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Si è concluso il mese di febbraio per la X-LEAGUE ed ancora parecchie emozioni hanno ravvivato l’ambiente del torneo organizzato dalla ALL IN SPORT ASD.

La vetrina di questa settimana è dedicata alla Telecom, che ha esordito nella manifestazione al palasport “Azzurri d’Italia” contro il Bar Alex: pur senza la stella Roberto Ciriello ed il lungo Trampus, Scrigner e compagni hanno regolato 68-45 il volenteroso Bar Alex. Moratto (16) da il “la” alle danze, mentre dall’altra parte i baristi ci mettono un pò per entrare in ritmo: sempre una decina i punti di vantaggio della Telecom, che in area fa il vuoto con l’animalesco Demenia ed il concreto Mezzina. Per gli arancione di Faiman, Pedroni e Ciani tengono vive le speranze fino al 35-29, poi ci pensa Gobbi con una tripla e un contropiede a effettuare lo strappo decisivo, con il finale firmato ancora da Moratto.

Prima vittoria anche per gli Stankos/Mida4, che contro Spazzidea presentano l’ex Servolana Gabriele Crevatin (25) e Bortolot (15): i due giocatori di Kidzik formano, insieme a “Fuffo” Fortunati (21) un trio micidiale, ma Spazzidea è brava a rimanere in gara per trentacinque minuti. Benvenuto e il bomber Pavani, insieme alla concretezza di Ducic, concorrono nei buoni risultati dei “neri” di Ruggiero, che però nel finale vengono stesi da due triple consecutive di Bortolot e dall’esperienza di un Fortunati sempre pronto a prendersi le responsabilità nei momenti che contano: 7-23 di parziale negli ultimi dieci minuti e vittoria per 56-74.

Il match Tormento Basket – Dai e Vai ha invece messo in scena la “sfida in famiglia” Vlacci: da una parte il playmaker Max, dall’altra il lungo Federico. Ma è stata una partita che ha riservato grandi emozioni, con continui cambi d’inerzia: inizia bene il Dai e Vai (che inserirà nel prossimo match l’ala Lorenzo Scrigner), con le triple di Arena, poi arriva puntuale la risposta del Tormento grazie alla vena realizzativa di Max Vlacci (21). I problemi nei meccanismi offensivi del Dai e Vai non mancano, visto che a segnare sono solamente Arena e “Chicco” Vlacci: sotto 30-38, i biancoazzurri ritornano a contatto, ma nel finale l’espertissimo Fulvio “Diesel” Ianco indovina la tripla che allontana sul 43-49 il Tormento, un margine incolmabile per un match a basso punteggio, che si chiude 45-53.

L’ultimo incontro della settimana ha visto sfidarsi Acli Sci Club con Gli Hobbit: partita risolta solamente al fotofinish, dopo che per quaranta minuti il punteggio è rimasto in equilibrio. Gli “sciatori” hanno fatto leva sulla coppia Badina De Monte, oltre alla marcatura asfissiante di Faraglia sul bomber Cragnolin; Gli Hobbit, con soli sei effettivi a referto, tengono botta egregiamente nonostante le rotazioni minime. Sandi Gherbaz (25 rimbalzi) domina il pitturato sfruttando centimetri ed esperienza, mentre Giuliano Crechici conduce alla grande il suo team in cabina di regia: nel finale, De Monte e Badina mettono il 5-0 che porta l’Acli avanti 56-53, poi un grandissimo Zini (25, nella foto di Antonio Barzelogna) ruba palla e appoggia il meno uno, ma sull’ultima azione il suo scarico a 2” dalla sirena finale non viene tramutato in canestro e il referto rosa finisce ad un Acli Sci Club vincente 56-55.

ACLI SCI CLUB – GLI HOBBIT   56 – 55

Acli Sci Club: Michieletto 7, Wassermann, De Monte 17, Badina 15, Manzato 2, Almerigogna 6, Riosa 5, Radin 4, Faraglia.

Gli Hobbit: Crechici 6, Gherbaz 6, Matino, Cragnolin 15, Ceunja 2, Zini 25.

