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Pari e patta tra Muggia e Udine nelle amichevoli pre-stagionali: dopo la vittoria rivierasca della scorsa settimana al “PalaBenedetti”, lo Sporting Club si aggiudica di misura la seconda sfida regionale del mese di settembre: 52-55 ad Aquilinia per la compagine di coach Sinone, in una gara pressochè fac-simile di sette giorni fa, sia a livello di scarto finale che per come si è protratta nei quaranta minuti regolamentari. E’ stata senza dubbio una Querciambiente a corrente alternata, lucida in alcuni momenti e incartata in altri: in un percorso di crescita a livello di chimica, le ragazze di Mauro Trani hanno sicuramente pagato diversi passaggi a vuoto che hanno spostato troppo spesso l’inerzia in mani friulane, per un risultato finale che è tutto sommato giusto per quanto visto sul parquet.

L’Interclub è costretta sin dal principio a fare a meno di Samantha Cergol, a riposo precauzionale per alcune noie di troppo al ginocchio. Dopo qualche minuto di tiro al piccione da ambo le parti, Muggia mostra inizialmente i muscoli in difesa, trovando poi buone soluzioni in attacco: le rivierasche si spingono sino al +7 sulla tripla di Cumbat (12-5), dimostrando buona fluidità offensiva e andando a referto con gran parte degli effettivi in campo. L’Interclub potrebbe allungare ulteriormente, ma una brutta percentuale ai liberi nel finale di quarto (0 su 4) permette il parziale recupero dello Sporting Club, in ritardo di quattro lunghezze al 10′ (14-10).

Nel secondo quarto Capolicchio sembra prendere per mano le compagne, in un momento dove è Udine a essere molto più viva nel proprio pitturato, concedendo poco alle avversarie: sull’altro lato del campo l’Interclub fa fatica a contenere Mancabelli e De Biase (quest’ultima MVP di serata), abili a scombussolare la difesa di casa specie dal perimetro. Il punteggio sorride allo Sporting Club alla seconda sirena, seppure la forbice di vantaggio sia abbastanza ristretta (27-30).

Non si registrano grossi strappi nelle due successive frazioni del match: Muggia tenta un allungo a fine terzo quarto, con la capitana Borroni (sin lì ben tenuta al guinzaglio dalle ospiti) che riesce a dire la propria con quattro punti di fila. L’Interclub arriva sino al +6 (42-36) ma le palle perse e i raddoppi difensivi friulani permettono a Udine di rilanciarsi in attacco, con una immarcabile De Biase a recitare il ruolo della protagonista di serata: è interamente suo il break di 7-0, a cavallo tra terzo e ultimo quarto, che riporta le friulane con il muso avanti (44-45). La Querciambiente insegue sino a 2’47” dalla fine, quando i quattro punti consecutivi di Capolicchio sembrano essere un buon viatico per la conclusione del match (52-51): tuttavia sono ancora alcuni attacchi rivieraschi rivedibili a lasciar strada ad Udine, più fredda negli istanti finali. Mancabelli prima e De Gianni poi mettono i canestri della staffa in favore delle ospiti.

Querciambiente Interclub Muggia-Sporting Club Udine 52-55 (14-10, 27-30, 42-39)

Il tabellino della Querciambiente: Meola 2, Borroni 8, S. Cergol ne, Castelletto, Cumbat 7, Romagnoli 9, Fragiacomo 3, Capolicchio 17, Castagna ne, Richter, Palliotto 6, Reppi ne, Rosin. All.Mauro Trani

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Con la tredicesima edizione, la Granfondo d’Europa si consolida ancora una volta una delle maggiori manifestazioni sportive regionali e del nord est europeo dedicate al mondo del ciclismo.

Dopo il grande successo turistico-sportivo del 2011 quando ha ospitato il Campionato Italiano Cicloturismo della Federazione Ciclistica Italiana ed il ritorno nel 2012 alla classica Venezia-Trieste, la Granfondo d’Europa rilancia proponendo nei tre giorni di kermesse un appuntamento dedicato esclusivamente al mondo femminile .

L’ appuntamento, anche quest’anno, grazie alle capacità tecnico organizzative con cui l’ASD Granfondo d’Europa si è sempre distinta in ambito federale, si forgerà probabilmente del titolo di “Prova di Campionato Italiano Cicloturismo” delle specialità Fondo e Mediofondo. Tre i collaudati percorsi proposti con partenza da Venezia (160 km), Caposile (130 km) e Latisana (80 km) in maniera da soddisfare tutti i gradi di preparazione e capacità delle centinaia di cicloturisti che ogni anno ci regalano l’onore di partecipare a questa classica che porta a Trieste ciclisti provenienti da tutta Italia e dai vicini paesi stranieri.

