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I due gironi dell’attuale A2 di basket hanno davvero un peso specifico diverso l’uno dall’altro? Ne abbiamo parlato con Dario Bocchini, ex General Manager della Pallacanestro Trieste e con un passato importante da dirigente in piazze importanti come Jesi, Imola e Ravenna.

Guardando i roster delle 32 squadre che compongono la serie A2, secondo lei si può parlare di squilibrio tecnico tra gironi?

«Bisogna partire dalla considerazione che il regolamento attuale permette alle squadre di poter cambiare faccia in maniera decisamente importante. Pertanto, ragionando in un’ottica futura, può benissimo accadere che anche chi arriverà all’ottavo posto abbia potenzialmente la possibilità di rafforzarsi sensibilmente: porto un caso emblematico, quello della Dinamo Sassari di Massimo Bernardi che, favoritissima per il salto di categoria, uscì mestamente al primo turno di play-off. Sono comunque dell’idea che la continuità nel lavoro a medio e lungo termine possa risultare la variabile più importante per il salto di qualità».

Se analizziamo ciò che sta accadendo nell’altro girone, è evidente che Casale Monferrato funga un po’ da “Alma” del raggruppamento Ovest: se lo aspettava?

«Il loro ruolino di marcia assomiglia molto a quello di Trieste, oltretutto perché anche a Casale hanno avuto problemi sul lato degli infortuni, con l’aggiunta che il puntare su giovani interessanti come può essere ad esempio il ’98 Denegri stia già dando dei risultati eccellenti. Pur non avendo grosse ambizioni prima dell’inizio del campionato, è una squadra che ricorda molto la mia Jesi allenata da coach Capobianco: anche in quel frangente si partì con la convinzione che potevamo toglierci delle belle soddisfazioni, volando naturalmente molto bassi sugli obiettivi stagionali. E, ricollegandomi sul discorso già citato di come la continuità nel lavoro e nella programmazione pluriennale abbia un peso specifico enorme, credo che Casale non si trovi al primo posto per caso».

Tra Est e Ovest, quali secondo lei sono le sorprese e le delusioni?

«Restando a Ovest, Legnano sta facendo un buon campionato, mentre Biella è squadra solida e costruita sulle fondamenta di quella della scorsa stagione, pur avendo perso Hall ma con l’aggiunta di un carismatico Tim Bowers. Sta deludendo la Virtus Roma che ha già cambiato allenatore, mentre anche Napoli sta facendo molta fatica. Per quanto concerne il raggruppamento dell’Alma, vedo bene Montegranaro, intelligente nell’aver puntato su due giocatori come Corbett e Powell che si conoscevano già alla perfezione dopo l’avventura di Treviso. E restando sulla De’Longhi, la squadra di Pillastrini ha sin qui pagato il prezzo di non essersi sempre espressa a buoni livelli».

Capitolo Rosselli: con il suo arrivo, Bologna diventa davvero la più temibile tra le concorrenti alla promozione?

«Certamente la Fortitudo avrà a disposizione un giocatore intelligente, in grado di spostare gli equilibri anche a livello di spogliatoio. Forse Bologna resta ancora incompleta, avendo tante spiccate individualità come Legion e Mancinelli ma senza un vero ragionatore in cabina di regia, con un McCamey che personalmente non mi ha entusiasmato».

Un giudizio su Trieste?

«Sin qui ha davvero avuto poche rivali, nonostante l’assenza di Bowers. E si è visto come il lavoro atletico del Prof. Paoli sia stato fondamentale per la bontà dei risultati ottenuti: può puntare naturalmente alla promozione, ma se sarà necessario dovrà farsi trovare attenta anche sul fronte mercato. Su questo Gianluca Mauro dovrà avere anche un pizzico di coraggio, magari inserendo in futuro qualche elemento in più senza minare gli equilibri di squadra».

(da “City Sport” di lunedì 4 dicembre 2017)

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bobo_prandin_trapaniArriva un’importante fumata bianca in casa Pallacanestro Trieste 2004: nella serata di ieri si è giunti infatti alla firma del rinnovo in biancorosso per Roberto “Bobo” Prandin, che dunque vestirà nuovamente la maglia giuliana per i prossimi due campionati.