Parziali: 13-14; 28-28; 44-45

Arbitro: Chenich di Trieste

DAI E VAI – TORMENTO BASKET   45 – 53

Dai e Vai: Arena 16, Negrato, Debeljuk, Michelazzi, Basezzi, Vlacci F. 13, Gruden 3, Bevitori 9, Polo, Galaverna 4.

Tormento Basket: Cleva 6, Copertino, Vlacci M. 21, Boschi 8, Gois, Franca, Ianco 4, Pianigiani 8, Rakic 2, Kaludjerovic 4.

Parziali: 15-10; 26-30; 39-40

Arbitro: Roiaz di Muggia

SPAZZIDEA – STANKOS/MIDA4   56 – 74

Spazzidea: Fiano 2, Susmel ne, Ducic 13, Pavani 14, Radesich 6, Benvenuto 15, Spolaore, Mola ne, Ruggiero 6, Gherlani.

Stankos/Mida4: Gadola, Fortunati 21, Scrigner 2, Cotterle 7, Patarino 2, Crevatin 25, Glavina, Bortoli 2, Bortolot 15, Suerz, Serafini.

Parziali: 9-17; 31-31; 49-51

Arbitro: Zanini di Trieste

CRAL TELECOM – BAR ALEX   68 – 45

Cral Telecom: De Peitl 5, Moratto 16, Mezzina 10, Martucci 1, Demenia 6, Russolo 6, Scrigner F. 9, Tumia 5, Gobbi 10.

Bar Alex: Faiman 2, Sanzin, Ciani 8, Vukmirovic, Coslovich 5, Lanteri 3, Coccoluto 2, D’Amico 6, Barovina 6, Pedroni 13, Metlica.

Parziali: 14-6; 27-19; 42-29

Arbitro: Roiaz di Muggia

Note: usciti per falli Ciani (Bar Alex) e Lanteri (Bar Alex)


CLASSIFICA GIRONE A: Idrotermozeta, Tormento Basket 4; Dai e Vai, Acli Sci Club 2; Gli Hobbit 0.

CLASSIFICA GIRONE B: Cral Telecom, Sarcastici, Stankos/Mida4, Spazzidea 2; Bar Alex 0.

PROSSIMO TURNO

LUNEDI’ 4/3 ORE 20.30: Stankos/Mida4 – Bar Alex (Palasport “Azzurri d’Italia” Via Calvola)

MARTEDI’ 5/3 ORE 21.00: Sarcastici – Cral Telecom (Palestra “Bojan Pavletic” Strada di Guardiella 7)

MARTEDI’ 5/3 ORE 21.00: Idrotermozeta – Tormento Basket (PalaTrieste – Palestra di sfogo)

MERCOLEDI’ 6/3 ORE 21.30: Dai e Vai – Gli Hobbit (Palestra “Bojan Pavletic” Strada di Guardiella 7)

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24° appuntamento di “Aperitivo Sotto Canestro” assieme a Daniele Mastrangelo, guardia dell’AcegasAps Trieste, nella location della Pizzeria “Da Modesto” di via Maovaz nel rione di Borgo S. Sergio.

Una squadra che, nonostante le defezioni attuali, lotta come un leone è il tema principale della trasmissione, assieme al consueto punto su tutte le altre squadre di riferimento della provincia: Interclub Muggia, Jadran Trieste, Servolana Lussetti e SGT Trieste.

Il tutto, come sempre, condotto da Alessandro Asta e Raffaele Baldini

Buona visione!

httpvh://www.youtube.com/watch?v=REEa59vKntI

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Si ferma a 6 la striscia vincente dell’A-Team. Gli uomini del Presidente Signorino sbattono violentemente sul muro delle Generali. In quel di Chiarbola ieri sera è andato in scena il “game of the week” che vedeva da un lato i verdi a punteggio pieno (6 – 0) e dall’altro gli assicuratori sconfitti solo dal NO BASKET.