Anche quest’anno tutti i partecipanti, grazie ad un accordo con Trenitalia, avranno la possibilità di raggiungere o rientrare alla partenza di Venezia in treno, confermando il carattere “ambientalistico” di questa iniziativa tra le prime in Italia. Nella giornata di venerdi 13 settembre la manifestazione partirà con un inedita proiezione video denominata “Triestini in azione” dove bicicletta, corsa in montagna e la sfida dell”Ordegno” (il mitico natante a propulsione umana) intratterranno i partecipanti in un avvincente visione. Nella giornata di sabato 14 settembre, come di consueto, largo a bambini e ragazzi con la classica “Young Bike 2013” dove gli atleti in erba sotto l’egida della Federazione Italiana Cronometristi si cimenteranno nella classica gincana giovanile predisposta su parte del circuito della serata precedente con l’aggiunta di alcuni giochi/ostacoli. La manifestazione sarà preceduta da un incontro con tecnici della FCI che illustreranno tecniche di guida, manutenzione del mezzo, sicurezza stradale.

Sempre sabato l’appuntamento clou del mondo ciclo amatoriale degli agonisti che nella “Cronocarsica” Cronometro Individuale di 8 km da Trieste e Prosecco lungo la spettacolare Strada del Friuli tenteranno di battere il primato del percorso fissato nel 2010 e vinto per quattro volte consecutive dal campione mondiale amatori della specialità Gucek. Detta manifestazione è inserita nel Circuito Internazionale Alpe Adria Tour che raccoglie 7 delle maggiori manifestazioni ciclistiche del nord-est europeo di Italia, Austria e Slovenia.

Questo il programma completo della manifestazione:

VENERDI’ 13 settembre 2013

Ore 18.00-20.00 Apertura BIKE EXPO presso “POLO MUSEALE ISTITUTO CULTURA MARITTIMA PORTUALE di TRIESTE – CENTRALE IDRODINAMICA – PORTO VECCHIO” in Trieste. Distribuzione accrediti Granfondo d’Europa e Iscrizioni manifestazioni collaterali

Ore 20.00 “Triestini in azione”

serata video dedicata al mondo del ciclismo, mountain-bike, corsa in montagna e degli sport alternativi.

 

SABATO 14 settembre 2013

Ore 09.00-20.00 Apertura BIKE EXPO presso “POLO MUSEALE ISTITUTO CULTURA MARITTIMA PORTUALE DI TRIESTE – PORTO VECCHIO” in Trieste.

Distribuzione accrediti Granfondo d’Europa e Iscrizioni manifestazioni collaterali

Ore 10.00-13.00 Controllo Tessere e distribuzione pacchi gara

“VII CRONOCARSICA” Ore 14.00 PARTENZA VII CRONOCARSICA

TRIESTE – Prosecco – 8 km

Alpe Adria Tour 2013

Ore 14.30 Apertura tracciato “ YOUNG BIKE 2013” presso la PINETA di BARCOLA a disposizione di bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni

Ore 16.30 Finale “ YOUNG BIKE 2013” a seguire, sul posto, premiazioni per tutti

Ore 17.00 Premiazioni “CRONOCARSICA” presso “POLO MUSEALE ISTITUTO CULTURA MARITTIMA PORTUALE DI TRIESTE – PORTO VECCHIO” in Trieste.

DOMENICA 15 settembre 2013

da VENEZIA : PARTENZA 13° GRANFONDO D’EUROPA

ore 8.30 da VENEZIA a TRIESTE Partenza cicloturistica – Campionato Italiano CICLOTURISMO F.C.I.

da LATISANA :

Ore 12.00 Partenza medio fondo LATISANA – TRIESTE

Al transito della 13° Granfondo d’Europa

Ore 15.00 Arrivo a Trieste Granfondo d’Europa “POLO MUSEALE ISTITUTO CULTURA MARITTIMA PORTUALE DI TRIESTE – PORTO VECCHIO” in Trieste.

ore 16.00 Premiazioni 13° GRANFONDO d’EUROPA “POLO MUSEALE ISTITUTO CULTURA MARITTIMA PORTUALE DI TRIESTE – PORTO VECCHIO” in Trieste.

 

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Si avvicina la fine del ritiro in Slovenia per l’Unione Triestina 2012: sempre graditi ospiti dell’Hotel Riviera e del Gran Hotel Portorose, gli alabardati hanno affrontato quest’ oggi la terza giornata di preparazione oltre confine.