L’atleta, guardia-play di 188 cm nato a Venezia il 9 giugno 1986, ha chiuso lo scorso campionato con un bottino personale di 6.3 punti di media in poco meno di venti minuti di utilizzo a partita, divenuti poco più di 7 PPG in 21 minuti durante i playoff. Ritagliandosi col tempo un ruolo sempre più importante nelle rotazioni di squadra, Bobo è diventato in corso d’opera – grazie alla carica agonistica, all’abnegazione difensiva e alla notevole generosità riversata sul parquet – uno dei beniamini più apprezzati dal pubblico del “PalaTrieste”.

“Sono estremamente felice di poter continuare a vestire la casacca giuliana” è il commento di Prandin subito dopo la firma del contratto: “Trieste è sempre stata la mia prima scelta per quanto riguarda l’immediato futuro, in particolare per il feeling che si è creato lo scorso anno attorno alla squadra: abbiamo dei tifosi fantastici capaci di trascinarci in campo e questa senza dubbio è stata una delle variabili più importanti che mi ha portato a prolungare il rapporto con Pallacanestro Trieste 2004. Ripetere una stagione entusiasmante come la scorsa sarà molto difficile” conclude Bobo, “ma per quanto mi riguarda sono già carico al massimo e non vedo l’ora di iniziare un nuovo campionato in biancorosso”.

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La Pallanuoto Trieste domina il derby del Triveneto e nella prima giornata di ritorno del campionato di serie A2 maschile rifila un netto 15-5 al Plebiscito Padova. Il successo della Bruno Bianchi rinsalda il primato nel girone Nord degli alabardati, che adesso volano sul +7 rispetto al Sori, bloccato dal Camogli (10-10) ma comunque con ancora una partita da recuperare. Situazione – ottima – di classifica a parte, la capolista ha davvero impressionato, liquidando una pratica ostica come il derby con una prestazione a tratti sontuosa e difensivamente impeccabile.

Il primo periodo della Pallanuoto Trieste è perfetto. Petronio sblocca la situazione in situazione di superiorità numerica dopo 1’30” di gioco, passano 30” e Popovic firma il 2-0 su preciso assist di Ferreccio, poi Henriques Berlanga insacca il pallone del 3-0. L’allenatore del Plebiscito Cattaruzzi chiama time-out e prova a scuotere i suoi, ma gli alabardati volano. Ferreccio sigla il 4-0 e poco dopo arriva anche il gol di Spadoni. Si va al primo riposo con la Pallanuoto Trieste avanti per 5-0.

Nel secondo periodo gli alabardati calano un po’ il ritmo, il Plebiscito trova il punto del 5-1 con Zanovello, poi però l’asse Spadoni-Popovic produce il 6-1 finalizzato dallo scatenato centroboa croato, mentre il numero 11 in calottina bianca si mette in proprio per trasformare il gol del 7-1 di metà partita.

La gara è saldamente in mano agli uomini di Stefano Piccardo, che soprattutto in fase difensiva non concedono nulla agli ospiti, che chiuderanno il match con un eloquente 0/7 in situazione di uomo in più. L’andamento della gara non cambia anche nel terzo periodo, la Pallanuoto Trieste dilaga con i gol di Popovic, del ’98 Stulle – per Giacomo arriva la prima rete in serie A2 – e Podgornik. Si entra negli ultimi 8′ di gioco con gli alabardati avanti per 10-2, il finale è utile per ritoccare il tabellino con i gol di un immarcabile Popovic, Namar, Giacomini e Podgornik. La marcia della Pallanuoto Trieste continua.