Formazione rimaneggiata quella di coach K che, nonostante i capelli bianchi, si trova, suo malgrado, ad indossare maglietta e pantaloncini. Primo quarto intenso e combattuto che si chiude sul 15 pari grazie a 7 punti del magico “Debe” e 8 di Paolo Benvenuto. Nel secondo quarto Supervip e Rk si siedono in panchina per lasciare il posto a due noti giovincelli : Massimiliano Cerne e Gianluca Galaverna. Nonostante questa mossa l’A-Team  si mostra poco lucida in difesa e scarica in attacco; primo break per le Generali (35-31) all’intervallo lungo grazie ad un gigantesco Pobescu che la fa da padrone sotto le plance avversarie.

Nella ripresa la musica non cambia e l’A-Team torna in campo dimenticandosi la testa nello spogliatoio, solo 8 punti in 10 minuti per i verdi che, all’inizio dell’ultimo quarto, si trovano a dover recuperare 11 lunghezze (50-39). Si assiste ad un flebile tentativo di rimonta, stroncata sul nascere dai piazzati di Franz Crucitti che con questa vittoria riporta i suoi ragazzi in vetta alla classifica.

Generali – A-Team 67 – 51

Generali : Vesselli 5, Sancin 3, Marton 5, Sutz 6, Pobescu 13, Crucitti 9, Bassi 8, Kauzki 13, Borean 5.

A-Team : Polo 2, Benevenuto 18, Signorino, Rk, Negrato 2, Debelijuk 18, Galaverna 4, Cerne 7.

LA CLASSIFICA DEL TORNEO

NO BASKET 12
GENERALI 12
A-TEAM 12
OLD SCHOOL 10
ALLIANZ 6
STANKOS 6
TORMENTO 4
PUMA 2
ACLI SCI 2
CRUT 0

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Due protagoniste di due mondi paralleli che viaggiano assieme, accumunate dalla stessa maglia. Unire la capitana Annalisa Borroni (nella foto di Sergio Verzier), una delle icone dell’Interclub attuale, e la giovanissima Lisa Bresciani, classe 2000 con tutta una carriera davanti a sè, non è affatto un azzardo. Specie se l’amore per la palla a spicchi diventa un punto di riferimento indissolubile per entrambe, nonostante si parli quasi di due generazioni cestistiche diverse…

NOME:

A – Annalisa
L – Lisa

COGNOME:

A – Borroni
L – Bresciani

SOPRANNOME:

A – semplicemente “Anna”, anche se nei primi anni nei quali giocavo assieme a mia sorella Nicoletta mi appiopparono il soprannome “Junior”…
L – “Lisuz”

RUOLO:

A – ala naturale
L – sono una sorta di “Jolly”, visto che al momento non ho un ruolo ben definito

DA QUANTO TEMPO GIOCHI A BASKET?

A – 24 anni, praticamente gran parte della mia vita
L – 3 anni, da quando avevo 10 anni

PER TE COSA SIGNIFICA GIOCARE A BASKET?

A – la pallacanestro è una scuola di vita, perchè ti insegna a vedere il complesso e il dettaglio assieme. Un qualcosa che è utile anche nella realtà fuori dalla palestra
L – è sinonimo di passione e di “valvola di sfogo”

IL TUO PIATTO PREFERITO?

A – uuh, sono una “mangiona” in tal senso! Ma, per preferenza, prediligo i crostacei
L – direi il risotto al pomodoro

LA TUA BEVANDA PREFERITA?

A – Brugal & Cola, senza dubbi
L – Coca-cola, logicamente senza Brugal…

IL TUO GIOCATORE PREFERITO?

A – Michael Jordan, per me il numero uno in assoluto
L – Kobe Bryant, per come gioca e per come riesce a muoversi sul parquet

LA TUA COMPAGNA DI SQUADRA PREFERITA?

A – senza fare uno sgarbo alle altre, direi Lara Cumbat: il perchè è dovuto all’affinità che ci contraddistingue, dentro e fuori dal campo
L – con grande sincerità, posso dire di non avere una vera e propria preferenza. Per me, tutte le mie compagne sono allo stesso livello

QUALE E’ STATA LA GARA MIGLIORE CHE HAI MAI DISPUTATO?