Al netto della grande soddisfazione di giocatori e staff per l’attesa conferma dell’ammissione al prossimo campionato di serie D (notizia arrivata a fine mattinata), la truppa di Maurizio Costantini non ha badato a spese sul fronte delle energie consumate:  sono state infatti due sedute importanti per l’Alabarda, sia sul profilo tecnico che su quello prettamente fisico. Nella prima parte della giornata è stato dato ampio spazio alla costruzione di gioco, con la circolazione di palla a essere uno degli aspetti su cui mister Costantini ha voluto catechizzare i suoi con massima attenzione.

Migliorare la rapidità dei tocchi di prima intenzione, sfruttare le spaziature e aumentare sensibilmente l’attenzione su ogni fraseggio in campo: questi i punti focali di quanto visto in mattinata sul sintetico di Fiesa, con una breve partitella di dieci minuti circa a chiudere la prima metà di preparazione giornaliera. Il pomeriggio è stato invece caratterizzato da un intenso lavoro di potenziamento, agli ordini del preparatore atletico Milos Tul: sono state quasi due le ore di attività fisica effettuata da parte della ventina di giocatori presenti.

L’Unione vivrà mercoledì gli ultimi scampoli di ritiro sulla riviera slovena, con allenamento al mattino e amichevole con la compagine locale del Piran in programma alle ore 18.00


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Seconda giornata di ritiro sloveno per l’Unione Triestina 2012: poche pause e tanto lavoro fisico per il gruppone alabardato, che sul sintetico di Fiesa ha bissato il programma di allenamenti della giornata precedente. È stata infatti riservata ai giocatori giuliani un’altra doppia seduta, alla stessa stregua di quella della giornata precedente, allo scopo di alzare ulteriormente l’asticella e di crescere ancor più di condizione. Il tutto con il caldo e le gambe pesanti che fungono inequivocabilmente da attori protagonisti di questa tornata di preparazione pre-campionato.

C’è soddisfazione da parte di mister Costantini (nella foto) per quanto si è visto in campo sinora: in particolare, in questa tornata giornaliera è stato chiesto alla squadra di accelerare i ritmi con giocate rapide, cercando di migliorare anche il dialogo verbale in campo (nota che l’allenatore alabardato ha voluto sottolineare più volte nel corso della giornata). Al mattino si sono viste situazioni di gioco 11 contro 0 con annessa partitella nel finale di seduta, nel pomeriggio ci si è invece dedicati quasi esclusivamente al lavoro aerobico: più che buono il feeling sin qui dimostrato da tutto l’organico.

Per quanto riguarda la prossima amichevole, sarà la compagine locale del Piran a essere l’avversaria della Triestina nello scrimmage che di fatto chiuderà il ritiro in Slovenia: appuntamento per mercoledì 7 agosto, con fischio d’inizio fissato per le ore 18.00 sempre sul manto erboso del centro sportivo di Fiesa.

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“…E tornarono tutti a casa, felici e contenti”. Se si potesse riassumere in un’unica frase il finale dell’ “American Bowl Camp”, quella appena scritta calzerebbe tranquillamente a pennello: si esaurisce l’ultima giornata di lavori a Valmaura, in un sabato mattina dove è andato in scena lo scrimmage finale con il centinaio di partecipanti a essere i naturali attori protagonisti del palcoscenico verde del “Grezar”.

Inevitabile spingersi già verso i primi bilanci di questa 4° edizione del Camp, quella che ha definitivamente confermato la maturità di un’organizzazione impeccabile guidata da Riccardo Lonzar, Andrea Spagnoletto e Michele Ciak (oltre alla truppa di volontari che, da dietro le quinte, ha saputo lavorare con grande efficacia). Sono proprio i larghi sorrisi precedentemente accennati ad essere il leit-motiv dell’evento che si è da poco concluso: atleti e coach hanno espresso tutta la loro soddisfazione per il lavoro svolto in questi tre giorni, con la maggior parte dei partecipanti che scalda già i motori per ritornare il prossimo anno a Trieste.

Un successo da 10 e lode, non solo per il movimento del football americano ma anche per il territorio, apprezzato sia da chi arrivava per la prima volta in città, sia da coloro che invece avevano partecipato ai precedenti eventi: relativamente a questo, il discorso si sposta sul coaching staff di stelle che ha illuminato questo Camp. Non parliamo solo del mito Joe Montana (persona semplice, splendida e affabile, specialmente al di fuori del contesto agonistico), ma di tutti i tecnici che si sono prodigati nel lasciare un piccolo segno in tutti i giovani che hanno calcato il “Grezar” negli ultimi giorni: Kris Haines, Sam Rogers, Shaun Gayle, Lamont Warren, Matt Joyce, Giorgio Longhi, Aitor Trabado e Simone Iori hanno dimostrato tanta simpatia quanta professionalità nel portare il “Verbo” del football americano a Trieste.

