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Restart!

Domani pomeriggio sarà strano. Sì, dannatamente strano tornare a stazionare su una di quelle scrivanie della tribuna stampa che hai metaforicamente “lucidato” per tre anni di fila. Situazioni che fanno parte della vita e del percorso professionale di chiunque di noi, certo. Ma – per il sottoscritto – sarà un flashback particolare, tutto da vivere. Così come sarà unico, per ogni singolo tifoso della Pallacanestro Trieste 2004, rimettere i piedini dentro un palazzo dello sport che nelle ultime stagioni ha regalato tanto, in fatto di emozioni.

Calore, colore (e in tal senso qualcosa è davvero cambiato al “PalaTrieste”, presso l’entrata di Via Miani…) nonché “casino” acustico. Questo servirà contro la De’ Longhi, sugli spalti. Negli Stati Uniti le scritte “Make some noise” campeggiano innumerevoli volte sui led e sui tabelloni luminosi che illuminano il parquet e le tribune delle arene di gioco. Che, tradotto per chi non è anglofono, vuol dire “Facciamo rumore, gente“. Sì, è davvero giunto il momento di tornare a fare rumore in ogni settore, perché un nuovo campionato di A2 (con un derby così particolare come quello con Treviso, a inizio del cammino biancorosso) non può e non deve partire in sordina.

Dimenticatevi il passato, concentratevi sul presente. Non conta più quello che è stato fatto, bensì quello che va fatto sino alla prima palla a due della stagione. Chi sul campo, chi su un posto in anello dell’astronave di Valmaura, la parola “Restart” avrà lo stesso significato: ripartire. Cercando di farlo alla grande, come Trieste – sul parquet e sulle tribune – ha sempre saputo fare nelle occasioni speciali: quella di domenica 2 ottobre alle 18.00 è una di quelle.

Non facciamo i borghesi e scateniamoci in ogni azione, su ogni canestro biancorosso, in qualsiasi ambito della partita. Perché il “fare casino” conterà un sacco, eccome.

Premete il tasto Play, gustatevi lo spettacolo e tifate a più non posso. Regalarsi, e regalarci, un buon inizio di campionato passa da questi step. Non facciamoci trovare impreparati.

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