Ariel Filloy prossimo partente da Trieste? Nemmeno per idea. La società del presidente Rovelli, tramite un comunicato-stampa, smentisce che ci saranno ulteriori addii dopo Jobey Thomas e Brandon Brown.

Le voci di un’ulteriore rinuncia nell’attuale roster si erano ampliate nelle ultime ore: il gaucho, da quanto si leggeva in giro, sembrava essere sul mercato, pronto a fare la valigia e conseguentemente a dare un ulteriore dispiacere ai già provati supporters biancorossi. Nel pomeriggio è arrivata la risposta da parte della Pallacanestro Trieste 2004: nessuna volontà di privarsi dell’atleta, con l’organico attuale che non verrà privato di altre pedine.

Sarebbe stato un po’ troppo, con sincerità: a tutto c’è un limite, no?

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Colpo di scena al CONI: Giovanni Malagò, a dispetto delle previsioni della vigilia, è stato eletto nuovo Presidente del Comitato Olimpico italiano, diventando il successore di Gianni Petrucci per il quadriennio 2013-16.

Malagò, 54 anni il prossimo 13 Marzo, nella votazione durante il Consiglio Nazionale di Roma ha battuto la concorrenza di Raffaele Pagnozzi,  con 40 voti contro 35: proprio quest’ultimo era dato come il grande favorito per la nomina a 15° Presidente del CONI, dopo essere stato anche Segretario Generale e braccio destro di Petrucci.

Il neo-eletto alla carica più alta del Comitato Olimpico è laureato in economia e commercio, nonchè imprenditore grande appassionato di sport sin da giovane: da agonista ha infatto praticato il calcio a 5, vincendo tre titoli italiani con la Roma RCB e partecipando ai mondiali del 1986 in Brasile.

Se ne parla sul forum qui -> http://www.elsitodesandro.it/invboard/index.php?showtopic=13577

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Il Comune di Trieste informa che, a seguito di una revisione della logistica degli uffici comunali,  a partire  da giovedì 21 febbraio 2013 il servizio di rilascio delle Carte d’Identità Elettroniche sarà attivo solamente presso il Centro Civico di via Locchi 23/a.

L’Ufficio carte d’Identità elettroniche già attivo in via Genova 6 è in fase di trasferimento presso il Centro Civico di via Giotto 2: il Comune provvederà a dare comunicazione tempestiva sulla data di attivazione del servizio di rilascio delle Carte d’Identità Elettroniche presso quella sede.

 

Se ne parla sul forum qui -> http://www.elsitodesandro.it/invboard/index.php?showtopic=13576

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Freghiamocene pure del Proibizionismo e di tutto quello che ne comporta: è questo il pensiero che pervade la testa di Enoch “Nucky” Thompson, tesoriere di Atlantic City negli anni successivi alla Grande Guerra. La sete di potere lo porta a comandare una grossa fetta della criminalità del New Jersey, diventando a pieno titolo un boss della malavita camuffato sotto l’egida della bontà d’animo verso il prossimo, dote apprezzata da buona parte dei propri concittadini.
La conoscenza fatta con Margaret Schroeder, i rapporti di amore-odio con il giovane James Harmody (suo protetto) e una situazione sempre più calda nel Boardwalk vedranno “Nucky” protagonista indiscusso di un susseguirsi continuo di eventi tutt’altro che tranquilli, per sè e per i (pochi) affetti più cari.

Già spulciando la lista dei produttori della serie (tra gli altri, il grande Martin Scorsese e il brillante attore Mark Wahlberg), “Boardwalk Empire” non può che essere definito un prodotto eccellente per come disegna, a tinte chiarissime, l’America ai tempi di Al Capone & friends. E’ innegabile che il talento sopraffino del “tesoriere” Steve Buscemi spinga inconsciamente tutti gli altri attori a superarsi nel tener testa all’ex-Iena di Tarantiniana memoria: il risultato che ne consegue è di una serie quasi perfetta, immersa tra pistolettate, contrabbando di alcolici, Ku Klux Klan in piena attività e amori tormentati di contorno.

Il successo delle prime due stagioni (che ne hanno oltretutto visto l’attribuzione di due Golden Globe e di una mezza dozzina abbondante di premi Emmy) nonchè il rinnovo per almeno un’altro paio di esse – di cui la terza partirà venerdì 22 febbraio su Sky Cinema 1 – , sono variabili che sottolineano come “Boardwalk Empire” si ponga di diritto sul gradino più alto del podio, ben sopra l’asticella della stragrande maggioranze delle serie TV apparse sul piccolo schermo negli ultimi anni.

Un piccolo capolavoro, che con buona probabilità vedrà continuare la propria “Golden Age” ancora a lungo.

