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I suntini sandrini di sabato 23 novembre 2019

SABATO 23 NOVEMBRE 2019

– Cambio al timone di comando: nel giro di una mattina, durante l’Assemblea dei soci, si cambia pagina. Nuovo presidente, Mario Ghiacci al posto di Gianluca Mauro. Nuovo Consiglio di amministrazione, ristretto a tre componenti (Ghiacci stesso, Marco Bono e Luca Farina). Una proprietà che dopo aver ripianato le perdite con l’utilizzo e l’azzeramento del capitale sociale precedente e averne deliberato la ricostituzione, è composta esclusivamente da imprenditori locali. E continuerà a essere triestina, visto che l’obiettivo societario adesso diventa la caccia a sponsorizzazioni che possano consolidare la struttura coprendo quella parte di budget che resta tuttora scoperta.Ghiacci al vertice della Pallacanestro Trieste. A volte ritornano. “Non c’è due senza tre. Dal 2001 al 2003, dal 2013 al 2015 e adesso dal 2019 a…quando sarà. Ringrazio i soci che hanno creduto in me, in particolare Marco Bono e Luca Farina che hanno investito su di me come manager ma anche come uomo”. La PallTrieste riparte da un nuovo capitale sociale, vale a dire… “Lasciamo stare i numeri, quello che conta è che si riparte con un nuovo Cda. Avevamo problemi enormi, il primo è stato risolto”. Parliamo di obiettivi. “La società va rimessa in equilibrio il prima possibile, noi ci stiamo lavorando già da un bel po’. Si lavora anche nell’ombra, tranquilli, e si è lavorato tanto”. Si cercava una proprietà. “Ma la proprietà c’è. Ed è solida. La compongono imprenditori triestini che hanno fatto sforzi importanti e si sono impegnati a farne ancora qualora non si riuscisse a reperire fondi per la chiusura del budget”. Capitolo sponsor. “Appunto, stiamo lavorando per continuare con le sponsorizzazioni e trovare nuovi marchi che vogliano farci fiducia. Ci stiamo lavorando. Mi sento di dire che vedo la luce in fondo al tunnel”. Ogni nuovo presidente fa un discorso programmatico. Forza. “Parto da quello che c’è già. Ho piena fiducia e sintonia con lo staff tecnico. Tutta la mia stima a Eugenio Dalmasson con il quale faremo tutte le valutazioni per raggiungere il prima possibile il risultato della salvezza. Ma la Pallacanestro Trieste ha tante risorse. Ha una struttura che ha tutta la mia fiducia che integrerò con professionalità in cui ho sempre creduto”. E ha l’Allianz Dome. “È iniziato il quarto anno di gestione dell’impianto da parte della Pallacanestro Trieste. Dovremo fare un’analisi attenta insieme al proprietario del Palas, l’amministrazione comunale”. In attesa di nuovi sponsor, c’è chi non delude mai. Il pubblico. “I nostri tifosi sono meravigliosi. A loro posso solamente chiedere di continuare a starci sempre più vicini. Lo hanno sempre fatto e so che lo faranno. Sono la fortuna della nostra società”. Il nuovo Cda biancorosso adesso ha solo tre nomi. Esce dalla stanza dei bottoni Gianluca Mauro che ha retto la società portandola in serie A e poi, in veste di presidente e amministratore delegato, nei mesi seguiti alla tempesta Alma. “Gianluca va solo ringraziato. Ci ha permesso di realizzare un sogno lavorando per 4 anni che sono stati bellissimi anche se ovviamente con momenti estremamente difficili”. Ghiacci, lo ha ricordato proprio lei, questa sarà la terza avventura alla guida della Pallacanestro Trieste. Cosa sente di poter trasmettere? “Ragazzi, i miei valori non li ho mai cambiati e non li cambio certo a 67 anni. Io credo nell’umiltà, nel lavoro, nell’unione, nella fiducia e nell’entusiasmo. E dico che la Pallacanestro Trieste si ama a prescindere”. Un nuovo slogan? “No, un’affermazione che mi piace. La Pallacanestro Trieste si ama a prescindere”.

– Dopo dieci giorni senza impegni ufficiali, l’ultimo è stato quello di Coppa Italia con la Virtus Verona, la Triestina domani ritorna in campo (al Rocco inizio ore 17.30, arbitra Tremolada di Monza) per la delicata e difficile sfida con il Sudtirol, secondo in classifica. E giusto per rendere ancora un po’ più complicato l’avvicinamento a una partita sulla carta già piuttosto dura, in casa alabardata è piena emergenza terzini. Innanzitutto Frascatore è ancora out: il difensore mancino, alle prese con una stagione davvero tormentata sul piano fisico, ha già saltato gli ultimi due match ma non ha ancora recuperato dopo il ko che l’ha messo fuori causa durante la partita con il Fano, incontro nel quale tra l’altro era al rientro da un altro infortunio. A questo si aggiunge l’incertezza su Scrugli, che giovedì si era fermato in allenamento per un risentimento muscolare: ieri il terzino ha svolto parte della seduta ma è ovvio che non può essere al meglio e ci sono molti dubbi sul fatto che possa essere schierato domani dal primo minuto contro il Sudtirol. Nel caso di forfait, per Gautieri si aprono due soluzioni: la prima è quella di spostare Formiconi a destra e dare fiducia al giovane Ermacora a sinistra. Il classe 2000 in prestito dall’Udinese dove si è messo in luce come capitano della Primavera, mercoledì scorso contro la Virtus Verona ha sfoderato un’ottima prova e merita probabilmente una possibilità. Certo, manca di esperienza e in una partita che si preannuncia tosta potrebbe essere un problema, ma quanto a fisicità e velocità di esecuzione il ragazzo ha dimostrato di saperci fare. L’altra possibilità è quella di tenere Formiconi a sinistra schierando come terzino destro Steffè, che del resto nell’ultimo mese ha già giostrato in quel ruolo per due spezzoni di partita. Nonostante l’emergenza, dunque, le soluzioni a disposizione di Gautieri non mancano. Anche se le eventuali modifiche metteranno ulteriori pressioni all’assetto difensivo, già sotto accusa in varie occasioni e considerate le tante sconfitte con 3 gol al passivo. Un reparto che tra l’altro domani sarà messo a dura prova, visto che quella altoatesina è attualmente la formazione più prolifica del girone. Per il resto invece il tecnico alabardato ha solamente problemi di abbondanza. Quanto al modulo, è probabile si ritorni al consueto 4-4-2, visto che il 4-3-3 visto all’inizio del match con il Vicenza non è stato certamente convincente. Se al centro della difesa non si discute sulla coppia Lambrughi-Malomo, più incerte le scelte nelle altre zone del campo. Nella zona nevralgica del gioco Giorico e Maracchi sembrano essere ancora una volta favoriti, anche se il Paulinho visto contro la Virtus, se non domani, meriterà ben presto una possibilità. Quanto agli esterni, Procaccio e Gatto sembrano davanti a Mensah e Beccaro, anche se quest’ultimo potrebbe venir utile in un certo contesto tattico. Quanto all’attacco, la coppia di partenza potrebbe essere Granoche e Gomez, visto che quest’ultimo assicura anche un oscuro lavoro di copertura. Ma bisognerà tenere presente anche la gran voglia di fare di Costantino, ex di turno e comunque entrato bene in partita nelle ultime occasioni

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