 

PALLANUOTO TRIESTE – PLEBISCITO PADOVA 15-5 (5-0; 2-1; 3-1; 5-3)

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Podgornik 2, Petronio 1, Ferreccio 1, Giorgi, Giacomini 1, Popovic 5, Mezzarobba, Namar 1, Henriques Berlanga 1, Spadoni 2, Lagonigro, Stulle 1. All. Piccardo

PLEBISCITO PADOVA: Destro, Segala, Tono, Gopcevic 1, Savio, Barbato 1, Gottardo 1, Prete, Zanovello 1, Chiriatti, Baldinelli 1, Robusto, Tomasella. All. Cattaruzzi

Arbitri: Del Bosco di Palermo e Petronilli di Civitavecchia

NOTE: nessuno uscito per limite di falli; superiorità numeriche Pallanuoto Trieste 4/8, Plebiscito Padova 0/7; spettatori 500 circa

 

Gli altri risultati (1° giornata di ritorno): Rn Arenzano – Albaro Nervi 6-9, Chiavari – Lavagna 90 4-3, Torino 81 – Brescia Waterpolo 8-5, Rn Imperia – Sc Quinto 7-9, Rn Camogli – Rn Sori 10-10

La classifica: Pallanuoto Trieste 33, Rn Sori 26, Sc Quinto 23, Torino 81 21, Rn Camogli 20, Lavagna 90 19, Chiavari 18, Albaro Nervi 14, Plebiscito Padova 10, Rn Arenzano 10, Rn Imperia 10, Brescia Waterpolo 0

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Parte col piede sbagliato la poule retrocessione della Querciambiente Muggia: con entrambe le sorelle Policastro fuori dai giochi (Alice out per una bronchite, Francesca ancora ai box dopo l’appendicectomia) e con possibilità di rotazioni ridotte all’osso, la squadra di coach Trani perde al Palaquilinia contro il Castel Carugate per 44-56 all’interno di una gara in salita sin dalla palla a due, giocata comunque con buon spirito e determinazione dalle rivierasche che si sono arrese nel finale. 

Muggia resta a secco nei primi minuti di partita, rompendo il ghiaccio con Capolicchio appena dopo quattro minuti. Dal 4-5 del 6′, Carugate piazza una accelerata decisa col successivo break di 11-0, per un 1° quarto che non sorride affatto alla formazione padrona di casa, in svantaggio per 4-15. Già costretta alla rimonta, la Querciambiente subisce poi gli attacchi ospiti dell’esperta Frantini: l’Interclub precipita sul -17 a metà della seconda frazione (8-25), avendo in Mezgec – con un gioco da 3 punti – una prima scossa per risalire la china. Il parziale di 13-2, a cui partecipano anche Masic e Capolicchio, rimette in carreggiata la rivierasche sul 21-27 di metà gara: l’equilibrio permane per metà di 3° quarto, con un successivo acuto lombardo portato da Frantini e Stabile (30-44): l’Interclub tenta un nuovo recupero, fermandosi però sino al -9 di Capolicchio a quattro minuti dal termine.

Querciambiente Muggia-Castel Carugate 44-56 (4-17, 21-27, 30-44)

Querciambiente Muggia: Masic 17, Castelletto 2, Capolicchio 17, Pregarc ne, Tiberio ne, Puzzer, Zizola 2, Rosin 3, Mezgec 3. All. Trani

Castel Carugate: Casartelli 12, Cagner 2, Stabile 17, De Gianni 4, Robustelli ne, Giunzioni 5, L’Antrella, Frantini 13, Colombo 3, Minervino. All. Cesari

 

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La Querciambiente Muggia trova l’acuto nell’ultima giornata di regular season di A2 femminile: in una gara ininfluente ai fini della classifica della prima fase (Interclub già matematicamente ai play-out, l’Ecodent Alpo sicura invece della poule promozione), le rivierasche battono di tredici lunghezze in trasferta la compagine di Villafranca di Verona, trovando la seconda vittoria assoluta in campionato.

Il 59-72 porta senza alcun dubbio la firma di Mia Masic, a referto con 32 punti e grande trascinatrice nel corso di un match ben interpretato da una Querciambiente che ha dovuto fare a meno di Francesca Policastro, operata di appendicite. Una ventata dunque di positività in casa muggesana, che dovrà però essere confermata già sabato prossimo quando avrà inizio la post-season (sette le squadre partecipanti, con gare di andata e ritorno). L’imperativo d’obbligo in casa Interclub è ripartire proprio dalla prova contro l’Alpo, archiviando alla svelta una prima parte di torneo contrassegnata da due sole “W” in 16 match disputati.