 A – una partita di play-off di serie A2, quando vestivo la maglia di Marghera e affrontammo Crema. In quel frangente segnai 34 punti, ma la cosa più importante è che praticamente vedevo il canestro come una vasca da bagno…
L – la gara contro l’ABF Monfalcone, dove misi a segno 13 punti

C’E’ QUALCOSA CHE INVIDI DI LEI?

A – senza dubbio la giovanissima età e, relativamente a questo, il fatto che abbia tutta una carriera davanti a sè da poter costruire. Dalle giovanili si ottengono le prime soddisfazioni ed è un qualcosa che deve godere al massimo
L – ammiro Annalisa per come gioca e per lo spirito con cui affronta le sfide, in una categoria difficile come la serie A2

COSA FARAI DA GRANDE?

A – di certo coltiverò uno dei miei 1000 e più interessi che ho in cantiere. Devo solo scegliere quale, in una scaletta di preferenze che devo ancora definire…
L – mi piacerebbe tanto diventare un veterinario e curare gli animali

QUALE E’ IL TUO SOGNO NEL CASSETTO?

A – avere la possibilità di viaggiare tanto. Al momento attuale, per ovvi motivi, non mi è possibile farlo
L – migliorare tecnicamente nel giocare a basket, perchè vorrei arrivare in A2

ALLA FINE DELL’INTERVISTA, CHE MESSAGGIO VUOI LASCIARLE?

A – “non dare mai niente di scontato e non smettere mai di crescere. Lo sport, e soprattutto il basket, ti aiuterà a farlo”
L – “riesci ad aspettarmi fino a quando non farò parte anch’io della prima squadra?”

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Portatele via gli americani, toglietele pure anche i due lunghi di riferimento Gandini e Fall, fuori per infortunio: l’AcegasAps, senza paura alcuna, continuerà a lottare sempre strenuamente, anche con solo le briciole in mano. I biancorossi giuliani si arrendono a 100 secondi dalla fine, con Pistoia che si stacca definitivamente solo dopo 38 minuti e mezzo: ma, ancora una volta, è una sconfitta che lascia un retrogusto dolciastro ma pur sempre almeno un minimo gradevole ai supporter di casa. Finisce 88-94 per la capolista Giorgio Tesi Group che, così come successo a Brescia qualche settimana fa, ha dovuto sudarsela copiosamente per riuscire a strappare i due punti a una Trieste che ha avuto la capacità sopraffina di riuscire a dare il massimo sino all’ultimo, sebbene la forza degli avversari. Ma parecchie ombre lunghe sono state create dai signori Ranaudo-Gagliardi-Boninsegna, il trio di arbitri che ha decisamente perduto il bandolo della matassa (e in qualche occasione, anche il senno) per chiamate estremamente infelici sul parquet che hanno finito col condizionare la “tranquillità” in campo

La “giovine Trieste” parte decisamente bene: l’asse MescheriakovUrbani funziona alla grande, con quest’ultimo che ne mette cinque di fila. Le due triple di Carra e Filloy spingono l’AcegasAps avanti di sei lunghezze al 5′ (17-11), la Giorgio Tesi dimostra di avere buon peso con Toppo che brucia la linea di fondo, non trovando però la giusta continuità offensiva. I giuliani la buttano sulla velocità, uccellando in un paio di occasioni Pistoia che non riesce a leggere le trame repentine triestina: i padroni di casa, con un “reverse” di Filloy, si ritrovano addirittura a +10 (21-11), gli avversari producono un parzialino di 5-0 con Toppo e la tripla di Meini, prima di subire un’altro missile terra-aria di Carra da lontano. Il punteggio sorride all’AcegasAps, avanti per 24-16 al 10′.

I problemi di rotazioni per Trieste cominciano a intravedersi quando un 2 metri e 15 come Borra viene marcato da un 1 metro e 88 come Coronica: ma alla fine i biancorossi non pagano troppo pegno in tal frangente, perchè la squadra di Dalmasson continua ad avere un ottimo rendimento in attacco nonostante Pistoia stessa sia poi costretta ad “adeguarsi” ai pochi centimetri (e chilogrammi) messi sul parquet dai giuliani. I piccoli di casa fanno sfracelli, prima con Ondo Mengue e poi col già citato Coronica: tuttavia la Giorgio Tesi ricuce pian pianino tutto il gap, trovando sufficiente vita facile sull’altro lato del campo. Si svegliano Galanda, Rullo e Graves, con quest’ultimo che trova il pari sul 42-42: i toscani chiudono poi in crescendo la metà gara, trovando il massimo vantaggio del primo tempo con tre lunghezze da gestire alla pausa lunga.

