Crese Volley 2016: vittoria thriller al tie-break con Sissa Carbonara, il Team SDS vola ai quarti di finale
Ve le ricordate le 12 fatiche di Ercole? Bene: spostate lo scenario sul campo 1 del Crese Village e, in salsa sandrina, vi ritroverete un remake “ventoso” delle celebri avventure mitologiche. Ventoso perché la sfida di ottavi di finale contro Sissa Carbonara (senza dubbio la più coriacea avversaria sinora incontrata in questa edizione) ha definito una nuova pietra angolare: che il campo di San Luigi verrà in futuro utilizzato come nuova galleria del vento di Pininfarina, con ogni singolo componente del Team SDS già in fase di test aerodinamico e utilizzato nei prossimi mesi alla stessa stregua delle monoposto di Formula 1.
Con condizioni atmosferiche così pre-configurate e con la fotografa ufficiale Linda Cravagna a “bater broche” in maniera decisamente visibile (“Ciò, che zimaaaa!” è la frase più ricorrente sentita pronunciare dalla stessa fotoreporter, che ha successivamente manifestato uno stato di ipotermia di grado 2), le indicazioni dalla panchina di un SandroWeb mai così gloglottante in passato erano chiare: giocare nella maniera più semplice possibile, sfruttando i momenti di vento a favore. Grazie soprattutto alle consulenze di Carpa (promosso all’unanimità da “stupidin con l’elica” ad “aerogeneratore eolico da 3 kW“), sono stati molti i punti messi in cascina. Seppure sull’altro lato del campo i “ricercatori” in maglia verde fluo abbiano davvero messo a dura prova le coronarie degli All-Reds, la consistenza in battuta della cecchina Cla in modalità-Lee Harvey Oswald ha spianato la strada a diversi strappi nel punteggio in favore del Team SDS.
Il primo set – non senza fatica – va in cassaforte sul 25-17, con un successivo periodo caratterizzato ancora una volta da tanto equilibrio: i martelli pneumatici nelle mani di Folpo e Vise (con quest’ultimo che ha potuto usufruire gratuitamente di sedicenti lavanderine della Crese, ritrovandosi perfettamente pulita e profumata la propria maglia di gara dimenticata una settimana fa in spogliatoio) e la consueta serenità di “Sunshine” Pecile – dotato di cappello in testa formato “Sarto di Panama” – sembravano essere il più comodo dei passepartout per chiudere la contesa con un potenziale 2-0. Ma sul 22-18 e a soli tre punti dalla vittoria, si spengono improvvisamente tutte le luci, senza un gruppo elettrogeno a scattare in favore dei rossi. E’ letale infatti il 7-0 di break costruito da Sissa Carbonara, che rimanda al tie-break le sorti del match.
Il batticuore (come sottolineato dalla capitana Lara a “Bum-Bum-Borroni“, apparsa nuovamente alla Crese a distanza di un anno a mò di Madonna di Fàtima) rischia di farla da padrone nel Team SDS. Un terzo set ancora a corrente alternata, con micro-vantaggi sino al cambio di campo, mantiene in bilico la contesa: ci si affida ancora una volta ai cannoni di Navarone targati Clarissa (nostra personale MVP di serata) e alle diagonali strette di Bubo (bandite in nottata dal Consiglio di Sicurezza dall’ONU poiché considerate armi di distruzione di massa) per domare i “ricercatori” sul 15-12 e per volare ai quarti di finale.
Mercoledì 29 giugno c’è un gustoso ritorno al passato contro gli NPC 4.0, già affrontati nelle precedenti edizioni della Crese Volley: è già certa l’assenza in panchina del motivatore Cros (e dei suoi sermoni in favore di Angelo Ogbonna), non mancherà di certo la volontà sandrina di staccare il pass per le semifinali.
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