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Arriva subito il primo acuto giuliano nella massima serie di pallamano: Trieste espugna il parquet del neo-promosso Cologne per 26-35 e mette in cascina i primi tre punti della nuova stagione. Pochi reali problemi per la formazione di Giorgio Oveglia all’esordio di campionato, con Sirotich (nella foto) miglior marcatore di giornata con 9 reti

Metelli Cologne – Trieste 26-35 (p.t. 7-16)

Metelli Cologne: Mercandelli 2, Esposito, Cavalleri, Riccardi 2, Barbariga 2, Piantoni 11, Sirani A, Riello 4, Sirani C, Parisini 1, Frassine, Soldi 3, Manenti 1, Ferlaino. All: Gaspare Scalia

Trieste: Zaro, Postogna, Radojkovic 1, Oveglia 7, Dapiran 6, Anici 7, Pernic 2, Konecnik 1, Di Nardo 1, Carpanese 1, Sirotich 9, Visintin, Dovgan. All: Giorgio Oveglia

Arbitri: Alperan – Scevola

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Primo positivo test amichevole per la Pallamano Trieste: dopo una manciata di giorni dall’inizio della preparazione atletica, i ragazzi di coach Giorgio Oveglia si sono imposti per 32-26 contro gli sloveni del Kozina. Ma, se da una parte pesa l’infortunio patito dal capitano Marco Visintin (frattura del 4° metacarpo, per “Vise” si prospetta una pausa forzata di un mese), dall’altra arriva una bella notizia per la società del professor Lo Duca, capace di assicurarsi per la prossima stagione un giocatore di assoluto livello come Robert Konecnik (nella foto tratta da ehfcl.com).

L’atleta sloveno, ala classe 1985, ha disputato le ultime stagioni con la maglia del Cimos Koper, giocando anche varie partite di Champions League e risultando uno dei migliori tasselli della compagine guidata dall’ex coach biancorosso Fredi Radojkovic. Una pedina importantissima per lo scacchiere giuliano, in vista del futuro campionato di massima serie.

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Chapeau, gioventù biancorossa!

In una delle gare più belle ed emozionanti degli ultimi anni, non solo a livello giovanile ma per quanto visto sul terreno di Chiarbola, gli Under 20 della Pallamano Trieste mettono un altro titolo nazionale nella già copiosa bacheca dei trionfi giuliani. Nella finale probabilmente già scritta dall’inizio del week-end che portava al tricolore, contro i pari età di Oderzo i ragazzi allenati da Giorgio Oveglia si impongono per 29-28 dopo i tempi supplementari, cucendosi addosso la palma di campioni d’Italia.

Un match poco adatto ai deboli di cuore, che non ha lesinato emozioni dal primo all’ultimo secondo di contesa, tra due formazioni che avevano conquistato con ampio merito la sfida finale per l’iride. A prevalere è stata la compagine che ha saputo meglio gestire a livello nervoso i momenti più importanti della sfida, quella che forse non partiva favorita nei pronostici ma che ha avuto il merito di non lasciar mai scappar via gli avversari nel punteggio, nemmeno negli attimi più ostici della partita. Trieste ha avuto tanti momenti-no nei 70 minuti della finalissima, con gli ingranaggi che spesso si sono inceppati anche grazie alla forza di Oderzo, ma ha sempre saputo rialzarsi dalle situazioni avverse: è anche così, con un gioco magari ben lontano dall’eccellenza, che si vincono i titoli.  Onore ai vinti, a un team allenato da Dal Molin che è stato davvero a un passo da sbancare Chiarbola: con tanta inerzia tra le mani, probabilmente gli ospiti hanno peccato nel non avere una sorta di killer-istinct nei momenti di maggior empasse giuliana. Ad ogni modo, un torneo ugualmente eccellente per i giovani della Marca, che escono a testa altissima dal week-end di gare.