Alla ripresa delle ostilità, Pistoia tenta una prima prova di fuga piazzando due bombe con Rullo prima e Cortese poi (44-51), l’AcegasAps rimane però concentrata ad hoc con un buon Filloy che segna e dispensa assist a Urbani e Ruzzier: i giuliani rimangono agganciati sul -2 al 26′ (53-55), poi Pistoia trova quanto cercato da parecchi minuti, la verticalità dei propri lunghi. Borra si innesta finalmente con brillantezza, mettendo grossi disagi sotto i tabelloni, ancora Toppo (MVP alla fine) è una sentenza per precisione e consistenza ai rimbalzi. Sono però anche i punti di Cortese a far male a Trieste, che chiude sotto di 8 lunghezze alla penultima sirena.

Da quel momento in poi, uno “show” dietro l’altro del trittico arbitrale fa da scomodo contorno della gara: gli uomini in completo arancione non ne indovina una nemmeno per scommessa, specie ai danni di Trieste (chiamate lapalissiane non fischiate, altre dubbie invece sanzionate) che, su un tecnico inopinato fischiato a coach Dalmasson, rischia di veder conclusa anticipatamente la propria gara. Il +13 esterno, frutto del 2/2 di Rullo e della triplissima di Saccaggi, sembra consegnare le chiavi in mano alla Giorgio Tesi: niente di tutto questo, poiché un tarantolato Carra (che alla fine sfiorerà il trentello) si prende in mano la squadra e ispira anche i giovani, con Coronica e Urbani a mettere punti in cascina. Pistoia rischia di incepparsi sul più bello, e l’anti-sportivo a Galanda (anche in questo caso, fischio alquanto dubbio della terna arbitrale) sembra riaprire tutti i giochi. L’AcegasAps rimane incollata sino all’82-85 con poco meno di due minuti al termine, prima che la bomba di Rullo coadiuvata dallo schiaccione di Graves mettano al riparo il team di coach Moretti da qualche infida sorpresa finale.

AcegasAps Trieste-Giorgio Tesi Group Pistoia 88-94 (24-16, 42-45, 59-67)

AcegasAps Trieste: Coronica 10, Tonut, Ondo Mengue 6, Mastrangelo 4, Ruzzier 4, Filloy 12, Cantarello n.e., Carra 27, Mescheriakov 16, Fossati n.e., Urbani 9. All. Dalmasson

Giorgio Tesi Group Pistoia: Grillini, Meini 3, Toppo 16, Borra 12, Galanda 9, Chetoni n.e., Cortese 14, Saccaggi 13, Rullo 13, Graves 13, All.Moretti

Le pagelle dell’AcegasAps Trieste

CORONICA -> 7,5

TONUT -> s.v.

ONDO MENGUE -> 6

MASTRANGELO -> 6

RUZZIER -> 6

FILLOY -> 7

CANTARELLO -> n.e.

CARRA -> 8,5

MESCHERIAKOV -> 7

URBANI -> 6,5

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Una caduta verticale inspiegabile nei secondi venti minuti, senza possibilità di appigli per non ruzzolare giù nel punteggio: l’Interclub perde malamente in Sardegna, isola che in questa stagione ha portato solo dolori di pancia e nient’altro nelle tre trasferte totali, e lo fa forse nel modo peggiore auspicabile. Alghero si impone per 70-46 e Muggia ricalca una sorta di Dottor Jekyll e Mister Hyde, riuscendo prima a tenere testa alle avversarie nella prima parte di gara, arenandosi poi completamente nella seconda: il San Paolo riesce a tracimare così pian piano, segnando tutto il possibile, fuggendo via e non voltandosi più indietro.

