AcegasAps Trieste: analisi e pagelle del girone di andata

Siamo arrivati al giro di boa di questo torneo che e’ il primo professionistico dell’era post fallimento (e speriamo non sia l’ultimo).
Tracciare un bilancio di questa prima parte del torneo e’ abbastanza agevole :considerando lo status di neopromossa, la presenza nel roster di molti esordienti e nella lega2 e i diversi giovani lanciati sul parquet, questa parte di campionato non puo’ che risultare positiva.diciamo da 7+.
Rispetto alle aspettative ed ai timori della vigilia, possiamo dire che sottocanestro teniamo botta. Anzi,possiamo dire che siamo tra le squadre piu’ solide a rimbalzo:terzi nei rimbalzi offensivi,segno di una discreta aggressivita’ sotto l’anello avversario, e terzi pure nei rimbalzi totali.
Nella percentuali di tiro il rendimento e’ un po’ contraddityorio: male,molto male nel tiro ravvicinato,voce nella quale occupiamo una disatrosa ultima posizione, frutto anche delle ultime prestazioni ove spesso non si raggiungeva il 40%,benino nel tiro da 3(sesti), ottimi nei tiri liberi(secondi). In questa ultima voce,pero’, e’ interessante notare che siamo una delle squadre che viaggiano meno in lunetta;questo perche’ forse il nostro attacco e’molto perimetrale ed poco propenso alle penetrazioni e al gioco sotto canestro…ma avremo modo di parlarne.

Male nelle palle perse,siamo in terz’ultima posizione,mediocri nelle recuperate, la nostra e’ una squadra che non si concede troppo allo spettacolo,visto che occupa la penultima poszione nelle schiacciate,mentre e’ a meta’ classifica per quel che riguarda le stoppate. I nostri giocatori non sono spilorci ed egoisti ,ma nemmeno particolarmente generosi,vista il posto occupato nella voce Assist.

Nel totale, i nostri beniamini occupano la non lusinghiera casella del terz’ultimo posto nella valutazione totale,mentre va meglio nell’OER dove siamo terzi totali.

Questo dicono le fredde cifre.

Di nostro possiamo aggiungere che questa e’ la classica squadra Dalmassoniana: tanta abengazione difensiva,tanta grinta.L’attacco arriva di conseguenza.
La vittoria contro Jesi e’ lo specchio di questa mentalita’ introdotta ai giocatori dai dogmi dell’allenatore veneto. Quando si e’ sprofondati sul -7 e’ stata l’aggressivita’ difensiva a far la differenza e a ribaltare l’inerzia dell’incontro.
Come Dalmasson ci ha abituati in questi 3 anni, il ricorso alla zona e’ stato sporadico,quasi nullo, e questo non ha facilitato di certo i tiratori avversari,considerato che Trieste e’ una delle squadre che concede di meno sul perimetro.
Soffriamo spesso la rapidita’ delle guardie, e per questo i lunghi debbono sobbarcarsi spesso lavoro extra, per chiudere i buchi che le prentrazioni “nemiche” aprono nella scatola difensiva triestina.Di lunghi dominanti in campionato ce ne sono pochissimi,ragion per cui, poche volte abbiamo visto soffrire la nostra difesa in quel settore del campo.

In attacco il ragionamento si specchia con le lacune fisiche dei nostri esterni:non abbiamo giocatori propensi ai blitz in mezzo all’altrui area. Filloy e’ poco esplosivo,Carra e’ leggerino, Ruzzier e’ ancora acerbo.
Il nostro fronte offensivo ne risente. Pochi gli scarichi per un tiro comodo, poche le incursioni in mezzo all’area.
Abbiamo sopperito spesso a questo deficit, con l’estemporaneita’ del tiro da 3 dei nostri lunghi:sia Brown che Gandini, non ci pensano 2 volte a scoccare un tiro pesante,con risultati spesso vincenti.

Personalmente, mi piacerebbe pero’ vedere i nostri lunghi piu’ coivolti nella posizione piu’ classica di pivot basso.
E questo specie per Brown, che e’ un giocatore che sa giostrare bene con le spalle a canestro e sa pure aprire il gioco sullo sbilanciamento delle difese avversarie;e questo sarebbe oro per Thomas e compagni.
Dal punto di vista della mentalita’, e’ lampante che la nostra squadra soffra oltremodo le trasferte. Anche se c’e’ da dire che abbiamo incontrato squadre di una certa levatura fuori dalle nostre mura amiche. Fattosta’ che nel ritorno dovremo affrontate 8 viaggi esterni.Per mantenere una posizione di alta media classifica, l’ideale sarebbe tornare a mani piene in almeno 3-4 occasioni. Incroceremo molte squadre alla nostra portata e queste son occasioni da prendere al volo.. subito.

In casa, suicidio contro Forli’ a parte, si e’ sempre vinto. Qualche volta in modo convincente affrontando squadre di un certo livello. Segno che i nostri sentono l’affetto del nostro pubblico…. e che gli arbitri ne sentono un po’ la pressione,per quanto poco infuocato sia l’ambiente(ma e’ davvero cosi’?). In futuro arriveranno a Trieste realta’ di un certo blasone: Bologna, Verona e Pistoia su tutte. Ragion per cui, e’ prevedibile che si potra’ assistere a delle belle sfide, con un palats discretamente affollato. Vincenti, possibilmente..
passiamo alle pagelline del primo quadrimestre..

Ti è piaciuto questo articolo?
0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Rispondi