Per una edizione che si conclude con i fuochi d’artificio, un’altra è già in cantiere: forte del successo del 2013, non dubitiamo che molto presto si tornerà a parlare di un nuovo “American Bowl Camp”. In fin dei conti, questo è solo un dolce arriverci alla palla ovale.

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E’ pronta a partire la 4° edizione dell’ ”American Bowl Camp” , evento organizzato dalla Proloco Muggia in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG, Comune di Trieste e Comune di Muggia.

Quest’anno l’evento si svolgerà nella cornice dello Stadio Giuseppe “Pino” Grezar, dal 1° al 3 Agosto 2013: confermata la presenza di un Coaching staff d’eccezione, con ben 6 giocatori ex-NFL tra cui spicca il nome di Joe Montana (nella foto), una delle leggende viventi di questo sport, vincitore di 4 Superbowl, 3 titoli di MVP e con 8 presenze al “Pro Bowl” (partita All-Star della NFL).

Montana è stato inoltre inserito nella “Hall of Fame” del football americano e la sua maglia (la numero 16) è stata ritirata dai San Francisco 49ers, squadra in cui il giocatore militò dal 1979 al 1992 compreso. Assieme a lui parteciperanno al Camp anche il suo ex compagno di squadra Kris Haines, oltre a Lamont Warren, Sam Rogers, Matt Joyce e Shaun Gayle (quest’ultimo vincitore di un Superbowl con i Chicago Bears). E’ prevista infine anche la presenza di uno dei figli di Joe Montana, Nate, giocatore attivo con grande esperienza nel football universitario dell’NCAA che andrà a unirsi al già ricco Coaching Staff: questo nutrito gruppo di lavoro avrà il compito di seguire sia i giocatori sul campo che gli allenatori partecipanti al Camp, quale clinic per la loro formazione tecnica.

L’evento è patrocinato dalla FIDAF (“Federazione Italiana Di American Football“) che avrà un proprio allenatore in campo nella persona di Simone Iori, responsabile dello sviluppo del settore tecnico. Al suo fianco ci sarà Giorgio Longhi, anch’ esso nome storico del football italiano, attualmente presidente dell’Associazione allenatori italiana (AFC ITALY) e responsabile per lo sviluppo del settore tecnico dell’ EFAF (federazione europea). Per concludere, a rappresentare il vecchio continente (e non solo) ci sarà Aitor Trabado, allenatore spagnolo delegato allo sviluppo del settore tecnico per l’IFAF (federazione mondiale) e membro del coaching staff del WORLD TEAM.

Sono attese circa 150 persone che soggiorneranno nella nostra città, provenienti non solo dall’ Italia ma anche da Bulgaria, Romania, Slovenia, Spagna, Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti , Svezia, Ungheria e Croazia.

La conferenza stampa di presentazione dell’evento si terrà nella giornata di MERCOLEDI’ 31 LUGLIO alle ore 11.00, presso la Sala Predonzani del Palazzo della Regione di Piazza dell’Unità 1 a Trieste.

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E’ giunto il momento di stilare i primi verdetti nel Crese Basket: nella serata di mercoledì si sono infatti disputate le ultime sfide dei due gironi “all’italiana” ed è quindi tutto pronto per il rush finale che, tra stasera e sabato, vedrà nuovamente impegnate tutte le squadre in lista nell’affrontare match all’ultimo respiro, allo scopo di conquistare il miglior piazzamento nel torneo.

PUMA BASKET-ABC TEAM 46-61 (primo tempo 16-23, risultato sub-judice 20-0)

Potremmo definirla la più classica delle vittorie di Pirro, quella conquistata dall’Abc Team contro il Puma Basket: finisce +15 per Palombita e soci, ma la…spada di Damocle che pendeva sopra la loro testa finisce col relegarli in ultima posizione del girone, a causa della già citata presenza di alcuni tesserati nel roster che costringe gli organizzatori a sanzionare una sconfitta a tavolino.