Ecodent Alpo-Querciambiente Muggia 59-72 (21-23; 33-39; 46-56)

Ecodent Alpo: Borsetto 5, Rossi 9, Ruffo 4, Zanella 2, Bottazzi, Petronio ne, Pavanello 5, Zanardelli 6, Fumagalli 4, Carraro 2, Terenzi 8, Monica 14. All.: Soave

Querciambiente Muggia: Masic 32, Castelletto, Capolicchio 11, Pregarc ne, Puzzer, Zizola 11, Policastro A. 10, Reppi ne, Rosin 4, Mezgec 4. All.: Trani

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Tutto secondo pronostico alla Bruno Bianchi. Nella nona giornata di andata del campionato di serie A2 maschile la Pallanuoto Trieste ha superato per 18-8 l’Imperia e ha conservato il primo posto in classifica, con vantaggio immutato sulle dirette rivali Sori (che si è imposto sul campo dell’Albaro Nervi) e Quinto (che ha liquidato il fanalino di coda Brescia).

La squadra di Stefano Piccardo ha controllato senza eccessivi patemi la sfida, prendendo il comando delle operazioni fin dalle prime battute di gioco, e soprattutto mettendo in mostra una pattuglia di giovani in continua e costante crescita. Con l’Imperia, oltre alle 5 reti del ’99 Danjel Podgornik, è arrivato anche il primo gol in serie A2 maschile per il 2000 Michele Mezzarobba. Un segnale importantissimo per il futuro.

La Pallanuoto Trieste parte forte. Popovic, praticamente immarcabile nella posizione di centroboa, sblocca la situazione con una pregevole rovesciata dai 2 metri, poi vanno il gol Spadoni, nuovamente Popovic, Podgornik e Namar. Un paio di indecisioni difensive permettono all’Imperia di bucare Jurisic e alla fine del primo periodo il punteggio è fissato sul 5-2. Nel secondo periodo i padroni di casa allungano nel punteggio con Spadoni, che finalizza una situazione di superiorità numerica, Podgornik al termine di un’insistita azione personale, e Popovic, che gira al volo sul primo palo un invitante pallone. Al cambio di campo gli alabardati conducono per 8-2.

Il copione resta immutato anche nel terzo periodo, in casa Pallanuoto Trieste si sbloccano anche capitan Giorgi e Ray Petronio e il divario si allunga fino al 12-4 dell’ultimo intervallo. Negli ultimi 8′ arriva il gol di Michele Mezzarobba, che finalizza con una precisa stoccata sul primo palo un’azione con l’uomo in più, e poi sempre il giovanissimo Michele serve un preciso assist per Podgornik, che firma una splendida cinquina. I liguri addolciscono il passivo con Ferrari e Amelio, ma la sostanza non cambia. La Pallanuoto Trieste incamera altri tre punti, resta davanti a tutti in classifica e si prepara alla delicata trasferta di Chiavari di sabato prossimo.

 

PALLANUOTO TRIESTE – RN IMPERIA 18-8 (5-2; 3-0; 4-2; 6-4)

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Podgornik 5, Petronio 1, Ferreccio, Giorgi 3, Popovic 5, Mezzarobba 1, Zadeu, Namar 1, Henriques Berlanga, Spadoni 2, Lagonigro, Stulle. All. Piccardo

RN IMPERIA: Vasilijevic, Gazzano, Sebastianelli, Capanna 1, Poracchia, Cassiano, Ferrari 2, Grossi, Barillari, Somà, Correale, Amelio 5, Antonucci. All. Fratoni

Arbitri: Bonavita di Napoli e Guarracino di Napoli

NOTE: usciti per limite di falli Barillari (I) nel primo periodo, Ferreccio (T) e Spadoni (T) nel terzo periodo, Zadeu (T) nel quarto periodo; Petronio (T) ha sbagliato un rigore (parato) nel primo periodo, Amelio (I) ha sbagliato un rigore (traversa) nel secondo periodo; superiorità numeriche Pallanuoto Trieste 6/13 + 1 rigore, Imperia 6/14 + 2 rigori; spettatori 400 circa