VOTO SANDRINO: 9

Stagioni: 1-2
Anno: 2010-2012
Interpreti: Steve Buscemi, Kelly Macdonald, Michael Pitt, Shea Whigham
Canale trasmesso: Sky Cinema 1 – Rai 4

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Mancava davvero tanto, il primo posto in classifica. L’Unione lo riconquista a Lignano, ai danni della Maranese, e rimette tutto in profondo equilibrio nei piani alti della graduatoria: la Triestina fa il proprio dovere, battendo per 0-1 la Maruzzella, salendo a 48 punti e agganciando l’U.F.M. in testa.

L’operazione-recupero è completata per l’Alabarda, sebbene la gara nel “Monday-Night” di Eccellenza sia stata tutt’altro che pirotecnica: l’undici di Costantini ha avuto il merito di trovare quasi immediatamente il vantaggio grazie a Federico Zetto nei primissimi minuti di gara, riuscendo poi a contenere senza troppa fatica le sterili sfuriate dei padroni di casa, mai realmente pericolosi dalle parti di Del Mestre.

La Triestina tornerà in campo domenica, al “Nereo Rocco”, ospitando i friulani della Manzanese: all’andata finì 1-1.

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Il Comune di Trieste, tramite il sito web della Rete Civica, informa di un paio di interventi in zona Marchesetti-Biasoletto, a partire da oggi lunedì 18 febbraio 2013:

– il primo riguarda l’istituzione di un’area di parcheggio riservata alla sosta delle autovetture, ubicata sul tratto di marciapiede compreso tra l’intersezione con via Biasoletto e l’attraversamento pedonale zebrato posto in prossimità del civico 2 di via Biasoletto, per una lunghezza pari a circa 15 ml per 3 posti auto, con modalità di sosta in linea. I lavori sono iniziati con il lievo dei paletti parapedonali; proseguiranno con la posa della segnaletica verticale e di quella orizzontale;

– il secondo intervento è previsto sulla via Biasoletto, e consiste nell’istituzione del senso unico di marcia per tutti i veicoli, nel tratto dalla via Mauroner alla via Marchesetti, con direzione verso quest’ultima. Contestualmente si procederà alla revoca del divieto di sosta a carattere permanente per tutti i veicoli sul lato dei numeri civici pari, nel medesimo tratto, onde ricavare circa 15 posti auto ulteriori. Anche in questo caso i lavori sono iniziati con il lievo dei paletti posti sul lato sinistro a salire, e proseguiranno con l’adeguamento alla nuova disciplina della segnaletica verticale e orizzontale.

Compatibilmente con le condizioni metereologiche, la conclusione dell’insieme degli interventi (compresa la posa della segnaletica orizzontale) è prevista entro la presente settimana.

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E’ online la telecronaca completa della partita di sabato scorso, tra Interclub Muggia e Manzi Cremona, vinta dalla formazione rivierasca per 75-49.

Il commento è di Alessandro Asta e di coach Emiliano Milocco, le riprese sono invece realizzate da Antonio Giacomin di Fluido.it.

Buona visione!

httpvh://www.youtube.com/watch?v=DH3FfblcFr4

httpvh://www.youtube.com/watch?v=YY1b31SZOMw

httpvh://www.youtube.com/watch?v=lN5UuZMODMg

httpvh://www.youtube.com/watch?v=jlsHvjHnSZE

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Che bella Interclub, quella uscita più che a testa alta dal confronto con la capolista Azzurra…e i 14 punti conclusivi sono addirittura frutto di un rilassamento dell’ultimo minuto, tamponato dal time-out chiamato prontamente da coach Birnberg.

Ma andiamo per ordine: l’inizio è ottimo per i colori muggesani, incisivi con Forza, Gola, Lavince e Maciotta nello scrivere il loro numero di maglia a referto. Il 20 a 15 è limpido nonostante l’approssimativo 6 su 15 dalla lunetta. Si intravede il “trend” della gara, caratterizzato da un fischio arbitrale puntuale su ogni contatto o infrazione che in qualche modo non consente l’aggressività, punto di forza delle squadre azzurre. Saranno 30 i falli complessivi della formazione di coach Perna, senza peraltro flessioni di rendimento vista la panchina lunga di cui dispongono gli ospiti. Per contro l’Interclub tiene una rara intensità di gioco offensiva e difensiva mentre combatte, avendo spesso la meglio, sulle palle vaganti. Il premio è nel risultato e nell’economia di gioco, cosa sicuramente appuntata nel taccuino di coach Romano Marini, presente sugli spalti in veste di osservatore salesiano.