Sul lato squisitamente cestistico, il Puma non è riuscito a ripetere la prestazione contro il PSSN: con l’ “obice” Carbonara costretto nella prima parte di gara a un’inusuale “virgola” in fatto di punti segnati, tutto si è rivelato decisamente più difficile da gestire per i felini, apparsi un pò nebulosi in attacco e non adeguatamente chiusi in difesa. In realtà la partita non decolla immediatamente nemmeno per l’Abc, dotato di polveri bagnatissime in un avvio di match dove si fa davvero fatica a bruciare la retìna. Il rischio di vedere sbadigliare preoccupatamente il pubblico presente a bordo campo viene fugato dopo una decina scarsa di minuti dalla palla a due: da quel momento infatti vengono finalmente tolti i tappi dai canestri e anche gli addetti al tavolo possono rimettersi a lavorare con carta, penna e calamaio.

Alla pausa del 20′ la sfida è ancora aperta (16-23), ma ABC fa le prove di fuga rifilando ben 38 punti in tutto alla ripresa delle ostilità: il Puma fa quello che può, affidandosi alle armi non convenzionali del redivivo “Gianfry” Carbonara. Mancano però le contromisure difensive per la compagine bianco-rossa, costretta a subìre troppo sotto il proprio tabellone e consegnando una vittoria “virtuale” agli avversari.  I felini possono però leccarsi le ferite con gusto, chiudendo di fatto il proprio girone a punteggio pieno.

SPAZZIDEA-CRUT 46-44 (primo tempo 21-23)

Senza dubbio, è stata questa la miglior partita sin qui vista al Crese Basket 2013: gli ingredienti per una sfida stellare erano già presenti prima di iniziare (tra tutti, conquistare la vittoria avrebbe consegnato a una delle due squadre il primato nel proprio girone), un finale assolutamente pirotecnico ha successivamente confermato a pieno le attese della vigilia.

Gara incredibile tra i colossi di Spazzidea e paladini del Crut, con questi ultimi che hanno davvero gettato alle ortiche un’occasione d’oro per “matare” una delle corazzate dell’intero torneo. Ma andiamo per ordine: i “neri” di “Payo” Ruggiero (con quest’ultimo che si è dato enormemente da fare in campo, specie nel momento peggiore dei suoi) faticano ad avere continuità di rendimento in apertura di match, sull’altro versante i “bianchi” rispondono adeguatamente alla chiamata con Manin, Basile e Zulich a confermare quanto di buono fatto già vedere nella competizione  di Borgo S. Sergio. Spazzidea è così costretta a inseguire gli antagonisti di giornata, che chiudono avanti di due lunghezze i primi 20 minuti: qualche momento di scoramento tra i “neri” (in particolare con il veterano Marco Zadeo che ha spesso rivolto sguardi all’insù e…parole colorite agli dei del basket, rei di non permettergli di andare a mettere punti in cascina come “Zaza” è abituato a fare da anni nei playgrounds tergestini) verrà però accantonato strada facendo.

La partita si accende, specialmente sotto il profilo agonistico (con alcune scaramucce verbali e anche con un fallo anti-sportivo sanzionato dal giovane arbitro Valvassori ai danni della squadra in completo black) e si arriva praticamente a parecchi minuti senza esclusione di colpi: il Crut riesce a tenere la testa avanti sino a trenta secondi dal termine, subendo però due triple infuocate del cecchino Pavani e, nell’ultimissima azione, il sottomano vincente di Ducic a filo di sirena che regala ai compagni di squadra il +2 finale. Beffa atroce al foto-finish per i bianchi, gioia incredibile per i neri a fine sfida (con un’attenta Alice Policastro in panchina a sprizzare anch’essa di felicità da tutti i pori): Spazzidea finisce prima nel proprio raggruppamento e, con la seconda vittoria di fila in altrettanti match, lancia ufficialmente il guanto di sfida alle altre avversarie per la vittoria finale al “Crese Basket”.

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In mezzo a fiumi di calcio e di volley, anche il basket tiene banco alla Crese: seconda serata di sfide sui campi di Via Petracco, secondo appuntamento per vivere una serata coi fiocchi a base di palla a spicchi. Il tutto senza curandosi della dose massiccia di moscerini presenti in gran numero come spettatori non paganti, evidentemente anch’essi interessati a godersi le gesta tecniche dei giocatori in campo.

PSSN-ABC TEAM 41-67 (primo tempo 20-32)

Il primo match del martedì vede affrontarsi il PSSN di coach Roberto Kidzik contro l’ABC Team (nella foto di Matteo Nedok, una fase di gioco della sfida): quest’ultimo vince in scioltezza dopo una gara praticamente condotta dall’inizio alla fine, ma il…giallo è dietro l’angolo. Sulla squadra in maglia bianca potrebbe infatti “abbattersi” la scure della sconfitta a tavolino, data la presenza di tesserati all’interno del proprio roster: in attesa di una decisione ufficiale da parte dell’organizzazione, andremo comunque a parlare di basket giocato, raccontando di una contesa che ha avuto pochi veri sussulti emozionanti durante i 40 minuti regolamentari arbitrati da Matteo Roiaz.