Trieste parte col freno a mano tirato nei primi minuti: i veneti infatti disinnescano tutte le conclusioni a rete dei biancorossi che rimangono a secco per ben sette minuti e mezzo. E’ Anici a rompere il ghiaccio per i padroni di casa, che riescono a non imbarcare troppa acqua grazie alle parate di Postogna: si arriva così al 2-3 dopo dieci minuti, con Dapiran che riesce a impattare in contropiede e a chiudere il primo recupero giuliano. Sull’altro fronte, Oderzo si rimette ben presto in marcia qualche minuto più tardi, riuscendo in un paio di occasioni  a riversarsi in contropiede e a mettere tre lunghezze di margine (8-5 al 20′). La formazione di Oveglia fa fatica a mettere continuità alla propria manovra offensiva, spesso intestardendosi nell’uno contro uno contro giocatori molto fisici e attenti nel chiudere ogni tipo di pertugio: i rigori messi a segno da Anici e la doppietta fulminea di Dovgan danno ossigeno a Trieste che infila un provvidenziale break di 4-0 nel momento più problematico del primo tempo (da 6-10 al 10-10 del 27′) . Oderzo riesce comunque a chiudere in vantaggio al 30′, sulle marcature dell’indemoniato Matteo Paladin (il migliore dei suoi) e Iballi (10-12).

La ripresa si apre sulla falsariga di inizio match: i biancorossi sembrano un po’ imballati, i veneti potrebbero approfittarne ma c’è sempre un ottimo Postogna tra i pali giuliani a mettere una pezza e a non permettere agli avversari di allargare la forbice. Trieste torna allo svantaggio minimo al 39′, sul 13-14, ritrovando la parità sessanta secondi dopo con il rigore segnato da Dapiran: approfittando di qualche passaggio a vuoto giuliano, Oderzo riprende il comando delle operazioni subito dopo trovando un altro mini-parziale di due reti utile a rimettere il muso avanti. A metà frazione è 15-17 per i giallo-neri, gap rintuzzato nuovamente dai triestini col duo Anici-Dovgan. La tensione comincia a salire alle stelle, le scaramucce tra Postogna e Zoppa portano entrambe le squadre a doversi privarse di un uomo in campo per due minuti e anche sugli spalti gremiti di Chiarbola (con una copiosa presenza veneta) il sangue comincia a bollire nelle vene: Anici a 4 dal termine mette il primo vantaggio della gara su sponda triestina (22-21), ma l’ottimo Matteo Paladin non ci sta e impatta immediatamente. È un arrivo in volata, che collima nel 23-23 a fine dei tempi regolamentari che vede grandi protagonisti gli estremi difensori.

Negli “extra-time” di 5 minuti ciascuno è l’equilibrio (oltre alla paura) a essere l’aspetto più lampante a trasudare sul parquet: con un primo supplementare che si conclude ancora sul pari (27-27), nonostante una provvisoria superiorità numerica che Trieste non riesce ad approfittare nel migliore dei modi, è nel secondo e definitivo overtime che i giuliani mettono quel qualcosa in più per arrivare alla vittoria. Una difesa granitica quanto basta (con ancora Thomas Postogna a prendere ancora una volta i panni del miglior attore protagonista, a difesa della propria porta) e il rigore finale segnato da Kevin Anici mandano in orbita i biancorossi, che riescono a respingere con successo a respingere l’ultimissimo assalto avversario. Il trionfo è servito in casa per capitan Michele Oveglia e per un gruppo che a livello giovanile è sul tetto d’Italia per la sesta volta consecutiva: Trieste può star tranquilla, per i prossimi anni il futuro della pallamano locale continuerà a sorridere ancora tanto. Specialmente in proiezione prima squadra.

Pallamano Trieste-Oderzo 29-28 (10-12, 23-23, 27-27)

Pallamano Trieste: Postogna, Oveglia 3, Dapiran 6, Anici 13, Lupi, Savron, Sincovich, Suman, Vazzoler, Baldissera 2, Dovgan 5, Fabris. All. Oveglia

Oderzo: A.Paladin 7, M.Paladin 16, Zoppa 1, Cambruzzi 2, Marcuzzo, Iballi 2, Malisan, Giolo, Stival, Manfrè, Ciapetti, Mazzariol. All. Dal Molin

 

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Partono quest’oggi, al palazzetto dello sport di Chiarbola, le finali scudetto Under 20 di pallamano: questa sera Trieste, nella prima giornata di gare, affronterà i pari età della Poggibonsense (fischio di inizio alle ore 19).

Questo il programma completo delle partite che si disputano venerdì 31 maggio:

ore 9.00: Oderzo-Merano
ore 10.30: Bologna-Altamura
ore 12.00: Cassano Magnago-Poggibonsese
ore 16.00: Altamura- Oderzo
ore 17.30 Merano-Bologna
ore 19.00: Pallamano Trieste-Poggibonsese

 

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Guai a pensare che staff e giocatori della Pallamano Trieste, all’indomani del termine della regular season e della conseguente esclusione ai play-off, siano già a… poltrire fuori dal parquet. Niente di più sbagliato: i biancorossi continuano ad allenarsi ugualmente e, contemporaneamente, a pensare già a a 360° a quello che sarà il futuro. Con la pianificazione a medio-lungo termine già intrapresa da tempo, la società del professor Lo Duca sta costruendo e immaginando la squadra del futuro, partendo sempre dalle fondamenta costituite da quel manipolo di giovani che, anche quest’anno, ha potuto ulteriormente crescere ulteriormente in mezzo a tanti colossi avversari.

