Crese Volley 2015, il Team SDS “vola” alla finale per il 5°/6°posto
Il ruggito di un felino, ferito nell’orgoglio e con qualche problema intestinale: se sentivate uno strano verso alzarsi più e più volte nel martedì sera di San Luigi, non era il semplice e intenso gracchiare del Team SDS sul verde di via Felluga, ma un vero e proprio grido di battaglia di chi non cede il passo, seppure le posizioni più nobili del torneo siano evaporate nell’unica sconfitta sandrina, patita la settimana scorsa.
Il match che ha visto Elsitodesandro.it opposto a Fisiovolley aveva una caterva di buoni motivi per non passare inosservato: prima di tutto, perché “One Night Only” si riproponeva la sfida di finale del 2014 in cui l’SDS si arrese a un solo passo dal titolo di campione di Crese Volley. Ma in particolare perché la vigilia tormentata che ha preceduto il match ha avuto molti tratti tinti di “giallo”, degni del miglior thriller letterario in cui non è il maggiordomo a divenire il principale indiziato del crimine.
Innanzitutto: la partita che metteva in palio l’accesso alla finalina per il 5°/6° posto era prevista 24 ore prima in prossimità del capolinea della linea 26. I convocati di rosso bardati erano lì, pronti per dare nuovamente sfogo al (bassissimo) quoziente intellettivo in proprio possesso. Tuttavia un piccolo problema si era successivamente palesato: dov’era finita la squadra avversaria? Passano i minuti e non si vede nessuno all’orizzonte (tranne una carovana di “mussi”, con i quali un paio di sandrini avevano avidamente scattato selfies di qualità qualche ora prima). La soluzione al dilemma arriva dopo un rapido consulto da parte del Consiglio di Sicurezza del Crese Volley, presieduto dall’organizzatrice Serena “Senza Nuvoli” Burato: la causa del problema è stata poi attribuita a un banale lavaggio a 60° del tabulato contenente i calendari, con la centrifuga finale a dare il colpo di grazia cancellando la riga contenente proprio l’avversaria di serata del Team SDS, trasformatasi in maniera kafkiana da Decathlon a Fisiovolley (?).
Chiarito l’inghippo e rifatte nuovamente le convocazioni per il giorno seguente (con Lara Cumbat per una sera in “congedo matrimoniale”), i sandrini si presentano al gran…incompleto in quel di San Luigi: oltre alla capitana, niente Pols e Carpa (lontani entrambi da Trieste), così come Jana, “Sunshine” Pecile e Folpo (quest’ultimo però apparso al termine del match con due brocche di birra e con magnificenti sandali modello “Nazareth” ai piedi, risalenti con buona approssimazione al primo secolo dopo Cristo). Solo sei effettivi a disposizione del Presidente Sandroweb, che coraggiosamente aveva affermato a bocce ferme “Go come l’impression che no riveremo a far cambi, stasera…”: previsione efficace da parte del numero 1 del Team SDS, costretto a ricorrere a pesanti somministrazioni di luppolo per constrastare fatica e sudorazione abbondante da parte dei suoi.
E’ il contributo del pubblico di fede sandrina a dimostrarsi il punto di forza dei “reds” in più battute: oltre all’apporto della sempre preziosa “Vanessita” Benza, decisamente più propensa in questa occasione nell’incitare la squadra anziché cacciare i cinghiali “sanluigini” con la propria balestra, vanno registrate altre importanti presenze a bordo campo. La coppia Pohlen-Schender – seduta compostamente in panchina – con la propria aurea di positività ha saputo rinfrancare la mente e lo spirito come lo fa la “Settimana Enigmistica” nelle case degli italiani, così come la “guest-star” di serata Alex Pernic ha voluto mettere i puntini sulle “i” nell’immediato post-partita, decantando con l’affabile efficacia di un menestrello medievale alcune barzellette di basso rango sessista dal tema “imbriagoni che va per i bar, con le luganighe in scarsela”.
E sul lato squisitamente sportivo? Beh, il Team SDS fa ampiamente il proprio dovere, imponendosi per 2-0 su Fisiovolley: tanti i “Mi Piace” che ne scaturiscono dalla vittoria, a partire dal neo-capitano in pectore Vise che si è esibito in una serie consecutiva di “bagheroni cadendo a terra”, trasformandosi in una sorta di zitolo-zotolo vivente. Bene inoltre il sempre vivo Bubo, insospettabile braccio armato della giustizia sandrina nell’andare a schiacciare a rete, nonchè il “capotreno aggiunto” Pive, esibitosi in alcuni assoli di “Another Brick in the Wall” nell’erigere muri contro gli avversari in una mezza dozzina abbondante di occasioni.
Con le “quote rosa” a recitare il ruolo di consueto motorino inesauribile (ottima Ale, ancor più precisa in campo rispetto alle gare precedenti e con il compendio del “Cantico delle Creature” di San Francesco sempre a portata di mano; benissimo anche Alice, nonostante nel finale di gara si sia esibita in qualche passo di salsa merengue in fase di ricezione, non propriamente compresa dai compagni di squadra) la pecora nera del gruppo è stato indiscutibilmente l’ “Immorale” Postogna, per una volta ritornato a essere un semplice e comune umano. Errori in battuta, errori in ricezione, errori sotto rete e sguardo perso nel vuoto a fissare le poppe altrui (come peraltro confermato dallo stesso diretto interessato al termine del match): per il portiere della Pallamano Trieste un deciso passo indietro a livello di prestazioni, evidenziato anche dalla “stiticità” nel colpire il pallone in fase di schiacciata (ecco dunque spiegata la metafora del felino con problemi intestinali, nel cappello di questo resoconto…) e dai notevoli insulti dei presenti.
Venerdì 3 luglio l’epilogo di Crese Sandrina, fissato per le ore 21.30 a San Luigi: “Non prendete impegni”, specifica l’owner Sandroweb, intervistato fuori dagli spogliatoi subito dopo l’antidoping a cui – per motivi tuttora ignoti – è stato costretto a partecipare pur non avendo giocato. “Sarà l’occasione per rivedere, per l’ultima volta in questa estate 2015, la sana instabilità mentale che ha saputo rapire proprio tutti nel villaggio olimpico di via Felluga. Vogliamo congedarci con il botto e stiamo preparando coreografie molto particolari, che esibiremo solo al raggiungimento di almeno 800 “Likes” sulla pagina ufficiale Facebook di Elsitodesandro.it”.
Quindi, per l’amor di Dio, cominciate a scaldare i vostri mouse.
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