I rossi del PSSN lottano come tigri per gran parte del match, ma devono fare i conti con percentuali al tiro deficitarie che si tramutano in una sorta di palla al piede. L’ ABC non si lascia sfuggire l’occasione propizia per scappare via nel punteggio dopo dieci minuti scarsi dall’iniziale palla a due: ottime le trame di gioco messe in atto da Cociani e soci, che chiudono abbastanza agevolmente la prima metà gara sopra di 12 lunghezze.

C’è poca storia in campo nella seconda e definitiva frazione: è Glavina a cercare di dare la scossa alla compagine di “coach K”, ma il PSSN non chiude a dovere in difesa permettendo agli avversari di turno di tracimare strada facendo. L’ABC trova punti in ogni spot offensivo, dimostrando di essere team estremanente oliato sul profilo del trattamento di palla: menzione particolare la dedichiamo a “Manul” Barzellato che, almeno per una settimana, abbandona il Progressive Rock dei “Seventh Wonder” per dedicarsi alla Crese, con sottomani e realizzazioni vellutate dalle media distanza. Sul fronte opposto, anche la serata in chiaroscuro al tiro di Gadola (entusiasmante 24 ore prima contro i Puma, sensibilmente meno preciso in questa occasione) gioca un tiro mancino al PSSN, che chiude la contesa sul -26 finale.

A-TEAM – CRUT 63-67 (primo tempo 23-40)

Esce nuovamente sconfitto l’A-Team di coach Alessandro Signorino, ma ancora una volta con l’onore delle armi: i verdi cedono di misura al Crut, quest’ultimo all’esordio assoluto nel Crese Basket 2013, dopo una gara rimessa parzialmente in discussione nel finale di gara.

C’è tanto equilibrio nei primi dieci minuti della contesa: la compagine in maglia bianca si affida alle magie di Zulich e Basile in apertura, sull’altro fronte sono Boschi e Ferrara a prendersi le maggiori responsabilità al tiro. Sul 14-17, non appena la difesa dell’A-Team apre troppo i propri boccaporti, la situazione di parità di valori sparisce in un battibaleno: il Crut infatti inserisce il turbo piazzando un break micidiale nella seconda metà di frazione che permette ai “bianchi” di mettere una serie ipoteca sul risultato finale. Il +17 al 20′ (23-40) testimonia a chiare lettere le difficoltà della compagine di Signorino, costretta a ripiegare su scelte di gioco diverse per tentare un difficile riaggancio agli antagonisti di giornata.

Alla ripresa delle ostilità, il Crut lavora bene “ai fianchi” gli avversari, mantenendosi quasi costantemente in doppia cifra di vantaggio e mandando a referto gran parte dei giocatori del proprio roster. L’A-Team non ci sta a fungere da vittima sacrificale e Benvenuto decide di prendere per mano i suoi, attirandosi gran parte delle attenzioni della difesa di bianco vestita: i verdi recuperano gran parte del gap sino al termine, con il -4 conclusivo che è una sorta di “zuccherino” per una squadra ancora a secco di vittorie che però ha avuto l’orgoglio di non mollare la presa, nonostante il passivo accumulato durante la gara.

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Domenica in Via Petracco con tre incontri in totale, ma tra questi le prime due partite dei quarti di finale Crese Cup ad infiammare il campo 1. Nel principale torneo di calcio ben 19 i gol realizzati, anche se a tanta precisione non ha fatto da contraltare l’equilibrio, alla luce delle due larghe vittorie scaturite.

Ore 20

Centro Revisioni (nella foto di Matteo Nedok) guidato dal trascinatore Christian Fantina in campo oltre che da Chicco Del Prete e dal presidente Maiani in panchina; dall’altra parte Vittorio Muiesan cerca la chiave giusta per innescare il centravanti ‘figliol prodigo’ Matteo col supporto dei giovani talenti.