Giorgio Oveglia (nella foto), uno che  la maglia triestina l’ha vestita per anni e anni con qualche “piccola” soddisfazione annessa,  chiamato in corso d’opera a sostituire Marco Bozzola sulla panchina giuliana, ha già ben in testa come continuare il lavoro iniziato: “Per far capire come qui non si molli mai, nemmeno a campionato finito, dalla prossima settimana sarà assieme a noi un preparatore atletico sloveno di grande esperienza che una volta a settimana sarà assieme ai ragazzi: è fondamentale partire già con un lavoro fisico importante, in previsione futura”.

D’altra parte, non si può non parlare del campionato appena trascorso, e di quanto poco sarebbe bastato per conquistare la post-season: “Alla fine non è mancato nulla, forse solo un pò di buona sorte: siamo arrivati a partite-chiave in situazioni sfavorevoli, con settimane travagliate in fatto di infortuni che poi ci hanno portato a un certo numero di sconfitte. Non va oltretutto dimenticato che siamo stati senza Di Nardo per tutto il campionato per l’infortunio,  e che siamo stati costretti poi a fare a meno anche di Martellini a causa della sua disgraziata positività all’antidoping. Nonostante questo” continua Oveglia, ” la società ha voluto rischiare ugualmente, mettendo in campo tutta la flotta dei nostri “ragazzini” classe ’93 che è l’asse portante del nostro futuro: pochi possono e potranno permettersi un lusso del genere, proveniente esclusivamente dal proprio settore giovanile. Possiamo dire senza indugio che la nostra è stata una scommessa vincente, che ci potrà portare lontano nelle prossime annate”.

Spazio anche a quella che è stata la formula della massima serie 2012/13 dell’handball italico, con la divisione geografica per gironi che ha portato a trasferte più agevoli ma con raggruppamenti che hanno poi finito per avvantaggiare le squadre più forti: “A livello tecnico, a questo punto della stagione sarebbe forse stato meglio far giocare gli scontri diretti tra le terze di ogni singolo girone, per poi definire le due ultime caselle nel tabellone play-off. Credo senza sbagliarmi che, in tal caso, Trieste sarebbe stata tra le favorite per giocare la post-season”, afferma Oveglia senza indugio, “tuttavia conoscevamo la formula sin dall’inizio ed è andata così. Bello sarebbe, in proiezione futura, tornare a un girone unico a 16 squadre, anche per far crescere ulteriormente i nostri ragazzini e per farli giocare maggiormente”, aggiunge il coach, “ma come dirigente devo riconoscere che la Federazione ha preso una decisione giusta relativamente a questa suddivisione geografica: una scelta dovuta, per il momento di crisi che attanaglia il nostro movimento e per contenere i costi.”

E per quanto riguarda invece la Pallamano Trieste del futuro, aldilà di un gruppo portante giovane e già ben definito? Si potrà tornare a parlare di scudetto? “Attendiamo gli sviluppi dal punto di vista della disponibilità economica dei prossimi mesi: i sentori di un ritorno importante di Mario Dukcevich al nostro fianco ci sono già stati, per quanto ci riguarda pensiamo innanzitutto a continuare a sviluppare la nostra “Cantera” stile Barcellona, il resto si vedrà”.

Tra i singoli che potrebbero vestire la maglia giuliana, una domanda è d’obbligo per quanto riguarda Andrea Basic, il pivot di Pola che poi Trieste non ha stato potuto schierare già in questa stagione per problemi burocratici. Lo vedremo arruolato alla truppa biancorossa? “L’unica cosa certa è che, rispetto a tutte le altre squadre, abbiamo una prelazione per metterlo sotto contratto a partire dal prossimo campionato.  E’ chiaro però che se dovessero arrivare chiamate da parte di team di una certa caratura, la cosa potrebbe complicarsi”, afferma schiettamente l’allenatore, “ma contiamo di poterlo inserire prossimamente nel nostro roster”.