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Dopo tre rovesci consecutivi, la Pallacanestro Trieste 2004 trova una sofferta ma importantissima vittoria a Frosinone: il Basket Veroli si arrende infatti ai giuliani per 70-76, con i conseguenti due punti conquistati dai biancorossi che permettono alla compagine di Eugenio Dalmasson di mettere 12 lunghezze di distanza dall’ultimo posto in classifica, occupato proprio dalla squadra ciociara. Non è stata una gara semplice per i giuliani che, pur mantenendo il vantaggio per lunghi tratti di partita, hanno dovuto lottare sino agli istanti finali del match per contrastare gli avversari, questi ultimi rimasti sempre in scia ai triestini.

Si sbaglia molto in apertura di sfida su ambo i lati del campo, con parecchi errori al tiro e palle perse sia in ambito ciociaro che in quello biancorosso. Dopo 180 secondi dalla palla a due il punteggio è bloccato sul 2-2, con Trieste che successivamente piazza un mini-break di 5-0 interamente costruito da Tonut (4-7), successivamente ben affiancato da Mastrangelo che trova un appoggio vincente a tabellone e una conclusione dalla lunga distanza (6-12). Trieste, positiva nell’attivare rapidamente Holloway in pitturato, a metà frazione si porta sul +8, vedendo però rosicchiato buona parte del vantaggio da una Veroli che non solo si riavvicina alla prima sirena (16-18, grazie ai punti di Cucci) ma sorpassa anche gli avversari a inizio di secondo quarto, sull’asse formato da Brighi e Radic. Il duo Tonut-Holloway rimette le cose a posto qualche istante più tardi, permettendo ai biancorossi di piazzare il contro-sorpasso, tuttavia i padroni di casa hanno ancora in Radic l’uomo migliore per mettere anche cinque punti di vantaggio a metà frazione (27-22). Nel momento più positivo dei ciociari, Trieste torna a segnare con sufficiente precisione: il complessivo break di 13-5 permette ai giuliani di rovesciare nuovamente l’inerzia sul parquet, con un Mastrangelo nuovamente molto abile a colpire Veroli sia in penetrazione che in contropiede (30-35). Il canestro di Shaw allo scadere di secondo quarto consente ai giocatori di casa di limare il passivo alla pausa lunga sino a tre lunghezze di ritardo.

La Pallacanestro Trieste 2004 sembra poter mettere le mani sulla partita alla ripresa del match: un canestro di Grayson, una penetrazione di Tonut, un tap-in di Holloway e una tripla di Candussi permettono infatti ai biancorossi di volare sul +12 al 24′ (32-44). Veroli, a secco nei primi quattro minuti di terzo quarto, si sblocca in attacco grazie a Shaw e riesce a trovare giovamento dalla difesa a zona ordinata da coach Rossini. E’ proprio quest’ultima opzione a permettere ai ciociari di recuperare qualche buon pallone, innestando poi Brighi, Grande e Veccia che ricuciono gran parte dello strappo (44-48 al 27′). Trieste, in difficoltà sul fronte dei falli commessi (quattro a testa per Candussi e Marini prima della penultima sirena) e costretta a subire molti punti ciociari dalla linea di tiro libero, trova una provvidenziale “bomba” di Carra dall’angolo (44-51), tuttavia Veroli riesce a cancellare il passivo al 30′, arrivando a uno svantaggio minimo di due soli punti e conquistando nuovamente la parità con Radic in apertura di ultimo quarto. Gli ospiti decidono di affidarsi ad Holloway, con l’ex Ole-Miss a piazzare due realizzazioni di fila a canestro: i giuliani trovano successivamente i primi punti della partita da tiro libero grazie al 2/2 di Carra, col capitano biancorosso poi assoluto protagonista nell’imbucare un altro paio di conclusioni dalla lunga distanza che si riveleranno fondamentali nell’economia del match. Trieste allunga sul 56-64 a sei minuti dalla fine, trovando anche un buon Candussi sotto i tabelloni ben servito da Grayson: i padroni di casa non si arrendono, arrivando sino a -4 a 14” dal termine con la realizzazione di Shaw. Il contropiede vincente di Tonut esorcizza però il timore di un riavvicinamento ciociaro negli ultimi secondi, per il +6 definitivo che permette ai biancorossi di tornare a vincere in campionato e di fare un ottimo passo avanti verso la salvezza.