Come già detto, Muggia si comporta discretamente nei primi due quarti: il dominio a rimbalzo, di cui si rende protagonista Ljubenovic, e la doppia cifra di marcatura da parte della capitana Borroni tiene avanti l’Interclub nel primo parziale (10-13) e nel secondo, quando a metà gara le rivierasche mantengono un punticino di vantaggio, 26-27, dopo essere stata avanti anche di sette punti nel corso di tale frazione.

Alla ripresa delle ostilità, l’Interclub con buona probabilità dimentica di tornare in campo: Alghero piazza una “box & one” su Borroni, cosa che se da una parte limita la potenza offensiva di quest’ultima, dall’altra permette alle altre compagne di trovare spazi liberi per tentare il tiro. Ma il pallone decide incredibilmente di non entrare quasi più per le muggesane, che perdono man mano tranquillità e lucidità sbagliando anche comodi appoggi al tabellone; Alghero ha in Chesta e Rosellini i propri punti di forza che, dal +10 di metà terzo quarto (45-35) tirano un’accellerata paurosa. La difesa arcigna da parte delle padrone di casa, spesso “perdonata” da parte del duo arbitrale, fa il resto del lavoro: Muggia cade definitivamente nell’oblìo nell’ultimo quarto, non riprendendosi più e schierando totalmente le Under19 negli ultimi istanti dell’incontro, quando i giochi ormai sono ben che chiusi.

San Paolo Alghero-Interclub Muggia 70-46 (10-13, 26-27, 45-37)

San Paolo Alghero: Rosellini 17, Caneo 2, Bardino 3, Giorgi 6, Giari, Azzellini 9, Petrova 3, Chesta 18, Zanardi n.e., Farris 12. All. Cau

Interclub Muggia: Meola, Borroni 15, Primossi 3, Cumbat 3, Cergol 5, Castagna, Ljubenovic 13, Palliotto 3, Moratto 4, Rosin. All.Jogan

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Mai, come in questo momento così importante della stagione, servono conferme importanti: nei risultati ottenuti, nel gioco espresso e anche nella continuità di rendimento. In una classifica che ora tutte le squadre cominciano a guardare con maggior attenzione, per capire sempre di più a che cosa puntare a inizio primavera, anche l’ Interclub è alle prese con i primi veri calcoli algebrici di stagione: l’attuale decimo 10°, quello che darebbe il “rompete le righe” al plotone rivierasco, deve essere ulteriormente blindato. E per farlo bisognerà cercare, in un modo o nell’altro, anche di sovvertire i pronostici che danno per favorite alcune delle avversarie che Interclub si ritroverà davanti negli ultimi cinque match di regular season.

E’ innegabile che arrivati a questo punto le certezze di una serata rischino spesso di diventare una sorta di variabile impazzita nel turno successivo, specie per chi non ha fatto nella linearità di prestazioni convincenti un vero e proprio status-symbol, sin qui: Muggia cade proprio in tale ambito e, sebbene se ne sia abbondantemente trattato in tutte le salse, ora i vari problemi incontrati sul cammino sono storie vecchie che vanno definitivamente messe alle spalle. La bella partita contro Cremona dello scorso sabato ha dato la dimostrazione che di sale in zucca, nella formazione di Matija Jogan, ce n’è ancora molto: questo deve diventare il volano per provare a piazzare il colpo ad Alghero, alla quale manca una manciata di punti per festeggiare anzitempo la conquista dei play-off e che quindi vuole chiudere la pratica in tempi stretti.

Gli obiettivi delle due squadre, rispetto lo scorso anno, si sono diametralmente invertiti: la Petrol Lavori di allora lottava per un posto al sole, le sarde per non finire all’inferno. Di acqua sotto i ponti ne è passata in abbondanza ed è evidente che è il San Paolo a poter sorridere maggiormente rispetto alle muggesane: le giocatrici di coach Cau viaggiano sopra il 50% in campionato relativamente alle partite vinte, arrivando alla sfida di sabato forte del risultato favorevole conseguito a Broni nell’ultimo turno.

