Crese Volley, l’orgoglio non basta ai “Sandrini”: Elsitodesandro.it battuto dal Paganini Volley
Si può uscire dal campo con il sorriso stampato in faccia, nonostante una sconfitta secca? Certo che si può, quando sai di aver buttato il cuore oltre l’ostacolo, contro una delle corazzate del torneo. E specie se una cassa di Laško Zlatorog, offerta gentilmente dallo sponsor e sistemata accuratamente vicino alla panchina amica, ti aiuta a somatizzare meglio la relativa delusione di un risultato avverso.
Nel secondo turno di Crese Volley, dopo la convincente prestazione della settimana scorsa contro gli NPC, il team SDS è costretto a tornare con i piedi per terra: il Paganini Volley, con 6 giocatori di assoluto spessore che evidentemente masticano pallavolo d’alto borgo già dai tempi della scuola elementare, batte i Sandrini con un secco 2-0 e blinda così la qualificazione ai quarti di finale della competizione. Ma, aldilà di uno score che teoricamente non ammetterebbe repliche di sorta, per la formazione guidata dal “duo-svedese” Sandroweb-Bubo (con quest’ultimo che, per l’occasione, ha potuto sfoggiare la polo di Admin per tutta la durata della sfida) è stato un test utilissimo per capire cosa significa fronteggiare avversari tecnicamente più forti: potremmo dunque dire che si tratta di una sconfitta terapeutica per i ragazzi capitanati da Lara Cumbat (ritratta nella foto di Matteo Nedok), ottenuta però lottando su ogni pallone e senza pensare che dall’altra parte della rete ci fossero dei veri e propri obici da 155 millimetri, capaci di sparare proiettili molte volte difficili da controllare in ricezione.
L’orgoglio è stata l’arma in più per Elsitodesandro.it, specie nella prima parte del match: pur senza l’apporto di Stefano (out per un problema al mignolo) ma con un sestetto-base modificato rispetto al match precedente (Ivan e Ruggi preferiti a un Andre tenuto a riposo dopo la “scampagnata” pomeridiana e a un Carpa che, anche grazie alla terribile fascetta rosa in testa utilizzata durante il riscaldamento, ha dato un motivo in più a coach “ZeroZero” e al suo assistente per venire inizialmente rilegato in panca…), i Sandrini tengono incredibilmente testa al Paganini Volley. Sarà l’adrenalina iniziale, o semplicemente l’urlo iniziale completamente sbagliato (con le parole “Teston” e “Spuzon” inopinatamente invertite…), il team SDS entusiasma i propri sostenitori “vuvuzelanti”: la forbice di vantaggio si allarga anche sino a cinque lunghezze, facendo esplodere canti e balletti di entusiasmo in panchina. Ma il sogno di affondare la corazzata si spegne via via nel corso dei minuti seguenti: il Paganini, forse scottato nell’orgoglio per una partenza sin troppo soft, si sveglia di soprassalto iniziando a martellare con precisione e sfruttando ogni pertugio libero per schiaffeggiare la palla nella metà campo avversaria. Il momento di trance agonistica dei Sandrini scema così a quota 16, ovverosia i punti messi a segno in un primo set perso con l’assoluto onore delle armi.
Si dimostra decisamente più nefasto il secondo periodo in casa SDS: la formazione antagonista è ormai rodata a sufficienza e i suoi attacchi salgono sensibilmente in fatto di percentuale realizzativa. Paganini…non ripete così il proprio momento nefasto di inizio contesa, regolando i Sandrini con sufficiente tranquillità: dall’alta parte della barricata si tenta di mettere peso e centimetri in più sotto rete, ma l’inerzia è ormai in mani altrui. I ragazzi in maglia bianca perdono 25-12 il set decisivo, ma escono a testa altissima dal manto sintetico di via Petracco: le speranze di qualificazione sono ora riposte nell’ultima sfida del girone che opporrà Elsitodesandro.it contro i “Pallavolisti per caso”, nella serata di domenica 21 luglio (inizio alle ore 21.30).
Crederci è un obbligo imprescindibile, aldilà del valore degli avversari che si andrà a incontrare: di certo servirà tanto olio in più negli ingranaggi di gioco dei biancorossi, perchè cuore, volontà e orgoglio (le tre variabili che i Sandrini hanno dimostrato sin qui) dovranno tassativamente unirsi a trame difensive e offensive degne delle “Seven Fighters” di Mila Hazuki. E perchè no, per una sera, potrebbe essere utile anche farsi venire gli occhi a mandorla, per emulare le gesta delle celeberrima protagonista dell’anime del Sol Levante….
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