Basket Veroli – Pall. Trieste 2004 70-76 (16-18, 32-35, 51-53)

Basket Veroli: Grande A. 16 (2/3, 2/4), Veccia 10 (1/2, 2/9), Forte 0 (0/2 da tre), Radic 19 (8/15), Cucci 7 (1/2, 0/2), Grande S. 4 (2/5, 0/2), Shaw 14 (3/8, 0/2) N.E.: Iaboni, Innocenti, Fassiotti. All. Rossini
Tiri Liberi: 24/32 – Rimbalzi: 38 28+10 (Radic 12) – Assist: 5 (Grande A. 3)

Pall. Trieste 2004: Coronica, Tonut 20 (7/11, 2/8), Mastrangelo 9 (3/4, 1/1), Grayson 4 (2/6, 0/4), Candussi 9 (3/7, 1/2), Carra 14 (1/1, 3/5), Marini 0 (0/1), Holloway 20 (10/20), Prandin N.E.: Fossati. All. Dalmasson
Tiri Liberi: 3/5 – Rimbalzi: 34 24+10 (Holloway 14) – Assist: 10 (Tonut, Candussi, Marini 2) – Cinque Falli: Candussi

Parziali: 16-18, 16-17, 19-18, 19-23

Arbitri: Ciano, Longobucco, Gasparri

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La capolista non sbaglia. Nell’ottava giornata di andata del campionato di serie A2 maschile la Pallanuoto Trieste travolge il Torino 81 alla Bruno Bianchi (12-5 il risultato finale) e conserva senza problemi la vetta della classifica. Gli alabardati di Stefano Piccardo mantengono così 2 lunghezze di vantaggio sul Sori, che ha vinto largo sul campo dell’Imperia (prossimo avversario dei giuliani) e incrementano ad un sensibile +9 il distacco dal quinto posto. Ma le buone notizie per la squadra del presidente Enrico Samer non finisco certo qui. Al cospetto di una formazione competitiva come quella piemontese, capitan Giorgi e compagni hanno sfornato un’ottima prestazione, concedendo pochissimo in fase difensiva (appena 4 gol incassati e almeno 4 parate straordinarie di Jurisic) e mostrando segnali di crescita sempre più impressionati. Bene così.

La cronaca. La Pallanuoto Trieste parte fortissimo, il solito scatenato Petronio (sempre più capocannoniere del girone Nord) firma una doppietta, seguito a ruota da Spadoni: 3-1 dopo 6′ di gioco. Il Torino accorcia con Giuliano, ma già alla fine del primo periodo la gara sembra aver preso una precisa direzione. Nella seconda frazione la Pallanuoto Trieste cala il pokerissimo. Namar realizza il pregevole 4-1, Petronio finalizza una rapida controfuga, Popovic sforna una splendida “sciarpa” dalla posizione di centroboa, Henriques Berlanga trasforma una delle tre superiorità numeriche concesse agli alabardati, poi il solito Petronio non si fa pregare per insaccare l’8-2 a 39” dal cambio di campo. Partita praticamente in ghiacco, e non siamo nemmeno a metà strada. Nel terzo periodo i ritmi comprensibilmente calano un po’, il Torino trova il gol con un rigore di Azzi, Trieste conserva l’ampio vantaggio grazie a Henriques Berlanga. Nel finale Popovic regala ancora spettacolo con un’altra superba rovesciata dai 2 metri, Podgornik indovina l’angolo giusto da posizione 1, poi è come sempre Petronio lanciatissimo in velocità a firmare il gol numero 12 della Pallanuoto Trieste.

Il Torino 81 china il capo, la Bianchi si conferma un fortino inespugnabile. E la corsa solitaria della capolista prosegue.

