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Raffaele Visciano, lo chef a caccia di…stelle Michelin

Il “Trieste Tropics 2017” – che ha da poco superato la boa di metà camp – non porta con sé solamente basket e divertimento, ma anche il principio che la corretta alimentazione ricopre un’importanza fondamentale, sin da bambini. Raffaele Visciano, chef ufficiale “tropicale” che già da anni collabora con Andrea Pecile e il suo entourage, è giunto nuovamente a questa edizione con lo scopo di “sfamare” nella giusta maniera tutti i giovanissimi del Trieste Tropics. “Ci stiamo dedicando, con la consueta grande passione che ci contraddistingue, a puntare l’attenzione su tutto ciò che ai bimbi piace, valorizzando in particolar modo il gusto e la qualità di ciò che offriamo: di fatto, anche un semplice hamburger deve avere la carne giusta al suo interno. In questa edizione, con così tanti partecipanti a gremire Villa Ara e così come già fatto in passato, il concetto di poter fare cucina di qualità anche in un particolarissimo ambito come quello di un camp di basket è un qualcosa che è possibile realizzare grazie al contributo di tutti”.

E se un occhio di chef Visciano è naturalmente puntato sulle cucine di Monte Cengio e dintorni, l’altro è ben fissato verso il proprio futuro professionale. Con qualche “stella” all’orizzonte… “Arrivo da tante esperienze assieme al maestro Gualtiero Marchesi, mio mentore con il quale coltivo una strettissima collaborazione che dura ormai da anni e che intendo personalmente portare avanti. Essere diventato chef  de “Il Marchesino” a Milano, a due passi dal Teatro alla Scala, è solo la punta dell’iceberg delle mie attività: sono stato infatti contattato da un locale prestigioso, con l’obiettivo di conquistare la seconda stella Michelin all’interno di un nuovo progetto. Per ottenere questo risultato serviranno persistenza e costanza, nonché una predisposizione personale ad andare oltre tutto ciò che è stato già realizzato”.

Chef Raffaele promette però anche un suo ritorno a Trieste, non troppo in là con i tempi: “Manco da un bel po’ nella mia città, ma sono convinto che tornerò presto, magari focalizzandomi su corsi interattivi di cucina. In tal senso, ho molte idee in mente, pronte da essere sviscerate al momento giusto”.

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