Il 31 pari dell’intervallo fa riflettere sui potenziali 62 punti complessivi sui quali si potrebbe contenere una formazione abituata a bottini più consistenti, ma Demarchi non ci sta propiziando il 6 a zero lampo d’inizio terzo quarto e trascinando i suoi, assieme ad un ottimo Pecchiar ed al ritorno di Donda (che sigla i suoi primi punti al 27′ di gioco), verso l’11 a 27 della frazione, traendo peraltro profitto dall’imprecisione biancoblu (solo 5 su 18 dal campo nel periodo). Coach Birnberg e il vice Castellarin somministrano fiducia a piene mani nonostante il 42 a 58 parli chiaro. La presenza costante di Demarchi in campo testimonia la pericolosità latente dell’Interclub che affiora devastante a 3 minuti dalla fine con l’ennesima palla rubata di Fort e il possibile meno 7 (con una grande inerzia in mano) stoppato da un recupero in extremis di “ubiquo” Demarchi.

Si chiude con la soddisfazione di entrambe le parti, muggesana per la prova maiuscola che ha messo in evidente difficoltà la capolista e azzurrina per la conservazione dell’imbattibilità in vista dell’imminente recupero con la UBC. Sono due i recuperi infrasettimanali che attendono ora l’Interclub, martedì con l’ACLI San Daniele e giovedì a casa del BaskeTrieste.  Continuate così, ragazzi!

Interclub–Azzurra 65-79 (20-15, 11-16, 11-27, 23-21)

Interclub: Tonut 2, Visintini n.e., Forza 9, Gola 15, Fischer, Vattovaz, Maciotta 11, Bertocchi, Lavince 6, Fort 20, Maraspin, Mezgec 2. All. Birnberg- Castellarin.

Azzurra: Toscano 6, Bolle 2, Demarchi 30, Zinno 21, Diminich 2, Pecchiar 8, Milisavljevich, Buffolo, Donda 8, Scopaz, Agostini 2.. All. Perna.

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Ottime notizie per Trieste e per gli appassionati di volley: dopo la rassegna iridata maschile del 2010, con il girone eliminatorio a cui presero parte Germania, Canada, Serbia e Polonia, la città giuliana è stata ufficialmente inserita nella lista delle sedi che ospiteranno i Mondiali Femminili di pallavolo, in programma in Italia nel 2014.

La notizia arriva dalla Fipav, nella persona del presidente regionale Giorgio Tirel: l’annuncio è arrivato nella tarda serata di domenica, nel corso della presentazione del nuovo comitato provinciale. La sede triestina, stando alle prime indiscrezioni, è stata scelta per l’eccellente risultato ottenuto nell’organizzazione dei mondiali maschili di tre anni fa, che vide oltretutto un’abbondante presenza di pubblico sugli spalti del PalaTrieste.

Tutto ancora da definire invece il discorso di quale parte della manifestazione verrà presa in considerazione per la sede giuliana, tra uno dei gironi eliminatori o i match delle fasi successive.

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Dopo le due onorevoli sconfitte con Brescia e Ferentino l’Acegas di coach Dalmasson prova a invertire il trend sull’ostico campo di Scafati, che in settimana ha tagliato Porta e Baldassarre dopo i cinque stop consecutivi. Acegas senza l’infortunato Mastrangelo, rimasto a Trieste per il mal di schiena. Il match cominicia in anticipo di cinque minuti: Trieste segna subito due triple con Gandini e Mescheriakov, ma subisce oltremodo Ron Slay che segna 9 dei primi 15 punti dei campani. Come già accaduto a Ferentino, sono le buone percentuali dall’arco a tenere a galla Trieste: due bombe consecutive di Marco Carra e una schiacciata di Fall permettono di finire il primo quarto sul 21-15 per la squadra di casa.