Tutti pensano ad un avvio di studio, Fantina (2′) e Mormile (3′) non la pensano così, indirizzando subito il match. La Tecia entra in gara tardino, Muiesan centra la traversa prima di accorciare al 18′, ma in cinque minuti ancora Mormile (20′) e Fantina (23′) scavano un solco quasi invalicabile alle porte della pausa. Nella ripresa la reazione de La Tecia non graffia particolarmente, Geroni assume in area le sembianze di una montagna, Iaconcich sorvola su un paio di episodi sospetti in area bianco-nera facendo perdere le staffe a Muiesan e compagni. Il Centro Revisioni sornione attende il momento giusto e sferra la zampata prima con Mormile (7′), poi con un mancino da fuori di Zandanel (14′). La qualificazione è in archivio, Degrassi (22′) infierisce dopo un gran contropiede, Braini (25′) e Muiesan su rigore (27′), rendono un briciolo meno amaro un passivo comunque pesante. Centro Revisioni a vele spiegate in semifinale, dopo aver eliminato i campioni in carica ed un’altra seria candidata al titolo. Dove vogliono arrivare i ragazzi di Del Prete e del presidente Maiani?

Ore 21

La prima serata dei quarti Crese Cup propone il collaudato sistema di gioco dei bianco-blu del Bar Barbapapà contro la sete di rivincita de La Portizza, eliminata agli ottavi ma tornata ‘in ballo’ con il ripescaggio. L’equilibrio viene subito spezzato da un bolide di noto un palmo dietro la linea di metà campo, Rupnik è sorpreso e la fucilata si insacca nell’angolo basso. I ragazzi di Guzic si mostrano tuttavia lucidi ed iniziano progressivamente a macinare il loro calcio fatto di tocchi rapidi, scambi di posizione, movimenti che mandano via via in tilt i meccanismi difensivi di Missi e compagni. Hervatin (6′), due volte Finkst (15′ e 17′), 3-1 con gestione della palla fino alla pausa. Nella ripresa subito un paio di fiammate de La Portizza, ma i bianco-blu non commettono l’errore del primo tempo ed allungano ulteriormente con la doppietta di Zemljak (4′ e 8′), Hervatin (16′) e ancora Zemljak (18′). Sul 7-1 un’altra punizione-bomba di Noto regala la doppietta personale al centrocampista, ma serve solo per le statistiche. Finisce 7-2, col Bar Barbapapà meritatamente in semifinale, lanciatissimo verso il titolo.

Mentre sul campo 1 andava in scena il secondo quarto di finale, nello spazio volley i Pallavolisti Per Caso si sono rivelati pallavolisti coi fiocchi, battendo in rimonta ElSitoDeSandro.it al termine di un match tirato e combattuto. Primo set ad oltranza, la spuntano i ragazzi di ‘Sandrino’ (24-26). Nel secondo parziale i PPC escono alla distanza (25-19), chiudendo in scioltezza nel terzo (25-15).

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Un piccolo sogno cullato nella parte iniziale della sfida decisiva, sfumato poi in corso d’opera: Elsitodesandro.it saluta il Crese Volley con una sconfitta per 2 set a 1 e lo fa con qualche piccolo rammarico, pensando a come si era incanalato inizialmente  il match per accedere ai quarti di finale del torneo.

Cuore, orgoglio, ma anche tentativi di recupero con i piedi, con annessi palloni catapultati quasi oltre confine (vero Vise?): sono tante le variabili che hanno dato filo da torcere  ai “Pallavolisti per caso”, avversari dotati tecnicamente di qualcosa in più rispetto ai “Sandrini” ma che hanno dovuto fare i conti con qualche passaggio a vuoto. Alla fine vince la formazione più continua, ovverosia quella che ha sbagliato di meno nel momento decisivo: il team di coach “ZeroZero” Sandroweb esce comunque a testa alta dalla competizione di Borgo San Sergio, con la consapevolezza di aver centrato l’obiettivo prefissato (ovvero, quello di non aver recitato il ruolo di Cenerentola, lasciandosi abbondantemente alle spalle l’ultimo posto in classifica nel proprio girone) e di essersi regalato anche qualche piccola soddisfazione, all’esordio in un torneo che rappresentava una novità assoluta per gran parte degli effettivi messi in campo.