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PALLANUOTO TRIESTE – TORINO 81 12-5 (3-1; 5-1; 1-1; 3-2)

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Podgornik 1, Petronio 5, Ferreccio, Giorgi, Mezzarobba, Popovic 2, Zadeu, Namar 1, Henriques Berlanga 2, Spadoni 1, Lagonigro, Stulle. All. Piccardo

TORINO 81: De Fano, Federici, Cranzo, Azzi 2, Maffè, Oggero 1, Rusiello, Vuksanovic, Lauria 1, Loiacono, Audiberti, Giuliano 1. All. Aversa

Arbitri: Bianchi di Roma e Ricciotti di Roma

NOTE: usciti per limite di falli Vuksanovic (TO) nel terzo periodo, Namar (TS) nel quarto periodo; superiorità numeriche Pallanuoto Trieste 1/3, Torino 81 1/9 + 1 rigore; spettatori 500 circa

 

Gli altri risultati (8° giornata di andata): Rn Imperia – Rn Sori 6-15, Plebiscito Padova – Sc Quinto 8-8, Lavagna 90 – Rn Arenzano 15-9, Chiavari – Rn Camogli 5-10, Brescia Waterpolo – Albaro Nervi 4-11

La classifica: Pallanuoto Trieste 21, Rn Sori 19, Lavagna 90 16, Sc Quinto 16, Torino 81 12, Rn Camogli 12, Chiavari 12, Albaro Nervi 10, Rn Arenzano 7, Rn Imperia 7, Plebiscito Padova 6, Brescia Waterpolo 0

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Al termine di una sfida a dir poco romanzesca, la Pallanuoto Trieste passa alla Giuva Baldini di Camogli (8-9) nella settima giornata di andata del campionato di serie A2 maschile e conserva il primato in classifica, con 2 punti di vantaggio sul Sori e 3 sul Quinto. Ma per descrivere una partita che a tratti è stata un’autentica battaglia, bisogna partire dall’incredibile epilogo, ovvero dall’azione che ha portato al gol decisivo, arrivato proprio a 1” dalla conclusione. Il Rn Camogli si guadagna un’espulsione a 30” dalla fine, il portiere alabardato Jurisic neutralizza l’offensiva dei liguri con una grande parata, Spadoni e Petronio si lanciano in una sontuosa controfuga, finalizzata da Elia con un preciso assist per Ray, che beffa l’estremo difensore ligure e gela il pubblico ligure.

Un successo ampiamente meritato quello conquistato dalla capolista, sofferto ma legittimo. La cronaca: in avvio di gara la Pallanuoto Trieste accusa un po’ la vivacità del Camogli e si ritrova subito sotto per 3-1. Ma a cavallo tra primo e secondo periodo la reazione degli alabardati è devastante, vanno gol in rapida successione Petronio, capitan Giorgi, Popovic e Lagonigro, per un parziale di 0-4 che ribalta la situazione. La squadra di Piccardo cambia marcia, il Ferreccio in calottina blu fissa il +2 al cambio di campo (4-6 dopo 16′ di gioco), poi nel terzo periodo Giacomini e il solito Petronio, con una straordinaria conclusione da lontano, spingono la Pallanuoto Trieste. Il Camogli reagisce con Presti in situazione di superiorità numerica, ma a 8′ dalla fine gli alabardati conducono per 5-8 e sembrano perfettamente in grado di controllare la situazione. Nel quarto periodo però il copione del match cambia improvvisamente. Gli arbitri sanciscono un’espulsione senza sostituzione contro Giacomini per fallo di brutalità, Trieste deve giocare con l’uomo in meno per 4′. Gli alabardati però non cedono di un millimetro, il Camogli trova comunque due gol che valgono il 7-8 a poco meno di 5′ dalla fine. Gli ospiti tengono botta e recuperano la parità numerica, ma commettono un’ingenuità difensiva che costa il gol dell’8-8. Negli ultimi minuti si lotta su ogni pallone, la Pallanuoto Trieste regge ad un altro paio di fischi arbitrali non certo favorevoli, poi si arriva all’ultima azione, culminata nella straordinaria e decisiva controfuga orchestrata sull’asse Spadoni-Petronio.