Dilemma conclusivo: Giorgio Oveglia sarà ancora seduto sulla panchina biancorossa, nella stagione 2013/14? “Non sono stato ancora riconfermato, ho un entusiasmo incredibile per continuare il lavoro intrapreso, se  poi la società vuole qualche altro allenatore…”. E lo dice con una risata fragorosa a termine di quanto appena detto, un segnale di come la sua avventura da head-coach della Pallamano Trieste sia destinata a continuare a lungo. Molto a lungo.

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Serviva a poco l’ultima giornata di campionato in serie A per Trieste, ormai fuori dai giochi per i play-off: nonostante questo, il team di Giorgio Oveglia bene si è comportato in Veneto contro l’ultima della classe.

Contro l’Emmeti ci sono stati pochi problemi di sorta per il team biancorosso, che già dopo i primi trenta minuti era avanti di sei lunghezze, tracimando poi nella seconda parte del match con un +15 che la dice lunga su quanto visto sul parquet avversario. Con Radojkovic e Visintin migliori marcatori con 6 reti ciascuno, la Pallamano Trieste chiude il proprio campionato al terzo posto in classifica nel girone A della massima serie.

Emmeti Group – Trieste 22-37 (p.t. 10-16)

Emmeti Group: Zanotto 7, Traversin, Tonini 2, Rizzi, Pamato 6, Macca, Lucarini R, Lucarini G. 1, Gava, De Vicari 2, Danieli, Dalla Libera 2, Dal Monte 1, Bigon 1. All: Emir Ceso

Trieste: Zaro, Postogna, Campagnolo 1, Radojkovic 6, Oveglia 3, Dapiran 1, Anici 5, Pernic 3, Carpanese 2, Sirotich 5, Nadoh 5, Leone, Visintin 6. All: Giorgio Oveglia
Arbitri: Regalia – Greco

 

 

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Si congeda nel migliore dei modi la Pallamano Trieste nell’ultima gara di campionato tra le mura amiche: i biancorossi si sbarazzano del Merano per 28-20, chiudendo la pratica senza troppa fatica nei secondi 30 minuti di gioco. Nonostante le condizioni non ottimali di alcuni effettivi, il team di Giorgio Oveglia ha dimostrato sufficiente tranquillità nel scavare un buon vantaggio alla prima sirena, mantenendolo costante sino alla fine. Con i play-off definitivamente sfumati, i giuliani hanno così salutato il proprio pubblico con una prova di forza, tributata da scroscianti applausi al termine della contesa.

Starting-seven assolutamente inedito per Trieste, che parte inizialmente con Postogna, Visintin, Anici, Dapiran, Carpanese, Nadoh e Pernic. I padroni di casa cercano di portarsi avanti nel punteggio a cavasede tra l’ottavo e il decimo minuto: Carpanese e Anici sfruttano i pertugi a disposizione per portarsi sul 7-4, sull’altro fronte è Gagovic a farsi valere in marcatura offensiva (4 reti). Sono comunque i giuliani a mantenere l’inerzia in campo, supportati da qualche paio di ottimi interventi di Postogna a preservare la porta biancorossa. A metà frazione Merano è doppiato (10-5), che non riesce quasi mai a bloccare le bocche da fuoco triestine: Starcevic, con una tripletta nel finale, evita guai peggiori agli alto-atesini che chiudono nettamente in svantaggio i primi 30 minuti (16-10).

Gli ospiti arrivano a -4 al 10′ della ripresa, nel momento in cui la difesa casalinga diventa meno granitica e Merano ha maggior profondità per tenersi a galla. Trieste si rifugia nei gol di Radojkovic e in quelli del capitano Visintin per tornare a sei lunghezze di distanza (22-16), ma soprattutto ha ancora in Thomas Postogna (nettamente il migliore in campo) l’uomo in più per tenere lontano gli avversari. Sono le parate del giovane numero 16 in maglia biancorossa a tenere definitivamente a bada gli alto-atesini, con le marcature di Nadoh e Campagnolo a chiudere i conti a cinque minuti dal termine, con il +9 che diventa un tesoretto prezioso per Trieste.

