Crese Volley, si infrange il sogno dei quarti di finale per il team SDS: beffa nel set decisivo contro i “Pallavolisti per caso”
Un piccolo sogno cullato nella parte iniziale della sfida decisiva, sfumato poi in corso d’opera: Elsitodesandro.it saluta il Crese Volley con una sconfitta per 2 set a 1 e lo fa con qualche piccolo rammarico, pensando a come si era incanalato inizialmente il match per accedere ai quarti di finale del torneo.
Cuore, orgoglio, ma anche tentativi di recupero con i piedi, con annessi palloni catapultati quasi oltre confine (vero Vise?): sono tante le variabili che hanno dato filo da torcere ai “Pallavolisti per caso”, avversari dotati tecnicamente di qualcosa in più rispetto ai “Sandrini” ma che hanno dovuto fare i conti con qualche passaggio a vuoto. Alla fine vince la formazione più continua, ovverosia quella che ha sbagliato di meno nel momento decisivo: il team di coach “ZeroZero” Sandroweb esce comunque a testa alta dalla competizione di Borgo San Sergio, con la consapevolezza di aver centrato l’obiettivo prefissato (ovvero, quello di non aver recitato il ruolo di Cenerentola, lasciandosi abbondantemente alle spalle l’ultimo posto in classifica nel proprio girone) e di essersi regalato anche qualche piccola soddisfazione, all’esordio in un torneo che rappresentava una novità assoluta per gran parte degli effettivi messi in campo.
Privi di Andre (impegnato in un’altra competizione sportiva estiva) e del vice-allenatore Bubo (che, nonostante si trovasse a un concerto, ha seguito attaccato alla radiolina l’evolversi degli eventi in quel di via Petracco), il team SDS ripropone in blocco lo stesso “starting-six” della precedente contesa: spazio dunque a capitan Lara, Vise, Erika, Ruggi, Jeje e Ivan. Ed è proprio quest’ultimo a fare la voce grossa e a meritarsi il titolo di “Il Terribile” per quanto messo in atto sul terreno di gioco: potenza sotto rete e qualche pregevole chicca in schiacciata regalano provvisoriamente la palma di MVP al giocatore in maglia numero 9. Il primo set è un tourbillon di emozioni, con rapidi capovolgimenti di inerzia da una parte all’altra che si tramutano in vantaggi effimeri, prontamente rintuzzati da chi è costretto a inseguire. I “Pallavolisti per caso” sembrano poter essere in grado di chiudere il parziale a proprio favore, ma uno sbaglio in battuta fissa il punteggio sul 24-24, con annessi vantaggi: sarà la rivierasca Annalisa (spesso usata con il contagocce da parte dell’inopinato head-coach, con conseguenti proteste da parte del procuratore della giocatrice, architetto Raffaele Baldini...) a risultare decisiva, con due servizi beffardi che permettono all’SDS di chiudere il set sul 26-24.
Con rinnovata fiducia, i “Sandrini” capiscono che la gara andrebbe chiusa già nella seconda frazione, per evitare grattacapi che immancabilmente arriveranno più tardi: con gli innesti di Stefano e di Nicola (quest’ultimo alla prima assoluta in maglia SDS), coach “ZeroZero” prova a mettere più fisicità sotto rete, allo scopo di riuscire a contenere gli attacchi avversari con maggior profitto. La realtà delle cose è però un’altra e i “Pallavolisti per caso” iniziano sensibilmente a carburare con maggior vigoria, dando qualche spallata in più al punteggio: i bianchi, con un Carpa monumentale per generosità e spirito di sacrificio, riescono a reggere l’urto per tre quarti di set. Poi, complice qualche errore banale di troppo in fase di palleggio, l’inerzia si catapulta sul lato avversario con il 25-19 che regala il punto dell’1-1 e la possibilità di giocarsi il tutto per tutto nel “tie-break”.
E’ una sorta di micidiale legge del contrappasso di dantesca memoria a mandare i titoli di coda per Elsitodesandro.it nel 3°set: così come era stato il servizio a essere l’arma in più nella fase iniziale, così i “Sandrini” in egual misura crollano man mano nel momento più importante di tutto il torneo. I “Pallavolisti per caso” snocciolano palloni simili a fire-balls incandescenti verso l’altro lato del campo, con battute tese e velenose che seminano il panico tra le fila bianche: nonostante i numerosi cambi ordinati da Sandroweb in seconda linea, una pioggia di meteoriti piove letteralmente sull’SDS. Dall’1-6 di inizio frazione (con annesso time-out chiamato in tutta fretta per riordinare le idee) si passa a un vantaggio in doppia cifra per gli avversari, abili a sfruttare il tallone d’Achille degli antagonisti: la ricezione. Più di qualche “Sandrino” auspicherebbe l’utilizzo di uno scudo spaziale per far fronte all’inconveniente, ma l’unico “aiuto” arriva da bordo campo, col trio Pernic–Oveglia Jr.–Postogna della Pallamano Trieste a tentare di spronare il team SDS (soprattutto i compagni di squadra Vise e Carpa, seppur facendolo con frasi colorite e pecorecce). I buoi sembrano però essere definitivamente scappati dalla stalla, con i “Pallavolisti” a mantenere costante una buona forbice di vantaggio e con l’orgoglio dei bianchi a limare qualche punticino nel finale di contesa.
Il set conclusivo finisce sul 25-14, un parziale che regala la qualificazione ai vincitori e un po’ di scoramento ai vinti, che a un certo punto avevano creduto tangibilmente al raggiungimento dei quarti di finale: ma, aldilà del risultato negativo, nei “Sandrini” deve rimanere la soddisfazione per aver tenuto testa a formazioni ben più esperte. “Un applauso sincero ai miei ragazzi per quanto fatto, era tecnicamente difficile fare molto di più”, sottolinea coach Sandroweb: “con un solo vero allenamento prima del torneo, essere arrivati a un solo set di distanza dai quarti dà la certezza che questo organico può solo che crescere in futuro. E’ stato un piacere divertirmi assieme a loro, certi momenti esilaranti non potranno essere dimenticati facilmente, nonchè un orgoglio averli visti vestire i colori del SDS: spero in futuro di poter avere l’intero gruppo a disposizione per ricominciare da dove abbiamo finito”. Ma il coach è proprio certo della propria riconferma nei panni di allenatore del team? “Su questo aspetto ne riparlerò col Presidente: di certo ho apprezzato i progressi da parte di tutti, la voglia di continuare è decisamente tanta. Ma c’è ancora tanto tempo prima del prossimo appuntamento, avremo tutto il tempo di pianificare con cura ciò che sarà in seguito”.
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