Alghero è sicuramente una squadra rognosa, capace di rendere la vita difficile anche alle più forti (chiedere conferma a Crema, sconfitta a inizio anno in Sardegna, e a San Martino di Lupari che ha rischiato le penne in casa propria solamente un paio di settimane fa…): l’Interclub dovrà dunque amplificare quanto di buono fatto intravedere con la Manzi quasi 7 giorni or sono, se vorrà trovare un colpo gobbo al “Vittorio Corba” che possa dare ulteriore sicurezze alla propria classifica. Tutto può accadere: basta non lasciare nulla di intentato nell’ultima trasferta “aerea” di stagione.

Si gioca sabato 23 febbraio alle ore 19.00, la palla a due sarà alzata dai signori Coffetti di Bergamo e Balzarini di Milano.

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Un finale di stagione così non se lo aspettava nessuno, neppure i più maligni detrattori avrebbero augurato una sorte così infausta al team biancorosso. Di certo, la Pallacanestro Trieste 2004 non ha sicuramente fatto qualche patto col diavolo, visti i problemi di rotazione che si stanno presentando via via nelle ultime settimane: dall’esclusione degli americani alla tegola degli infortuni (quello di Abdel Fall in primis, arrivato come una breaking news nelle scorse ore, che con buona probabilità terrà il giovane pivot in tribuna per qualche mese), l’AcegasAps affronterà all’arma bianca la capolista Giorgio Tesi Group Pistoia, a questo punto col chiaro intento di fare bella figura e nulla più.

Troppo pessimismo? Forse. Ma anche la consapevolezza che fronteggiare la prima della classe con un organico estremamente ridotto all’osso e che, sotto i tabelloni, vedrà anche un Luca Gandini (nella foto di Dario Cechet) non in perfette condizioni, rischia di diventare una sorta di Caporetto preannunciata. I toscani arriveranno al PalaTrieste forti di tre vittorie consecutive in altrettanti incontri, ma soprattutto con un organico completo sotto ogni aspetto che coach Paolo Moretti ha saputo plasmare ad hoc, con gli ottimi risultati sinora conseguiti sul parquet. Le ottime individualità (da Hicks a Graves, da capitan Toppo a Galanda) ne fanno il cliente più scomodo possibile per la “giovane” AcegasAps di Eugenio Dalmasson, ormai rassegnatosi a perdere parecchi pezzi per strada e costretto a fare di necessità virtù: servirà una grandissima Trieste per fermare la corsa degli ospiti, con i pronostici della vigilia che pendono dalla parte della Tesi Group.

La palla a due è fissata per domenica 24 febbraio, al canonico orario delle 18.15

Se ne parla qui sul forum: -> http://www.elsitodesandro.it/invboard/index.php?showtopic=13586

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La tormentata stagione biancorossa sembra proseguire con ulteriori brutte sorprese: stavolta è un infortunio a turbare gli equilibri faticosamente cercati da coach Eugenio Dalmasson.

Abdel Fall, giovane pivot dell’AcegasAps, si è infatti fatto male nel corso del secondo tempo della partita di domenica scorsa contro Scafati: la Pallacanestro Trieste 2004 comunica, attraverso un comunicato stampa, che i controlli clinici effettuati nella mattinata di oggi hanno evidenziato una lesione dei legamenti del polso destro.

La gravità dell’infortunio e l’eventuale necessità di ricorrere a un intervento chirurgico saranno valutati in un secondo controllo medico nei prossimi giorni: è dunque escluso un utilizzo del giocatore, proveniente dalla Stella Azzurra Roma, nella gara interna contro la capolista Pistoia.

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C’è tanto basket femminile nel menu della puntata #23 di “Aperitivo Sotto Canestro”: assieme a Nevio Giuliani, head coach della SGT Calligaris che milita nella serie A3 Femminile, gran parte dei discorsi permetteranno di tingere di rosa la palla a spicchi.

La situazione in casa Ginnastica Triestina, sia della prima squadra che nel comparto giovanile, il punto sull’Interclub con le interviste post-partita ai coach Anilonti (Cremona) e Jogan (Muggia) e il recap sulla Pallacanestro Trieste 2004 e la DNC completano il programma della puntata.

Buona visione!

httpvh://www.youtube.com/watch?v=KtjZHCaeqDI&

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