Trieste – Indata Meran 28-20 (p.t. 16-10)

Trieste: Zaro, Radojkovic 4, Oveglia, Dapiran 3, Anici 6, Pernic, Campagnolo G. 2, Campagnolo A, Dovgan, Carpanese 3, Postogna, Nadoh 3, Leone, Visintin 7. All: Giorgio Oveglia

Indata Meran: Tissot, Christanell, Sciglitano 2, Sljepcevic, Gerstgrasser, Prentki, Carli 3, Stricker 1, Starcevic 7, Tartarotti 1, Stecher 1, Mall, Trojer-Hofer, Gagovic 5. All: Jurgen Pratner

Arbitri: Molon – Fabbian

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Si conclude probabilmente a Mezzocorona il sogno post-season di Trieste: un secondo tempo fatale costringe i biancorossi di Giorgio Oveglia a issare bandiera bianca in Trentino, cedendo per 31-29 e complicando forse in maniera definitiva la corsa per il raggiungimento della quota play-off, visti anche i concomitanti risultati nel girone B della massima serie.

Dopo i buoni primi trenta minuti, nei quali i giuliani erano avanti di due reti, si è progressivamente rovesciata l’inerzia sul parquet: sospinta da un super Pedron, il Metallsider ha prima pareggiato i conti, finendo poi per sorpassare Trieste che ha avuto poca benzina al termine del match. Migliori marcatori sono stati Kevin Anici con 9 reti e il capitano Marco Visintin isintin con 6.

Metallsider Mezzocorona – Trieste 31-29 (p.t. 12-14)

Metallsider Mezzocorona: Kakdhoda, Stocchetti 1, Tomasi, Boninsegna 2, Manna 3, Moser M. 2, Pedron 8, Manica 6, Bettini, Alessandrini, Kovacic 6, Moser P, Folgheraiter 3, Amendolagine. All: Marcello Rizzi

Trieste: Zaro, Radojkovic 3, Dapiran, Anici 9, Pernic 3, Campagnolo, Carpanese, Sirotich 4, Postogna, Nadoh 4, Leone, Visintin 6. All: Giorgio Oveglia

Arbitri: Montagner – Spina

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Nessuna sorpresa a “Chiarbola”: la Pallamano Trieste, nonostante la defezione di Michele Oveglia, liquida presto e bene la pratica Solarplus. I biancorossi si impongono nettamente sul Rovereto per 27-16 (primo tempo 14-8), dando sempre il segnale di essere i padroni del parquet dal primo all’ultimo minuto.

L’equilibrio in campo è durato solo una manciata di minuti, quanto basta ai giuliani per scappar via senza il bisogno di voltarsi più indietro: ottimo Sirotic, autore di 11 reti, ma in generale la squadra di Giorgio Oveglia è apparsa brillante con tutti i propri effettivi sul parquet, in particolare con i due portieri Zaro e Postogna.

La vittoria contro i trentini, assieme alle concomitanti sconfitte di Brixen e Ferrara, rende ancor più blindato il terzo posto in classifica di Trieste: la rincorsa ai play-off scudetto può dunque continuare senza intoppi.

PALLAMANO TS – SOLARPLUS ROVERETO 27-16

PALLAMANO TRIESTE: Zaro, Postogna, Campagnolo, Oveglia, Dapiran 3, Anici 5, Pernic 1, Dovgan, Carpanese 2, Sirotic 11, Nadoh 2, Leone, Visintin 3. All. Giorgio Oveglia.

SOLARPLUS ROVERETO: Bianchi P, Cappuccini A. 4, Mattei 1, Festi 2, Cappuccini F, Ciaghi, Boev 4, Busolli 1, Lissandrini, Andriolo, Bianchi G. 1, Bellamio 1, Martinelli, Dalla Vecchia 2. All. Girardi.

Arbitri: Iaconello e Iaconello.

 

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Doccia fredda per la Pallamano Trieste: quando l’ufficializzazione del pivot croato Andrea Basic sembrava essere solo una questione di giorni, arriva lo stop al tesseramento. Non è infatti pervenuto in tempo utile il nulla osta internazionale che poteva consentire alla società del Prof. Lo Duca di depositare la documentazione necessaria in federazione: se ne riparlerà dunque a partire dalla prossima stagione, con i biancorossi che dovranno dunque fare a meno di una pedina importante per l’ultimo scorcio di stagione.

Tornando alle questioni del parquet, questo pomeriggio con inizio alle ore 18.30 Trieste affronta il Solarplus Rovereto, penultimo in classifica nel girone A della massima serie: è una buona occasione per i giuliani d mettere in cascina una vittoria che li permetterebbe di continuare a sperare nei play-off. Tuttavia i biancorossi saranno privi di Michele Oveglia, fermo ai box e costretto a saltare la gara.

Arbitreranno la sfida di Chiarbola i signori Iaconello, coppia storica di fischietti del campionato di serie A.

 

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