“Abbiamo giocato una grande partita – afferma il direttore sportivo della Pallanuoto Trieste Andrea Brazzatti – su un campo durissimo, tra tantissime difficoltà. Complimenti alla squadra, tutti hanno offerto un contributo determinante, siamo davvero contenti”.

 

RN CAMOGLI – PALLANUOTO TRIESTE 8-9 (3-2; 1-4; 1-2; 3-1)

RN CAMOGLI: Gardella, Beggiato 1, Cupido 1, Antonucci, Fondelli, G. Ferreccio 2, Guenna, Presti 1, Cocchiera 1, Fracas 1, Licata 1, Cuneo, Solari. All. Magalotti

PALLANUOTO TRIESTE: Jurisic, Podgornik, Petronio 3, F. Ferreccio 1, Giorgi 1, Giacomini 1, Popovic 2, Zadeu, Namar, Henriques Berlanga, Spadoni, Lagonigro 1, Vannella. All. Piccardo

Arbitri: Centineo e Del Bosco

NOTE: uscito per limite di falli Namar (T) nel quarto periodo, espulso senza sostituzione Giacomini (T) nel quarto periodo: superiorità numeriche Camogli 3/12 + 1 rigore, Pallanuoto Trieste 3/10; spettatori 300 circa

 

Gli altri risultati (7° giornata di andata): Albaro Nervi – Plebiscito Padova 14-8, Torino 81 – Rn Imperia 10-10, Sc Quinto – Lavagna 90 8-7, Rn Sori – Brescia Waterpolo 11-7, Rn Arenzano – Chiavari 6-8

La classifica: Pallanuoto Trieste 18, Rn Sori 16, Sc Quinto 15, Torino 81 12, Chiavari 12, Lavagna 90 10, Rn Camogli 9, Rn Imperia 7, Albaro Nervi 7, Plebiscito Padova 5, Rn Arenzano 4, Brescia Waterpolo 0

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Natale amaro in quel di Aquilinia: la Querciambiente esce sconfitta dalla sfida contro Albino, chiudendo l’ultima gara del 2014 con un 56-66 che continua a relegare le rivierasche quale fanalino di coda nel girone A di serie A2. 

Con Fulvio Ianco in panchina a sostituire Trani febbricitante, la partenza di Muggia nel primo quarto è ad handicap: il Fassi va sul +9 al 7′ (4-13), gap poi rintuzzato da ben 9 punti consecutivi di Capolicchio, abile a piazzare un buzzer-beater allo scadere di frazione per il -2 rivierasco al 10′. Sono successivamente due liberi imbucati da Mezgec a dare la provvisoria parità a quota 15, momento in cui le ospiti innestano Vorlova in pitturato e tornano a segnare con più continuità. In un amen la Querciambiente si ritrova sotto di quindici (19-34 al 17′), punteggio limato solo in minima parte alla pausa lunga: Muggia riesce progressivamente a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio con un break firmato da Capolicchio e Zizola (34-42), con Albino che riesce tuttavia a mantenersi avanti chiudendo sul +8 alla penultima sirena. La gara si accende nel quarto conclusivo, quando l’Interclub arriva sul 50-52 e sembra poter rimanere attaccata alle avversarie sino al termine, ma Fumagalli pesca un gioco da tre punti a 120” dalla fine, consegnando tre possessi di ritardo a una Muggia che si sfalda negli istanti conclusivi, vedendo così sfuggire via i due punti.

Querciambiente Muggia – Fassi Albino 56-66 (13-15, 24-38, 41-49)

Querciambiente Muggia: Masic 10, Castelletto 5, Capolicchio 18, Pregarc ne, F.Policastro 2, Puzzer ne, Zizola 4, A.Policastro 11, Rosin, Mezgec 6.All. Ianco

Fassi Albino: Sozzi 3, Celeri, Racchetti 6, Locatelli 1, Vincenzi, Fumagalli 22, Scarsi, Carrara 2, Devincenzi 4, Lussana 2, Vorlova 23, Marulli 3. All. Lombardi

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