AcegasAps, sabato a Trento con proverbiale orgoglio: anche se l’infermeria continua a essere piena
Al piccolo trotto, l’AcegasAps Trieste arriva alla quart’ultima sfida di campionato con la convinzione che, in fondo, la presa non va allentata anche se teoricamente ormai c’è poco altro da fare. Tutto questo almeno a livello di obiettivi tangibili da qui sino a fine stagione: le 10 sconfitte, con una sola vittoria nel girone di ritorno, rischiano di essere ingigantite più del necessario. Un qualcosa che, a conti fatti, il team di Eugenio Dalmasson non merita, anche per lo spirito messo in campo in gran parte delle partite giocate nell’anno solare 2013.
Rovesci a parte (e quello di Veroli è stato con buona approssimazione quello peggiore dell’ultimo periodo, per il gioco espresso dai biancorossi), la stagione sul fronte giuliano va onorata fino in fondo. La Legadue è un bene prezioso che, per Trieste, rischia seriamente di scappare via nell’immediato futuro se nei prossimi giorni non arriveranno buone notizie dal lato societario (c’è attesa spasmodica per un’eventuale entrata in scena di nuove forze imprenditoriali, di cui si parla oramai da molte settimane): val la pena dunque onorare fino in fondo tutti gli impegni ufficiali, a partire dalla sfida di sabato a Trento.
Che la Bitumcalor sia la formazione che l’AcegasAps ha incontrato più volte in assoluto negli ultimi anni, rispetto alle altre contendenti, è palese: B2, B D’Eccellenza (poi diventata DNA), un lungo filotto di match giocati nei quali trentini e triestini si son dati battaglia a lungo, ritrovandosi poi entrambi nella seconda serie nazionale. Guardando a quello che è successo in stagione, di certo la squadra allenata da Maurizio Buscaglia ha maggiori motivi per sorridere rispetto ai pari grado biancorossi: la Coppa Italia di categoria conquistata poco più di un mese fa ha sicuramente dato slancio all’intero ambiente, seppure i risultati in campionato siano stati altalenanti. 6 vittorie e 4 sconfitte per la Bitumcalor nel girone di ritorno hanno fatto da contraltare a una prima parte di stagione dove i bianconeri hanno sicuramente fatto più fatica a carburare: l’essere però a -2 dall’ottavo posto, l’ultimo che regala un posto ai play-off, diventa un motivo più che valido per tentare lo strappo finale e regalarsi la post-season.
Trento, per la sfida di sabato, dovrà ancora fare a meno dell’ala Pascolo ancora alle prese con l’infortunio che lo terrà fuori dai giochi almeno per un paio di settimane: Buscaglia recupererà invece Dordei, vittima di una congestione che non gli ha permesso di giocare nemmeno un minuto dell’ultimo match perso contro Casale Monferrato. A star peggio è sicuramente l’AcegasAps, che ai già noti problemi di Mescheriakov (presente a Veroli, ma ancora con i fastidi che verranno ulteriormente valutati con una visita ortopedica) deve far fronte nelle ultimissime ore a una “breaking news” che non fa piacere: Andrea Coronica, nell’ultimo allenamento, ha visto a sua volta bloccarsi in maniera preoccupante il ginocchio (a forte rischio il suo utilizzo nelle partite rimanenti di campionato). E’ verosimile dunque aspettarsi una Trieste rabbiosa per tutta la sfortuna accumulata ultimamente, con la consapevolezza che la Bitumcalor ha pedine di classe: Umeh, Forray, Garri, B.J.Elder, Conte e il “mulo” Spanghero formano un team affidabile, a cui è mancato qualcosina sinora per non essere già abbondantemente in zona play-off.
Si gioca al PalaTrento sabato 20 aprile alle ore 20.30, con diretta su FVGSportChannel (commento di Gian Bosio) sia sul digitale terrestre (canale 113) che in streaming sul sito web www.fvgsportchannel.com .
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