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L’SGT Calligaris è costretta a issare nuovamente bandiera bianca in campionato: il CUS Cagliari passa al “PalaTrieste” per 71-83, trascinata da una straordinaria Tricia Liston da ben 32 punti a referto.

Per le padrone di casa, che oltre all’assenza di Borroni hanno dovuto fare le spese anche con la defezione della pivot Harry, non è certamente stato il miglior match fatto vedere in questa stagione: top scorer giuliana è stata Donica Cosby con 14 punti, seguita da Giuditta Nicolodi con 12. Le triestine rimangono così ancorate all’ultimo posto in classifica con 2 punti, assieme a Vigarano e La Spezia.

E’ online la photogallery in esclusiva della gara, a cura di Linda Cravagna:

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TRIESTE – In attesa di sabato 27 aprile, giornata in cui è prevista la sfida di campionato tra Cagliari e Udinese allo stadio “Nereo Rocco” di Trieste (col calcio d’inizio fissato per le ore 18),  sono state stilate preventivamente tutte le misure di sicurezza per ovviare a eventuali problemi di ordine pubblico, in occasione della gara di serie A in programma nel prossimo week-end.

Innanzitutto, il discorso della vendita dei tagliandi: saranno solamente 5.300 i biglietti disponibili (solamente in prevendita sino a venerdì compreso) per la gara tra sardi e friulani, di cui 1.300 riservati a questi ultimi che verranno disposti in curva “Trevisan” e che potranno accedere allo stadio esibendo la propria tessera del tifoso.

I supporters dell’Udinese che vorranno raggiungere il “Rocco” con i propri mezzi dovranno parcheggiare auto e moto presso i posteggi della Wartsila, nell’area della Grandi Motori, per poi proseguire verso l’impianto di Valmaura tramite navetta. Allo stesso modo, chi invece deciderà di arrivare a Trieste con il treno raggiungerà lo stadio con il servizio di bus che sarà predisposto all’esterno della Stazione Centrale; per tutti gli altri spettatori (sia di Trieste che di Cagliari) che vorranno seguire la partita, saranno invece la curva “Furlan” e la tribuna “Colaussi” a essere messe a disposizione, con i tradizionali parcheggi di via Flavia (nei pressi del PalaTrieste) pronti a poter essere utilizzati.

Per quanto riguarda la viabilità, oltre alla chiusura dello svincolo di Valmaura della Grande Viabilità (sia in entrata che in uscita), dalle ore 14 di sabato sarà vietato il traffico nell’area circostante al “Nereo Rocco”: via Valmaura, via Palatucci e via Miani saranno interdette al transito dei veicoli, mentre nelle medesime strade non sarà possibile parcheggiare a partire dalle ore 11.

E’ stata infine prevista anche la chiusura degli esercizi commerciali di zona, con i supermercati dell’area di Valmaura che dovranno forzatamente abbassare le saracinesche alle ore 14.

 

 

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Certo, emigrare nuovamente in “continente” è un problema enorme per il Cagliari e i propri tifosi: ma se Trieste deve essere la meta sino a fine campionato, allora ben vengano i tre punti lontano dalla Sardegna. Specie se hanno il deciso sapore di essere quelli della staffa, in un’altra stagione dove si è parlato tanto poco di calcio giocato e molto (troppo) di altri traslochi forzati.

Finisce 2-0 al “Rocco” per la squadra di Lopez e Pulga, che così blinda definitivamente il discorso-salvezza con un +14 sulla terz’ultima posizione che manda dritti in B. No, il Cagliari ancora una volta si tiene lontano, molto lontano dalla zona calda di classifica. E lInter? Forse la gara di Trieste è lo specchio di un’intera stagione: squadra rattoppiata che perde ulteriormente pezzi per strada (Nagatomo non fa in tempo a scaldare le “gomme”, subentrando a Cambiasso, che 8 minuti dopo si infortuna…), che maledice la malasorte (il legno colto dal “Cuchu” nel primo tempo avrebbe trasformato la gara in tutt’altra storia) e, neppure tanto velatamente, il rigore che l’arbitro Celi ha concesso ai padroni di casa nella ripresa. Forse un pò troppo generoso, ma di fatto è la che il match ha cambiato volto: la “Stramaccioni-Band” si è sciolta poi strada facendo, con Pinilla mattatore da doppietta di giornata. Il biscione colleziona un’altro boccone indigesto, ma è chiaro che quando la macumba si accanisce, è francamente dura fronteggiare qualsiasi tipo di avversario. Specie in una stagione dove, gioco spumeggiante a parte, è mancato tutto il resto. Botte di deretano comprese.

Eppure, almeno nella primissima parte della sfida, l’Inter ha cercato di rendersi timidamente pericolosa: certo, il fraseggio in campo non è da “Triplete”, ma i nerazzurri hanno fatto venire qualche piccolo grattacapo alla retroguardia sarda. Tra tutte, l’occasione che mette Cambiasso a tu per tu con Agazzi, uccellandolo con un “cucchiaio” ma trovando solamente il palo sinistro a sbarrargli la strada: un segnale forte e preciso di come non sarà giornata. Il primo tempo scivola via, con pochi altri veri sussulti da ambo le parti: il Cagliari sembra voler riservare i colpi migliori nella ripresa, e così infatti sarà. La mossa vincente del duo-tecnico in panchina arriva al minuto 12 della seconda frazione, con Pinilla che prende il posto di Dessena: il cileno ringrazia del cadeau e fa doppietta, prima dagli undici metri col penalty guadagnatosi sul (dubbio) contatto con Silvestre (1-0 al 63′) poi con la co-partecipazione di Cabrera, abile a metterlo davanti a un Handanovic non impeccabile in uscita, trafiggendolo per la seconda volta a un quarto d’ora scarso dalla fine delle ostilità. Trionfo sardo, parecchio scoramento invece per gli interisti presenti al “Rocco”: indipendentemente da come finirà il campionato, sarà decisamente un’annata da chiudere nel cassetto dei ricordi…da dimenticare.

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