Privi di Andre (impegnato in un’altra competizione sportiva estiva) e del vice-allenatore Bubo (che, nonostante si trovasse a un concerto, ha seguito attaccato alla radiolina l’evolversi degli eventi in quel di via Petracco), il team SDS ripropone in blocco lo stesso “starting-six” della precedente contesa: spazio dunque a capitan Lara, Vise, Erika, Ruggi, Jeje e Ivan. Ed è proprio quest’ultimo a fare la voce grossa e a meritarsi il titolo di “Il Terribile” per quanto messo in atto sul terreno di gioco: potenza sotto rete e qualche pregevole chicca in schiacciata regalano provvisoriamente la palma di MVP al giocatore in maglia numero 9. Il primo set è un tourbillon di emozioni, con rapidi capovolgimenti di inerzia da una parte all’altra che si tramutano in vantaggi effimeri, prontamente rintuzzati da chi è costretto a inseguire. I “Pallavolisti per caso” sembrano poter essere in grado di chiudere il parziale a proprio favore, ma uno sbaglio in battuta fissa il punteggio sul 24-24, con annessi vantaggi: sarà la rivierasca Annalisa (spesso usata con il contagocce da parte dell’inopinato head-coach, con conseguenti proteste da parte del procuratore della giocatrice, architetto Raffaele Baldini...) a risultare decisiva, con due servizi beffardi che permettono all’SDS di chiudere il set sul 26-24.

Con rinnovata fiducia, i “Sandrini” capiscono che la gara andrebbe chiusa già nella seconda frazione, per evitare grattacapi che immancabilmente arriveranno più tardi: con gli innesti di Stefano e di Nicola (quest’ultimo alla prima assoluta in maglia SDS), coach “ZeroZero” prova a mettere più  fisicità sotto rete, allo scopo di riuscire a contenere gli attacchi avversari con maggior profitto. La realtà delle cose è però un’altra e i “Pallavolisti per caso” iniziano sensibilmente a carburare con maggior vigoria, dando qualche spallata in più al punteggio: i bianchi, con un Carpa monumentale per generosità e spirito di sacrificio, riescono a reggere l’urto per tre quarti di set. Poi, complice qualche errore banale di troppo in fase di palleggio, l’inerzia si catapulta sul lato avversario con il 25-19 che regala il punto dell’1-1 e la possibilità di giocarsi il tutto per tutto nel “tie-break”.

E’ una sorta di micidiale legge del contrappasso di dantesca memoria a mandare i titoli di coda per Elsitodesandro.it nel 3°set: così come era stato il servizio a essere l’arma in più nella fase iniziale, così i “Sandrini” in egual misura crollano man mano nel momento più importante di tutto il torneo. I “Pallavolisti per caso” snocciolano palloni simili a fire-balls incandescenti verso l’altro lato del campo, con battute tese e velenose che seminano il panico tra le fila bianche: nonostante i numerosi cambi ordinati da Sandroweb in seconda linea, una pioggia di meteoriti piove letteralmente sull’SDS. Dall’1-6 di inizio frazione (con annesso time-out chiamato in tutta fretta per riordinare le idee) si passa a un vantaggio in doppia cifra per gli avversari, abili a sfruttare il tallone d’Achille degli antagonisti: la ricezione. Più di qualche “Sandrino” auspicherebbe l’utilizzo di uno scudo spaziale per far fronte all’inconveniente, ma l’unico “aiuto” arriva da bordo campo, col trio PernicOveglia Jr.Postogna della Pallamano Trieste a tentare di spronare il team SDS (soprattutto i compagni di squadra Vise e Carpa, seppur facendolo con frasi colorite e pecorecce). I buoi sembrano però essere definitivamente scappati dalla stalla, con i “Pallavolisti” a mantenere costante una buona forbice di vantaggio e con l’orgoglio dei bianchi a limare qualche punticino nel finale di contesa.

Il set conclusivo finisce sul 25-14, un parziale che regala la qualificazione ai vincitori e un po’ di scoramento ai vinti, che a un certo punto avevano creduto tangibilmente al raggiungimento dei quarti di finale: ma, aldilà del risultato negativo, nei “Sandrini” deve rimanere la soddisfazione per aver tenuto testa a formazioni ben più esperte. “Un applauso sincero ai miei ragazzi per quanto fatto, era tecnicamente difficile fare molto di più”, sottolinea coach Sandroweb: “con un solo vero allenamento prima del torneo, essere arrivati a un solo set di distanza dai quarti dà la certezza che questo organico può solo che crescere in futuro. E’ stato un piacere divertirmi assieme a loro, certi momenti esilaranti non potranno essere dimenticati facilmente, nonchè un orgoglio averli visti vestire i colori del SDS: spero in futuro di poter avere l’intero gruppo a disposizione per ricominciare da dove abbiamo finito”. Ma il coach è proprio certo della propria riconferma nei panni di allenatore del team? “Su questo aspetto ne riparlerò col Presidente: di certo ho apprezzato i progressi da parte di tutti, la voglia di continuare è decisamente tanta. Ma c’è ancora tanto tempo prima del prossimo appuntamento, avremo tutto il tempo di pianificare con cura ciò che sarà in seguito”.

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