Scafati in avvio di secondo periodo sigla subito il +8 con lo scatenato Ghiacci: l’Acegas non subisce il bomber Mays ma si apre troppo sugli altri; Gandini dalla lunetta fa 1/2 per il 23-16, con la Givova che dà spazio al 17enne Izzo. La seconda e la terza schiacciata di un positivo Fall (la seconda su una meravigliosa palla rubata) vale il -3. Per Scafati rientra però Slay che subito segna di nuovo 5 punti di fila con una tripla: l’americano è oggettivamente incontenibile dopo qualche partita negativa, e in difesa recupera la palla che Rosignoli tramuta nel +9. Da entrambe le parti la partita non è molto spettacolare, con tante iniziative individuali e falli lontani da canestro: Filloy mette la tripla del nuovo meno 4 (29-25). A sei minuti dal riposo lungo Trieste perde palla sulla rimessa e Gandini si becca il secondo fallo;  i campani trovano così di nuovo il +10 (Slay 15 punti), e Trieste continua a perdere palloni, così Dalmasson chiama il secondo time out a disposizione. Il numero 12 biancorosso spezza l’incantesimo con un palleggio-arresto e tiro, ma i campani recuperano tre rimbalzi in attacco consecutivi; Gandini mette la tripla del nuovo -5 su assist di Carra, e il capitano propizia la bomba di Filloy per il 35-33, con un 8-0 (il secondo del match). Nel momento migliore però il lungo veronese si macchia del terzo fallo e costringe il coach a chiamarlo: il primo risultato è poco confortante ed è una penetrazione semplice di Mays. Senza “Ganda” la squadra soffre nella propria metà campo ma sorprendentemente anche in attacco; Sorrentino realizza così il nuovo -6, e si continua a strappi, una continua altalena. Segna ancora Filloy (canestro e 3/4 dalla lunetta, 13 punti totali), che si guadagna anche l’antisportivo: il quarto si chiude sul pari per con una meravigliosa tripla dall’angolo di Tonut: bisogna migliorare in difesa, ma Trieste c’è eccome.

Nel terzo periodo Trieste si porta avanti di tre punti con Mescheriakov e con una tripla di Coronica, ma purtroppo Filloy si macchia del terzo fallo; Slay pareggia a quota 46 (21 punti per lui), ma ancora l’italoargentino (quota 17) mette il 48-46. La partita scende di tono in attacco; Coronica però mette un’altra tripla (settimo punto) per il nuovo +3, a tre minuti dalla fine. Slay è ancora immarcabile (9/10 da 2 e 2/2 da tre) e così Scafati è di nuovo avanti, e Mescheriakov commette il quarto fallo. A rimbalzo si continua a soffrire (24-15 per i padroni di casa), ma l’Acegas rimane in partita con un bel canestro di Michele Ruzzier, il primo del match. Anche Fall fa il terzo fallo, per il bonus con Slay che realizza i liberi del +3 Scafati; Carra dalla distanza rimette le cose a posto, continuando la giornata di grazia dall’arco (11/19, da due è 9/20). Nell’ultimo minuto del terzo periodo la Givova non accelera: si chiude sotto di due, con Trieste in campo per 4 minuti filati con Carra unico over 21 assieme a Tonut, Ruzzier, Ondo e Fall.

L’inizio dell’ultimo quarto vede Bushati segnare 2/2 dalla lunetta, Carra sbaglia la tripla e Scafati va subito a caricare Gandini del quarto fallo con il solito Slay. Il capitano segna il nuovo -2 e Coronica pareggia i conti con un palleggio arresto e tiro da “americano”. Dall’altra parte l’americano vero, Mays, è fortunatamente in giornata no (0/7 dall’arco), così Trieste con Lupo Carra sorpassa di nuovo sul 62-60; il vantaggio però dura poco con Ghiacci che da sotto appoggia. Da tre punti si sveglia Tavernari (65-62) e con la zona il baby Luca Izzo segna lo spettacolare +5 in contropiede costringendo Dalmasson al time out. Filloy sbaglia dalla lunga distanza, ma Ruzzier recupera palla: l’Acegas è viva ma forza troppo le conclusioni dalla lunga. A 5’04 rientra Gandini al posto di Coronica, insolito “4” tattico, ma l’attacco continua a non produrre con Ruzzier che subisce fallo in contropiede: Michi fa 1/2 per il nuovo -4. Tavernari però da tre segna dall’angolo e mette una seria ipoteca sull’incontro e l’italobrasilano mette la terza tripla di fila per il +10 a 3″37. Entra Tonut per uno stanchissimo Carra e Coronica “4” al posto di Mescheriakov: Ruzzier fa il -8 in acrobazia ma in contropiede subisce la stoppata dello scatenato Tavernari. Tonut sbaglia il tiro dalla distanza a 2’30 dalla fine, e al suo posto rientra capitan Carra. L’attacco però non va: Filloy dalla media non riesce a fare il -5, e Scafati fa scorrere il cronometro; Trieste recupera palla e subisce fallo antisportivo da Slay. Un Coronica strepitoso fa doppia cifra con 2/2 dalla lunetta e riapre il match (73-67) e palla in mano. Dai 6,75 Ruzzier non mette il -3, e così rimangono 6 i punti da recuperare per i biancorossi a 1″40 dalla fine. Purtroppo però il tiro da tre non va più: Carra sbaglia anche lui dalla distanza nella bolgia del PalaMangano. Il solito Tavernari castiga l’Acegas dalla media: finisce 76-69 per Scafati.

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