trieste riuscirà infine a tenere a distanza di sicurezza gli avversari grazie a Tonut e Holloway, sul 60-77 a poco più di 60” dalla sirena conclusiva.

Lighthouse Trapani-Pallacanestro Trieste 2004 73-83 (12-20, 30-43, 41-60)

Lighthouse Trapani: Renzi 9, Meini 5, De Vincenzo, Baldassarre 23, Bossi 12, Urbani, Bray 2, Ferrero 3, Evans 18, Conti 1. All. Lardo 

Pallacanestro Trieste 2004: Coronica, Fossati, Tonut 21, Mastrangelo, Grayson 9, Candussi 7, Carra 13, Marini 19, Holloway 10, Prandin 4. All.Dalmasson

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Non basta un primo tempo più che discreto per sbancare il parquet del Pressano: la Pallamano Trieste, con tante difficoltà nella seconda parte di gara, cede in Trentino per 29-23 dopo aver cullato qualche piccolo e timido sogno di vittoria, su quel +1 all’intervallo che dava l’impressione perlomeno di poter traghettare il match verso un equilbrio costante sino al termine del match.

L’11-12 alla prima sirena, frutto di una frazione iniziale positiva per gli ospiti (con i padroni di casa ad aver oltretutto sofferto per il forzato forfait di Di Maggio), è vantaggio che Trieste mantiene tale sino all’ultimo quarto d’ora. Da quel momento in poi Pressano scappa via, con un break di 8-3 che sottolinea la veemenza trentina nel momento topico del match ma soprattutto il calo di tono dei giuliani, successivamente non più capaci di rispondere colpo su colpo agli avversari.

In classifica Trieste paga dazio, sorpassata dall’ Eppan vittorioso contro il Meran: ora i biancorossi stazionano al quarto posto nel girone A di massima serie nazionale.

Pressano – Trieste 29-23 (p.t. 11-12)

Pressano: Stocchetti, Bolognani 6, Chisté W. 7, Chisté D, D’Antino, Di Maggio 1, Moser, Bettini, Giongo 4, Franceschini, Sampaolo, Alessandrini 2, Da Silva 9, Polito. All: Branko Dumnic

Trieste: Zaro, Radojkovic 5, Oveglia, Dapiran 1, Anici 7, Pernic 3, Cunjak 2, Bellomo, Campagnolo, Di Nardo, Carpanese, Dovgan, Visintin 5. All: Giorgio Oveglia

Arbitri: Alperan – Scevola

La classifica

Bozen 15 pti, Pressano 15, Eppan 9, Trieste 8, Forst Brixen 7, Metelli Cologne 6, Cassano Magnago 6, Metallsider Mezzocorona 3, Meran 3

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I tre punti conquistati dalla Pallamano Trieste nei confronti del Cassano Magnago (25-18 il risultato finale per i biancorossi) portano indiscutibilmente la firma di un duo. Ovverosia, quello formato dal neo papà Jan Radojkovic – autore di una prova stellare condita da 9 reti – e da un Matej Zaro in grande spolvero tra i pali, abile a difendere con grande efficacia la porta giuliana. La vittoria che ne è conseguita ha esaltato squadra e pubblico di Chiarbola, come sempre caloroso e presente in buon numero, all’interno di una gara decisamente rognosa per la compagine allenata da Giorgio Oveglia.

Nonostante il divario finale, i padroni di casa hanno infatti sofferto per almeno un tempo la difesa degli ospiti, andati a riposo sul -2 e rimasti in partita sino a venti minuti dalla sirena finale. Trieste, costretta a rinunciare a Cunjac sin dall’inizio, ha poi saputo costruire il gap vincente e rassicurante nella seconda parte della ripresa, in un momento in cui la gara si è scaldata non poco (parecchie le esclusioni per due minuti fischiate dai signori Carrera e Rizzo). Una menzione particolare va fatta anche al giovane Dovgan, autore di 4 reti e salito sugli scudi in particolar modo nel primo tempo.

Con il successo sul Cassano Magnago, in classifica i giuliani sono terzi in solitaria, a quattro lunghezze di ritardo dalla coppia di testa formata da Bozen e Pressano.

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Trieste – Cassano Magnago 25-18 (p.t. 12-10)

Trieste: Zaro, Radojkovic 9, Oveglia 2, Dapiran 3, Anici 4, Pernic 1, Cunjak, Bellomo, Campagnolo, Di Nardo, Carpanese, Dovgan 4, Leone, Visintin 2. All: Giorgio Oveglia

Cassano Magnago: Ilic, Scisci, Brakocevic 4, Bellotti, Havlicek, Moretti 3, Corazzin, Zorz, Di Vincenzo 5, La Mendola 1, Montesano 3, Marzocchini, Gregori 2, Decio. All: Robert Havlicek

Arbitri: Carrera – Rizzo

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